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Così lontani, così vicini Itinerario musicale teatrale curato dall’Associazione Bel Teatro di Padova Sabato 28 giugno 2003, ore 21 - Parco Ferrari - Modena
…ma capita che la vita si mostri sotto un altro profilo e le cose grandi le capisci attraverso una sciocchezza (Vladimir Majakovskij)
Quando una persona si avventura in un universo culturale come quello carcerario si incontrano personaggi strani: psicoterapeuti, antropologi, fisici teorici, etnologi, sociologi, preti, volontari etc… nella mia esperienza personale non ho mai trovato gente comune. Questo aspetto mi ha sempre incuriosito in quanto ritengo il "normale" cittadino una delle figure più rappresentative della società civile. L’inquietudine aumentava quando cercavo delle soluzioni a questa assenza, a mio parere ingiustificata. Ho notato con amarezza che le risposte, che spesso usiamo "…non mi riguarda, ci sono cose più importanti, non potrebbe comprendere ecc…" non solo erano sterili ed inadeguate, ma esprimevano un vuoto culturale che tuttora non viene colmato. L’originalità di questa serata sta nel coraggio del fare. Cercare di rendere vicino quelle che sentiamo lontano, Virginia Woolf diceva "…per comprendere le cose e le persone bisogna averci bevuto il tè assieme." Ecco allora la necessità di offrire un dialogo sulla quotidianità "reclusa" a chi è fuori e viceversa, lavorare insieme per costruire una alternativa attraverso una cultura positiva. Il pericolo, lo sappiamo, è quello di risultare noiosi, saccenti, stereotipati, questi rischi noi li affrontiamo attraverso gli strumenti che ci offre il teatro. "Dimmi come scherzi e ti dirò com’è l’ambiente in cui vivi", anche il gioco più stupido e triviale diventa uno strumento per comprendere un ambiente sociale. Infatti per essere efficaci gli scherzi devono fare leva sui pregiudizi e sugli stereotipi. La prima cosa che dobbiamo fare è disobbedire alle rappresentazioni preconfezionate dell’omologazione. Obbligarci a scherzare sul carcere ci obbliga metterci in discussione, disubbidire alle consuetudini trasforma un carcerato che scrive poesie da "provocatore" ad intellettuale, un burattinaio può diventare da un incorreggibile idealista-masochista quando presenta un spettacolo di burattini un esempio professionale da imitare.
Programma della serata
Bruno Lovadina, Salvador Puche Estevan, Federigo Righi, Cecilia Gandolfi, Barbara Forghieri, Matteo Giacobazzi: affronteremo, attraverso un'azione teatrale, l’argomento delle paure e le insicurezze prodotti dalle rotture nei legami sociali, con un percorso che si determinerà, si svilupperà e si esaurirà nel tempo che deciderai di dedicarci.
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