In-Veneto: notiziario settimanale sul carcere realizzato nell'ambito del Progetto "Dal Carcere al Territorio"
Notiziario n° 1, del 10 dicembre 2009 Notizie da Padova
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Notizie da Padova
Ricomincia la pubblicazione della newsletter settimanale
Ci risiamo! Ricomincia la pubblicazione della newsletter settimanale nell’ambito del progetto Carcere-territorio finanziato dal ministero Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Una newsletter che si occuperà di quello che succede nelle carceri e “intorno” alle carceri del Veneto, che parlerà delle associazioni e delle cooperative che si occupano e/o lavorano in carcere, che cercherà di creare un filo che unisca il carcere e il territorio. Granello
di Senape Padova è specializzato nell’informazione e lo fa in diversi modi:
con la pubblicazione della rivista cartacea realizzata all’interno della Casa
di reclusione di Padova, a cui ci si può abbonare anche online, con il sito
www.ristretti.it, con la rassegna stampa giornaliera curata da Francesco
Morelli, con pubblicazioni di testi su argomenti legati al carcere - ultimo dei
quali “In Carcere: del Suicidio ed altre Fughe” - con fogli informativi su
carcere-lavoro, scuola-carcere, povertà, con opuscoli informativi di ausilio
alle famiglie dei detenuti, ai detenuti stranieri, ma anche a quelli italiani,
con l’intervento diretto rivolto ai giovani nell’ambito del progetto “Il
carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere” che ha l’ambizioso
obiettivo di fare prevenzione vera perché prevenire è meglio che imprigionare,
come recitava il titolo del convegno organizzato da Ristretti Orizzonti nel
maggio del 2009. E
la prevenzione vera la facciamo attraverso il racconto di esperienze vissute, di
vite bruciate, di errori a volte non riparabili. Perché far credere ai giovani
che il carcere è un mondo lontano, che in carcere non ci finisce nessuno o solo
i predestinati, che si possono avere comportamenti a rischio senza incorrere
nelle maglie della giustizia, che “tanto la galera non se la fa nessuno” è
una vera istigazione a delinquere che molti mass media portano avanti in modo
per niente responsabile. Ristretti
Orizzonti presente a molte iniziative in giro per l’Italia Sarà
perché si è aperto un nuovo interesse su ciò che succede nel mondo che ruota
intorno alle carceri oppure perché ormai siamo una realtà ascoltata e
apprezzata da associazioni, istituzioni, fondazioni, ma negli ultimi tempi è
stato richiesto il nostro intervento in qualità di esperti di carcere in una
lunga serie di convegni e incontri. La situazione esplosiva in cui riversano le
carceri ha fatto sì che varie realtà se ne siano occupate in modo più deciso,
arrivando, come nel caso delle Unioni Camere Penali, a indire una astensione
dalle udienze in tutta Italia il 27 novembre e la giornata “Per la legalità
della pena” il 28, a Napoli, in cui Ristretti Orizzonti è stato invitato a
intervenire al convegno che si è tenuto nel pomeriggio al Teatro Politeama. La
mattina nel salotto buono della città, piazza dei Martiri, con la
collaborazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, era stata
allestita una cella, esattamente uguale a quelle originali, in cui la
cittadinanza poteva provare il brivido di sentirsi per un minuto un vero
detenuto, con la collaborazione della Polizia Penitenziaria che all’entrata
scattava le foto, prendeva le impronte, compiva l’iter burocratico cui sono
sottoposti i detenuti che entrano in carcere. Il commento più comune è stato:
“È sembrata un’eternità” quando invece è durata solo un minuto la
permanenza nella cella. Al
convegno, organizzato dall’Unione Camere Penali di Napoli, iniziato alle tre
del pomeriggio e terminato verso le venti con un breve concerto di Enzo
