Direttore: Ornella Favero

Redazione: Padova, Via Citolo da Perugia 35

Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it 

Sito internet: www.ristretti.org  

 

Notiziario quotidiano dal carcere

--> Rassegne Tematiche <--

Edizione di domenica 9 marzo 2025

 

di Cesare Burdese

Ristretti Orizzonti, 9 marzo 2025 Illustrissimo Signor Presidente della Repubblica, mi permetto di indirizzare alla Sua attenzione questa lettera aperta, in qualità di architetto da molti decenni impegnato nel contribuire a riscattare le misere sorti del nostro carcere. Mi rivolgo rispettosamente a Lei quale garante supremo della nostra carta Costituzionale e dunque quale garante del complesso sistema istituzionale democratico a difesa dei diritti inalienabili delle persone, affinché si faccia promotore di un cambiamento necessario e urgente nel sistema carcerario italiano.

 

di Francesco Maisto*

appuntidiculturaepolitica.it, 9 marzo 2025 Quando il governo delle carceri italiane, responsabile della custodia e della vita di decine di migliaia di persone legittimamente private della libertà personale, resta indifferente, o si limita ad annunciare progetti realizzabili a lungo termine, o addirittura si perita di dare una diversa e rasserenante narrazione dello stillicidio insopportabile di vite umane, significa che è colpevole, insensibile, o quanto meno non vuole capire che questo sistema penitenziario è connotato da logiche di morte e di inimicizia. 

 

ansa.it, 9 marzo 2025 Rita Bernardini di “Nessuno tocchi Caino” denuncia la “carenza di servizi adeguati per le donne detenute”, con solo tre istituti femminili in Italia e un “sovraffollamento preoccupante” a Rebibbia. Le carceri italiane ospitano attualmente un totale di 2.729 donne detenute, tra cui 14 madri che hanno con sé i propri figli, e vengono considerate la “minoranza invisibile del sistema penitenziario, con il rischio di diritti negati e percorsi di reinserimento inadeguati”.

 

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 9 marzo 2025 All’evento “Il carcere al femminile” organizzato dal Cnf con la Fai e Il Dubbio, le proposte di Maria Elena Boschi (IV), Susanna Donatella Campione (Fdi), Mariastella Gelmini (Noi moderati - Centro popolare) e Debora Serracchiani (Pd). Nel corso del dibattito “Il carcere al femminile”, organizzato ieri a Perugia dal Consiglio nazionale forense per la Giornata Internazionale della Donna, con la Fondazione dell’avvocatura italiana e Il Dubbio, le parlamentari Maria Elena Boschi (IV), Susanna Donatella Campione (Fdi), Mariastella Gelmini (Noi moderati - Centro popolare) e Debora Serracchiani (Pd) hanno avviato una riflessione comune sul ddl sicurezza, ora in discussione al Senato, che prevede la cancellazione del differimento obbligatorio della pena per le donne incinte e le madri con figli di età inferiore a un anno.

 

di Conchita Sannino

La Repubblica, 9 marzo 2025 Dopo la Cassazione sulla Diciotti le toghe annunciano una campagna nelle piazze. Il Viminale: “Sentenza ininfluente” Non ci possono fermare, non vogliamo arretrare. Anzi: ci stanno costringendo a parlare di più, a moltiplicare le voci, a cercare l’ascolto di tutti gli ambienti, di tanti cittadini. Eccola qui, la campagna di primavera dell’Anm. Si prepara un assaggio di pressing referendario. Una mobilitazione che rischia di diventare anche più vasta e motivata, il giorno dopo lo scontro frontale portato avanti da Meloni e maggioranza contro la Corte di Cassazione, per l’ordinanza delle Sezioni unite civili che condannava l’esecutivo a risarcire i migranti della nave Diciotti, vittime di un “arbitrario trattenimento”.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 9 marzo 2025 Clima teso all’Anm dopo l’incontro con Meloni a palazzo Chigi. “Iniziative ovunque” contro la riforma. Entro marzo da Mattarella. La corrente di destra già mette in discussione il “suo” presidente Cesare Parodi. A dispetto del momento delicatissimo e dei ripetuti appelli all’unità, tra le toghe dell’Anm il clima è teso: l’intenzione di proseguire sulla via della protesta contro la riforma della separazione delle carriere, dopo l’80% di adesione allo sciopero della settimana scorsa, c’è. Però manca l’accordo su come muoversi. E soprattutto su come affrontare le onde del dibattito pubblico.

