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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 6 marzo 2025
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 6 marzo 2025 Un’ora di incontro a Palazzo Chigi, ieri mattina, tra il governo e gli avvocati penalisti non ha prodotto alcun passo avanti, neppure teorico, nelle politiche di contrasto al problema dei suicidi in cella e del sovraffollamento carcerario. “Nessuna convergenza” su questi temi, riferisce il presidente dell’Unione delle camere penali italiane (Ucpi) Francesco Petrelli a fine incontro, perché si tratta di questioni che “non possono trovare rimedio nell’ampliamento degli spazi disponibili, che non garantisce alcuna possibilità di recupero ed incentiva la recidiva, ma deve, al contrario, procedere da un progressivo abbandono di una visione carcerocentrica inevitabilmente priva di prospettive risocializzanti”. L’avvocato si riferisce all’avvio del recupero edilizio di alcuni edifici allo scopo di ampliare la capienza delle carceri, unica azione governativa intrapresa per un problema che, assicura la premier Meloni, “rimane uno degli obiettivi dell’azione dell’esecutivo”.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 6 marzo 2025 Nel cuore di una crisi ormai cronica, il sistema penitenziario si trova a fare i conti con una realtà insostenibile: 62.132 detenuti costretti a convivere in strutture progettate per accogliere appena 46.910 persone, con un tasso di occupazione pari al 132,4%. I dati, emersi nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta dalla Conferenza Nazionale dei Garanti, dipingono un quadro allarmante che ha spinto, lo scorso lunedì, i garanti dei detenuti - capitanati dal portavoce dei Garanti e Garante campano Samuele Ciambriello - a manifestare per chiedere interventi urgenti e strutturali.
L’Unità, 6 marzo 2025 Interrogazione dei deputati dem in commissione giustizia sull’ipotesi del ricorso ai moduli prefabbricati contro il sovraffollamento. Serracchiani: “Il ministro spieghi”. “Chiediamo al ministro Nordio se non ritenga urgente e necessario rendere conto al Parlamento dei programmi di costruzione di nuove carceri per fronteggiare l’emergenza del sovraffollamento e se le notizie in merito all’acquisto da parte del governo di moduli prefabbricati siano fondate, nonché quali siano stati i criteri individuati e i costi di questa operazione”. Così Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico e tutti i componenti Pd della commissione Giustizia della Camera in un’interrogazione al ministro della Giustizia.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 6 marzo 2025 Due ore di confronto a Palazzo Chigi, senza avvicinamenti. La premier ripete: sulla riforma che separa le carriere andremo avanti. Le toghe deluse restano in mobilitazione: almeno c’è stata chiarezza. Alla fine, l’atteso incontro a Palazzo Chigi fra il Governo e l’Associazione nazionale magistrati si è concluso con un sostanziale nulla di fatto. Dopo due ore di confronto pomeridiano - al netto di convenevoli, schermaglie e chiarimenti - sulla dibattuta riforma costituzionale dell’ordinamento giudiziario (che separa in modo ferreo le carriere di pm e giudice, crea due diversi Csm e istituisce un’Alta corte disciplinare), ciascuna parte è rimasta con le proprie convinzioni. Le voci su alcune aperture governative, circolate nei giorni scorsi, non hanno trovato conferma.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 6 marzo 2025 L’incontro a Palazzo Chigi con la magistratura va come previsto: nessuno passo indietro sulla riforma. Muro contro muro, ci rivediamo al referendum: questa la sintesi dell’incontro tra il Governo e l’Anm in merito al ddl costituzionale sulla separazione delle carriere. Al vertice di palazzo Chigi a cui hanno partecipato la premier Meloni insieme ai Vicepresidenti Tajani e Salvini, al Ministro della Giustizia Nordio e al Sottosegretario Mantovano, l’Esecutivo ha detto chiaramente al ‘sindacato’ delle toghe che non c’è possibilità di nessun minimo passo indietro.