Avitabile si è parlato di sovraffollamento e di quali ricette usare per
risolvere il problema, senza ricorrere ai soliti annunci di “soluzioni”
impossibili da realizzare e non in grado di risolvere realmente il problema in
tempi brevi. Avvocati, garanti dei detenuti, Magistrati di Sorveglianza,
rappresentanti dei sindacati di polizia penitenziaria, cappellani delle carceri,
rappresentanti del Parlamento che si occupano dell’argomento, rappresentanti
delle associazioni si sono incontrati per trovare una nuova sinergia e
collaborazione, per portare all’attenzione del legislatore proposte concrete
per affrontare problemi gravi quali sovraffollamento, sanità, rapporti con le
famiglie, lavoro. Con
la consapevolezza che i vari piano-carceri annunciati in questi mesi di fatto
non risolvono il vero problema, che è prima di tutto quello del personale che
non c’è. Molte le proposte e quasi tutte con modalità simili al progetto
elaborato con la collaborazione di Alessandro Margara, uno dei padri della legge
Gozzini sulle misure alternative al carcere, denominato “Patto per il
reinserimento e la sicurezza sociale”. E
qualcosa si muove anche in Calabria, dove, a Crotone l’associazione “Marco
Polo” ha organizzato il 5 dicembre la presentazione del libro di Laura Baccaro
e Francesco Morelli “In carcere: Del suicidio ed altre fughe”, che è stata
anche un’occasione per provare a sensibilizzare istituzioni, politici e
cittadinanza sull’argomento. Da notare come a Crotone non fosse però presente
alcun rappresentante del carcere. Nel
carcere di Crotone non c’è attualmente molto spazio per il volontariato, e su
questo la rappresentante dell’associazione Granello di senape ha insistito:
solo con un carcere aperto all’esterno si può ottenere una vera
ri-socializzazione del detenuto, solo permettendo alla società civile di essere
partecipe alla vita “dentro” si può sperare di recuperare i condannati,
affinché escano migliori di come sono entrati, e di rendere il carcere parte
del territorio. Il
5 dicembre Ristretti Orizzonti, con Ornella Favero, direttore responsabile, era
presente anche a un incontro con i detenuti di Porto Azzurro (isola d’Elba)
organizzato dal Circolo interculturale Samarcanda di Piombino nell’ambito del
progetto finanziato dal Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) su bando
“Innovazione 2009”, con il titolo “Processi Riabilitativi e prevenzione
del disagio sociale nelle carceri: la prevalenza dei detenuti stranieri”. Si
è discusso di informazione sui temi del carcere e della giustizia, con
particolare attenzione a come organizzare progetti con le scuole, al recupero
del giornale La grande promessa, a una possibile iniziativa su “Mass media e
carcere” da tenersi a Porto Azzurro per riprendere con forza il discorso
dell’informazione anche su temi complessi come l’ergastolo. 5 dicembre 2009: Giornata
Internazione del Volontariato Istituita
nel 1985 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per celebrare l’impegno
dei volontari di tutto il mondo, si è svolta anche quest’anno la Giornata
Internazionale del Volontariato. In
Italia si contano oltre 40 mila associazioni e tra queste c’è il Granello di
Senape Padova, che promuove varie attività legate principalmente
all’informazione nell’ambito della giustizia e del carcere. Il Granello di
Senape infatti è editore della rivista Ristretti Orizzonti e del sito
(www.ristretti.it), oltre ad essere promotore e responsabile di numerosi altri
progetti come “Avvocato di Strada di Padova”, che si occupa principalmente
di fornire assistenza legale ai senza dimora e “Il carcere entra a scuola. Le
scuole entrano in carcere”, un progetto che coinvolge numerose scuole di
Padova e provincia, che punta alla prevenzione proponendo ai ragazzi un