 

di Cosimo Rossi

La Nazione, 9 marzo 2025 “Le sentenze si rispettano”. Ma lo slogan con cui il Movimento 5 Stelle si schermisce d’ufficio, in merito alla deliberazione della corte di Cassazione sul caso della nave Diciotti e i rapporti con gli ex alleati di governo della Lega, non la dice nient’affatto tutta riguardo i rapporti politici passati e presenti tra il Carroccio condotto da Matteo Salvini e la formazione guidata da Giuseppe Conte. Le due forze di matrice popolar-populista che nel decennio scorso avevano scardinato non senza successo il bipolarismo, fino a intessere un’alleanza di governo (Conte I: 2018-’19) all’insegna delle istanze nazional-popolari, compresi appunto il contrasto all’immigrazione concorrenziale coi ceti deboli nazionali ...

 

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 9 marzo 2025 Il procuratore: “Condivido le parole della presidente della Cassazione. Dalle carriere separate rischi per i cittadini con un pm che lavora per condanne a tutti i costi”. Procuratore Nicola Gratteri, l’ordinanza sul risarcimento al migrante clandestino della Diciotti fa risalire la tensione fra governo e magistrati. In tempi di riforma sarà così a ogni pronuncia su temi sensibili? “Ha già risposto la presidente della Corte di Cassazione (“Le decisioni sono criticabili, gli insulti inaccettabili” ndr). Condivido pienamente le sue parole”.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 9 marzo 2025 Il consigliere laico del Csm: “L’Associazione nazionale magistrati sta sbagliando tutto. Non può dire solamente ‘no’, deve avanzare proposte concrete che tendano anche a concludere la guerra iniziata fra politica e magistratura con Mani pulite”. “L’Associazione nazionale magistrati sta sbagliando tutto. Non può dire solamente ‘no’, deve avanzare proposte concrete che tendano non solo ad autoriformare la magistratura ma anche a concludere la guerra dei trent’anni che è iniziata fra politica e magistratura con Mani pulite. Un esempio? Fossi in loro proporrei il ripristino dell’immunità parlamentare”. A parlare, intervistato dal Foglio, è Ernesto Carbone, componente laico del Csm in quota Italia viva.

 

di Vitalba Azzollini*

Il Domani, 9 marzo 2025 Sono anni che la normativa in materia di reati di genere si arricchisce di misure repressive e sanzioni. Ciò nonostante, la violenza contro le donne non si attenua. Eppure, ancora una volta, pare che la risposta legislativa sia per il governo la soluzione migliore. La vigilia della giornata internazionale della donna rappresenta senza dubbio la cornice più adeguata entro la quale inserire un nuovo disegno di legge che si occupa di donne, specificamente di quelle che arrivano a morire per il solo fatto di essere donne. Proprio ieri il consiglio dei ministri ha varato un ddl che introduce nell’ordinamento il reato di femminicidio. Il governo non è nuovo alla scelta di date significative per annunciare certi provvedimenti.

di Maurizio Papa

dire.it, 9 marzo 2025 Va in scena anche il flash mob contro il ReArm Europe nella manifestazione programmata in questa giornata simbolica da “Non una di meno”. Un 8 marzo “di lotta e di sciopero”, a Bologna, nelle piazze promosse da Non Una Di Meno: stamattina microfono aperto e laboratori sul Crescentone di piazza Maggiore, poi nel pomeriggio il corteo che partirà alle 16.30 da porta Saragozza. Una giornata di “sciopero politico, dal lavoro produttivo e riproduttivo. Quindi da quello che svolgiamo sul posto di lavoro e salariato, ma anche dal lavoro di cura che svolgiamo nelle nostre case e non solo, sia nello spazio privato che pubblico”: un lavoro “non pagato e anche questo sfruttato”, spiega Carmen di Non Una Di Meno da piazza Maggiore.

