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Giornale on-line del carcere di Pagliarelli
La Sicilia, venerdì 21 febbraio 2003
I pensieri dei detenuti volano oltre le sbarre e si diffondono sul web. Da alcuni giorni, le persone recluse nel carcere palermitano di Pagliarelli possono esprimere i loro sogni, le loro speranze, i loro timori, in uno spazio all'interno del sito www.lafragola.it. Si tratta del primo giornale "on line" scritto da detenuti siciliani. Il periodico ha cadenza mensile e gli articoli sono corretti da insegnanti delle scuole superiori di Palermo. Alle sezioni iniziali (attualità, poesia, lettere) si aggiungeranno presto nuove rubriche (astrologia, cucina). Nel primo numero gli argomenti trattati spaziano dalla crisi internazionale al tema della giustizia, dal valore del perdono all'importanza dell'amicizia. Nei testi scritti dai detenuti traspaiono un'ammirevole volontà di reinserimento sociale, un'innegabile profondità d'animo ed un accorato appello a non essere emarginati o dimenticati. In una lettera aperta, Alfredo si rivolge agli studenti: "Siamo tutti capaci di fare il bene e il male; non nasciamo cattivi, ognuno di noi ha dentro qualcosa di buono, alcuni lo nascondono, altri lo trascurano. Dio ci ha creati per amare ed essere amati, e la prova cui Dio ci sottopone sta nel vedere se scegliamo una strada o l'altra… L'amore di Cristo è sempre più forte del male nel mondo". Un detenuto straniero, invece, parla della solitudine dietro le sbarre e si rivolge alla donna amata, ora lontana: "E' sera, mi metto a letto prima del solito ma non riesco ad addormentarmi, i tuoi ricordi mi tengono sveglio. Il tempo passa, così come passano le mie giornate qui dentro: solo, in una prigione straniera dove non posso parlare la mia lingua e dove sento la mancanza delle persone più care… So di averti lasciata sola, così inaspettatamente come un fiore che sgocciola, ma per tutto questo pagherò, questo è un peccato di amore. Ma anche la mia gioventù ormai se ne è andata".
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