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Direttiva generale del Ministro della Giustizia sull’attività amministrativa e sulla gestione per l’anno 2002
Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria
Documento tratto dal Sito Internet www.giustizia.it OBIETTIVO 40 Miglioramento del sistema della formazione attraverso l’ottimizzazione dei criteri di selezione e valutazione dei docenti e razionalizzazione del meccanismo di fruizione dei corsi con l'istituzione di un libretto formativo individuale per il personale penitenziario.
Nell’ambito degli interventi per il raggiungimento dell’obiettivo strategico riguardante lo sviluppo della professionalità del personale penitenziario, si rende necessario promuovere azioni volte a migliorare la qualità delle attività di docenza con la predisposizione di un’efficace sistema di selezione dei curricula, di monitoraggio e valutazione della performance stessa. Occorre, pertanto, strutturare un sistema di procedure, una metodologia e degli strumenti che risultino affidabili, condivisi, equi e flessibili per la misurazione delle competenze. Ciò consentirà di predisporre un albo docenti (continuamente aggiornato nella sua graduatoria), costituito da figure professionali qualificate e di utilizzare, in tutte le sedi formative, strumenti di valutazione omogenei delle attività didattiche. Il suddetto albo potrà essere inserito nei siti internet istituzionali dell’Amministrazione, in modo da favorirne la più ampia diffusione e socializzazione, rispettando, nel contempo, il principio della trasparenza delle procedure di selezione dei docenti. La digitalizzazione dell’albo, dei requisiti selettivi e dei criteri di valutazione, permetterà di aggiornare costantemente ed in tempo reale i nominativi e le posizioni dei docenti nella graduatoria, garantendo un feedback mirato e puntuale sulla qualità della docenza prestata, anche ad uso del docente stesso. L’implementazione del sistema è prevista per l’anno 2003. Negli ultimi anni si è verificato un incremento notevole dell'offerta formativa al personale penitenziario ed in particolare a quello di polizia penitenziaria per il quale vi sono obblighi contrattuali che prevedono la fruizione di 12 giornate annue di formazione (di cui 6 di addestramento ed esercitazioni di tiro). E’ quindi necessario razionalizzare il sistema dell'offerta ed il monitoraggio della fruizione dei corsi di formazione per la più vasta partecipazione del personale. L'introduzione di un sistema informatizzato (libretto della formazione individuale) che raccolga i dati dei corsi frequentati da ciascun operatore consentirà inoltre di : creare un curriculum su basi omogenee che faciliti la ricostruzione della carriera valutare la coerenza dei percorsi individuali, consentire i bilanci delle competenze orientare in maniera più efficace l'utilizzo delle competenze certificate delle risorse umane. L'implementazione del sistema è previsto per il 2003 Assegnato a: Emilio Di Somma (Vice Capo Dipartimento) - Direzione generale del personale e della formazione. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: sviluppo delle professionalità del corpo di Polizia Penitenziaria, miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura e dei processi, potenziamento tecnologico dei servizi. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: semplificazione amministrativa miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 41 Miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del sistema penitenziario attraverso il potenziamento del Corpo di polizia penitenziaria, al fine di garantire una più adeguata ed attiva partecipazione del personale di polizia penitenziaria alla realizzazione degli obiettivi istituzionali connessi al mantenimento della sicurezza degli istituti penitenziari ed al trattamento rieducativo. Ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse del personale anche in previsione di un possibile aumento della popolazione carceraria.
Completamento dei quadri intermedi ed apicali del Corpo di polizia penitenziaria. Potenziamento dei quadri iniziali del Corpo di polizia penitenziaria mediante l’assunzione, a tempo determinato, di agenti ausiliari, in attuazione dell’art. 50, comma 12, della legge 388/2000. Assegnato a: Emilio Di Somma (Vice Capo Dipartimento) - Direzione generale del personale e della formazione. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura e dei processi, rieducazione del detenuto in vista del reinserimento sociale.