 

di Federica Pennelli

Il Domani, 9 marzo 2025 La rete D.i.Re: il disegno di legge è nato “senza un vero confronto con chi lavora quotidianamente su questi temi”. L’avvocata Aurora D’Agostino, consulente legale del Centro veneto progetti donna: “Non porta alcunché di utile e positivo alle donne che subiscono violenze, a cui ben poco interessa a quale pena verrà sottoposto chi la opera”. Il Consiglio dei ministri ha varato un Ddl che introduce il reato di femminicidio, ma, ancora una volta, non ha tenuto conto di chi la violenza maschile la contrasta ogni giorno, con fondi statali sempre più esigui: i centri antiviolenza.

 

di Stela Mehmeti

La Nazione, 9 marzo 2025 Dall’1 gennaio al 22 dicembre 2024 registrati 300 omicidi, le vittime donne sono state 109, di cui 95 uccise in ambito familiare o affettivo. Bartoccetti (Telefono Donna): “La consapevolezza è il vero traguardo”. Molte donne non sono consapevoli di essere vittime di violenza. Tante di loro non pensano di essere donne maltrattate e ritengono di vivere una fase di relazione complicata e difficile, anche se subiscono violenza. La consapevolezza “è il vero traguardo” e per tutelare le vittime occorre semplificare l’accesso alla giustizia. L’iter delle denunce e dei processi “è spesso troppo lungo” sostiene Stefania Bartoccetti, a capo di Telefono Donna ...

 

di Valentina Reggiani

Il Resto del Carlino, 9 marzo 2025 L’8 marzo del 2020 persero la vita otto detenuti durante una rivolta all’interno del carcere. La protesta scoppiò per la paura dei contagi da Covid e per il divieto dei colloqui con i familiari. Passerà alla storia come la strage più grave mai avvenuta nelle carceri italiane. Ancora oggi se ne parla nelle aule dei tribunali, nonostante il fascicolo sia stato archiviato. Resta aperto, infatti, quello sulle presunte torture ai danni di detenuti ma nessuno potrà dimenticare come, cinque anni fa, l’8 marzo del 2020 nel corso di una maxi rivolta nel carcere modenese del Sant’Anna persero la vita otto detenuti.

 

targatocn.it, 9 marzo 2025 Tra le sue priorità la continuità con le gestioni precedenti e l’impegno per i diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale nella Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto”. Non si tratta solo di occuparsi delle persone internate in esecuzione di misure di sicurezza post detenzione e in regime di semilibertà, ma anche di chi lavora all’interno della struttura. È fondamentale avviare progetti di formazione lavoro e di reinserimento: senza prospettive, il rischio è che, una volta scontata la pena, le persone non abbiano opportunità di ricostruire una vita all’esterno”.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 9 marzo 2025 I sindacati: “Stessi problemi in altri locali, perché allora non chiudere anche quelli”. Muffa, tubi rotti, degrado. Le stanze di Sollicciano destinate alle attività mediche fanno acqua - letteralmente - da tutte le parti e il direttore provvisorio del penitenziario fiorentino, Alessandro Monacelli, ne ha disposto il trasferimento in quattro stanze nei locali adiacenti alla direzione. Un trasloco piuttosto complicato che costringe alcuni agenti penitenziari a stiparsi in spazi più stretti oppure a spostarsi in altre stanze per permettere di adibire i locali in questione a infermerie.

 

di Manuela Marziani

Il Giorno, 9 marzo 2025 Il teatro, lo sport e la musica per riallacciare i fili della relazione tra la città e il carcere. La Giunta ha approvato i “Progetti in carcere”, interventi di inclusione sociale a favore dei detenuti a cura del Conservatorio Vittadini, del Teatro delle chimere e della Polisportiva popolare pavese. I progetti hanno come obiettivo l’integrazione sociale, il recupero e il reinserimento nella società e la promozione della salute attraverso il ruolo educativo dello sport. Il Vittadini organizza, da marzo a giugno, due incontri musicali settimanali di teoria musicale, pratica strumentale e vocale con un concerto finale che si terrà nel teatro della casa circondariale.