confronto diretto con persone detenute ed ex detenute, ma anche con magistrati
ed operatori penitenziari. Sabato
scorso anche noi del Granello abbiamo partecipato alla Giornata Internazionale
del Volontariato e siamo stati invitati dall’Itis Euganeo di Este (Padova), a
presentare le nostre attività, ma soprattutto ci è stato chiesto di parlare
del progetto “Il carcere entra a scuola. Le scuole entrano in carcere”, così
alle sei classi presenti è stato presentato il video che rappresenta
un’ordinaria giornata di carcere, realizzato all’interno della Casa di
Reclusione di Padova dai redattori di Ristretti Orizzonti, dopo è seguita una
interessante discussione che, partendo dalla curiosità di sapere come si svolge
la vita quotidiana all’interno della galera, è passata attraverso il racconto
diretto di due persone detenute che hanno parlato del loro percorso di vita che
li ha portati in carcere, a partire da esistenze che sino ad un certo punto
erano da considerarsi normali, ma che poi, per ragioni diverse, hanno
deragliato, sfociando e concludendosi a volte con azioni anche gravissime. Il
confronto si è poi concluso parlando delle difficoltà che si incontrano dopo
aver scontato anni in carcere al momento del ritorno nella società. Una nuova sede per la
Cooperativa AltraCittà AltraCittà
Onlus è una Cooperativa sociale di tipo B, che opera dal 2003 a Padova, con lo
scopo di perseguire l’integrazione sociale di persone svantaggiate. In
particolare la Cooperativa coordina, in collaborazione con l’associazione di
volontariato Granello di Senape Padova, la complessa attività del Centro di
Documentazione Due Palazzi della Casa di Reclusione di Padova, che comprende: -
la redazione della rivista Ristretti Orizzonti -
il gruppo della Rassegna Stampa -
il Tg Due Palazzi -
la biblioteca -
il laboratorio di legatoria e cartotecnica -
il laboratorio di grafica editoriale. Obiettivo
principale è quello di dare uno sbocco occupazionale a persone detenute, in
misura alternativa alla detenzione, o ex detenute, in relazione alle
professionalità create “sul campo” - attraverso la formazione e
l’autoformazione - nei laboratori gestiti o coordinati dalla Cooperativa. Dal
2005 AltraCittà, per meglio mettere in comunicazione carcere e territorio, ha
scelto di aprire “Altravetrina”, un piccolo negozio-laboratorio dove
chiunque può piacevolmente “perdersi” tra i variopinti prodotti
artigianali, elaborati e realizzati da detenuti in misura alternativa. Dallo
scorso settembre il negozio ha cambiato sede, spostandosi in via Montà 182.
Nella nuova vetrina, molto più allegra e colorata, è possibile trovare in
particolare originali prodotti di legatoria: agende, quaderni, album,
“coccole”, lampade, borse, realizzati con carte di tutti i tipi (naturali,
riciclate artigianalmente, dipinte a mano). E
durante il periodo natalizio (dall’8 al 24 dicembre, dalle 8.00 alle 19.00)
queste interessanti creazioni si potranno ammirare e acquistare anche nei
banchetti del Mercatino dell’Avvento, in Piazza Capitaniato. Per maggiori
informazioni e per visualizzare in anteprima i prodotti: www.altravetrina.it. Notizie da Venezia
Sempre troppo il tempo dei bambini in
galera! Grazie
anche ad un protocollo d’intesa con la municipalità, l’associazione “La
Gabbianella” continua ad occuparsi dei bambini del nido della Casa di
reclusione della Giudecca. I
volontari portano regolarmente i bambini, che al momento sono quattro,
all’asilo nido comunale e fuori a spasso per alcune ore la domenica nel primo
pomeriggio. Insomma i bambini sono fuori tutti i giorni ad esclusione del
sabato, per dar loro modo di avere almeno una parvenza di vita normale. Sono
inoltre disponibili ad accompagnare i figli/e delle detenute dalle madri o dai
padri, ma questo è un servizio poco richiesto loro. Fanno
