In-Veneto: notiziario settimanale sul carcere

realizzato nell'ambito del Progetto "Dal Carcere al Territorio"

 

Notiziario n° 1, del 10 dicembre 2009

Notizie da Padova

Ricomincia la pubblicazione della newsletter settimanale

Ristretti Orizzonti presente a molte iniziative in giro per l’Italia

5 dicembre 2009: Giornata Internazione del Volontariato

Una nuova sede per la Cooperativa AltraCittà

Notizie da Venezia

Sempre troppo il tempo dei bambini in galera!

Notizie da Verona

Progetto Carcere: Dammi la tua mano!

Una serie di fiaccolate per Daniele Ardino

Fevoss, Insieme si può sempre!

Appuntamenti

Padova: IV Congresso Nazionale di “Nessuno Tocchi Caino”

Venezia: presentazione del libro “Diritti e Castighi”

Vicenza: Progetto Jonathan festeggia 20 anni di accoglienza

 

Notizie da Padova

 

Ricomincia la pubblicazione della newsletter settimanale

 

Ci risiamo! Ricomincia la pubblicazione della newsletter settimanale nell’ambito del progetto Carcere-territorio finanziato dal ministero Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

Una newsletter che si occuperà di quello che succede nelle carceri e “intorno” alle carceri del Veneto, che parlerà delle associazioni e delle cooperative che si occupano e/o lavorano in carcere, che cercherà di creare un filo che unisca il carcere e il territorio.

Granello di Senape Padova è specializzato nell’informazione e lo fa in diversi modi: con la pubblicazione della rivista cartacea realizzata all’interno della Casa di reclusione di Padova, a cui ci si può abbonare anche online, con il sito www.ristretti.it, con la rassegna stampa giornaliera curata da Francesco Morelli, con pubblicazioni di testi su argomenti legati al carcere - ultimo dei quali “In Carcere: del Suicidio ed altre Fughe” - con fogli informativi su carcere-lavoro, scuola-carcere, povertà, con opuscoli informativi di ausilio alle famiglie dei detenuti, ai detenuti stranieri, ma anche a quelli italiani, con l’intervento diretto rivolto ai giovani nell’ambito del progetto “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere” che ha l’ambizioso obiettivo di fare prevenzione vera perché prevenire è meglio che imprigionare, come recitava il titolo del convegno organizzato da Ristretti Orizzonti nel maggio del 2009.

E la prevenzione vera la facciamo attraverso il racconto di esperienze vissute, di vite bruciate, di errori a volte non riparabili. Perché far credere ai giovani che il carcere è un mondo lontano, che in carcere non ci finisce nessuno o solo i predestinati, che si possono avere comportamenti a rischio senza incorrere nelle maglie della giustizia, che “tanto la galera non se la fa nessuno” è una vera istigazione a delinquere che molti mass media portano avanti in modo per niente responsabile.

 

Ristretti Orizzonti presente a molte iniziative in giro per l’Italia

 

Sarà perché si è aperto un nuovo interesse su ciò che succede nel mondo che ruota intorno alle carceri oppure perché ormai siamo una realtà ascoltata e apprezzata da associazioni, istituzioni, fondazioni, ma negli ultimi tempi è stato richiesto il nostro intervento in qualità di esperti di carcere in una lunga serie di convegni e incontri. La situazione esplosiva in cui riversano le carceri ha fatto sì che varie realtà se ne siano occupate in modo più deciso, arrivando, come nel caso delle Unioni Camere Penali, a indire una astensione dalle udienze in tutta Italia il 27 novembre e la giornata “Per la legalità della pena” il 28, a Napoli, in cui Ristretti Orizzonti è stato invitato a intervenire al convegno che si è tenuto nel pomeriggio al Teatro Politeama.

La mattina nel salotto buono della città, piazza dei Martiri, con la collaborazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, era stata allestita una cella, esattamente uguale a quelle originali, in cui la cittadinanza poteva provare il brivido di sentirsi per un minuto un vero detenuto, con la collaborazione della Polizia Penitenziaria che all’entrata scattava le foto, prendeva le impronte, compiva l’iter burocratico cui sono sottoposti i detenuti che entrano in carcere. Il commento più comune è stato: “È sembrata un’eternità” quando invece è durata solo un minuto la permanenza nella cella.

