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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 27 marzo 2025
di Giovanni Maria Flick*
Ristretti Orizzonti, 27 maggio 2025 Il riconoscimento del diritto all’informazione - nel quadro delle convenzioni e dichiarazioni internazionali e del contesto costituzionale - è affermato dalla nostra Costituzione sotto un duplice profilo: il significato attivo (il diritto di informazione e la libertà di espressione anche nel sistema dei media) e passivo (il diritto a essere informato, a ricevere e a cercare l’informazione).
tgcom24.mediaset.it, 27 marzo 2025 Campania, Lombardia e Sicilia le regioni con più baby-detenuti. Dal 2021 al 2024, il numero degli adolescenti detenuti in un Istituto Penale per Minorenni è cresciuto del +124%. E considerando anche altre forme di restrizione della libertà, il fenomeno riguarda 1.498 giovani in tutta Italia. C’è un pezzo d’Italia che cresce dietro le sbarre di una cella, e non si tratta dei protagonisti di “Mare Fuori”. Perché oltre la finzione televisiva, e dentro i confini del nostro Paese, la realtà dei minori detenuti è molto più complessa. E non è scritta dagli sceneggiatori, ma dai numeri.
di Luca Iacovone
vita.it, 27 marzo 2025 Sono sei in Italia gli istituti penitenziari con sezioni riservate alle persone con disforia di genere. Ma c’è chi sceglie un percorso diverso. Come una persona in esecuzione penale nella Casa Circondariale di Matera, che ha preferito restare nella sua sezione, affrontando la convivenza, l’affermazione della propria identità e l’umanità possibile tra le mura di un penitenziario. Condivido la cella con altri uomini. Ci viviamo in quattro. Io ho il mio angolo, il mio letto, le mie cose. Non è facile, ci sono momenti d’imbarazzo, a volte anche difficili da spiegare. Ma qui, nonostante tutto, ho trovato rispetto. Anche da parte degli agenti: molti si rivolgono a me usando il femminile, e per me questo significa moltissimo”.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 27 marzo 2025 Il Ddl Sicurezza dovrà tornare alla Camera per una terza lettura. Ciò a causa di alcuni rilievi della Ragioneria di Stato su sei articoli del provvedimento già approvato a Montecitorio e atteso ad inizio aprile nell’Aula del Senato. In pratica, come richiesto dalla Commissione Bilancio, vanno aggiornati i fondi per le coperture finanziarie, originariamente indicati a partire dal 2024, mentre ora con i correttivi dovranno iniziare dal 2025. La relazione della Ragioneria cita, ad esempio, le modifiche richieste al secondo comma 2 dell’articolo 5, sui benefici per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata, per cui saranno stanziati fondi dal 2025 fino al 2028 (precedentemente si fermavano al 2027) riducendoli, in questo caso, per ogni anno e complessivamente.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 27 marzo 2025 Con 215 no, respinta la richiesta delle opposizioni per la liberazione del generale libico Almasri. Duro scontro in aula. Schlein: lei ha scarcerato un torturatore. Nessuna sorpresa. Com’era prevedibile, stante la compattezza della maggioranza nel difendere l’operato del Guardasigilli Carlo Nordio, l’Aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dalle opposizioni per la vicenda del generale libico Osama al-Najeem, detto “Almasri” (l’egiziano), inizialmente arrestato in Italia perché ricercato dalla Corte penale internazionale per omicidio e torture a migranti ma poi liberato e riportato in patria da un aereo della Presidenza del Consiglio. Nel dettaglio, I voti contrari alla sfiducia sono stati 215, quelli a favore 119. Non ha partecipato al voto il gruppo di Azione ..