di Giulia Merlo
Il Domani, 6 marzo 2025 Le toghe hanno incontrato Meloni sulla separazione delle carriere, presentando una proposta opposta e altre sette riforme per far ripartire la giustizia. Ma lo spazio di dialogo è poco. Le distanze rimangono più ampie che mai. Come da pronostico, il vertice tra il governo e l’Associazione nazionale magistrati ha certificato l’impossibilità di una qualsiasi mediazione sulla riforma costituzionale della giustizia. “È stato un incontro non breve in cui c’è stato un lungo scambio di opinioni che, devo dire, non ha portato a sostanziali modifiche delle nostre posizioni né di quelle del governo”, ha dichiarato il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, uscendo dall’incontro con la premier Giorgia Meloni e i vertici di governo a Palazzo Chigi.
di Tiziana Maiolo
Il Dubbio, 6 marzo 2025 l presidente del sindacato delle toghe Cesare Parodi non considera l’incontro di ieri con il governo un fallimento, ma un momento di chiarezza. Ma lo strappo sulla riforma ormai c’è e non si può rattoppare. Forse è giusto così, che ciascun soggetto rientri nei propri ranghi. Il parlamento a fare le leggi, i magistrati ad applicarle. Non in silenzio però, questo non accadrà, anche si ieri l’incontro di due misere orette tra la giunta dell’Anm guidata dal presidente Cesare Parodi e il segretario Rocco Maruotti da una parte e la premier Giorgia Meloni con i ministri Antonio Tajani, Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano è stato civile. Cortese, ma niente di più.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 6 marzo 2025 Il segretario dell’Anm cita il no di Borsellino alla separazione delle carriere. Dietro il rispetto reciproco, e dunque dietro il bon ton che si addice a un appuntamento istituzionale, resta la realtà di un dialogo tra sordi. Per via della determinazione della premier Giorgia Meloni - spalleggiata dai due magistrati transitati nel governo come il ministro Nordio e il sottosegretario Mantovano, ma anche dai vicepresidenti del Consiglio Salvini e Tajani - a portare avanti la riforma della magistratura, quella con più possibilità di vedere la luce tra le modifiche costituzionali in cantiere; ma anche per via della determinazione con cui il “sindacato delle toghe”, forte di uno sciopero più che riuscito, è deciso a sostenere la contrarietà alla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, allo sdoppiamento del Csm, a un tribunale disciplinare fuori dall’autogoverno.
di Antonio D’Andrea
Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2025 Si potrebbe davvero suggerire, da parte dei giuristi ispirati da buon senso e nulla di più, una piccola formale precisazione da apportare alla nota e spesso impropriamente richiamata disposizione costituzionale secondo la quale “i giudici sono soggetti soltanto alla legge” (art. 101, c. 2, Cost.). Contestualmente alla cosiddetta riforma sulla giustizia avanzata dal governo Meloni, che ha sollevato inevitabilmente polemiche e prese di posizione oppositive da parte di quasi tutta la magistratura ordinaria in attività del Paese (di sicuro non solo “toghe rosse”, ammesso che esistano oltre il porpora che segnala alcuni magistrati chiamati a ricoprire funzioni superiori), si potrebbe tentare di trovare un pacifico accordo con il potere politico precisando che la indiscutibile soggezione alla legge riguarda quella “alla cui applicazione essi siano tenuti nell’esercizio delle loro funzioni”.
di Riccardo Radi e Errico Novi
Il Dubbio, 6 marzo 2025 Della riforma Nordio, l’Anm contesta tutto, anche l’istituzione di un’Alta corte disciplinare. Forse perché la “giustizia domestica” delle toghe già funziona benissimo? Non esattamente, a leggere solo alcune massime recenti. La scorsa settimana il Corriere della Sera ha ospitato un intervento di Edmondo Bruti Liberati in cui la gestione disciplinare del Csm era descritta come “rigorosa”. La questione ha particolare valenza, a poche ore dall’incontro fra governo e Anm, considerato come nel ddl sulla separazione delle carriere sia prevista anche l’istituzione di un’Alta Corte che diverrebbe competente per i procedimenti disciplinari a carico di tutti i magistrati ordinari. Una soluzione criticata, come il resto della riforma, dall’associazionismo giudiziario.