Al convegno, organizzato dall’Unione Camere Penali di Napoli, iniziato alle tre del pomeriggio e terminato verso le venti con un breve concerto di Enzo Avitabile si è parlato di sovraffollamento e di quali ricette usare per risolvere il problema, senza ricorrere ai soliti annunci di “soluzioni” impossibili da realizzare e non in grado di risolvere realmente il problema in tempi brevi. Avvocati, garanti dei detenuti, Magistrati di Sorveglianza, rappresentanti dei sindacati di polizia penitenziaria, cappellani delle carceri, rappresentanti del Parlamento che si occupano dell’argomento, rappresentanti delle associazioni si sono incontrati per trovare una nuova sinergia e collaborazione, per portare all’attenzione del legislatore proposte concrete per affrontare problemi gravi quali sovraffollamento, sanità, rapporti con le famiglie, lavoro.

Con la consapevolezza che i vari piano-carceri annunciati in questi mesi di fatto non risolvono il vero problema, che è prima di tutto quello del personale che non c’è. Molte le proposte e quasi tutte con modalità simili al progetto elaborato con la collaborazione di Alessandro Margara, uno dei padri della legge Gozzini sulle misure alternative al carcere, denominato “Patto per il reinserimento e la sicurezza sociale”.

E qualcosa si muove anche in Calabria, dove, a Crotone l’associazione “Marco Polo” ha organizzato il 5 dicembre la presentazione del libro di Laura Baccaro e Francesco Morelli “In carcere: Del suicidio ed altre fughe”, che è stata anche un’occasione per provare a sensibilizzare istituzioni, politici e cittadinanza sull’argomento. Da notare come a Crotone non fosse però presente alcun rappresentante del carcere.

Nel carcere di Crotone non c’è attualmente molto spazio per il volontariato, e su questo la rappresentante dell’associazione Granello di senape ha insistito: solo con un carcere aperto all’esterno si può ottenere una vera ri-socializzazione del detenuto, solo permettendo alla società civile di essere partecipe alla vita “dentro” si può sperare di recuperare i condannati, affinché escano migliori di come sono entrati, e di rendere il carcere parte del territorio.

Il 5 dicembre Ristretti Orizzonti, con Ornella Favero, direttore responsabile, era presente anche a un incontro con i detenuti di Porto Azzurro (isola d’Elba) organizzato dal Circolo interculturale Samarcanda di Piombino nell’ambito del progetto finanziato dal Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) su bando “Innovazione 2009”, con il titolo “Processi Riabilitativi e prevenzione del disagio sociale nelle carceri: la prevalenza dei detenuti stranieri”. Si è discusso di informazione sui temi del carcere e della giustizia, con particolare attenzione a come organizzare progetti con le scuole, al recupero del giornale La grande promessa, a una possibile iniziativa su “Mass media e carcere” da tenersi a Porto Azzurro per riprendere con forza il discorso dell’informazione anche su temi complessi come l’ergastolo.

 

5 dicembre 2009: Giornata Internazione del Volontariato

 

Istituita nel 1985 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’impegno dei volontari di tutto il mondo, si è svolta anche quest’anno la Giornata Internazionale del Volontariato.

In Italia si contano oltre 40 mila associazioni e tra queste c’è il Granello di Senape Padova, che promuove varie attività legate principalmente all’informazione nell’ambito della giustizia e del carcere. Il Granello di Senape infatti è editore della rivista Ristretti Orizzonti e del sito (www.ristretti.it), oltre ad essere promotore e responsabile di numerosi altri progetti come “Avvocato di Strada di Padova”, che si occupa principalmente di fornire assistenza legale ai senza dimora e “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere”, un progetto che coinvolge numerose scuole di Padova e provincia, che punta alla prevenzione proponendo ai ragazzi un confronto diretto con persone detenute ed ex detenute, ma anche con magistrati ed operatori penitenziari.

