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Giornata di studi "Carcere: non lavorare stanca" 9 maggio 2003 - Casa di Reclusione di Padova
Paola Cigarini, della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia dell’Emilia Romagna
Io faccio parte di un’Associazione di Modena e rappresento anche il volontariato dell’Emilia Romagna. Vorrei che il dottor Benedetti, che mi ha "provocato", rientrasse nel suo ruolo, perché è in questo suo ruolo che anch’io vorrei provocarla, come lei ha provocato noi, società civile. Perché l’istituzione carcere non si mette assieme a noi, a fare queste battaglie? Perché l’istituzione carcere molte volte si sente separata dalla società civile? Perché non convoca lei i Servizi e pretende dai Servizi che entrino in carcere? È più facile che avvenga il contrario, che il carcere rimanga fuori, separato, non vada nemmeno ai tavoli dove è convocato, dove ci sono Comune, Provincia, Regione e A.S.L. Perché forse è più comodo così, è più facile controllare, tenere le persone lì che, insieme ad altri (e le difficoltà del lavorare insieme sono venute fuori anche stamattina), portare queste persone all’esterno e insieme fare prevenzione. Ma tutto questo non si fa con un carcere separato dalla società.
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