 

uisp.it, 9 marzo 2025 Il progetto proporrà attività sportive nella casa circondariale di Ferrara. Eleonora Banzi: “Sport ponte tra il dentro e il fuori”. Al via il progetto socioeducativo ‘sportivi dentro’ promosso da Uisp Ferrara, grazie a cui verranno promosse attività sportive all’interno della casa circondariale della città emiliana. I dettagli sono stati illustrati nella conferenza stampa che si è tenuta martedì 4 marzo alla presenza dell’assessore allo sport, Francesco Carità, della presidente Uisp Ferrara, Eleonora Banzi, della direttrice della casa circondariale ‘Costantino Satta’.

 

di Giorgia Cozzolino

L’Arena di Verona, 9 marzo 2025 Il progetto portato avanti da a otto anni da Roberto Cagliero, attualmente insieme a Nicoletta Ortu e Francesco Previti all’interno del programma curato dall’associazione Horse Valley di Corte Molon fa il “tour” delle case circondariali del Belpaese. “Liberi” seppur dietro le sbarre. E se non proprio liberi, almeno alla ricerca di uno stato di quiete interiore nel mezzo di una situazione di privazioni. È quanto cercano di ottenere le persone che si trovano al carcere di Montorio frequentando il corso di Kundalini Yoga portato avanti da a otto anni da Roberto Cagliero, attualmente insieme a Nicoletta Ortu e Francesco Previti.

 

valmisa.com, 9 marzo 2025 Giulia Torbidoni, presidente di Antigone Marche, sarà ospite dell’incontro in programma giovedì 13 marzo. Il ciclo di incontri “Fulminanti” prende il via con una serata dedicata al tema della giustizia e del sistema carcerario. Il primo appuntamento, dal titolo “Chi sbaglia, paga?”, si terrà giovedì 13 marzo alle ore 21.00 presso il Circolo Arci “Pablo Neruda” di Corinaldo. Ospite della serata sarà Giulia Torbidoni, presidente di Antigone Marche, che guiderà il confronto su questioni cruciali: repressione o educazione? Punizione o reintegrazione? Quale modello di giustizia vogliamo?

grossetonotizie.com, 9 marzo 2025 Il progetto è ideato e promosso dall’associazione Operazione Cuore Ets. Dal 7 al 10 aprile il cortile della casa circondariale di Massa Marittima si trasformerà in un laboratorio creativo grazie al progetto “Arte senza confini tra rinascita e speranza”, ideato e promosso dall’associazione Operazione Cuore E.t.s. L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione nelle strutture detentive, coinvolgerà detenuti e un gruppo di studenti dell’Isis “Carducci-Volta-Pacinotti” di Piombino nella realizzazione di un murale collettivo, simbolo di inclusione, rinascita e speranza. Con il pieno supporto del preside, dottor Cristiano Lena, gli studenti saranno seguiti dalle professoresse Lorella Niccolini e Odetta Barani.

 

di Roberta Barbi

L’Osservatore Romano, 9 marzo 2025 Speranze e timori dei detenuti in un libro curato da suor Emma Zordan. “Noi fuori siamo considerati scarto. Noi fuori siamo e saremo sempre nessuno”. È un doloroso grido d’aiuto quello che emerge dalle pagine della nuova fatica di suor Emma Zordan, religiosa delle Adoratrici del Sangue di Cristo, da anni tra i detenuti del carcere romano di Rebibbia dove organizza anche laboratori di scrittura. Un grido sottolineato dalla voce sottile e pacata di questo fiore d’acciaio che è suor Emma, che in occasione del Giubileo del mondo del volontariato torna a far parlare i ristretti con il libro Noi fuori - la voce dei detenuti di Rebibbia (Il Levante, 2024, 104 pagine, 13 euro).

