R.P.
TOLLERANZA
dialogo a tre
S: Sento che ci sono problemi nei luoghi frequentati da tante
persone (supermercati, negozi di abbigliamento ecc.), tutti mi iniziano a
guardare. Non so se si tratta di uno sguardo razzista o di semplice curiosità
ma mica ci sono solo io nel supermercato??? Per quanto riguarda il rapporto con
gli altri ragazzi, ho alcuni amici italiani (anche se è bene precisare che
provengono dal meridione). Sento (nonostante abbia trascorso circa 7 anni in
Italia- sono venuto qui all'età di 8 anni) di appartenere alla mia terra, se
siamo qui è perché ci sono maggiori opportunità lavorative. Penso che se
ognuno di noi potesse vivere dignitosamente nella propria terra, nessuno
sceglierebbe mai di andarsene.
B
ho tanti amici italiani, mi trovo bene con loro perché condividiamo le stesse
idee. Non mi piace di loro il fatto che quando si arrabbiano iniziano ad
offendere pesantemente. In particolar modo quando bestemmiano. Sarebbe bello se
il fenomeno dell'intolleranza sparisse e vi fosse più eguaglianza tra gli
esseri umani. Per esempio io non tollero molto gli ungheresi, non mi piace come
parlano. Loro vorrebbero riprendersi la Transilvania (appartenente in passato
all'impero austro ungarico). Vede diversamente anche i Moldavi perché
nonostante appartengano alla regione (MOLDAVA- divisa tra la Moldavia e la
Romania) e condividono la stessa storia, cultura, si sono spostati con le
abitazioni oltre il confine (tra le due guerre mondiali) sperando di poter
migliorare le proprie condizioni di vita.
S. L'integrazione raggiunta attraverso l'adozione di uno stile
di vita del tutto simile a quella dei ragazzi italiani
(frequentazione insieme ad amici di discoteche, bar, un certo tipo di
abbigliamento e di capigliatura ecc..) ha
creato, all'interno della famiglia, delle dinamiche conflittuali dovute al fatto
che i familiari siano legati alle
tradizioni del Paese di provenienza. Italia e non posso esprimere un giudizio di
valore sugli italiani o sulla mia
presenza in Italia.
E Sente un odio particolare per i Russi, perché se ti prendono
a Moscha e sei una persona di colore ti
ammazzano di botte. (l'ho visto in televisore) Sono appena da un mese in In
Moldovia ho subito molte aggressioni razziste (mi hanno picchiato, ecc…) solo
perché sono una persona di colore. Il razzismo è una cosa inaccettabile. Credo
debbano esistere con questi sentimenti.
G.E.S.
IL
RAZZISMO ORDINARIO
COSA
E'?
Quelli che odiano gli altri
Gente che ama se stessa
Quelli che odiano una razza diversa dalla lor
Quelli che odiano i neri
Quelli che ti mettono in prigione
Non lo so!
L'odio verso altre nazionalità e culture
COME
NASCE?
Perché ha avuto qualche problema in passato
Dall'odio!!!
Dalla guerra
Perchè ha qualche problema con il mondo
Dall'ignoranza
Amare troppo se stessi
VERSO
CHI SI MANIFESTA?
Verso
tutto il mondo
Verso
gli stranieri
Nelle guerre /un'altra razza / i più deboli
M.E.
IL
RAZZISMO ORDINARIO
Un
pomeriggio in città con gli amici avevo visto una ragazza bellissima che stava
seduta su una panchina dei
giardinetti, era con un'altra sua amica, ma non era bella come lei.
L'ho vista e decisi di volerla conosce a tutti i costi, mi allontanai dai miei
amici e mi avvicinai a lei, il cuore mi
batteva forte ma ormai non potevo più tornare indietro.
Lei mi guardava fisso ma non capiva.
“Ci possiamo conoscere?”
le domandai.
“Si”
“io mi chiamo S.
Vuoi fare un giro con me?”
“No, con un marocchino no mai!”
Io ci rimasi male e la mandai a quel paese.