OBIETTIVO 42 Sviluppo della professionalità del personale anche attraverso la razionalizzazione delle risorse sul territorio nazionale degli operatori del settore amministrativo e tecnico del comparto ministeri e del comparto sicurezza a seguito dell’attuazione delle procedure di riqualificazione previste dal C.C.N.L. e delle procedure di promozione del personale del Corpo di polizia penitenziaria. Ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse del personale anche in previsione di un possibile aumento della popolazione carceraria.
Rielaborazione delle dotazioni organiche territoriali del comparto ministeri in connessione con i processi di riqualificazione previsti dal C.C.N.L. Sviluppo della professionalità del Corpo di polizia penitenziaria attraverso l’espletamento di procedure concorsuali selettive riservate al personale interno in servizio nel Corpo di polizia penitenziaria. Assegnato a: Emilio Di Somma (Vice Capo Dipartimento) - Direzione generale del personale e della formazione. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura e dei processi, sviluppo delle professionalità del corpo di Polizia Penitenziaria.
OBIETTIVO 43 Progetto finalizzato alla lotta alla droga in carcere, anche alla luce della crescente presenza di detenuti extracomunitari tossicodipendenti.
L’obiettivo che si intende raggiungere, e che coinvolge l’attività delle diverse direzioni generali dell’amministrazione, sarà articolato in n. 4 progetti denominati: "Doppia diagnosi e diagnosi nascosta", "Stranieri e droga", "Carcere e nuove droghe", "Realizzazione di infrastruttura informatico - statistica con relativa banca dati". La sua realizzazione avverrà nell’arco di tre anni. Il primo riguarda l’estensione delle attività progettuali realizzate lo scorso anno che, per il nuovo esercizio 2002, si prevede di estendere su altri n. 32 istituti penitenziari. In particolare il progetto riguarda la formazione degli operatori e la realizzazione di programmi educazione alla salute. E’ prevista la costituzione di un’aula per ogni istituto per un totale di 32 corsi. Gli interventi formativi saranno indirizzati a: Interventi a carattere informativo e di sensibilizzazione rivolti ad un consistente numero di personale, soprattutto di Polizia Penitenziaria, che nella relazione quotidiana con il detenuto ha bisogno di leggere i comportamenti quale sintomo di disagio psichico e di rispondere adeguatamente; interventi di formazione per gruppi interprofessionali (equipe di osservazione e trattamento) per migliorare la capacità di individuare le manifestazioni di disagio psichico e di promuovere le iniziative trattamentali più adeguate. Il secondo prevede la creazione di strumenti informativi; l’analisi quantitativa e qualitativa del fenomeno della crescente presente dei soggetti extracomunitari tossicodipendenti; iniziative di sensibilizzazione e formazione degli operatori. Il terzo prevede una ricerca per diminuire l’uso di sostanze stupefacenti; una attività di informazione e sensibilizzazione rivolta agli operatori penitenziari che interagiscono con i detenuti tossicodipendenti. Il progetto si propone di fare emergere i bisogni assistenziali in termini quantitativi e qualitativi, a partire da una rilevazione socio-sanitaria epidemiologica negli istituti penitenziari e si avvarrò della collaborazione tecnico-scientifica di personale di università e/o enti di ricerca formato da esperti nel settore. Il quarto prevede la realizzazione di iniziative di razionalizzazione dei sistemi di rilevazione e valutazione dei dati, attraverso l’organizzazione ed il potenziamento del sistema centralizzato di rilevamento e la messa in rete dello stesso con tutti gli istituti. Assegnato a: Giovanni Tenebra - Capo del Dipartimento. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: La realizzazione del progetto dedicato alla problematica della tossicodipendenza in carcere rappresenta un presupposto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi generali relativi: favorire la rieducazione del detenuto in vista del reinserimento sociale, elevazione della professionalità del personale dell’amministrazione penitenziaria, con un miglioramento in termini di efficienza ed efficacia, nonché potenziamento dei servizi interni dell’Amministrazione. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: Il progetto contribuirà al miglioramento della qualità del servizio erogato in ambito formativo, educativo e sanitario; inoltre ottimizzerà il servizio di raccolta dati attraverso la digitalizzazione.
