La stanza verde...

 

Milano: una stanza verde per i figli dei detenuti

di Stefano Arduini

 

Vita, 18 marzo 2004

 

Il Museo della scienza e della tecnica apre domani lo spazio dedicato ai parenti in visita ai carcerati di San Vittore.

 

La Stanza Verde fa parte del Museo della scienza e della tecnica di Milano. È un luogo dedicato a quei familiari che arrivano in città e, prima di raggiungere i propri parenti nella Casa Circondariale di San Vittore hanno bisogno di un momento di tranquillità. Questo spazio rappresenta uno dei momenti di impegno e di solidarietà sociale che caratterizzano l'attività culturale del Museo.

Inaugurazione per gli operatori venerdì 19 marzo 2004

Ingresso via San Vittore 19

 

La Stanza Verde è stata realizzata nell'ambito del progetto Relais figli-genitori detenuti, che è articolato in 4 azioni :

 

sostenere la genitorialità per le persone detenute nella Casa Circondariale di San Vittore

allestire, attivare e offrire uno spazio esterno al carcere, la Stanza Verde, e un servizio di accoglienza e incontro per i figli dei detenuti della C.C. San Vittore in attesa di recarsi ai colloqui con i genitori

offrire un servizio socio-pedagogico per favorire la relazione figli-genitori

costituire una rete di operatori e servizi consapevoli e competenti nella tutela delle relazioni genitoriali per le persone sottoposte a misure penali.

Citando dalla presentazione del progetto :

 

"Lo spazio garantirà ai figli di persone detenute e agli adulti che li accompagnano al colloquio con il genitore uno spazio attrezzato che permetta di trascorrere i tempi di attesa riducendo i disagi per i bambini. La presenza di personale con competenze pedagogiche ed educative sarà in grado di offrire un sostegno ai bambini stessi e agli adulti che l'accompagnano in un ambiente che, offrendo accoglienza e percorsi di visita alle scolaresche e ai ragazzi come attività ordinaria e quotidiana, si connoterà positivamente, come accogliente, pieno di stimoli interessanti e non stigmatizzate ed angosciante come di fatto è oggi l'attesa sulla strada , lungo il muro di cinta dell'Istituto."

 

 

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