Sabato scorso anche noi del Granello abbiamo partecipato alla Giornata Internazionale del Volontariato e siamo stati invitati dall’Itis Euganeo di Este (Padova), a presentare le nostre attività, ma soprattutto ci è stato chiesto di parlare del progetto “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere”, così alle sei classi presenti è stato presentato il video che rappresenta un’ordinaria giornata di carcere, realizzato all’interno della Casa di Reclusione di Padova dai redattori di Ristretti Orizzonti, dopo è seguita una interessante discussione che, partendo dalla curiosità di sapere come si svolge la vita quotidiana all’interno della galera, è passata attraverso il racconto diretto di due persone detenute che hanno parlato del loro percorso di vita che li ha portati in carcere, a partire da esistenze che sino ad un certo punto erano da considerarsi normali, ma che poi, per ragioni diverse, hanno deragliato, sfociando e concludendosi a volte con azioni anche gravissime. Il confronto si è poi concluso parlando delle difficoltà che si incontrano dopo aver scontato anni in carcere al momento del ritorno nella società.

 

Una nuova sede per la Cooperativa AltraCittà

 

AltraCittà Onlus è una Cooperativa sociale di tipo B, che opera dal 2003 a Padova, con lo scopo di perseguire l’integrazione sociale di persone svantaggiate.

In particolare la Cooperativa coordina, in collaborazione con l’associazione di volontariato Granello di Senape Padova, la complessa attività del Centro di Documentazione Due Palazzi della Casa di Reclusione di Padova, che comprende:

- la redazione della rivista Ristretti Orizzonti

- il gruppo della Rassegna Stampa

- il Tg Due Palazzi

- la biblioteca

- il laboratorio di legatoria e cartotecnica

- il laboratorio di grafica editoriale.

Obiettivo principale è quello di dare uno sbocco occupazionale a persone detenute, in misura alternativa alla detenzione, o ex detenute, in relazione alle professionalità create “sul campo” - attraverso la formazione e l’autoformazione - nei laboratori gestiti o coordinati dalla Cooperativa. Dal 2005 AltraCittà, per meglio mettere in comunicazione carcere e territorio, ha scelto di aprire “Altravetrina”, un piccolo negozio-laboratorio dove chiunque può piacevolmente “perdersi” tra i variopinti prodotti artigianali, elaborati e realizzati da detenuti in misura alternativa.

Dallo scorso settembre il negozio ha cambiato sede, spostandosi in via Montà 182. Nella nuova vetrina, molto più allegra e colorata, è possibile trovare in particolare originali prodotti di legatoria: agende, quaderni, album, “coccole”, lampade, borse, realizzati con carte di tutti i tipi (naturali, riciclate artigianalmente, dipinte a mano).

E durante il periodo natalizio (dall’8 al 24 dicembre, dalle 8.00 alle 19.00) queste interessanti creazioni si potranno ammirare e acquistare anche nei banchetti del Mercatino dell’Avvento, in Piazza Capitaniato. Per maggiori informazioni e per visualizzare in anteprima i prodotti: www.altravetrina.it.

 

Notizie da Venezia

 

Sempre troppo il tempo dei bambini in galera!

 

Grazie anche ad un protocollo d’intesa con la municipalità, l’associazione “La Gabbianella” continua ad occuparsi dei bambini del nido della Casa di reclusione della Giudecca.

I volontari portano regolarmente i bambini, che al momento sono quattro, all’asilo nido comunale e fuori a spasso per alcune ore la domenica nel primo pomeriggio. Insomma i bambini sono fuori tutti i giorni ad esclusione del sabato, per dar loro modo di avere almeno una parvenza di vita normale. Sono inoltre disponibili ad accompagnare i figli/e delle detenute dalle madri o dai padri, ma questo è un servizio poco richiesto loro.

