Spagna

 

La toxicomania (La tossicodipendenza)

3ª puntata dell’intervista con la dott.ssa Henar Galan

 

Ristretti Orizzonti, n° 3 – 2000

 

Dalle precedenti interviste e dalla lettura del vostro giornale "El Ojo" purtroppo emerge chiaramente il fatto che, anche in Spagna, la tossicodipendenza è una strada a senso unico che porta, chi ha la sfortuna di percorrerla, inevitabilmente in carcere. Riconosciuto il problema, il tossicodipendente da chi viene seguito al suo ingresso nel Centro?

Dal loro ingresso in Istituto i detenuti che hanno problemi di tossicodipendenza vengono seguiti in concreto sia dai servizi medici del Centro che dall’Equipe di Trattamento.

 

La maggior parte di queste persone, a seguito dell’arresto, quindi non potendo più assumere sostanze stupefacenti, entra in carcere in crisi di astinenza, farmacologicamente, viene aiutata per superare questa?

I servizi medici del Centro, qualora lo ritengano necessario, forniscono loro metadone o medicinali ansiolitici.

 

Questo per quanto riguarda la "dipendenza fisica" da tali sostanze, che come ben si sa è la più facile da curare, ma per quanto riguarda la "dipendenza psicologica" dalle droghe, la più tenace, che tipo di programma avete individuato per risolverla?

Il programma di trattamento delle tossicodipendenze include diverse attività, tra le quali sono previste la terapia di gruppo e un programma per stimolare il ragionamento pro - sociale.

"Terapia di gruppo": comprende corsi di Rilassamento e di Educazione sanitaria: a questa attività, partecipa una psicologa della rete esterna per le cure delle tossicodipendenze, la quale, mantiene i contatti con il Dipartimento di Giustizia. Si effettuano ai partecipanti delle attività, controlli delle urine 3 volte alla settimana, o 2, a seconda del livello di intervento nel quale si trova il detenuto. Tali controlli servono ad accertare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti.

"Competenze psicosociali": in queste si insegnano il ragionamento critico, quello morale, l’analisi degli antecedenti e le conseguenze di una condotta, abitudine alla negoziazione, analisi di tutti i fattori che intervengono in una situazione, analisi del positivo e del negativo, risoluzione dei problemi.

 

Come siete attrezzati nel Centro penitenziario di Figueres? Oltre alle attività sopra descritte, avete una sezione speciale per i tossicodipendenti?

Nel Centro penitenziario di Figueres non esiste una sezione speciale per tossicodipendenti. Tuttavia, nel Centro penitenziario di Quatre Camins (Barcellona), che è un Centro molto più grande del nostro, esiste un Dipartimento di Attenzione Speciale (D.A.E.), il quale funziona come una comunità terapeutica all’interno del carcere. Gli altri Istituti carcerari possono mandare il detenuto tossicodipendente al DAE, sempre e quando si consideri la persona sufficientemente motivata al cambiamento.

 

Le comunità terapeutiche esterne al carcere si occupano solo di tossicodipendenti non detenuti o possono accogliere anche chi viene dal carcere? Quali sono i requisiti per accedervi?

Ogni Centro penitenziario può mandare il detenuto a Comunità Terapeutiche esterne, non penitenziarie. Ma per questo, il detenuto deve essere classificato in 3° grado di trattamento.

Ad altri detenuti, classificati nel 3° grado di trattamento ma in "regime comune aperto" (quelli che escono al lavoro esterno in orario diurno), se tossicodipendenti, è riservato un trattamento di tipo ambulatoriale affidato alla rete esterna d’attenzione alle tossicodipendenze. Va puntualizzato, che tutta l’assistenza di cui fornisce il detenuto tossicodipendente è di tipo specialistico. Inoltre è prestata una particolare attenzione a quei detenuti sieropositivi, da parte di una psicologa dell’Associazione Anti – A.I.D.S.

 

Dott.ssa Galan, mentre ci proponiamo di tornare su questo argomento con altre domande che riguardano questa delicata questione, ora, vorremmo da lei dei brevi appunti che ci aiutassero a capire maggiormente sia il vostro Regime penitenziario che il vostro codice penale.

Allora risponderò brevemente a quelle domande che mi avete posto in una precedente lettera. Resta inteso che, nel caso vogliate ampliare il discorso su un determinato argomento, sono a vostra disposizione. Iniziamo: mi chiedevate se il nostro codice penale contempla la pena dell’ergastolo. Vi rispondo che già da tempo, il nostro codice penale non contempla più tale pena (da noi si chiamava "la cadena perpetua"). La pena massima, in Spagna, è di 20 anni. Una pena fino a 30 anni è riservata a quei reati legati ad attività terroristiche. Di seguito, posso dire che oltre ai "permessi d’uscita" esistono altri benefici, ad esempiole "uscite programmate" per detenuti accompagnati da operatori del Centro. Hanno una durata massima di 2 giorni e assumono finalità culturali, sportive e di convivenza. Nel Centro penitenziario di Figueres sono usati molto questi tipi di permesso e nel corso di questi si visitano musei, parchi naturali, spettacoli teatrali, cinematografici ed esposizioni.

Solitamente i gruppi sono composti da 7 detenuti, accompagnati da 2 operatori del Centro e i requisiti per accedere a tali uscite sono gli stessi che per i permessi normali (2° o 3° grado di trattamento N.d.R.). Vengono concessi dalla D.G.S.P.i R.

Altro beneficio previsto è quello della liberazione condizionale ai 2/3 o 3/4 della condanna. Ne beneficiano quei detenuti classificati nel 3° grado di trattamento sui quali si possa fare un pronostico di integrazione sociale. Per la concessione di questo, decide il J.V.P. il Giudice di Vigilanza Penitenziaria.

Poi c’è l’indulto particolare e ne beneficiano quei detenuti che hanno scontato perlomeno 2 anni di prigione e che per essi concorrono in grado straordinario:

  1. Buona condotta.

  2. Impegno nell’attività lavorativa normale, sia all’interno del carcere che all’esterno di questo, che si possa considerare, utile per la vita in libertà.

  3. Partecipazione nelle attività di rieducazione e reintegrazione sociale.

Il gruppo di trattamento sollecita la concessione di questo beneficio al J.V.P. che lo trasmette per la decisione al Tribunale che ha condannato il detenuto.

 

Ci farebbe piacere sapere quali sono, oltre a quelle di cui ci ha già parlato, le attività, i programmi di trattamento sviluppati nel Centro penitenziario di Figueres.

Vi sono differenti programmi di trattamento sviluppati nel nostro centro, eccone i più significativi.

Programma scolastico: sono presenti attività a tutti i livelli scolastici; è bene ricordare che in Spagna è obbligatoria la frequenza scolastica per tutti quei detenuti che non abbiano assolto alla scuola dell’obbligo.

Programma di animazione socioculturale: comprendono attività sportive, informatiche, dattilografia, musica, educazione sociale, officina di stampa, officina d’arte, corsi d’informazione giuridica. Istruttori ed educatori vengono pagati per tenere questi corsi ed attività.

Inoltre è in funzione un programma chiamato "rete di interscambio culturale" per la quale, un detenuto, oltre che a beneficiare come alunno per alcune attività può nel ruolo di insegnante per altre attività nelle quali è versato.

Vi sono poi:

programma per delitti contro la libertà sessuale.

programma per la prevenzione dei suicidi.

programma per la preparazione ai permessi d’uscita.

programma per la tutela e l’orientazione all’esterno.

 

Tiziano Fabbian e Josep Burgaya

 

 

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