 

di Claudio Menafra

Il Domani, 9 marzo 2025 La storia dei governi in Italia è intrecciata con quella delle forze di polizia, spesso considerate dalla politica strumenti di gestione del potere. Ancora oggi questo legame rimane ambiguo, mentre a livello interno i corpi non hanno ancora del tutto cancellato residui antidemocratici. Sono dinamiche indagate in “Il braccio armato del potere. Storia e idee per conoscere la polizia italiana” (Nottetempo, 276 pagine) di Michele Di Giorgio, che analizza dal punto di vista sociologico il rapporto tra forze di polizia e governi.

 

di Vladimiro Zagrebelsky

La Stampa, 9 marzo 2025 Contestando il risarcimento dei migranti della Diciotti, il Governo mette i giudici contro la sovranità popolare. Accompagnata dalle solite parole violente ed insultanti di Salvini e dall’adesione di Tajani, la dichiarazione della presidente del Consiglio Meloni è grave perché rifiuta le basi stesse dello Stato di diritto. La presidente ha detto che decisioni come quella delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione non avvicinano i cittadini alle istituzioni ed è frustrante dover spendere soldi per questo, quando non abbiamo abbastanza risorse per fare tutto quello che sarebbe giusto fare.

 

di Gian Antonio Stella

Corriere della Sera, 9 marzo 2025 Gli immigrati sbarcati dalla Nave Diciotti bollati come “clandestini” erano quasi tutti eritrei. Ed erano in fuga, dopo viaggi interminabili e spaventosi, da un regime che per le repressioni e le torture è da almeno due decenni tra i più terribili del mondo. “Se scappano davvero dalla guerra van trattati coi guanti bianchi”. Così disse Matteo Salvini parlando degli immigrati alla deriva nel Mediterraneo (Ansa 21 giugno 2018) poche settimane prima di impedire lo sbarco a quelli soccorsi dalla Nave Diciotti. Ed è lì la contraddizione col suo sfogo contro l’ultima sentenza della Cassazione. Perché quegli uomini bollati come “clandestini” erano quasi tutti eritrei.

 

di Tommaso Di Francesco

Il Manifesto, 9 marzo 2025 Guerre 800 miliardi per il riarmo da spendere da Trump. E chi invia armi a Kiev, non può come “coalizione dei volenterosi” essere “garante” di una pace assai incerta. Torni il ruolo dell’Onu. La scelta di pace per l’Europa: recuperare lo spirito di Helsinki ‘75 e, dopo l’89, l’idea di “Casa comune”. La conclusione Consiglio europeo dei 27 governi Ue, sarebbe comica se non fosse tragica, da svolta epocale - con il vincolo del patto di stabilità sciolto e i fondi di coesione a disposizione, non per le spese sociali ma in funzione di un mega-programma di riarmo di 800 miliardi di euro degli Stati membri, in primis della Germania “riunificata”, più a destra e più pericolosa, e l’avallo della “battagliera” Meloni.

 

di Vito Mancuso

La Stampa, 9 marzo 2025 Ci sono momenti nella storia in cui sembra proprio che si avverino le antiche parole del salmo: “Emergono i peggiori tra gli uomini”. I giorni che stiamo vivendo sono esattamente così: fanno emergere i peggiori tra gli uomini. Qual è allora il compito della coscienza? È triplice: individuazione, difesa esterna, difesa interna. Quanto al primo punto, è significativo che di recente sia stato riesumato un termine così desueto da apparire un neologismo: “cachistocrazia”, alla lettera “il governo dei peggiori”, l’esatto contrario di aristocrazia, il governo dei più competenti. Il paradosso è che tali peggiori non sono tiranni giunti al potere con la forza, ma politici eletti dal popolo: è cioè la demo-crazia a produrre la cachisto-crazia.

 

DOCUMENTI

Il Riformista-PQM: "L'8 Marzo del Diritto"

Garante nazionale. "Report analitico sulle persone private della libertà presenti negli istituti penitenziari per adulti aggiornato al 6 marzo 2025"

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "L'altra festa delle donne. La vita dimenticata delle donne detenute e dei loro bambni che vivono nelle degradate carceri italiane"