Incontro - dibattito a Mestre

 

L'indultino fra realismo e speranze deluse

Un dibattito a più voci in municipio a Mestre

 

Il  Gazzettino  VE, 17 febbraio 2003

 

Indulto, amnistia, indultino? Se ne è parlato venerdì pomeriggio in una sala affollata in municipio a Mestre. Un dibattito reso ancora più attuale dalla notizia rimbalzata in mattinata dai giornali, che metteva in dubbio la volontà del Senato di confermare l’indultino approvato dalla Camera.

A tutto campo gli interventi: per la presenza sia di tre deputati di forze diverse (Marco Boato dei Verdi, Cesare Campa di Forza Italia, Francesco Bonito dei Ds) e di Raffaele Speranzon di An (capogruppo in Comune), che di Sergio Segio e Sergio Cusani, ex detenuti, "guru" dei diritti dei detenuti in Italia, promotori del "piano Marshall per le carceri".

Vario anche il pubblico: politici, uomini di cultura, semplici cittadini, detenuti in misura alternativa (anche in permesso premio).

La scelta degli organizzatori, l'associazione "Il Granello di senape" e la cooperativa "Il Cerchio", (che da anni si occupano di carcere sia dal punto di vista culturale, anche con la rivista Ristretti Orizzonti, che dal punto di vista del lavoro), è stata mirata: non un dibattito per gli addetti ai lavori, ma un confronto tra punti di vista diversi.  "Oltre 57 mila i detenuti, circa 15 mila quelli in esubero, il 30 per cento tossicodipendenti, quasi il 50 per cento stranieri". Con questi scarni ed eloquenti numeri ha esordito il difensore civico del Comune di Venezia, Angelo Pozzan, che ha guidato gli interventi.

Unanime il giudizio negativo sull'indultino, che è una "sospensione condizionata della pena" e nulla ha a che fare con le misure di clemenza, indulto e amnistia, previste dalla Costituzione. Boato ne ha spiegato nei dettagli le diverse procedure di approvazione e gli equilibri politici oggi ad esse connessi. Diverse la valutazioni sul che fare.

All'insegna del realismo, con diverse sfumature, quella dei politici: l'indultino è brutto, ma non c'è spazio di mediazione per altro, visti l'approssimarsi delle amministrative e la sensibilità sociale sul tema sicurezza (sottolineato da Speranzon di An).

All'insegna invece della passione civile, e dell'appello alla clemenza del papa, la richiesta di Segio e Cusani di riaprire su toni alti in Parlamento la discussione su indulto e amnistia. Una strada dunque ancora in salita per le misure di clemenza che il pianeta carcere attende da oltre dieci anni.

 

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