Colors,
si parla di carcere con Sepulveda e Minà
IL
NUOVO on line,
28 maggio 2002
La
presentazione del numero 50 nel carcere milanese di San Vittore. Nella rivista,
le foto scattate nelle prigioni di 14 Paesi. Ospite lo scrittore cileno.
Coordinatore Minà
"La
parola è vergogna, per descrivere la situazione: 55 mila persone nelle carceri
italiane, il numero più alto numero mai registrato, 15 mila detenuti in più
rispetto al possibile; la densità nei nostri istituti è di 129 individui per
100 posti. Diversa, per esempio, la situazione in Francia: nei penitenziari, il
rapporto letti-detenuti è di 100 per 100; in Danimarca 90 a 100".
Le parole di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, risuonavano dure come
pietre all’incontro sul ruolo sociale della detenzione organizzato lunedì
pomeriggio nel carcere di San Vittore, grazie al direttore Luigi Pagano,
presente con una delegazione dell’istituto milanese. Fra gli ospiti, lo
scrittore cileno Luis Sepùlveda e il giornalista Gianni Minà. Spunto per il
dibattito: Colors dietro alle sbarre, l’ultimo numero della rivista
Benetton, che ha sguinzagliato i suoi giornalisti a visitare 14 prigioni in
altrettanti paesi, dove ben 8 milioni di persone sono detenute. Rappresentano
ormai una vera e propria comunità, sempre più in crescita, e un ricco
business: una cella nuova negli Usa, per esempio, costa 58mila dollari, cioè il
doppio di una superficie equivalente sulla Fifth Avenue, a New York. E le azioni
di una società di questo settore a stelle e strisce, sono nel tempo cresciute
del 440 per cento.
"Viviamo in un sistema in cui il 15 per cento è in carcere per reati gravi
- dice Ciotti -. E allora c’è da chiedersi dov’è il progresso in un Paese,
Tutti si nascondono dietro la parola sicurezza, ma la città sicura è quella
che accoglie. E invece c’è chi pensa di poter risolvere tutto alzando un
recinto attorno a queste persone".
Fra i problemi, anche quelli della prevenzione e del reinserimento di chi ha
scontato la pena, spiega Ciotti. Che porta un esempio, al contrario, positivo:
"In una delle nostre cooperative per la raccolta dei rifiuti lavorano 120
persone: in tre anni, soltanto tre di queste hanno avuto problemi di
recidiva". Ma non solo, il religioso ha ricordato anche i lavoratori delle
carceri ("il loro, è un mestiere davvero difficile") e una battaglia
che deve continuare: "Non imprigionare la mia infanzia", dedicata ai
bambini ospitati nelle prigioni, insieme ai genitori detenuti.
Lo scrittore Luis Sepùlveda ha voluto dare la sua testimonianza, descrivere il
carcere nel suo paese, sotto la dittatura di Pinochet: "La nozione poetica
di condizione umana in molti paesi non esiste. Ricordo di quando ero detenuto in
uno dei primi istituti di massima sicurezza, una di quelle strutture in cui
prevale la vendetta statale sulla giustizia: per due anni ho vissuto in un buco,
e ricordo che mi sputavano e orinavano addosso...". E ancora:
"Scriverne? Forse un giorno lo farò. Ai tempi non l’ho fatto per pudore,
ma anche perché avrei messo in pericolo persone che erano ancora detenute come
lo ero stato io".
Basta sfogliare la rivista Colors 50 dedicata alle "Prigioni" e
fare le dovute proporzioni, per intuire che in alcune zone del mondo le carceri
sono gironi danteschi, in cui l’uomo non può far altro che sopravvivere. In
alcune del Sud Africa, per esempio, operano le temibili bande dei numeri, vere e
proprie associazioni segrete che spadroneggiano. In Columbia altre sono
controllate degli stessi detenuti: i più ricchi pagano per occupare la cella,
gli altri dormono in cortile. Infine, i civilissimi Usa, dove dal ‘90 a oggi
la comunità carceraria è raddoppiata, e dove viene ospitato il 25 per cento
dei detenuti di tutto il pianeta, pur rappresentando solo il 5 per cento della
popolazione mondiale. Solo la California ha più carceri di cinque, sei paesi
messi insieme.
"La società è distratta - conclude Minà -. Ma la società è fatta di
persone e non di numeri. I reportage di Colors sulle prigioni del mondo
sono agghiaccianti. E non c’è nessun Dio che vuole il disinteresse della
gente verso questi problemi".