Nasce
la Cooperativa TRASGRESSIONE.NET
Scopo
principale della Cooperativa è garantire agli ex detenuti, ai detenuti in
misura alternativa e ai neo laureati che fanno parte del gruppo un clima di
progettualità permanente
Emancipazione
personale dell’ex detenuto e inclusione sociale sono due strade in salita! Le
difficoltà d’integrazione sociale di chi è stato appena dimesso dal carcere
sono note: è difficile trovare un lavoro onesto; è difficile socializzare,
salvo accompagnarsi ad altri pregiudicati.
Inoltre,
per il detenuto che torna alla vita libera e per quello che fruisce di una
misura alternativa, la formazione lavorativa e un posto di lavoro sono premesse
importanti, ma che non zittiscono una volta per tutte il richiamo seduttivo a
superare problemi e frustrazioni di tutti i giorni secondo il vecchio stile. Non
va trascurato, peraltro, che chi esce dal carcere, nella gran parte dei casi, è
una persona che, oltre ad aver commesso svariati reati, è anche abituata a
ricercare modelli di gratificazione che sono poco compatibili con un modesto
stipendio e con uno stile di vita fatto di lavoro, famiglia e piaceri semplici.
Nei
mesi che precedono la scarcerazione, il desiderio di emanciparsi dalla
dipendenza della droga e dalle facili eccitazioni è sinceramente sentito.
Purtroppo, questo è tanto vero in carcere quanto è forte, appena fuori, la
spinta a dimenticarsene. Buona parte dei detenuti sa bene che appena le sbarre
smetteranno di proteggerli dalle spinte regressive sarà difficile resistervi,
tanto più se lontani dai progetti e dalle atmosfere che del desiderio di
emancipazione avevano favorito i primi passi.
Avere
un lavoro è una condizione necessaria, ma di certo non equivale a un repentino
cambiamento di quelle relazioni e di quelle coordinate valoriali cui si faceva
riferimento all’epoca dei reati. Perché l’ex detenuto possa mantenersi
coerente con i propri propositi di reinserimento, anche quando questi siano
stati individuati in perfetta buona fede, occorre che egli impari a trarre
gratificazioni dal nuovo stile di vita e a rafforza re le sue motivazioni in tal
senso; occorre che l’ex detenuto possa condividere le proprie esitazioni,
frustrazioni e speranze in una rete sociale, che non può essere quella dei
vecchi compagni di cordata, ma che, d’altra parte, non è nemmeno facile
inventare dal nulla.
Per
interiorizzare nuovi valori e modelli occorre, insomma, maturare una nuova
identità sociale e questo è possibile solo se al lavoro si affiancano
interessi, progetti, attività e relazioni da coltivare con interlocutori e
figure di riferimento con le quali dare sostanza al nuovo stile di vita.
La
Cooperativa sociale Trasgressione.net
In
considerazione di ciò, e grazie al supporto dell’ASL Milano, nel giugno del
2010 è stato avviato il Gruppo della Trasgressione Esterno, un centro
d’incontro con funzioni di accoglienza, supporto e orientamento, con sede
esterna al carcere, e che, in continuità con gli obiettivi del Gruppo della
Trasgressione (presente da anni nelle carceri di San Vittore, Opera e Bollate),
supporta innanzitutto il percorso esterno di ex detenuti e detenuti in misura
alternativa.
In
linea con tali sviluppi, il 24 luglio 2012, proprio nei locali dell’ASL Milano
è stata costituita ufficialmente la cooperativa sociale del Gruppo della
Trasgressione: Trasgressione.net Onlus.
Si
tratta di un’iniziativa che giunge a distanza di 15 anni dalla nascita del
gruppo (San Vittore, 1997) e che ha come obiettivo principale quello di
mantenere e consolidare all’esterno del carcere:
l’esercizio
di funzioni e competenze personali trascurate durante gli anni della
devianza e che, per quanto possibile, sono state coltivate in carcere nel
clima e col metodo del Gruppo della Trasgressione;
la
positiva tensione progettuale che i detenuti hanno vissuto al gruppo negli
anni di frequentazione in carcere (seminari di studio, convegni aperti al
pubblico, incontri per la prevenzione del bullismo con adolescenti delle
medie superiori, esperienza di peer support);
la
relazione con le persone con cui tali tensioni e dinamiche hanno preso
corpo.
I
soci della cooperativa (della quale fanno parte allo stesso titolo detenuti, ex
detenuti e liberi cittadini) sono dunque tenuti a collaborare su progetti e
attività dove sia riconoscibile l’integrazione fra le diverse competenze (neo
laureati ed ex detenuti fanno insieme prevenzione nelle scuole, lavorano al
restauro di beni artistici, tengono una bancarella di frutta e verdura al
mercato rionale, lavorano al giornale del Gruppo “Voci dal ponte”, ecc.).