OBIETTIVO 44 Potenziamento del servizio istituzionale del Corpo di Polizia Penitenziaria attraverso la pianificazione, progettazione e realizzazione di innovazioni delle strutture tecnico-operative finalizzate all’evoluzione dinamica delle esigenze, anche ai sensi delle nuove competenze conferite con D.P.R. 18.02.1999, n. 82 "Regolamento di servizio del Corpo di Polizia penitenziaria" e del D.Leg 21.5.2000, n. 146 "Adeguamento delle strutture e degli organici dell’Amministrazione Penitenziaria".
Al fine di migliorare e di potenziare le strutture tecnico operative e i servizi interni che assicurano l’efficienza del Corpo di polizia penitenziaria, tenendo anche conto delle carenze emerse nella gestione degli stessi, si prevede di operare come di seguito specificato. Traduzioni e piantonamenti detenuti Si procederà, laddove necessario, ad un aggiornamento degli attuali capitolati degli automezzi e dei natanti onde adeguarne gli acquisti alle effettive esigenze operative, garantendo al contempo, sia la sicurezza del personale di polizia penitenziaria, che la qualità del servizio stesso. Per le traduzioni su strada sarà ,inoltre, effettuato uno studio di fattibilità diretto alla realizzazione di nuovi moduli polifunzionali ( tipo container). La realizzazione del progetto tende al miglioramento della qualità del servizio anche sotto il profilo della obsolescenza nonché della sicurezza, realizzata attraverso la selezione dei materiali usati. Si tratta in particolare della sostituzione dell’acciaio con materiali compositi non soggetti ad usura, pur garantendo la resistenza balistica che risulterà addirittura ad un livello superiore all’attuale. Infatti da un’attuale resistenza determinata dalla "44 magnum" si arriverà al "Kalashnikov". Inoltre, la novità rispetto al passato riguarda l’aspetto della sicurezza. Sarà infatti prevista una via di fuga – in caso di gravità d’incidente – nel rispetto quindi della incolumità fisica del detenuto trasportato, non senza peraltro trascurare la garanzia della tutela della sicurezza penitenziaria e dell’ordine pubblico. Telecomunicazioni. Sarà portata a completamento la rete di radiocomunicazione per le regioni Puglia – Campania - Lazio, indispensabile ai contatti tra automezzi dell’Amministrazione e Centrali Operative. Sarà, inoltre, sperimentata la rete di telefonia mobile GPRS finalizzata alla radiolocalizzazione degli automezzi dell’Amministrazione. Si ha inoltre l’intenzione di migliorare lo standard di erogazione del servizio mensa al fine di fornire al personale pasti adeguati ai termini di qualità e quantità. L’attuale corrispettivo non consente, allo stato, l’esecuzione di prestazioni accettabili da parte delle imprese appaltatrici le quali, peraltro, il più delle volte, invocano la rescissione dei contratti. Per il raggiungimento dell’obiettivo, si prevede di modificare la procedura di appalto del servizio, facendo riferimento alle modalità utilizzate dalle altre Forze di Polizia. Il contratto appalto si riferirà, pertanto, esclusivamente al confezionamento e distribuzione dei pasti e l’Amministrazione curerà direttamente l’acquisto dei generi alimentari. Assegnato a: Enrico Ragosa - Direzione generale delle risorse materiali dei beni e dei servizi. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: potenziamento tecnologico dei servizi, miglioramento dell’efficienza ed efficacia della struttura e dei processi. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento dei servizi.
