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Pensieri
Quando si è soli, chiusi per ore in una cella, sentimenti ed emozioni premono ed incalzano alla ricerca di un senso che non riescono a trovare.
di Marisa
I tuoi pensieri si sedano cantando, non riesci a parlare, soffochi così una rabbia di altri tempi. Frustri così un tempo, la realtà. Cerchi in tutti i modi di alleggerirti e non pensare come camminerai. In questi istanti sto camminando, mi viene la nausea, ci sono tante curve, mi gira la testa. Voglio camminare, assaporare. Non ci riesco, riesco solamente a sentire la mia pesantezza che non riesco a controllare. l miei occhi si annebbiano, bruciano, ho sonno. I gesti si muovono da se. Non riesci a vedere quello che vorresti. Attorno a te tanta tristezza, colori tanto grigi, li consumi fumando, bruciando così il tempo, arrivando poi a osservare e sentire un cambiamento di marcia. Ridi, ti trattieni, penso "se mi metto a ridere mi sento una folle". In questo istante mi sento una macchina. Vorrei cambiare, ribaltare una mattinata, ma non so nemmeno io come. Se correre, suonare il campanello per uscire. Ti sedi solo con i tuoi pensieri folli. Il tuo corpo ne risente, la schiena brucia, gli occhi hanno uno strano prurito, che scende fino ad arrivare ai piedi gelidi. Ti chiamano per mangiare, i pensieri accelerano, ti viene da ridere, voglio dire tante cose, mi trattengo, escono solamente due banalissime parole; per rientrare in un silenzio umido. Mi viene di nuovo la nausea, mi sento pesante. Mi sento agitata, le mie gambe richiedono movimento, che stress, cosa fare, non ~ correre, uscire da questa stanza, mi viene da piangere. Ho tanta rabbia devo soffocarla, che male! Un dolore riapparso da un tempo lontano, vissuto diversamente. Ora lo senti attaccato sulla tua propria pelle, umida, bruciata. Devo bere, ho sete. L’acqua bevuta non la sento nemmeno, non mi rinfresca, mi accelera un calore soffocato.
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