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"Dell’indifferenza e dell’inganno" Sit-in davanti al Parlamento Mercoledì 15 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 15.00
Per manifestare il disappunto del mondo del volontariato e della società civile democratica e sottolineare l’urgenza di riconsiderare tutte le possibili soluzioni in grado di fare del carcere una realtà moderna e democratica in cui il tempo della pena possa assumere una reale funzione di risarcimento e di reinserimento autentico.
Promotori
Consulta Penitenziaria del Comune di Roma, Cgil - Fp, Lega Autonomie Locali, Emergency, Cnca, Forum 32, Forum Nazionale per la Giustizia Minorile, Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia, Seac, Nessuno Tocchi Caino, Ristretti Orizzonti, Gruppo Abele, Antigone, Società Italiana Psicologia Penitenziaria, Ordine Nazionale Assistenti Sociali, Ordine Psicologi Regione Lazio, Cittadinanza Attiva, Papillon Rebibbia, Pid, Ora D’aria, Comunità di Sant’egidio, Cesv, Cidsi, Ain Karim, Men at Work, Progetto Carcere Fondazione Villa Maraini, Viccaritas, Ist. Santi, Parsec Consortium, Parsec Flor, A Roma Insieme, Il Cammino, Arabafenice, Ceis, Ibis, Sintax Error, Magliana 80 Onlus, Verdeartemisia, Arte Studio, Lila, No.Di., Gisca, Circolo Mario Mieli, Arcitrans Circolo Libellula, Città Visibile, Coop. Cecilia, Biblioteche Di Roma, Milleunidea, 32 Dicembre, Voreco, Seriarte Ecologica, Ass. Detenuto Ignoto, Nessun luogo è lontano, Ibis,
Più specificamente il sit in è a sostegno
Ma il sit in vuole anche evidenziare i problemi di reinserimento sociale dei condannati, la non applicazione dei benefici previsti dalla Legge Gozzini e l’uso eccessivo della carcerazione preventiva.
N.B. ogni trenta minuti simuleremo la "battitura dei ferri"
Informazioni: tel/fax 06.71072092 - 333.4881097
Il sistema penitenziario anche riferito ai minori, è in crisi perché considerato da sempre l’unico rimedio ai disagi sociali e all’emarginazione e unica risposta alla conflittualità che questi problemi inevitabilmente innescano. Le carceri italiane oggi rendono indegne le condizioni di vita delle persone detenute e degli operatori penitenziari: aumentano i suicidi e gli atti di autolesionismo dei detenuti, cresce il disagio degli operatori penitenziari. Appelli, mobilitazioni e scioperi della fame non sono serviti a convincere il Governo e il Ministro della Giustizia ad adottare interventi utili a risolvere i gravissimi problemi che vivono le persone detenute ma anche gli operatori e i lavoratori del carcere. Se non si individuano immediatamente delle soluzioni, le carceri rischiano, nonostante le civilissime proteste dei detenuti, di diventare una polveriera come lo furono, per chi ha memoria, quelle ante riforma del ‘75.
Occorre intervenire immediatamente
Il fallimento è da attribuire a tutta la classe dirigente che non è riuscita a trovare una soluzione in sede legislativa alle richieste che da più parti sono state avanzate nei confronti dei mille problemi del carcere e della detenzione.. Il problema oggi più che ieri si ripropone con forza perché il sovraffollamento, che riduce la possibilità di spazi per la socializzazione e per le attività di recupero, la incompatibilità con il carcere di alcune tipologie di detenuti, soprattutto quelli affetti da patologie psico-fisiche, la grave carenza di personale, i fondi sempre più esigui generano un corto circuito che rischia di far implodere l’intero sistema penale.
Devono essere immediatamente trovate soluzioni adeguate ed opportune
Pur consapevoli delle difficoltà che le imminenti quanto lunghissime campagne elettorali che aspettano questo Paese provocheranno sul terreno dei necessari interventi legislativi, noi non desistiamo dal considerare la ricerca di una soluzione a questi problemi come una priorità.
Chiediamo
A tutte le forze politiche che con più ragionevolezza e meno strumentalità riconsiderino l’opportunità e la necessità di avviare un iter parlamentare per apportare le dovute soluzioni ma soprattutto che le Commissioni Giustizia di Camera e Senato si adoperino perché lo scarto tra la realtà carceraria e le leggi già varate ed esistenti sia colmato.
Novembre 2004
Prime adesioni
il documento sarà reso pubblico dal 6 dicembre, pertanto è necessario che le adesioni arrivino entro il 4/5 dicembre
Camera dei Deputati
Paolo Cento, Marcella Lucidi, Graziella Mascia, Gabriella Pistone, Enrico Buemi, Anna Finocchiaro, Francesco Carboni, Maura Cossutta, Katia Berillo, Sesa Amici, Silvana Pisa, Mauro Bulgarelli, Beatrice Magnolfi, Giuliano Pisapia, Niki Vendola, Giovanni Russo Spena, Franco Grillini
Senato della Repubblica
Cesare Salvi, Loredana De Petris
Comune di Roma
Luigi Nieri, Silvio Di Francia, Maurizio Bartolucci, Luisa Laurelli,Giovanna Cau, Pino Galeotta, Adriana Spera, Paolo Ornelli, Fabrizio Pancaldo, Umberto Marroni, la Giunta V Municipio
Provincia di Roma
Rosa Rinaldi, Gloria Malaspina, Edoardo Del Vecchio
Regione Lazio
Giulia Rodano, Salvatore Bonadonna, Gruppo Consiliare Prc
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