OBIETTIVO 45 Potenziamento e miglioramento dell’edilizia penitenziaria attraverso l’adeguamento dei locali destinati al lavoro dei detenuti all’interno degli istituti penitenziari e la realizzazione di nuovi istituti, utilizzando le procedure della locazione finanziaria introdotte dalla legge finanziaria 23.12.2000, n. 338.
Le normative vigenti in termini di sicurezza del lavoro richiedono la ristrutturazione l’ampliamento e l’adeguamento delle officine e dei laboratori esistenti all’interno degli istituti penitenziari, con conseguente allargamento della possibilità d’impiego delle unità di mano d’opera. Il piano annuale, già approvato, prevede la concretizzazione delle procedure per la esecuzione degli interventi necessari in 10 istituti già operativi. Entro il 31 dicembre è prevista la redazione dei progetti, l’espletamento delle gare e la stipula dei contratti con le ditte appaltatrici Attraverso l’istituto della locazione finanziaria l’amministrazione si propone di acquisire dall’imprenditoria privata nuovi istituti penitenziari, in sostituzione di quelli esistenti in condizione di inadeguatezza e fatiscenza, al fine di migliorare e la sicurezza del sistema penitenziario e, attraverso questo, la sicurezza della società civile. La procedura della locazione finanziaria, prevista da molto tempo, ma che solo quest’anno ha trovato apposita copertura finanziaria, consentirà di disporre delle nuove strutture in tempi notevolmente più brevi rispetto a quelli tradizionali, con la realizzazione di un numero più elevato di strutture a parità di finanziamenti impegnati annualmente. I realizzandi istituti, ispirati allo studio in corso sui principi europei per nuovi modelli detentivi, consentiranno una riduzione del sovraffollamento, la loro migliore vivibilità e conterranno elementi strutturali innovativi per una migliore riabilitazione e reinserimento sociale del detenuto. Assegnato a: Enrico Ragosa - Direzione generale delle risorse materiali dei beni e dei servizi. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: rieducazione del detenuto in vista del loro reinserimento sociale, miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura e dei processi, rafforzamento per l’edilizia penitenziaria, riduzione del sovraffollamento della popolazione detenuta. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 46 Sviluppo delle competenze dei "formatori" che garantisca l’implementazione e l’evoluzione del sistema di formazione per un efficace consolidamento delle capacità professionali del personale.
Il progetto è volto ad attuare un complessivo assetto organizzativo della funzione formazione nell’ambito dell’amministrazione penitenziaria, in risposta alle richieste di qualificata crescita professionale, flessibilità rispetto alle esigenze, di pertinenza delle proposte. E’ pertanto un intervento di sistema mirato essenzialmente a implementare le abilità professionali, anche in funzione di specifiche competenze attualmente non previste. Nasce quindi l’esigenza di devolvere formazione direttamente nelle sedi decentrate, per meglio rispondere alle esigenze del personale che opera nei diversi contesti territoriali. Si tratta in particolare di individuare la specificità della formazione per i singoli profili professionali per meglio corrispondere alle competenze assegnate. Il percorso formativo si articola su tre distinti livelli: 1° supporto all’erogazione della formazione; 2° costruzione e sviluppo dei progetti formativi; 3° funzioni specialistiche e ricerca/sperimentazione. Nel si prevede la realizzazione del 1° percorso, rivolto ad un maggiore numero di operatori, mentre l’attuazione del 2° e del 3° è prevista per il 2003. Assegnato a: Luigia Mariotti Culla - Istituto Superiore di Studi Penitenziari. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: migliorare l’efficienza e l’efficacia della struttura e dei processi. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 47 Gestione strategica delle competenze nel ridisegno organizzativo del Dipartimento.