In
definitiva, lo scopo principale della cooperativa non è dare lavoro e sostegno
economico all’ex detenuto, ma piuttosto garantire agli ex detenuti, ai
detenuti in misura alternativa e ai neo laureati che fanno parte del gruppo un
clima di progettualità permanente, nel tentativo di:
prevenire
quelle sensazioni di impotenza e di marginalità che tanto peso hanno nella
condotta deviante;
allenare
e fortificare il senso di appartenenza e di reciproco riconoscimento fra chi
è passato dal carcere e chi no, così da rendere più difficile che
l’altro possa essere solo preda, carnefice, straniero: studiare con i
detenuti giova alla società più che studiarli.
La
bancarella di trasgressione.net
Cooperativa
Sociale Trasgressione.net
Obiettivi
del progetto
creare
posti di lavoro per ex detenuti e detenuti in misura alternativa e per
giovani motivati a collaborare con gli stessi e in cerca di occupazione.
valorizzare
una delle competenze lecite più diffuse fra i detenuti.
dare
visibilità e notorietà alla cooperativa e all’associazione
trasgressione.net per consentire ai suoi membri una sempre maggiore
integrazione nel tessuto sociale e sul territorio.
reagire
al momento di grande difficoltà economica ed etica del paese con attività
semplici e di pubblica utilità.
Il
progetto prevede la vendita e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli e
altri generi alimentari tramite posteggi itineranti.
Fasi
e tempi d’attuazione
fase
I:
La
cooperativa trasgressione.net farà richiesta al Comune di Milano per
l’ottenimento di “licenza itinerante” per la vendita al dettaglio di
prodotti alimentari. Chiederemo inoltre al Comune di Milano uno spazio presso
l’ortomercato di via Lombroso, dove sappiamo essere presenti spazi
disponibili.
Tale
spazio verrà utilizzato per svolgere l’attività di approvvigionamento delle
merci e per partecipare ai bandi di assegnazione del Comune per la fornitura di
prodotto alimentare presso:
-
Mense Scolastiche
-
Strutture sanitarie
-
Carceri
Fase
II
L’ottenimento
di spazi di vendita itineranti, consentirà di presidiare aree e manifestazioni
di maggiore convenienza in città. Strategica sarà, ad esempio, la presenza, in
alcuni giorni della settimana, nelle zone limitrofe alle carceri milanesi, dove
offrire il servizio di consegne a domicilio: “Sono anni che mi porti il pacco
in carcere, adesso te lo porto io a casa”. In quei luoghi sarà inoltre facile
trovare un’utenza ben disposta nei confronti delle iniziative della
cooperativa.
L’offerta
parte da frutta e verdura, per offrire appena possibile una gamma più ampia di
generi alimentari.
La
proposta di vendita potrà avvalersi di quella rete esistente di comunità per
prodotti a km zero.
Fase
III
Prevediamo
che il progetto in una situazione di regime, e cioè dopo un anno di attività,
potrà autofinanziarsi e dare occupazione a due soci della cooperativa.
La
Bancarella di Frutta & Cultura
La
bancarella di Frutta & Cultura è uno dei progetti della Cooperativa sociale
Trasgressione.net. Alla bancarella, accanto a frutta e verdura di stagione,
troverete:
gli
scritti più belli degli ultimi 15 anni del Gruppo della Trasgressione (ex
detenuti e studenti universitari),
notizie
sulle iniziative in cantiere (incontri con le scuole per la prevenzione,
convegni, concerti, rappresentazioni teatrali),
iniziative
come il concorso Trasgressione e Frutti di Stagione (un concorso trimestrale
di poesie, racconti, foto, disegni, brevi filmati) aperto agli amici del
Gruppo della Trasgressione e ai clienti della Bancarella di Frutta e
Cultura.
Potete
postare le vostre proposte direttamente sulla pagina della bancarella su
Facebook o inviarle al nostro indirizzo di posta elettronica. In ogni caso,
appariranno col vostro nome accanto a quelle dei detenuti ed ex detenuti di San
Vittore, Opera e Bollate e degli studenti universitari che fanno parte del
Gruppo della Trasgressione.
La
classifica verrà fuori dai click che ciascuna proposta riceverà sulla pagina
di Facebook.
La
Bancarella del Gruppo della Trasgressione è attiva a Milano
-
LUNEDÌ:
mercato rionale in via Colombo, ang. Beato Angelico, ore 7-14;
-
MARTEDÌ:
mercato rionale di Via Benedetto Marcello 63, ore 7-14;
-
GIOVEDÌ:
mercato rionale di Via F.lli Antona Traversi, ore 7-14;
-
VENERDÌ:
mercato rionale in via Pietro da Cortona, ang. Viale Argonne, ore 7-14;
-
SABATO:
mercato rionale “PAPINIANO”, in Piazza Sant’Agostino, ang. Via Cesare da
Sesto, fino alle 16:00.