di Alessandro De Angelis
La Stampa, 27 marzo 2025 L’annuncio di tempi rapidi per la madre di tutte le riforme è una via di fuga rispetto al calvario libico ma l’autodifesa del Guardasigilli è pasticciata ed entra in contraddizione con le precedenti versioni. Deve aver imparato le abitudini della casa il guardasigilli Carlo Nordio. Che, dopo una sonnacchiosa mezz’ora di incomprensibili cavilli, suona la carica sulla “madre di tutte le riforme” - quella della giustizia - con coraggio temerario rispetto alla scaramanzia semantica. L’altra “madre” - il premierato - non ha avuto una fortuna commisurata all’enfasi dell’annuncio. Desaparecida. Un sussulto gladiatorio per reagire nell’arena a metodi da “inquisizioni” e “attacchi smodati e programmati”, anche a mezzo stampa.
di Errico Novi
Il Dubbio, 27 marzo 2025 Se il Governo perdesse il referendum, si presenterebbe azzoppato al voto del 2027. Un passaggio dice tutto. Carlo Nordio ha iniziato da poco la propria “dichiarazione spontanea”. È l’imputato del processo allestito a Montecitorio. Parte con un inciso in apparenza fuorviante. Anziché di Almasri, parla di carcere. Delle accuse che gli sono state rivolte per il sovraffollamento e i suicidi che ne sarebbero conseguenza. Cita Roberto Giachetti e la denuncia che il deputato di Italia viva - nonché segretario d’Aula incaricato, pochi istanti prima, di leggere il resoconto della seduta precedente - ha presentato, con Nessuno tocchi Caino, l’estate scorsa, e nella quale lui, il guardasigilli, è indicato come “concorrente nel reato di omicidio per i suicidi in carcere.
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 27 marzo 2025 Incontro cordiale nella forma, tuttavia dai contenuti di forte preoccupazione, quello, svoltosi ieri, tra l’Associazione nazionale magistrati e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Certo ogni nuova giunta Anm, e questa, esito del voto di fine gennaio è appena stata rinnovata, si presentata come da protocollo al Capo dello Stato, ma il momento di elevatissima tensione tra politica e magistratura l’ha comprensibilmente fatta da padrone. Al centro la legge di riforma costituzionale di separazione delle carriere tra giudici e pm (che ieri ha incassato il parere favorevole della commissione Giustizia del Senato), dove, ha ricostruito il presidente Anm Cesare Parodi, sono state esposte “le ragioni per cui non possiamo condividere questo intervento, dando anche le spiegazioni ...
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 27 marzo 2025 Il senatore Zanettin sostiene la riforma per archiviare il rito cartolare nel processo penale e difende la proposta contro la digitalizzazione eccessiva della giustizia. “Se non vogliamo che l’avvocato sia sostituito dall’algoritmo è urgente tornare all’oralità del processo”, afferma il senatore Pierantonio Zanettin, capogruppo di Forza Italia in Commissione giustizia a Palazzo Madama e promotore di un disegno di legge, a firma anche della leghista Erika Stefani, che punta ad “archiviare” il rito cartolare nel processo penale.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 27 marzo 2025 Le misure alternative non possono essere negate sulla base di congetture, ma richiedono una verifica rigorosa dei fatti e delle condizioni oggettive. La Corte di Cassazione, con la sentenza numero 9936, ha accolto il ricorso di Ciro Urciuoli, 64 anni, ergastolano condannato nel 2004 per associazione a delinquere, omicidio e altri reati, annullando l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Torino che gli aveva negato il ripristino della semilibertà. Al centro della sentenza una critica netta alla nozione di “ragionevole certezza” utilizzata dal Tribunale per presumere che Urciuoli fosse al corrente delle attività illecite del figlio, nonostante l’assenza di elementi concreti.
di Andrea Gatta
La Repubblica, 27 marzo 2025 FdI rivendica la nomina del successore di Mellano, appello di 24 esperti che chiedono di scegliere un nome per merito e competenza sul campo. Ventiquattro garanti ed ex garanti dei detenuti delle città che ospitano carceri scrivono alla Regione per chiedere “una trasparente valutazione dei candidati” in vista della nomina del nuovo titolare regionale della carica. L’attuale garante, il radicale Bruno Mellano che fu votato dal centrosinistra e confermato nel primo quinquennio Cirio, non può più essere indicato perché ha terminato i mandati a disposizione. Nel gioco interno del centrodestra, la designazione spetta a Fratelli d’Italia che la rivendica fin dal post elezione, anche su spinta della vicepresidente Elena Chiorino.