di Andreina Baccaro
Corriere di Bologna, 6 marzo 2025 Esclusa la bomba, resta la pista della battaglia aerea. Le 63 rogatorie a vuoto. La verità sulla strage di Ustica potrebbe rimanere sepolta per sempre e l’abbattimento del DC-9 Itavia, inabissatosi la sera del 27 giugno 1980 con 81 vittime innocenti a bordo, restare senza colpevoli. La Procura di Roma, dopo anni di indagini, ha chiesto l’archiviazione dei due procedimenti ancora aperti per la strage di Ustica. Quello avviato nel 2008 dopo alcune dichiarazioni dell’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che affermò di sapere che quella notte un aereo militare francese si mise sotto il Dc9 e lanciò un missile per sbaglio. La rabbia dei famigliari delle vittime.
TERRITORIO
agensir.it, 6 marzo 2025 L’8 e il 15 marzo, presso la Casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino, Walter Fontanini, docente di Psicologia criminale presso il Dipartimento di Diritto penale e Diritto penitenziario, terrà due incontri formativi. Il primo incontro, rivolto a un gruppo pilota di detenuti, ha l’obiettivo di illustrare tecniche psicologiche per la gestione dell’ansia e della depressione senza ricorso a farmaci, promuovendo una cultura della prevenzione e dell’auto-cura e contribuendo così alla dignità e al benessere mentale dei partecipanti in un percorso di riabilitazione della Persona. In caso di esito positivo, si valuterà l’estensione dell’iniziativa a un campione più ampio di detenuti.
Il Dubbio, 6 marzo 2025 Riaprire gli occhi sul carcere femminile, tra le pieghe invisibili di un sistema penitenziario già separato dallo sguardo della società. È la sfida lanciata dal Consiglio nazionale forense (Cnf) attraverso la sua Fondazione dell’Avvocatura Italiana (Fai) in occasione della Giornata internazionale della donna, che ricorre l’8 marzo. Con il supporto del Dubbio, l’avvocatura ha organizzato un evento che si terrà questo sabato a Perugia, presso la Sala dei Notari del Palazzo dei Priori: l’iniziativa è interamente dedicata ai diritti delle donne e alla loro condizione nelle carceri, con lo scopo di ripensare e riflettere sulla detenzione femminile.
Il Domani, 6 marzo 2025 Il sistema degli Istituti penali minorili è al collasso, il parlamento metta all’ordine del giorno il tema urgente della chiusura delle carceri minorili, da sostituire con percorsi alternativi incentrati sui ragazzi e le ragazze e non sulla cancellazione di presente e futuro. Nelle carceri italiane l’attitudine vendicativa sta cancellando la funzione rieducativa richiamata in Costituzione. Le condizioni di vita sono insostenibili, si riduce il ricorso alle pene alternative e con esse le progettualità mirate al reinserimento sociale e lavorativo. La situazione è ancora più odiosa per persone minorenni e giovani, per cui a maggior ragione la reclusione dovrebbe essere misura residuale. Invece a ottobre 2024 negli Istituti penali minorili c’erano 570 persone: erano 496 a fine 2023 e 381 a fine 2022.
di Davide Madeddu
Il Sole 24 Ore, 6 marzo 2025 La storia dell’associazione no profit fondata nel 2022 dalla giornalista Flavia Filippi. Il sodalizio si occupa di mettere in comunicazione il mondo delle imprese con quello delle istituzioni per offrire una seconda possibilità ai detenuti. Potrebbe lavorare in Vaticano Francesco Schettino, il comandante della Costa concordia naufragata davanti all’isola del Giglio più di 10 anni fa. L’ex comandante (il tribunale di sorveglianza si pronuncerà il prossimo 8 aprile) potrebbe trovare impiego nell’ambito del progetto portato avanti dall’associazione “Seconda chance” che ha siglato un protocollo per la Fabbrica di San Pietro in Vaticano per consentire ai detenuti di lavorare fuori o dentro le carceri.