funzionare un progetto educativo per rendere le madri più responsabili del loro
ruolo con un finanziamento della Regione. Per tutta l’estate i bambini sono
stati accompagnati in spiaggia e questo è in programma anche per il prossimo
anno. “Cerchiamo di seguire i piccoli e le mamme anche dopo la detenzione” -
dichiara Carla Forcolin, presidente dell’associazione, che oltre che dei
bambini in carcere si occupa di affidi - “nella misura in cui questo ci è
possibile”. Sicuramente un’attività necessaria per questi bambini che,
senza aver compiuto alcun reato, si troverebbero altrimenti a dover trascorrere
gli anni più importanti per la formazione del carattere dietro le sbarre. Notizie
da Verona Progetto Carcere: Dammi la tua mano! Un
progetto di condivisione, di sostegno e di re-inclusione sociale dei detenuti
nella Casa Circondariale di Montorio. L’iniziativa, che prende il nome
“Dammi la tua mano!” rientra tra le proposte lanciate quest’anno dalla
Caritas diocesana di Verona in segno di attenzione verso i fratelli più
bisognosi, specie nel periodo di Natale. La colletta rappresenta un piccolo
segno per rispondere alle necessità dei detenuti fratelli/sorelle in difficoltà,
a volte impossibilitati a provvedere ai bisogni primari (sapone, dentifricio,
biancheria intima, ecc.). Spiega
il direttore della Caritas di Verona don Giuliano Ceschi: “Siamo stati
contattati dai cappellani del carcere, preoccupati per la situazione drammatica
interna. Oltre al sovraffollamento, a richiedere una particolare attenzione sono
gli stranieri reclusi (pari all’80%) che, spesso, non riescono nemmeno a
procurarsi il necessario per l’igiene personale. Per quest’anno ci limitiamo
a questa colletta, in attesa che possa essere fatto presto qualcosa di più
concreto e più in grande, sulla scia del documento elaborato dalla Conferenza
Episcopale Triveneta per individuare percorsi possibili di giustizia e di
inclusione sociale”. Per
sostenere il progetto, si possono inviare offerte a: Caritas Diocesana Veronese:
Antonveneta Gruppo Monte Paschi - Iban IT 86 T 05040 11704 000008133268 Codice
Filiale 01263; Unicredit Sede di Verona - Iban IT 10 I 02008 11770 000005616284;
C.C.P. 10938371. Oppure: per chi desidera avvalersi dei benefici di detrazione
Associazione di Carità San Zeno Onlus - Verona - Lungadige - Matteotti n. 8,
Antonveneta Gruppo Monte Paschi - Iban IT 04 P 05040 11704 000004921913 Codice
Filiale 01263. Il tutto specificando nella causale “Avvento-Natale 2009 -
Progetto Dammi la tua mano!”. Una serie di fiaccolate
per Daniele Ardino Continuano
le fiaccolate per Daniele Ardino, il giovane trentenne rinchiuso a Montorio dal
17 luglio scorso con l’accusa di essere coinvolto nel traffico di droga
proveniente dall’India nell’operazione “Alexander”. Dopo quella del 15
novembre, anche la scorsa domenica amici, parenti e colleghi, si sono ritrovati
al Forte di Montorio per stringersi, nell’unico modo possibile, attorno a
Daniele. A fine novembre il tribunale di Bologna ha infatti respinto la
richiesta di revoca o modifica di misura per il giovane veronese che, quindi, al
momento è costretto a rimanere in carcere. Spiega
la fidanzata del ragazzo, Alessia Adinolfi: “il 15 dicembre ci sarà il
ricorso in Cassazione a Roma, ma non ci facciamo illusioni e aspettiamo la
chiusura delle indagini. Anche se, tenerlo in carcere così, sembra quasi un
atto di tortura per spingerlo a confessare quello che non ha commesso. Noi siamo
certi della sua innocenza. Domenica scorsa i suoi colleghi della Mondadori,
oltre alla fiaccolata, si sono organizzati con fuochi d’artificio e hanno
messo uno striscione anche allo stadio. Sappiamo
che a livello legale non serve a niente, ma almeno, visto che dalla stanza della