Un
progetto con il Politecnico di Milano
Uno
spazio per progettare
Come trasformare “il tempo dell’attesa” in “tempo del progetto”
Il
progetto intende studiare, all’interno del carcere, la relazione fra
configurazione dello spazio e dinamiche psichiche individuali e intersoggettive.
L’obiettivo è verificare se possano essere identificati i tratti distintivi e
gli effetti, all’interno della cella e degli ambienti comuni, di due
“personalità” contrapposte dello spazio:
lo
spazio che opprime e passivizza;
lo
spazio che favorisce stati d’animo e atteggiamenti propositivi.
La
competenza degli studenti del Politecnico e dei loro docenti, professor Emilio
Caravatti e professor Lorenzo Conzales, coniugata con l’esperienza dei
detenuti del Gruppo della Trasgressione dovrebbe dar luogo a una dozzina di
ipotesi progettuali (con modelli in scala) di spazi organizzati in modo da poter
distinguere facilmente fra
i
tratti di un ambiente che induce la passività e la regressione
e
quelli di un ambiente che stimola la concentrazione, il progetto, un uso
produttivo del tempo.
La
collaborazione fra Politecnico di Milano, Direzione del carcere di Bollate, ASL
MILANO e Gruppo della Trasgressione risponde all’obiettivo di aumentare la
consapevolezza e la sensibilità del detenuto e di motivarlo a impegnarsi con
gli studenti per trasformare “il tempo dell’attesa” in “tempo del
progetto”.
I
progetti verranno presentati, a fine corso, ad un pubblico selezionato.
VOCI
DAL PONTE
Un
sito-giornale con l’idea che “STUDIARE CON I DETENUTI È PIÙ UTILE CHE
STUDIARLI”
Obiettivi
del progetto
Alimentare
alleanze e progetti compartecipati fra detenuti, ex detenuti e liberi cittadini
per:
motivare
il detenuto verso un ruolo attivo e costruttivo nella realtà sociale;
prevenire
bullismo e tossicodipendenza nelle scuole medie superiori e nei quartieri
a rischio;
formazione
di studenti universitari e neolaureati di psicologia, giurisprudenza,
filosofia, scienze dell’educazione;
formare
un team di ex detenuti (Peer support) e neo laureati per interventi di
prevenzione di bullismo e tossicodipendenza nei quartieri a rischio;
alimentare
alleanze e progetti compartecipati fra detenuti, ex detenuti e liberi
cittadini per: favorire un ambiente (incontri del Gruppo Trsg Esterno,
incontri con le scuole, convegni) nel quale l’ex detenuto abbia un ruolo
positivo e delle relazioni che gli rendano più tollerabili le frustrazioni
del dopo carcere e grazie alle quali possano moltiplicarsi per lui le
opportunità di lavoro.
Concept
del giornale
Al
Gruppo della Trasgressione, la crescita dei detenuti viene coltivata
attraverso il confronto e la collaborazione con il mondo esterno, in
particolare con il mondo dei giovani e di professionisti che operano nei diversi
campi della cultura, dell’arte e della scienza.
Date
le evidenti restrizioni della detenzione, l’obiettivo del giornale è
principalmente quello di fornire un luogo virtuale e fisico di confronto, di
progettazione e di reciproca responsabilizzazione.
“Voci
dal ponte”, nella sua forma on line e cartacea, mira a tessere e allargare
la rete di relazioni tra detenuti e società civile, in modo da favorire il
reciproco riconoscimento e l’evoluzione delle diverse istanze.
www.vocidalponte.it
-
on line
Approccio
concettuale al sito-giornale: «Do what you do best and link the rest»
Il
sito-giornale Voci dal ponte vuole essere un portale sul mondo del carcere e
della devianza in Italia che propone anzitutto i contenuti prodotti dal Gruppo
della Trasgressione.
In
secondo luogo permette l’incontro e il confronto fra detenuti e liberi
cittadini (specialmente giovani e studenti) che a vario titolo intendono
collaborare col Gruppo della Trasgressione.
Infine
il sito seleziona e rimanda, attraverso link e rubriche, ai contributi
provenienti da altre associazioni ed enti che si occupano di carcere e
devianza e che sono compatibili con i criteri guida del metodo del Gruppo della
Trasgressione.
Da
qui la struttura tripartita del sito come:
vetrina
e flusso continuo del materiale prodotto dal lavoro del Gruppo della
Trasgressione; selezione del materiale prodotto da altri enti e associazioni
che si occupano, a vario titolo, di devianza e dell’evoluzione dei detenuti;
community:
forum, commenti, ogni tipo di interazione tra utenti della rete e membri del
Gruppo della Trasgressione (liberi cittadini, gruppo esterno, ex detenuti sparsi
per l’Italia e per il mondo, esperti).