di Antonella Barone
gnewsonline.it, 6 marzo 2025 Saranno lo scrittore Edoardo Albinati e l’attore Stefano Fresi a inaugurare alle 16, nella casa circondariale di Roma Rebibbia NC, l’iniziativa “Libri Liberi”, promossa dalla Fondazione De Sanctis con il patrocinio del Ministero della Giustizia e in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura. Albinati - premio Strega con La scuola cattolica e insegnante per 30 anni proprio a Rebibbia - e Fresi - il ‘Secco’ in Romanzo Criminale, il commissario Kostas nell’omonima serie e tanto altro - avranno il compito di rendere appassionanti alcuni brani dell’Odissea e di avviare un dialogo quanto più informale e autentico con i detenuti presenti.
riminitoday.it, 6 marzo 2025 Una straordinaria occasione per restituire dignità e voce a chi vive dietro le sbarre, e creare riflessione e dialogo sulla reale possibilità di riscatto. Al Teatro Galli uno spettacolo di voci, musica, teatro e pensieri frutto di un virtuoso percorso realizzato con Risuona Rimini, Alcantara Teatro, Caritas Rimini “Sprigionati. Voci, parole, musica dalla casa circondariale di Rimini” è più di uno spettacolo. È un’occasione unica per restituire dignità e voce a chi vive dietro le sbarre, e nello stesso tempo invitare le persone a una riflessione sulla possibilità concreta di riscatto e reinserimento sociale.
Ristretti Orizzonti, 6 marzo 2025 Dal sostegno alle famiglie in difficoltà al reinserimento dei detenuti, un esempio di umanità e cura. “Esserci sempre!”. Sono le parole di Martina Siebezzi, Presidente dell’ODV Società di San Vincenzo De Paoli - Consiglio Centrale di Venezia. Racchiudono e danno il senso di ciò che significhi fare volontariato all’interno dell’Associazione. Una realtà che oggi, solo nel Capoluogo veneto, conta di 5 Conferenze, per un totale di 60 soci, 258 persone supportate e 82 famiglie assistite. Numeri importanti frutto di un lavoro costante, un impegno certosino distribuito nel tempo che oggi consente anche di affrontare nuove sfide sociali come “La salute mentale dei giovani o le difficoltà collegate a depressione e Alzheimer”, afferma la Presidente dell’ODV Società di San Vincenzo De Paoli ...
di Nunzio Bruno
cesvop.org, 6 marzo 2025 L’Associazione di Volontariato Penitenziario (AS.VO.PE.) si appresta a celebrare un traguardo significativo: venticinque anni di solidarietà e impegno civico nel complesso e delicato ambito del sistema penitenziario. Un percorso che ha visto l’associazione protagonista di un dialogo costante tra il mondo del carcere e la società esterna, con l’obiettivo di promuovere la dignità, il recupero e la reintegrazione delle persone detenute. Il 7 marzo 2025 al CreZi Plus di Palermo si svolge l’evento celebrativo, inserito nel contesto delle iniziative di lancio di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025. Sarà un momento di riflessione e confronto pubblico. Un’occasione per ripensare criticamente il ruolo del volontariato contemporaneo e il senso stesso della detenzione in un’era di profondi cambiamenti sociali e giuridici.
di Gian Antonio Stella
Corriere della Sera, 6 marzo 2025 In dieci anni quasi 700 suicidi in cella: Alessandro Trocino denuncia un orrore italiano. “Se una mosca vi si posa - non per avidità ma per conformismo, perché ve ne sono già attaccate tante altre - resta presa dapprima per l’estrema falange ricurva di tutte le sue zampette”, scrive Robert Musil in una delle “Pagine postume pubblicate in vita”, narrando gli spasmi degli insetti inchiodati sulla carta moschicida. Il destino è già segnato. Ogni tentativo di “districarsi frullando le ali” che ricorda quasi “Laocoonte nell’espressione sportiva dello sforzo estremo” è vano finché “le mosche non hanno più la forza di sollevarsi dal vischio, ricadono un poco e in quell’attimo sono interamente umane”. Non poteva trovare parole più dense, Alessandro Trocino, per spiegare in “Morire di pena. 12 storie di suicidio in carcere”, il libro in uscita domani da Laterza, la tragedia di tante vite perdute nelle galere italiane.