Fanno funzionare un progetto educativo per rendere le madri più responsabili del loro ruolo con un finanziamento della Regione. Per tutta l’estate i bambini sono stati accompagnati in spiaggia e questo è in programma anche per il prossimo anno. “Cerchiamo di seguire i piccoli e le mamme anche dopo la detenzione” - dichiara Carla Forcolin, presidente dell’associazione, che oltre che dei bambini in carcere si occupa di affidi - “nella misura in cui questo ci è possibile”. Sicuramente un’attività necessaria per questi bambini che, senza aver compiuto alcun reato, si troverebbero altrimenti a dover trascorrere gli anni più importanti per la formazione del carattere dietro le sbarre.

Notizie da Verona

 

Progetto Carcere: Dammi la tua mano!

 

Un progetto di condivisione, di sostegno e di re-inclusione sociale dei detenuti nella Casa Circondariale di Montorio. L’iniziativa, che prende il nome “Dammi la tua mano!” rientra tra le proposte lanciate quest’anno dalla Caritas diocesana di Verona in segno di attenzione verso i fratelli più bisognosi, specie nel periodo di Natale. La colletta rappresenta un piccolo segno per rispondere alle necessità dei detenuti fratelli/sorelle in difficoltà, a volte impossibilitati a provvedere ai bisogni primari (sapone, dentifricio, biancheria intima, ecc.).

Spiega il direttore della Caritas di Verona don Giuliano Ceschi: “Siamo stati contattati dai cappellani del carcere, preoccupati per la situazione drammatica interna. Oltre al sovraffollamento, a richiedere una particolare attenzione sono gli stranieri reclusi (pari all’80%) che, spesso, non riescono nemmeno a procurarsi il necessario per l’igiene personale. Per quest’anno ci limitiamo a questa colletta, in attesa che possa essere fatto presto qualcosa di più concreto e più in grande, sulla scia del documento elaborato dalla Conferenza Episcopale Triveneta per individuare percorsi possibili di giustizia e di inclusione sociale”.

Per sostenere il progetto, si possono inviare offerte a: Caritas Diocesana Veronese: Antonveneta Gruppo Monte Paschi - Iban IT 86 T 05040 11704 000008133268 Codice Filiale 01263; Unicredit Sede di Verona - Iban IT 10 I 02008 11770 000005616284; C.C.P. 10938371. Oppure: per chi desidera avvalersi dei benefici di detrazione Associazione di Carità San Zeno Onlus - Verona - Lungadige - Matteotti n. 8, Antonveneta Gruppo Monte Paschi - Iban IT 04 P 05040 11704 000004921913 Codice Filiale 01263. Il tutto specificando nella causale “Avvento-Natale 2009 - Progetto Dammi la tua mano!”.

 

Una serie di fiaccolate per Daniele Ardino

 

Continuano le fiaccolate per Daniele Ardino, il giovane trentenne rinchiuso a Montorio dal 17 luglio scorso con l’accusa di essere coinvolto nel traffico di droga proveniente dall’India nell’operazione “Alexander”. Dopo quella del 15 novembre, anche la scorsa domenica amici, parenti e colleghi, si sono ritrovati al Forte di Montorio per stringersi, nell’unico modo possibile, attorno a Daniele. A fine novembre il tribunale di Bologna ha infatti respinto la richiesta di revoca o modifica di misura per il giovane veronese che, quindi, al momento è costretto a rimanere in carcere.

Spiega la fidanzata del ragazzo, Alessia Adinolfi: “il 15 dicembre ci sarà il ricorso in Cassazione a Roma, ma non ci facciamo illusioni e aspettiamo la chiusura delle indagini. Anche se, tenerlo in carcere così, sembra quasi un atto di tortura per spingerlo a confessare quello che non ha commesso. Noi siamo certi della sua innocenza. Domenica scorsa i suoi colleghi della Mondadori, oltre alla fiaccolata, si sono organizzati con fuochi d’artificio e hanno messo uno striscione anche allo stadio.