Giornale
cartaceo
Il
giornale cartaceo avrà periodicità bimestrale. Sul magazine sarà pubblicata
una selezione dei testi provenienti dal sito che, secondo criteri diversi,
saranno di volta in volta considerati particolarmente pregnanti, innovativi e
interessanti. Il testo, pur immutato nel senso del contenuto, dovrà essere
riadattato per la stampa su carta. Così l’impaginazione, la ricerca delle
foto, i box, le infografiche e tutto il corredo grafico. Le rubriche sono
grossomodo della stessa natura di quelle della prima sezione del
sito-giornale.
A
chi si rivolge
Studenti
Scuole medie superiori: per la prevenzione di bullismo e
tossicodipendenza;
Studenti
universitari: affinché chi studia psicologia, giurisprudenza, filosofia
e scienze dell’educazione possa avere una formazione che sia fatta anche
di esperienza di come progetti e fantasie positive possano nascere, degradarsi
e riattivarsi;
Detenuti
ed ex detenuti: per un’inclusione effettiva che non si fermi
all’opportunità professionale;
Docenti
delle scuole e delle università, educatori, operatori penitenziari e
professionisti del settore per aggiornamento e approfondimento
nell’ambito della prevenzione, dell’istruzione, dell’educazione e
della rieducazione.
Il
giornale cartaceo sarà distribuito nelle carceri milanesi, nelle università
e nelle scuole di Milano e Provincia.
Editore:
Cooperativa Sociale Trasgressione.net
Partner
del Progetto:
Provincia di Milano, Università
Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione Fabrizio De André, Asl di Milano, Terre
di mezzo, Ristretti Orizzonti, E.s.t.i.a cooperativa sociale onlus, Trsg
Band. Stefano Zuffi,
storico dell’arte, Adriano Avanzini,
artista, Tito Faraci, autore di
fumetti, Carlo Casoli,
giornalista, Walter Vannini,
criminologo.
Che
ci FAI con questi ruderi?
Il
FAI e il Gruppo della Trasgressione recuperano persone e beni storici
di
Antonio Torretta,
Gruppo della Trasgressione
Il
FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha fra i suoi primi obiettivi recuperare,
riscoprire, tutelare, valorizzare il patrimonio artistico e storico italiano;
sensibilizzare i cittadini verso l’importanza di questo patrimonio, favorire
la conoscenza di come la nostra identità storica e artistica si è sviluppata e
arricchita nel tempo.
L’attività
del FAI, apprezzata e sostenuta soprattutto da persone di età matura e di
buon livello economico e culturale, se presentata in collaborazione con i
detenuti del Gruppo della Trasgressione, può diventare uno strumento per
attrarre la sensibilità dei giovani verso il nostro patrimonio storico e
artistico e per la prevenzione del bullismo.
Come
è stato sintetizzato dopo la prima giornata del “Laboratorio di restauro”
condotto in partnership col FAI all’interno del carcere di Bollate: “Il
FAI e il Gruppo della Trasgressione recuperano persone e beni storici, facendole
riemergere dalle loro maschere e da vecchie incrostazioni per riscoprire e
valorizzare la loro vera identità”.
Il
FAI e il Gruppo della Trasgressione si occupano di beni e persone
da recuperare e valorizzare;
i
detenuti del gruppo, nel corso di alcuni incontri di formazione con
responsabili del FAI, acquisiscono conoscenze sui beni, i criteri e gli
obiettivi del FAI e con il loro aiuto imparano a comunicare in pubblico il
valore di questi beni e dell’importanza di averne cura;
Dove
e Perché? Per la prevenzione al bullismo; nelle scuole e in teatri di
periferia, con una serie d’incontri e di rappresentazioni che potrebbero
concludersi all’idroscalo;
In
questo modo tutti fanno il loro mestiere, recuperando beni storici e persone
e prevenendo il degrado di Beni a rischio (l’adolescente sfiduciato e il
patrimonio storico dell’arte dimenticata).
“Il
FAI e il Gruppo della Trasgressione sembrano diversi tra di loro, forse lo
sono, ma solo sul piano tecnico, perché in fondo il loro obiettivo è lo
stesso. Io penso che il gruppo della Trasgressione abbia molto in comune con
il FAI perché restaura qualcosa che si è danneggiato e degradato nel tempo.
Il FAI restaura dei beni perché la società goda della loro bellezza e del loro splendore. Il Gruppo della Trasgressione cerca di restituire alla società le persone che hanno danneggiato gli altri e se stessi, ma che ora lavorano per il loro stesso recupero”.