La Voce nel Silenzio

 

Sognando con l’arte

 

di Ivan

 

Uno dei tanti problemi del detenuto è far trascorrere più o meno velocemente il tempo, che a volte può sembrare davvero interminabile, specialmente quando si vive completamente nell’ozio, come spesso capita in situazioni come questa. Per evitare che questo succeda, molti sono alla costante ricerca di tenersi occupati, fisicamente e mentalmente, con attività ginniche (poche), con la lettura, o rispolverando qualche vecchia passione, nel mio caso la pittura.

Una passione nasce piano piano, quasi come un amore, cresce con te, la trascuri, la dimentichi, anche, ma rimane sempre dentro di te e quando la cerchi è sempre lì, pronta ad aiutarti…

In un posto come il carcere, riuscire a scoprire o coltivare una passione, un hobby, può davvero significare molto e, nella negatività assoluta del momento, io ho cercato e voluto la mia passione come un’ancora di salvezza dove restare ancora aggrappato, dopo aver perso il calore, l’amore dei familiari, la libertà. Qui ho ritrovato la passione per la pittura, che ora sconfina dal suo piccolo dove l’avevo sempre collocata ed è diventata un vero passatempo. La vivo più intensamente e cerco di trasformare qualche sogno, cercando almeno con la fantasia, una realtà meno dura per sentirmi a mia volta un po’ più libero. La pittura è un segno di libertà dello spirito con cui trasformare qualsiasi cosa: una cosa brutta può diventare bella o viceversa, puoi viaggiare, sognare, e, a volte, far sognare. In un posto come questo non si può trascurare tutto, ciò sarebbe come rinunciare a una parte di libertà, ed è impensabile.

Ti chiedi ora, perché non porre tutte le tue energie, le tue fatiche mentali e lavorative nel tuo hobby, perché non approfondire anche la tua conoscenza dell’arte, perché non cercare anche di far diventare questo tuo hobby una professione "part-time"? Sarebbe un sogno, un’utopia… che si avvicina all’altro tuo grande sogno, al più bello, al più grande, quello di ritornare presto in libertà, per essere riabbracciato dai tuoi stupendi bambini e dalla tua meravigliosa moglie. Ora il sogno è iniziato, mi sono iscritto alla "scuola sogno", all’istituto d’arte, dove sicuramente avrò molto da imparare, sperando di arrivare alla meta prefissata, anche se potrebbe rimanere sempre solo un’utopia, un sogno dentro un cassetto (che nemmeno ho). Ma almeno, tutto ciò mi dà la forza per andare avanti.

 

 

Precedente Home Su Successiva