Visita in Ospedale

di Antò, ottobre 2004

 

Da tempo soffro di una malattia con dolori fortissimi. Sottoposto a varie visite all’interno del carcere si aspettava di decidere cosa fare. Giornalmente mi venivano somministrate pillole antidolorifiche. Avevo bisogno di una visita specialistica e di esami approfonditi. Ogni giorno dovevo fare i conti con gli stessi disturbi e le giornate si trasformavano in calvari. Dopo circa sei mesi di questa solfa un giorno mi chiamarono per andare finalmente all’ospedale. Ero contento! La mattina prefissata venni scortato all’ospedale da guardie armate: mi sembrava di andare ad un maxi processo. Arrivati al parcheggio dell’ospedale, scendendo mi accorsi che tanta gente era spaventata dalla esagerazione delle guardie armate. Erano in cinque: uno davanti che avvisava la gente del mio passaggio: due mi tenevano a braccetto ed io ero ammanettato e condotto con un laccio d’acciaio da un altro agente. Tutti armati di mitra o pistole. Nel parcheggio e nell’androne dell’ospedale era un fuggi fuggi generale. Le persone più coraggiose si fermavano a guardare incuriosite dal passaggio di un vero delinquente. Io non immaginavo che sarebbe stato così umiliante. Mentre camminavamo per andare nel reparto ospedaliero mi accorgevo che c’era un blocco totale del flusso della gente. che era avvertita dal primo agente. Trovavo le persone attaccate alle pareti spaventatissime con i bimbi stretti per mano. Io non mi sentivo più un essere umano, ma un animale incatenato che andava a morire. In tutto quel tragitto umiliante non sentivo più il dolore, perché l’umiliazione era più forte del male. Sottoposto alla visita, durata 10 minuti, fui riportato al carcere con gli stessi problemi di prima, compresa l’umiliazione. Mi era stata fissata una data per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Dopo poco tempo usufruivo di permesso premio, ma quando fui operato, fui accompagnato all’ospedale con le stesse modalità della prima volta, e pensare che se mi avessero dato un permesso breve avrei potuto andare all’ospedale da solo con risparmio della scorta (che costa) e soprattutto dell’umiliazione. Adesso capisco perché molta gente detenuta rifiuta le visite in ospedale!!!