riminitoday.it, 27 marzo 2025 Le Consigliere regionali Alice Parma ed Emma Pettiti presentano un ordine del giorno sul tema delle comunità educanti carcerarie: “Hanno un ruolo fondamentale e meritano il pieno sostegno della Regione”. “Oggi più che mai è necessario riconoscere l’importanza di un sistema penitenziario che promuova un’effettiva rieducazione e il reinserimento dei detenuti nella società, proprio come delinea l’articolo 27 della Costituzione. In questo contesto, le Comunità educanti carcerarie (Cec) giocano un ruolo di fondamentale importanza che merita il pieno sostegno della Regione Emilia-Romagna”.
di Francesco Oliva
La Repubblica, 27 marzo 2025 A Lecce il tribunale di sorveglianza ha trasmesso gli atti alla Procura: sotto la lente il caso di un uomo di 38 anni con problemi psichiatrici che andava monitorato costantemente. Si dovrà accettare se agenti penitenziaria hanno fatto sparire verbale con le dichiarazioni del compagno di cella perché li avrebbe messi nei guai. L’ipotesi di un tentativo di suicidio insabbiato nel carcere di Lecce. Il tribunale di sorveglianza vuole approfondire il caso e ha disposto la trasmissione degli atti in procura per accertare quanto accaduto nella notte tra il 4 e il 5 febbraio scorso nel penitenziario di borgo “San Nicola” quando un uomo di 38 anni residente nel capoluogo salentino, ha tentato di togliersi la vita all’interno della sua cella.
certastampa.it, 27 marzo 2025 Tre indagati per la morte in carcere di Domenico Di Rocco, 46enne di Mosciano, ritrovato nel letto della sua cella a Castrogno martedì mattina, secondo le prime indagini per un arresto cardiocircolatorio. Nella cella di Di Rocco intervennero, dopo l’allarme degli agenti di turno: il medico di turno e i due infermieri con l’ipotesi di reato di concorso in omicidio colposo. Sono loro, adesso, che la procura, come atto dovuto in questa fase, ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo in attesa che oggi si svolgerà l’autopsia.
salernotoday.it, 27 marzo 2025 Domani mattina verrà affidato l’incarico per l’autopsia, il cui esito sarà determinante per chiarire le cause del decesso e consentire il rilascio della salma. Svolta nelle indagini sulla morte di Renato Castagno, il 37enne salernitano deceduto mercoledì scorso dopo un malore nel carcere di Fuorni. La Procura di Salerno, infatti, ha iscritto nel registro degli indagati il medico del servizio di sanità penitenziaria di turno in quel momento nell’istituto di via del Tonnazzo. L’ipotesi di reato avanzata dal pm Katia Cardillo è di omicidio colposo.
di Maria Fiore
La Provincia Pavese, 27 marzo 2025 Sarà a giugno il processo per la presunta violenza sessuale avvenuta in cella ai danni del trapper Jordan Tinti, noto come Jeffrey Baby, morto suicida a 26 anni il 12 marzo 2024. A dicembre il giudice Luigi Riganti aveva respinto la richiesta di archiviazione della procura e accolto l’opposizione del legale dei familiari del ragazzo, Federico Edoardo Pisani. Il giudice, quindi, ha riaperto il caso restituendo gli atti al pubblico ministero e ordinando l’imputazione coatta per il compagno di cella, un 50enne ancora detenuto.