Il nuovo assetto organizzativo e la prossima conclusione dei percorsi di riqualificazione impongono, a diversi livelli, un ridisegno del sistema di gestione delle risorse umane. In particolare il management deve provvedere a: Analizzare e definire le professionalità e le competenze tipiche delle principali aree professionali con riferimento e in stretta coerenza con le attività dell’Amministrazione e gli obiettivi perseguiti; Analizzare e definire i nuovi ruoli necessari; Definire per ciascuno ruolo il profilo di competenze; Valutare le attitudini, capacità e motivazioni delle risorse umane rispetto al profilo disegnato; Progettare e definire il sistema di mobilità coerentemente con l’attuale inquadramento normativo che governa il personale operante nell’amministrazione; Definire il percorsi formativi adeguati alle esigenze delineate nei profili di competenze; Rinnovando il sistema di gestione delle risorse si intende attuare un processo di allineamento delle diverse professionalità rispetto alle modalità nuove di perseguimento degli obiettivi che l’organizzazione è chiamata a darsi per rispondere compiutamente alla missione assegnatale. Assegnato a: Luigia Mariotti Culla - Istituto Superiore di Studi Penitenziari. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento della efficacia e della efficienza della struttura e dei processi, rieducazione del condannato in vista del suo reinserimento sociale.
OBIETTIVO 48 Rafforzare le competenze manageriali della dirigenza dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il complesso processo di riforma che ha coinvolto, forse più di ogni altra, l’Amministrazione penitenziaria in relazione ai suoi ruoli generali, al decentramento delle funzioni, all’ampliamento dell’organico dirigenziale - previsto dal. D. L.vo 146 del 2000 - ed alla normativa intervenuta nell’ambito del regime detentivo, per la ottimizzazione dei servizi e delle strutture, richiede una razionalizzazione ed ammodernamento della gestione e dei processi di lavoro per garantire adeguati standard di qualità dei servizi offerti. Quindi si richiede una dirigenza in grado di esprimere qualità manageriali di eccellenza con una forte cultura del risultato e della responsabilità, capace di organizzare strumenti e risorse allo scopo di migliorare l’efficienza e l’efficacia delle strutture e dei servizi penitenziari. Assegnato a: Luigia Mariotti Culla - Istituto Superiore di Studi Penitenziari. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura e dei processi.
OBIETTIVO 49 Studio di fattibilità e progettazione per la realizzazione della "Sala Situazione", "Sala Crisi" e "Sala Video-Conferenze" presso il Dipartimento, per l’acquisizione dei dati generali e possibili situazioni critiche riguardanti il penitenziario.
Al fine di fornire alle attività istituzionali del Dipartimento tutta una serie di supporti qualificanti, qualitativamente e quantitativamente rilevanti, in termini di sicurezza, impiego delle risorse, programmazione degli interventi, introduzione di eventuali correttivi, documentazione delle attività svolte, interfacciamento con altri organismi e con gli altri organi di informazione, si reputa opportuno realizzare le Sale c.d. Crisi; Situazione e Video-conferenze, che dovranno garantire in tempo reale, l’assolvimento dei compiti: di collaborazione per la gestione delle emergenze; di reperibilità di taluni vertici istituzionali; di elaborazione sotto il profilo statistico delle situazioni di interesse al fine di documentare le attività svolte dall’Istituzione o di realizzazione delle proiezioni a breve, medio e lungo termine che consentano adeguate pianificazioni; affrontare ogni possibile situazione di crisi del penitenziario; emergenze e/o calamità naturali in ambito territoriale e con riflessi sulle strutture penitenziarie; assicurare e rafforzare in termini di sicurezza, celerità, risparmio di risorse umane ed economiche la necessità delle conferenze e per quant’altro possa riguardare la partecipazione attiva di più persone o strutture. Per il corretto e proficuo svolgimento di detti servizi sono stimate le seguenti necessità logistico - organizzative: acquisizione di informazioni provenienti esclusivamente da fonti aperte; accesso ad internet: accesso a banche dati istituzionali e del settore telecomunicazioni; interconnessione con le strutture omologhe del comparto sicurezza; accesso diretto ai sistemi di monitoraggio delle strutture periferiche dislocate sul territorio; sistemi di collegamento audio/video cablati o via etere con le strutture periferiche e con le unità mobili dipendenti; adempimenti previsti ex art. 71 D.P.R. 445/2000 anche mediante collegamenti con le banche dati di altre AmministrazionI o attraverso strumenti informatici e telematici; attivazione di collegamento con la "Rete Unificata Pubblica Amministrazione". Assegnato a: Emilio Di Somma - Ufficio del capo dipartimento. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento della efficacia ed efficienza della struttura e dei processi. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 50 Ottimizzazione del lavoro dei Centri di Servizio Sociale per Adulti attraverso il decentramento strutturale, amministrativo ed operativo degli attuali Uffici e con riguardo riduzione dei tempi di lavoro relativamente alle richieste per i Tribunali di Sorveglianza.