di Vincenzo Montalcini
Il Domani, 6 marzo 2025 L’udienza è stata subito rinviata al prossimo 12 maggio, sia per l’assenza di due legali degli imputati sia perché alcuni familiari delle vittime, che avevano depositato le nomine nel fascicolo quando il procedimento era ancora a carico di ignoti, non hanno ricevuto i relativi avvisi. Un buco di quasi sei ore: dalle 22:23 del 25 febbraio 2023, momento in cui l’aereo Eagle 1 di Frontex avvista il caicco “Summer Love” a circa 40 miglia dalle coste calabresi, fino alle 4:12 del giorno successivo, quando l’imbarcazione si schianta contro la secca a 80 metri dalla riva della spiaggia di Steccato di Cutro, andando in frantumi. Email, segnalazioni, mezzi usciti e rientrati subito dopo a causa delle condizioni proibitive del mare, ma nessun caso Sar attivato per salvare quelle 200 persone partite cinque giorni prima dalla Turchia.
di Angela Nocioni
L’Unità, 6 marzo 2025 Al Tribunale di Locri due testimoni hanno detto di essere stati invitati dalla polizia a farsi i fatti propri quando, in tanti, sono andati ad avvisare che era stata arrestata la persona sbagliata. Chissà perché il Tribunale di Locri è così sordo alle ragioni della difesa di Marjan Jamali, 30 anni, iraniana, scappata nell’ottobre del 2023 da Teheran con il figlio Faraz, di otto anni, e sbattuta in cella in Italia con l’accusa di essere una scafista. Contro ogni logica e senza uno straccio di prova. Anche la settimana scorsa il Tribunale di Locri - presidente Rosario Sobbrio e giudici a latere Mario Boccuto e Raffaele Lico - ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, decisi a maggio dal Tribunale del riesame dopo che la richiesta di sostituzione della detenzione in cella con i domiciliari era stata respinta dal Tribunale di Locri con una mezza paginetta in cui la si liquidava con la frase “non è emerso alcun novum”.
di Carlo Verdelli
Corriere della Sera, 6 marzo 2025 Donald Trump non ha inventato nulla di nuovo. Ha solo offerto un grande ombrello alle tante forze nazionaliste, e quindi centrifughe, che già stavano tagliando i fili della coesistenza democratica. L’ha appena annunciato al Congresso degli ormai suoi Stati Uniti. Un vasto programma, quello di Donald Trump al giorno 44 del suo secondo mandato: ci riprenderemo il Canale di Panama e anche la Groenlandia, “in un modo o nell’altro”; Zelensky ci deve aver ripensato e ora è pronto a risarcirci di quel che ci spetta e a mettere fine a un “conflitto insensato”; andremo su Marte; cancelleremo l’ideologia del politicamente corretto; regaleremo all’America un’età dell’oro che è appena cominciata. Il mandato del presidente Usa dura 1461 giorni. Ma già questo inizio prefigura svolte neanche immaginate ...
DOCUMENTI
Articolo. "Discrezionalità giudiziaria e principi costituzionali", di Francesco Viganò
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Convegno. "Il Populismo penitenziario: tra Diritto penale e consenso" (Udine, 6 marzo 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 9 marzo 2025
Seminario Università di Bergamo: "Sorvegliare e punire, cinquant’anni dopo" (Bergamo, 11 marzo 2025)
Presentazione del libro: "Ora d'aria. Racconti dal carcere di Bollate" (Milano, 24 marzo 2025)
Presentazione del libro: "Il carcere in Italia oggi", di Livio Ferrari (Torino, 27 marzo 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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