Lei mi rispose a tono.
Dopo una settimana, siamo diventati amici ma non di più
Lei non voleva una storia d'amore con un marocchino, ma solo amicizia.
Io questo non l'ho capito
M.P.
LA
VITA DI UN STRANIERO IN ITALIA
La vita di un straniero in Italia non e facile, per tanti motivi. Uno dei motivi
principali e il razzismo. Il razzismo e il frutto del ignoranza. Perché e da
stupiti giudicare le persone in base alla loro religione colore o nazionalità.
Il razzismo nasce perché e nella natura degli umani abbracciare sempre le
soluzioni più facili. E molto più facile dire che i Marocchini sono tutti
spacciatori, invece di cercar di capire cosa spinge queste persone a commettere
reati. E molto più facile per un Italiano del nord giustificarsi dicendo che
gli Italiani non sono mafiosi, sono quelli che vengono dal sud che commettono
reati.
Lo stato Italiano decreta sempre leggi più severe verso i stranierei che
rendono la vita più difficile di quella che è. Sarebbe più facile per tutti
se lo Stato facesse le leggi più dure solo per quelli che commettono reati. In
questo modo la mano dura dello
Stato si farebbe sentire solo su le persone che commettono reati, e abbasserebbe
drasticamente il numero dei reati, facilitando la vita alla maggioranza dei
stranieri che viene qui per lavorare. Un altro problema e che speso gli
stranieri vengono accusati di
rubare il lavoro agli Italiani. Questa cosa non e assolutamente vera, perché
come sia giusto che sia, uno straniero per venire assunto deve dimostrare la sua
bravura un po' di più di un Italiano e anche da considerare che la maggior
parte dei lavori che fanno i stranieri sono lavori che gli Italiani non vogliono
più fare.
G.B.
LA
MIA SPERANZA
Ciao, mi chiamo S. ho 15 anni e provengo dalla Romania. Sono giunto in Italia
sperando di trovare un posto di lavoro, ma il destino ha deciso per me cose
diverse. Il periodo trascorso in Italia (ormai un anno) mi ha fatto conoscere
molte persone… Alcune delle quali non si sono comportati molto bene con me
solo perché sono straniero…Ho notato di come molti mi guardavano quando
sentivano il mio accento straniero. I frequenti controlli da parte delle forze
dell'ordine solo perché
vivevo in case abbandonate. Alcune volte è stata chiamata la polizia solo
perché parlavo con alcuni connazionali.
Senza parlare poi della ricerca di un appartamento. Il rifiuto di affittarmi una
casa solo perché straniero.
Oggi mi trovo in carcere…anche qui ci sono persone buone e chi continua a
pensare che gli stranieri meritano meno degli altri. In uno Stato come esistono
condanne per i ladri così dovrebbero esistere condanne per quelle che hanno
atteggiamenti razzisti.
COSA
PENSO DEGLI STRANIERI
Io non conosco le motivazioni dell'emigrazioni di persone straniere, se
provenissi dai loro Paesi potrei conoscere meglio le ragioni che li spinge a
lasciare la propria terra… Sono a conoscenza che alcuni di loro provengono da
Paesi in guerra…Conosco, infatti, una persona della Serbia Montenegro che ha
vissuto una situazione analoga.
Non ho mai avuto fino ad ora amici stranieri, quando ero in libertà ho
frequentato solo ragazzi italiani. Dove abito io non ci sono famiglie straniere
ed io sono circondato dai miei parenti. In istituto ho frequentato ragazzi
stranieri provenienti da tanti stati diversi, sia europei sia nordafricani. Il
rapporto è stato sempre corretto sul piano formale, non ci sono mai stati
motivi di litigio. Le difficoltà d'incontro e di conoscenza sono state dovute
soprattutto al problema della lingua e, quindi, della comunicazione. Comunque i
rapporti più stretti li ho sempre avuti con ragazzi italiani. Non escludo di
poter avere un rapporto di amicizia con persone straniere. L'amicizia è un
sentimento importante, per instaurare una relazione di fiducia, bisogna
conoscere bene la persona che ti sta di fronte indipendentemente dalla razza,
dall'etnia e dal colore della pelle.