Apertura delle prime 7 (sette) sedi provinciali della 40 previste dal decreto del Capo del Dipartimento del 23 giugno 2000. Dislocazione del personale e delle risorse materiali, previo reperimento delle sedi logistiche al fine di assicurare una più continua presenza degli operatori dei C.S.S.A. in territori più circoscritti con maggiore facilità di instaurare rapporti di rete con altre istituzioni pubbliche o private, con riduzione di tempi, oneri e risorse. Incrementare le relazioni concernenti l’osservazione dei condannati liberi (in attesa di pronuncia del tribunale di sorveglianza - ai sensi dell’art. 656,commi 5,6,8, del c.p.p.) in forza dell’art. 118, comma 8, D.P.R. 230/2000, per assicurare un tempestivo inoltro delle relazioni di competenza dei C.S.S.A., così da consentire ai Tribunali di Sorveglianza di porre in esecuzione condanne che attualmente sono sospese in attesa della prescritta pronuncia. La conseguenza è la riduzione dei provvedimenti definitivi non eseguiti, i quali costituiscono motivo di sconcerto quando vengono resi noti ai cittadini. Ciò attraverso la rimodulazione delle procedure dei C.S.S.A. con uso della costituenda rete informatica ed attraverso la mobilità sul territorio e la riorganizzazione degli orari di servizio degli operatori incaricati del caso. Assegnato a: Riccardo Turrini - Direzione Generale dell’Esecuzione Penale Esterna. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza della struttura e dei processi, processo di decentramento sul territorio, rafforzamento dell’edilizia penitenziaria, favorire la rieducazione del detenuto, percezione della giustizia quale certezza della pena. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: semplificazione amministrativa, digitalizzazione, miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 51 Riordino del sistema di determinazione delle capienze negli Istituti penitenziari al fine di ridurne il tasso di affollamento.
Emersione degli spazi inutilizzati o non adeguatamente utilizzati all’interno degli istituti di pena per razionalizzare la distribuzione dei detenuti, attraverso il monitoraggio degli spazi detentivi e la rimodulazione dei criteri di allocazione sia per migliorare il livello di funzionalità sia per evitare inaccettabili sperequazioni nella distribuzione dei detenuti e, di conseguenza, nel livello di vivibilità assicurato alla popolazione carceraria ed agli operatori penitenziari. Assegnato a: Sebastiano Ardita - Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: riduzione del sovraffollamento delle carceri. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 52 Sviluppo del lavoro all’interno delle carceri per favorire il reinserimento sociale dei detenuti.
