Corsi scolastici e professionali

 

I corsi scolastici e professionali nelle carceri italiane

Fonte: Ministero della giustizia - sito www.giustizia.it


Una trasformazione dei corsi di formazione professionale e scolastici all'interno degli istituti penitenziari. E' l'obiettivo a cui sta lavorando la Direzione generale dei detenuti e del trattamento e, in particolare, l'ufficio “Osservazione e trattamento intramurale”.
Per avviare una progettazione di interventi mirati ed effettivamente utili ha raccolto una serie di dati che fotografano le caratteristiche e l'attuale situazione dell'utenza del pianeta carcere.
Rispetto all'età le classi maggiormente rappresentate sono:

30 - 34 (19,6%)

35 – 39 (17,4%)

25 – 29 (17,3%)

 

con una differenza esigua tra la classe d'età 25 – 29 e quella 35 – 39.

Grado d'istruzione: il titolo di studio più diffuso è la licenza di scuola media inferiore (38%), seguito dalla licenza di scuola elementare (28%).
Corsi professionali attualmente in corso: i più diffusi sono quelli di informatica (59), cucina e ristorazione (39), giardinaggio (32), elettrica (31).
Sulla base di questi dati la Direzione generale dei detenuti e del trattamento avvierà una sperimentazione in alcune realtà pilota con l'obiettivo di estendere le migliori esperienze a tutto il territorio nazionale.
Diverso il discorso per quanto riguarda i Poli Universitari una realtà già attiva.


Polo Universitario di Torino

Un protocollo d'intesa tra il Provveditorato regionale del Piemonte, il Tribunale di sorveglianza di Torino e la facoltà di Scienze politiche e di Giurisprudenza dell'Università agli studi di Torino per la realizzazione di un Polo universitario è stato firmato già dal 27 luglio ‘98. Il luogo dove effettuare il progetto è stato individuato nella Casa Circondariale di Torino “Le Vallette”. Gli ammessi vengono ospitati in un apposita sezione della Casa Circondariale di Torino “Le Vallette” dove vengono messe a disposizione celle singole. Attualmente vi sono 30 detenuti ospitati iscritti alle facoltà di Scienze politiche e di Giurisprudenza.

Polo Universitario di Prato

Il 31 ottobre 2000 è stato sottoscritto il Protocollo d'intesa tra l'Università agli studi di Firenze, dalla Regione Toscana e dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per la promozione degli studi universitari per i detenuti ristretti presso i penitenziari della Toscana. E' stata scelta come sede delle attività didattiche la Casa Circondariale di Prato. I detenuti attualmente iscritti sono 54.
Inoltre, nella regione Toscana sono stati sottoscritti il 14 maggio 2003 altri due Protocolli d'intesa per la creazione di Poli Universitari; uno con l'Università di Siena per un Polo Universitario presso la Casa di Reclusione di San Gimignano e l'altro Protocollo con l'Università di Pisa per un Polo universitario presso la Casa Circondariale di Pisa.
Si sta valutando la possibilità di attuare ulteriori protocolli d'intesa in altre regioni. Per questo sono stati presi contatti:

con l'Università di Napoli per la creazione di un Polo universitario presso il C.P. di Secondigliano;

con l'Università di Padova per la creazione di un Polo Universitario presso la C.R. di Padova e con l'Università di Venezia per un Polo Universitario presso la C.R. femminile di Venezia;

con le Università di Palermo e Catania per la creazione di un Polo Universitario presso gli istituti di Palermo e Catania;

con le Università di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria per la creazione di un Polo Universitario presso la C.C. di Catanzaro.

In più sono stati avviati contatti anche con l'Università di Sassari per valutare la possibilità di estendere l'esperienza anche nella Regione Sardegna.

Precedente Home Su Successiva