N.
V.
PARLIAMO
DI …..MUSICA!!!
Per C. è bella un po' tutta la musica, ascolta un po' di tutto ma preferisce la
musica TECHNO non ci sono titoli di canzoni in particolare, gli piace tutta la
musica del programma M2O (O non zero!!) sulle frequenze 90,30. B. ascolta la
musica House JANGLES che è diversa perché è più lenta nei ritmi ed anche per
questa musica sono usate poche parole in lingua inglese, al massimo sono due o
tre pronunciate una sola volta e con tanta musica quasi un rumore molto forte.
Questa musica per lui è rilassante, lo fa ballare, gli fa muovere i piedi e
soprattutto lo diverte. Il DJ preferito è ROGERS SANCES spagnolo .
V. ascolta la musica HOUSE da quasi due anni perché è una
bella musica, lo fa sentire bene e gli fa venire voglia di ballare!
Il suo DJ preferito è DEEP DISH. Gli piace molto ascoltare anche REGGAE - BOB
MARLEY in particolare “Could you be love, No woman non cry, One love” sono
le sue canzoni preferite
S.
ascolta musica HIP HOP gli piace in particolare EMINEM, 50 CENT. Ha ascoltato 2
PAC e gli è dispiaciuto molto quando è morto dopo aver scritto solo due
canzoni di grande successo. Dopo il primo attentato il cantante ha composto una
nuova canzone ove diceva ai suoi aggressori “non avrete più fortuna se mi
ucciderete” ma purtroppo è stato ucciso.
Ci
piace la musica HIP HOP con i cantanti JA RULE, EMINEM, 50 CENT, ASHANTI, THE
GAME, BYONCE e la musica REGGAE in particolare ci piacciono i cantanti CHEB MAMI
e CHEB BILAL. Ci piacciono le parole che dicono perché parlano dei problemi dei
giovani, dei ragazzi che vivono per le strade e di quelli che da giovanissimi
hanno vissuto in carcere.Il cantante dei 50 CENT ha vissuto l'esperienza del
carcere in America all'età di 13 anni per reati di droga. Ora ha quasi
trent'anni ed è ancora vivo il ricordo dell'esperienza vissuta. E' diventato
famoso per la canzone In da Club, 21 Questions, P.I.M.P. e If I can't. Ci piace
anche il ritmo, la tonalità ed il modo di fare musica propongono.
Per la musica araba piacciono ad A. i cantanti NANCY AGREM, ELISSA, KARIM. Le
loro canzoni parlano di amore di quando i due innamorati sono lontani uno
dall'altro. Quando ascolto queste canzoni mi ritornano in mente bei
ricordi di quando ero in Tunisia con la mia ragazza. Mi dispiace di non poterle
ascoltare ancora. Per J. Il cantante preferito è CHEB BILAL perché parla della
vita, dell'amore, dice che oggi tutti chiedono solo “Dammi, dammi” E'
difficile però poter tradurre il significato di alcune parole del testo perché
non si riesce ad esprimerlo bene. Per esempio “Dammi, dammi” significa che
tutte le persone non ti aiutano, anzi ti “mangiano”. Dalla sua stessa
esperienza di vita ha tratto le canzoni perché anche lui, come molti emigranti
ha vissuto l'esperienza del carcere in Italia a Bari, poi è andato in Francia
dove ha iniziato la carriera di cantante.
M.J.
INVENTIAMOCI
UNA STORIA
In
un piccolo villaggio,c'erano due innamorati AMINE è YOUSSRA ,la ragazza era
orfana è sfortunata in amore ,e aveva trovato un amico con cui viveva. In quel
piccolo villaggio, c'era poco da vivere , però vicino c'era un'isola molto
ricca ed inesplorata. L'unico problema era che per andarci bisognava affrontare
molte difficoltà ,t ra cui un mostro marino, tanti provarono ad andarci ma
morivano tutti. Finche il giovane SAMIR si stufò della solita povera vita e
decise di provare con una ciurma di dieci persone , incominciò in silenzio è
di nascosto a costruire una grande barca con l'aiuto di i due suoi cari amici.