Sappiamo che a livello legale non serve a niente, ma almeno, visto che dalla stanza della sua cella riesce a vederci, cerchiamo di tirargli su il morale”. Le fiaccolate continueranno ancora nei prossimi giorni: di sicuro il 20, giorno del compleanno di Daniele e probabilmente anche a capodanno visto che, conclude Alessia, “festeggiare l’inizio del nuovo anno lontani da Daniele non avrebbe alcun senso”.

 

Fevoss, Insieme si può sempre!

 

Insieme si può sempre! è l’iniziativa organizzata anche quest’anno dalla Fevoss di Verona, per invitare le persone in difficoltà o in solitudine a trascorre la giornata di Natale in un clima di buon vicinato e serenità. “Le luminarie abbelliscono le strade cittadine inducendo al clima di stupore e di bontà natalizi - è scritto nel comunicato della federazione - ma sovente accade che le solitudini diventino ancora più pesanti proprio a causa della festa fino a trasformarsi in cocente dolore”. Da qui l’invito a ritrovarsi insieme per dare senso a una delle più belle feste dell’anno.

Al Centro di Santa Toscana, il giorno di Natale alle 13, verrà quindi proposto il pranzo natalizio a quanti desiderano condividere il momento conviviale abbandonando ogni malinconia. Informazioni e prenotazioni presso il Centro Santa Toscana, tel. 045-591262 (al mattino) fino ad esaurimento posti - entro il 21 dicembre 2009.

 

Appuntamenti

 

Padova - Casa di Reclusione - via Due Palazzi, 35/A. IV Congresso Nazionale di “Nessuno Tocchi Caino”. Il IV Congresso di Nessuno tocchi Caino si svolgerà il 17 (inizio ore 14) e 18 dicembre 2009 in un luogo particolare: la Casa di Reclusione di Padova.

Il Congresso si terrà proprio nei giorni del secondo anniversario dello straordinario successo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla Moratoria Universale delle esecuzioni capitali e avrà all’ordine del giorno il rilancio della campagna per la Moratoria, un rilancio assolutamente necessario per evitare che sia dissipato quel risultato di grande rilievo umano e civile per il mondo intero.

Discuteremo, tra l’altro, dell’abolizione dei “segreti di Stato” sulla pena di morte - che sono anche causa diretta di un maggior numero di esecuzioni - e dell’organizzazione di eventi politici, parlamentari e pubblici in Paesi che ancora praticano la pena di morte perché sia accolta l’indicazione dell’Onu, a partire dall’Africa, che è il continente dove vi è il numero più alto di Paesi abolizionisti di fatto e dove negli ultimi due anni sono stati compiuti passi significativi verso l’abolizione della pena di morte. Visto che il Congresso si svolge in Italia, non potremo non affrontare la drammatica situazione delle carceri e discutere delle proposte di riforma volte a governarla. Siccome l’ingresso in carcere va individualmente autorizzato e, per comprensibili esigenze di sicurezza, il numero dei partecipanti non può essere illimitato, ti preghiamo di comunicarci subito la tua partecipazione al Congresso: inviando una mail a gaia.rosini@nessunotocchicaino.it coi tuoi dati (nome e cognome, luogo e data di nascita) e un recapito telefonico; oppure telefonando allo 06.68803848 o allo 06.689791.

 

Venezia - Scaletta dei Calegheri - Campo S. Tomà, venerdì 11 dicembre 2009, presentazione del libro di Lucia Castellano e Donatella Stasio “Diritti e Castighi”. Presenti oltre alle autrici, Mauro Palma, presidente del comitato europeo per la prevenzione della tortura, dei trattamenti e delle pene inumane o degradanti (Consiglio d’Europa), e Guido Moltedo, editorialista del quotidiano Europa. Letture a cura di Michela Martini

 

Vicenza: fino al 17 dicembre Progetto Jonathan: “Incontri per festeggiare i 20 anni di accoglienza”.

 

 

Il Progetto "Dal carcere al territorio" è finanziato dall'Osservatorio Nazionale per il Volontariato - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direttiva 2007 sui progetti sperimentali delle Organizzazioni di Volontariato.

 

Precedente Home Su