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Ravenna: la cultura entra nel carcere
Il Resto del Carlino, 6 ottobre 2003
"Prelevare la cultura dagli scaffali: biblioteche, libri e lettori in carcere" è il titolo del progetto che la Provincia, con la collaborazione del Provveditorato regionale del ministero della Giustizia e con la direzione della casa circondariale di Ravenna, ha promosso a favore dei detenuti di Via Port’Aurea. Personaggi della cultura, della politica, del mondo religioso incontreranno domani pomeriggio gli ospiti della casa circondariale nella sala della biblioteca per parlare di libri, di letteratura e di lettura. Per ora sono cinque gli incontri fissati; inizieranno domani alle 16.30 con l’intervento dell’assessore provinciale alla cultura Massimo Ricci Maccarini, che sarà accompagnato da Raffaella e Laura, organizzatrici di eventi letterari alla Taverna Bukowski a Marina di Ravenna e per Radio Zero. Nel corso dell’incontro verranno letti pagine di alcuni libri famosi. Il 14 ottobre sarà la volta del direttore generale della Provincia Domenico Randi e dello scrittore-giornalista Paolo Pingani che, assieme all’editore Allori di Ravenna, racconteranno quanto sia importante leggere e scrivere; una sorta di biblioterapia per guarire da molti malanni dello spirito. Il 21 ottobre la scrittrice Mirella Santamato, dopo aver narrato le proprie esperienze come scrittrice, illustrerà il suo "Passalibro", quarta fatica letteraria (sulla pena di morte) e che racconta di un americano giustiziato in Texas. Gli ultimi due appuntamenti rivestono un’importanza particolare. Il 4 novembre a parlare con i detenuti saranno il cardinale Ersilio Tonini ed il presidente della Provincia Francesco Giangrandi che parleranno delle loro letture. L’alto prelato più volte nei suoi incontri pubblici si è soffermato sulla necessità di leggere e non solo di vedere i film e la televisione; il 2 dicembre saranno l’arcivescovo Giuseppe Verucchi ed il sindaco Vidmer Mercatali ad incontrare gli ospiti della Casa Circondariale, sempre su temi inerenti l’importanza e la necessità di leggere. Questo progetto è "aperto" e i promotori stanno vagliando la possibilità di allungare il numero degli incontri, coinvolgendo scrittori locali e bibliotecari.
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