|
I detenuti americani "entrano" in Internet
Ristretti Orizzonti, n° 3 - 2000
A conoscere i detenuti americani che cercano amici, fidanzate, corrispondenti via Internet ci siamo arrivati un po’ per caso. Nella nostra redazione ci sono due ragazzi che vengono dalla Nigeria: al loro paese ci sono circa duecento lingue o dialetti, di solito parlati da piccole comunità, di alcuni di questi dialetti non esiste neppure la scrittura. La lingua ufficiale per loro è quindi l’inglese, ed è proprio partendo dall’idea di sfruttare la loro conoscenza di questa lingua che la coordinatrice della redazione ha cominciato a cercare siti Internet che avessero due caratteristiche, la prima che fossero naturalmente inglese, la seconda che avessero qualche attinenza con le nostre attività. E’ così che ci siamo imbattuti in un sito che contiene centinaia di schede, tutte relative a detenuti delle carceri americane, corredate di fotografie, nomi, cognomi, indirizzi, entità della pena, e qualcuno mette anche il tipo di reato per cui è stato condannato.
Racconta Chinedy: "Quando mi hanno portato quelle schede, le ho scambiate per fotocopie di passaporti, poi ho cominciato a leggerle e mi sono reso conto di cosa si trattava. Erano uomini e donne in cerca di corrispondenza in tutto il mondo. Qualcuno ha messo il suo annuncio per cercare nuovi amici per poter corrispondere, molti invece lo hanno messo a scopo di matrimonio. Ho scritto cinque lettere (purtroppo avevo il recapito di una donna soltanto...), sarà questione del fascino che l’Africa e noi africani riscuotiamo in America... ma l’unica donna a cui ho scritto mi ha risposto, i quattro uomini no, è evidente che fa più piacere ricevere una lettera da una persona di un altro sesso. Ho scritto a Nancy, nata in California trentadue anni fa, ed ora lì detenuta. Si era fatta inserire sul sito Internet perché era in cerca di corrispondenti ed amici in tutto il mondo, per uscire dall’isolamento e dall’abbandono del carcere. Le ho scritto soprattutto perché credo nell’amicizia, ed anch'io come lei sento il desiderio di comunicare e trovare nuovi amici. Le ho parlato di me della mia esperienza in carcere, cosa speravo di trovare da uomo libero e cosa invece ho trovato, i miei desideri per il futuro, insomma le ho parlato di me. La sua risposta non si è fatta attendere, mi è giunta dopo sole tre settimane che avevo spedito la mia lettera. Dal chiuso della sua cella, la sua lettera ha attraversato l’oceano per giungere sino a me, so che è una cosa normalissima, ma l’immagine che mi rievoca è molto bella. Mi ha raccontato un po’ della sua vita, faceva la cassiera in una banca... sembra che qualche banconota...le restasse spesso attaccata alle dita... Ha preso sei anni di galera, è dentro da due anni ma tra un anno potrà uscire, al raggiungimento della metà pena, quindi anche in America esiste, perlomeno nello stato della California, la possibilità di uscire a metà pena. Attualmente è "al 100% single", non impegnata sentimentalmente... non ha figli anche se è stata già sposata, ma il matrimonio è durato un solo anno. Bisogna subito dire che il tono della lettera è molto scherzoso e divertente, e quella di trovare dei corrispondenti che vivono in situazioni così diverse è un’esperienza piacevole che intendo continuare.
Pubblichiamo di seguito alcuni indirizzi di detenuti delle carceri americane che hanno voglia di "corrispondere con mezzo mondo", chi volesse contattarli può farlo esclusivamente in inglese. John Keil di anni 29, è un single uscirà dal carcere nel 2008. Per contattarlo scrivere: John Keil # 184558 B Dorm #2205 S.R.C.I.*5850 E. Milton Road * Milton Florida 32583. Richard Cloud di anni 36 uscirà dal carcere nel 2010. Per contattarlo scrivere: Richard Cloud # 696061* M.B. # 174C.C.I.* 33123 Oil Well Road *Punta Gorda, Florida 33955 |