Tossicodipendenze e carcere

 

Tossicodipendenze e carcere: la Rete e il Territorio

Studio di follow up sugli Istituti penitenziari del Veneto

di Morag MacDonald (www.uce.ac.uk/crq)

 

I Servizi specialistici per i tossicodipendenti

La prevenzione e la riduzione del danno

Il diritto dei detenuti alla riservatezza

Il lavoro multi – disciplinare

Ruolo del Ser.T. con i detenuti extracomunitari

Conclusioni

Servizi specialistici per i tossicodipendenti

 

Coinvolgimento ed integrazione del Ser.T.

 

Aspetti positivi osservati

 

Un Ser.T. prima operava all’esterno dell’istituto e non si poteva collaborare in alcun modo. Ora qualcuno del Ser.T. viene in istituto ed è in diretto contatto sia con i detenuti che con il personale.

Le relazioni sono ritenute buone e quella del Ser.T. è una presenza naturale all’interno del carcere.

Si cerca di organizzare il trattamento lavorando in gruppo.

 

Aspetti negativi osservati

 

Il medico del Ser.T. dovrebbe essere presente in istituto, ma questo non sempre avviene. Spesso lo si può contattare telefonicamente se c’è un problema, ma non si tratta di una presenza continua.

Il servizio sanitario del carcere ed il Ser.T. non sono ben integrati.

Non c’è scambio di informazioni tra i servizi, e così l’uno non sa cosa sta facendo l’altro.

 

Cosa pensano i detenuti dei servizi ricevuti dal Ser.T.

 

L’offerta principale è quella della comunità terapeutica

Avrebbero preferito non essere coinvolti nei programmi del Ser.T. dopo la scarcerazione.

Se un detenuto arriva in carcere durante il week-end, non c’è alcuna presenza del Ser.T.

 

Prevenzione e riduzione del danno

 

Quadro informativo

 

Nessuno degli istituti compresi nell’indagine aveva una strategia di riduzione del danno o di prevenzione.

Altri operatori hanno detto di stare tentando di fornire informazioni, ma che non esistevano programmi chiari in proposito.

Dei detenuti hanno detto che avrebbero dovuto avere la disponibilità di informazioni sulla riduzione del danno.

 

Il diritto dei detenuti alla riservatezza

 

I detenuti stessi possono parlarsi tra loro;

Se il detenuto va dall’infettivologo, l’agente viene a conoscenza dello status di sieropositività o di positività all’epatite;

Gli agenti che lavorano nel reparto sanitario sanno chi è sieropositivi;

I medici sono assistiti da un agente durante i colloqui con i detenuti.

 

Lavoro multi - disciplinare

 

Lavorare facendo parte di un’equipe di trattamento è visto come il punto di svolta del lavoro con i detenuti tossicodipendenti;

Il lavoro multi - disciplinare, comunque, non è sempre efficace e può comportare conseguenze non previste;

L’alto numero di detenuti e la carenza di personale rende difficile lavorare in gruppo;

Come ha notato un dipendente dell’amministrazione è importante che la direzione condivida e sostenga ciò che si sta facendo per i tossicodipendenti. La possibilità di dare vita ad iniziative dipende dalle buone relazioni con i detenuti, con il direttore, il dirigente degli educatori ed il comandante di reparto.

 

Ruolo del Ser.T. con i detenuti extracomunitari

 

Iniziative interessanti: mediatori culturali; corsi di lingua per gli agenti

 

Conclusioni

 

Penso che il tema più importante che emerge dallo studio sia la necessità di un indirizzo chiaro di management proveniente dal vertice;

Un buon esempio è dato in quell’istituto in cui il comandante degli agenti è chiaramente integrato con il personale professionale;

Quando si organizzano corsi per i detenuti tossicodipendenti, sono chiaramente apprezzati e sono di utilità per i detenuti;

Non esiste alcuna chiara strategia di riduzione del danno in nessun istituto;

Negli istituti dove il Ser.T. è bene integrato, i servizi offerti ai detenuti tossicodipendenti sono migliorati nel corso degli ultimi 4 anni.

 

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