Verso la fine del lavoro decise di confidarsi con la sua ragazza YOUSSRA lei si
dimostrò subito preoccupata ,e piangendo gli disse che aveva solo lui e nessun
altro. Aveva paura di rimanere di nuovo sola ,ma AMINE la convinse
rassicurandola sul successo dell'impresa. YOUSSRA gli dono le lenzuola bianche
del corredo nuziale fatte da lei, da utilizzare come vele per il ritorno .Alla
partenza YOUSSRA gli disse che lei lo avrebbe aspettato dalla collina più alta
del villaggio, quella di fronte al mare. Lui le disse che se avesse visto le
lenzuola di colore bianco come vele sarebbe stato ancora vivo mentre se erano di
un altro colore sarebbe stato morto. Durante il viaggio AMINE si raccomandò con
i suoi due amici fraterni che qualsiasi cosa gli sarebbe successo avrebbero
dovuto mettere le lenzuola bianche come vele. Dopo cinque giorno di mare ecco il
mostro marino inizia la battaglia muoiono i due suoi cari amici e altri sei
della ciurma AMINE valoroso ferì mortalmente il mostro, ma improvvisamente il
mostro riapparve e con un colpo di coda colpi AMINE stordendolo e schizzando
sangue sulle
vele bianche. AMINE dopo quella lotta persi i sensi. La barca con i sopravissuti
tornò al villaggio ma nessuno sapeva della storia delle vele bianche! YOUSSRA
dalla collina vide la barca di AMINE con le vele sporche. I dolore fu cosi tanto
che si gettò dalla rupe in mare, AMINE sentì un colpo al cuore rinvenne
improvvisamente e si accorse delle vele sporche guardò verso la collina ,vide
la scene atroce di YOUSSRA che cadeva. Però durante la caduta un albero la
salvò AMINE corse a prenderla è lei tra le sue braccia piangendo gli
sussurrò. “Non ho mai avuto fortuna nella mia vita , ma con la forza del
nostre amore ce l'abbiamo fatta.” I due innamorati vissero felice e contenti
nella ricca isola.
A.
QUEL
GIORNO CON IL VESCOVO
Il
giorno 24 dicembre è venuto a farci visita il vescovo di Treviso. Per riceverlo
avevamo fatto dei festoni e dei
cartelloni di benvenuto e con questi abbiamo addobbato l'atrio e la palestra.
L'ho abbiamo accolto con questo canto inventato da me… .La vista del vescovo
è concisa con le feste natalizie molto importanti per i cristiani. Dopo aver
cantato ci siamo presentati; abbiamo parlato della nostra situazione qui in
istituto, e lui ha detto che farà tutto il possibile per aiutarci promettendoci
che ci rivedremo il prossimo anno. Mi ha colpito quando ha detto che ci ricorda
sempre nelle sue preghiere mi ha chiesto cosa faro quando uscirò e gli ho
risposto che andrò a lavorare(ma era una bugia). Un
ragazzo ha presentato il nostro giornalino illustrandogli il contenuto, e poi
tutti noi gli abbiamo chiesto del suo
operato.Il vescovo ci ha chiesto la nostra provenienza e cosi abbiamo colto
l'occasione per parlare di noi.
Il vescovo a cercato di lasciarci un piccolo messaggio per il nostro futuro che
è seguente : “nella vita bisogna essere convinti di voler raggiungere
qualcosa di positivo e gli obiettivi che abbiamo in mente bisogna perseguirli e
raggiungerli con determinazione e convinzione, nella vita ci possono essere
difficoltà e si possono commettere errori dai quali ci si può riscattare” .
Mi e piaciuto questo incontro perché ho avuto la possibilità per la prima
volta nella mia vita di incontrare una persona cosi importante e di sapere che
esistono altre realtà religiose oltre alla mia.
C.