Favorire l’incremento delle opportunità lavorative all’interno degli Istituti penitenziari in modo da offrire ai detenuti la possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro al termine della pena. Attraverso il lavoro infatti, è possibile occupare proficuamente il tempo della detenzione e modificare gli stili ed i comportamenti di vita che, nella maggior parte dei casi, sono all’origine della devianza. L’impegno quotidiano e l’acquisizione di una professionalità riconosciuta costituiscono una tappa fondamentale per ricollocarsi all’interno della società ed evitare i rischi della recidiva. Ci si propone, pertanto, di razionalizzare le strutture attualmente funzionanti e nel contempo di sensibilizzare le Direzioni Generali coinvolte e gli uffici periferici per la riattivazione delle strutture deputate al lavoro penitenziario attualmente non attive per problemi strutturali e per il mancato adeguamento alle norme sulla sicurezza. A tale fine sarà necessario porre in essere una costante opera di monitoraggio delle officine industriali dei laboratori artigianali e delle aziende agricole. Assegnato a: Sebastiano Ardita - Direzione Generale dei Detenuti e Trattamento. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: favorire la rieducazione del detenuto in vista del reinserimento sociale. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 53 Riduzione della recidiva dei condannati affidati in prova al servizio sociale.
Attivazione dei processi reali di cambiamento dei soggetti in esecuzione di pena, implementando modelli riparatori (art. 47, comma 7 O.P.), individuando specifiche e realistiche prescrizioni nei programmi di trattamento proposti alla magistratura di sorveglianza, che manifestino e provino resipiscenza rispetto al disvalore delle condotte tenute, così riducendo la recidiva. Assegnato a: Riccardo Turrini - Direzione Generale dell’Esecuzione penale esterna. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: rieducazione del condannato in vista del reinserimento sociale e riduzione del sovraffollamento degli istituti penitenziari. Relazioni con le politiche trasversali previste nella direttiva del Presidente del Consiglio del 15 novembre 2001: miglioramento della qualità dei servizi.
OBIETTIVO 54 Rinnovamento e razionalizzazione dei metodi e dei criteri di gestione del bilancio, alla luce delle disposizioni introdotte dalla Legge 94/97 e dal Decreto legislativo 279/97, in materia di contabilità generale dello Stato e contabilità analitica per centri di costo.
La nuova organizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria con la prevista D.G. per il Bilancio e della Contabilità getta le basi ed esige un rinnovamento nei metodi e nei criteri di gestione del bilancio. E’ per questo che si reputa necessario per prima cosa realizzare una efficace rete di comunicazione con tutti i centri di costo sia centrali che periferici, per una "gestione partecipata", moderna, efficiente, manageriale. La nuova gestione dovrà inoltre accogliere, nella misura massima possibile, momenti ed occasioni di discussione e di confronto al fine di affrontare efficacemente le singole situazioni concrete. L’obiettivo in titolo più specificatamente mira ad una gestione integrata della contabilità finanziaria con quella economica, che persegua quale obiettivo primario un attento controllo dei flussi di spesa sia delle strutture centrali, sia delle c.d. "periferie amministrative" (Provveditorati Regionali, e singoli istituti penitenziari, nonché Scuole e Magazzini Vestiario), e consenta una efficace rilevazione dei costi, così come previsto dal Titolo III, art. 10 del decreto Legislativo 279/97. Tale obiettivo potrà essere perseguito unicamente attraverso una armonizzazione dei flussi informativi, che dovrà essere operata dal competente Ufficio per lo sviluppo e la gestione del sistema informativo automatizzato, cui la D.G. del bilancio e della contabilità dovrà riferirsi con la più ampia collaborazione per la capillare osservazione ed analisi dei bisogni. Il beneficio finale che si auspica di trarre dalla realizzazione di tale progetto va individuato in un acceleramento dell’iter procedurale della attività contabili e di acquisizione dei dati richiesti, nonché la veridicità degli stessi, con l’effetto di un generale clima di maggiore distensione in cui tutto il personale amministrativo-contabile si troverà ad operare. Per quanto concerne invece l’aspetto finanziario ci si attende di riscontrare una costante riduzione delle c.d. "economie di bilancio" e della formazione dei residui passivi. Assegnato a: Alessandro Giuliani - Direzione generale per il bilancio e della contabilità. Relazioni e congruenza con gli obiettivi generali: miglioramento della efficacia ed efficienza struttura e dei processi.
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