Reparto per tossicodipendenti...

 

San Vittore, nuovo reparto per tossicodipendenti

 

Corriere della Sera, 19 novembre 2002

 

"Non porto il mio bambino in carcere!". È il direttore di San Vittore, Luigi Pagano, a raccontare che una donna che allattava - condannata a soli 10 giorni" - ha tolto il latte al figlioletto pur di non portarlo lì. Ieri a San Vittore si è inaugurato il nuovo reparto per tossicodipendenti in recupero, 45 posti finalmente civili, all’ultimo piano del terzo raggio, completamente ristrutturato con una spesa di 4 milioni e mezzo di euro. Nel nuovo reparto  - chiamato "La nave" -  i detenuti sono fuori dalla cella dalle 9 alle 21, liberi di muoversi in spazi comuni dove seguono corsi di computer, teatro, musica, pelletteria. Con loro, medici e psicologi dell’A.S.L., e insegnanti della scuola "Cavalieri" che li preparano alla licenza di terza media.

Le celle hanno un letto a castello per due, una cucinetta e un bagno con doccia. In contrasto, le celle della parte non ristrutturata, dove si affollano 1.250 uomini e 130 donne, di cui sei con bambini. Qui si sta in cella 22 ore su 24 e se due stanno in piedi, gli altri quattro devono sdraiarsi: lo spazio è di 9 metri quadri. E fa freddo. Anche nelle celle dei malati.

Per Luigi Pagano, non ci sarebbe bisogno dell’indulto se si applicassero le leggi: "Migliaia e migliaia potrebbero non stare in prigione".

 

 

 

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