Il mio arrivo in redazione

 

Antonella Di Stadio si è "fatta le ossa" come giornalista nella redazione di Ragazze fuori, il giornale della Casa a Custodia Attenuata Femminile di Empoli. Ora lavora fuori, e la redazione della quale ci parla è quella del periodico locale "Empoli". Dunque, da una redazione "carceraria" a una redazione libera il passo non è poi così lungo

 

Di Antonella Di Stadio, novembre 2001

 

Dal 4 gennaio 2001, la mia vita all’interno dell’istituto è cambiata, esco tutte le mattine alle 8 e rientro alle 15,30. Era tanto che aspettavo di poter usufruire dell’articolo 21 per recarmi al lavoro, sapevo che il lavoro c’era, ma non sapevo quando avrei iniziato perché i tempi per i problemi burocratici sono sempre lunghi, figuratevi poi per una detenuta che deve andare a lavorare all’interno del Comune. Già, avete capito bene, lavoro come redattrice per il periodico "Empoli" assieme alla Patty, che chi legge il nostro giornale, Ragazze fuori, ormai conosce.

Mi posso definire fortunata se penso che normalmente chi esce a lavorare nelle mie stesse condizioni, spesso fa parte di qualche cooperativa che lavora a ritmo sfrenato facendo la stessa cosa per ore e ore.

Il mio lavoro è ben diverso, consiste nel raccogliere tutto il materiale da assessori, gruppi consiliari, associazioni e mi vede giornalmente a contatto con una miriade di persone che operano all’interno dell’Amministrazione Comunale. Certo, si lavora, a volte a ritmo sfrenato anche noi, specialmente quando c’è l’impaginazione, ma è un bel lavorare, ho "aggeggiato" molto con il computer nei due anni che stavo solo in istituto, poi sono passata alle uscite presso la cooperativa ESAD, per imparare ulteriormente, e se oggi mi trovo ad avere questo incarico devo ringraziare l’istituto per avere avviato un corso di computer di base, il resto è tutto raccolto della mia semina in questi anni… ne è valsa proprio la pena visto dove mi trovo, no?

Insomma, una vera e propria redazione curata da me e Patty, con il coordinamento di Barbara Antoni e del quale sono responsabili il sindaco Vittorio Bugli e il capo del suo staff Maria Assunta Cappellini. Non pensate che questo lavoro sia nato per caso, è stato costruito, studiato, elaborato nei minimi particolari per dare la possibilità alle "Ragazze Fuori" di fare un salto di qualità, occupandosi di tutto quello che succede nel Comune di Empoli, oltre a quello che ruota intorno al "nostro mondo" all’interno dell’istituto. Devo confessarvi che seppure io sia una persona "facile" nei rapporti interpersonali, a sapere che dovevo venire a lavorare per il Comune, quel minimo di ansia mi era venuta, ma mi trovavo avvantaggiata perché sapevo che c’era Patty con me, per cui tutto quello che all’inizio mi sarebbe potuto sembrare "arabo", lei me lo avrebbe spiegato nel giro di poco e così sono entrata quasi da subito nell’ottica del lavoro.

Devo anche dire che sebbene noi ragazze del Pozzale siamo conosciute nel Circondario, sappiamo bene che la discriminazione esiste sempre, eppure io qui, non ho avuto un attimo in cui mi sia potuta sentire in disagio. Tutte le persone che incontro ogni mattina sono spontanee nei miei confronti, non so quante persone sappiano che io sono una detenuta, mi conoscono per Antonella della redazione del periodico "Empoli", sicuramente chi non è al corrente lo verrà a sapere, anche solo da questo pezzo che sto scrivendo, ma nel frattempo avrà avuto modo di conoscermi come una persona "normale" che ogni mattina si reca al posto di lavoro. 

C’è da aggiungere che "Ragazze Fuori", essendo stato integrato con il periodico del Comune, viene messo in rete con un link nel sito del Comune, anche questo è un’ulteriore crescita del nostro giornale, per cui è un contatto con l’esterno in tutti i sensi, perché siamo in grado di ricevere posta per e-mail e rispondere in tempo reale, oltre ad avere un nostro numero di telefono con il quale è possibile contattarci per qualsiasi iniziativa o anche per uno scambio di opinioni. Che dire… io cercherò di fare del mio meglio, con la speranza di non deludere chi ha creduto in me!