sua cella riesce a vederci, cerchiamo di tirargli su il morale”. Le fiaccolate
continueranno ancora nei prossimi giorni: di sicuro il 20, giorno del compleanno
di Daniele e probabilmente anche a capodanno visto che, conclude Alessia,
“festeggiare l’inizio del nuovo anno lontani da Daniele non avrebbe alcun
senso”. Fevoss, Insieme si può
sempre! Insieme
si può sempre! è l’iniziativa organizzata anche quest’anno dalla Fevoss di
Verona, per invitare le persone in difficoltà o in solitudine a trascorre la
giornata di Natale in un clima di buon vicinato e serenità. “Le luminarie
abbelliscono le strade cittadine inducendo al clima di stupore e di bontà
natalizi - è scritto nel comunicato della federazione - ma sovente accade che
le solitudini diventino ancora più pesanti proprio a causa della festa fino a
trasformarsi in cocente dolore”. Da qui l’invito a ritrovarsi insieme per
dare senso a una delle più belle feste dell’anno. Al
Centro di Santa Toscana, il giorno di Natale alle 13, verrà quindi proposto il
pranzo natalizio a quanti desiderano condividere il momento conviviale
abbandonando ogni malinconia. Informazioni e prenotazioni presso il Centro Santa
Toscana, tel. 045-591262 (al mattino) fino ad esaurimento posti - entro il 21
dicembre 2009. Appuntamenti Padova - Casa di Reclusione - via Due Palazzi, 35/A. IV Congresso
Nazionale di “Nessuno Tocchi Caino”. Il IV Congresso di Nessuno tocchi Caino
si svolgerà il 17 (inizio ore 14) e 18 dicembre 2009 in un luogo particolare:
la Casa di Reclusione di Padova. Il
Congresso si terrà proprio nei giorni del secondo anniversario dello
straordinario successo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla
Moratoria Universale delle esecuzioni capitali e avrà all’ordine del giorno
il rilancio della campagna per la Moratoria, un rilancio assolutamente
necessario per evitare che sia dissipato quel risultato di grande rilievo umano
e civile per il mondo intero. Discuteremo,
tra l’altro, dell’abolizione dei “segreti di Stato” sulla pena di morte -
che sono anche causa diretta di un maggior numero di esecuzioni - e
dell’organizzazione di eventi politici, parlamentari e pubblici in Paesi che
ancora praticano la pena di morte perché sia accolta l’indicazione
dell’Onu, a partire dall’Africa, che è il continente dove vi è il numero
più alto di Paesi abolizionisti di fatto e dove negli ultimi due anni sono
stati compiuti passi significativi verso l’abolizione della pena di morte.
Visto che il Congresso si svolge in Italia, non potremo non affrontare la
drammatica situazione delle carceri e discutere delle proposte di riforma volte
a governarla. Siccome l’ingresso in carcere va individualmente autorizzato e,
per comprensibili esigenze di sicurezza, il numero dei partecipanti non può
essere illimitato, ti preghiamo di comunicarci subito la tua partecipazione al
Congresso: inviando una mail a gaia.rosini@nessunotocchicaino.it
coi tuoi dati (nome e cognome, luogo e data di nascita) e un recapito
telefonico; oppure telefonando allo 06.68803848 o allo 06.689791. Venezia - Scaletta dei Calegheri - Campo S. Tomà,
venerdì 11 dicembre 2009, presentazione del libro di Lucia Castellano e
Donatella Stasio “Diritti e Castighi”. Presenti oltre alle autrici, Mauro
Palma, presidente del comitato europeo per la prevenzione della tortura, dei
trattamenti e delle pene inumane o degradanti (Consiglio d’Europa), e Guido
Moltedo, editorialista del quotidiano Europa. Letture a cura di Michela Martini Vicenza:
fino al 17 dicembre Progetto Jonathan: “Incontri per festeggiare i 20 anni
di accoglienza”.
Il Progetto "Dal carcere al territorio" è finanziato dall'Osservatorio Nazionale per il Volontariato - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direttiva 2007 sui progetti sperimentali delle Organizzazioni di Volontariato. |