di Alessandro Villari
zetaluiss.it, 27 marzo 2025 Restituire significato alle vite trascorse dietro le sbarre non è cosa da poco. Un’importante iniziativa a riguardo arriva da Perugia. “La peggior sensazione che dà il carcere è quella di trascorrere una vita vuota: se passi giorni e giorni senza nessun senso la tua disperazione ti porta al suicidio”, sono le parole di Emilio Santoro, professore di Filosofia del diritto dell’università di Firenze e presidente del comitato scientifico dell’associazione L’altro diritto. Secondo l’organizzazione Antigone, nel 2024 sono state ottantotto le persone che si sono tolte la vita nei penitenziari: un dato che ha superato il triste record del 2022, quando i casi sono stati ottantacinque. Dall’inizio dell’anno fino al 15 marzo invece, i morti per suicidio negli istituti di pena sono già stati diciassette.
di Igor Cipollina
La Gazzetta di Mantova, 27 marzo 2025 Operano quotidianamente sul filo teso tra fermezza e umanità, disciplina e comprensione, impegnati “a difendere e diffondere luce e speranza”. In un luogo pieno di ombre, dove la missione del recupero sociale si scontra con carenze - di organici e strutture - e con grumi di emarginazione. Difficile immaginare un riscatto quando si è ultimi tra gli ultimi, oltre i bordi. Difficilissimo placare le intemperanze e, al tempo stesso, alimentare la prospettiva di un domani in chi vive l’apnea di un presente compresso. Stretti in 140 dentro uno spazio per 97. “Abbiamo imparato a non cedere alle provocazioni, a non temere le sfide di una quotidianità imprevedibile - scandisce Raffaele Pierro, comandante del reparto di polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Mantova - ma siamo anche ...
La Nazione, 27 marzo 2025 Problemi igienici e nuovi sopralluoghi. Tutto cambia, niente cambia. Il teorema gattopardesco vale anche per Sollicciano. Perché dopo la non conferma dell’ormai ex direttrice, Antonella Tuoni, additata dal Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) di essere “responsabile” delle gravi situazione in cui versa il penitenziario, la situazione anche con il nuovo dirigente a tempo determinato non fa che peggiorare. A dirlo è l’ultimo verbale con gli esiti dei sopralluoghi del personale dell’Asl Toscana centro all’interno della quarta sezione dell’ala maschile e nel reparto Atsm (salute mentale).
merateonline.it, 27 marzo 2025 È iniziato lo scorso lunedì il primo incontro di un progetto organizzato dal gruppo “Imbersago per Tutti”, in collaborazione con l’Amministrazione, per coinvolgere, una volta al mese, con un appuntamento a tema, tutta la popolazione. Il primo argomento affrontato, con il ritorno in paese dell’arte terapeuta Luisa Colombo, è stato le donne e il carcere, in occasione dell’appena celebrata Festa della Donna. Partendo dal suo libro “Tutte le lacrime sono trasparenti”, l’autrice ha raccontato di donne che hanno subito violenza in carcere e comunità protette, che lei ha incontrato esercitando la sua professione. Un’opera nata in carcere non per spaventare le persone sulle tragedie che accadono ogni giorno, ma per dare un segno di speranza.
di Alessandro Mambelli
Il Resto del Carlino, 27 marzo 2025 Alle 20.30 l’Istituto Salesiano Orselli di Forlì, la Sala San Luigi e la Fondazione Opera Don Bosco Onlus, in collaborazione con la Diocesi di Forlì-Bertinoro e la Caritas Diocesana, promuovono la proiezione del film documentario ‘Io spero paradiso’ di Daniele Pignatelli, con confronto e testimonianze presso la Sala San Luigi, in via Nanni 14. Negli ultimi anni le carceri italiane sono state al centro del dibattito pubblico a causa del sovraffollamento, delle difficili condizioni di vita dei detenuti e delle criticità legate al reinserimento sociale. Questi temi pongono interrogativi sul modo in cui il sistema penitenziario possa svolgere al meglio il suo ruolo punitivo, rieducativo e riabilitativo.
di Maurizio Porro
Corriere della Sera, 27 marzo 2025 La serie Netflix in quattro episodi segue la vita della famiglia Miller, la cui esistenza viene sconvolta quando Jamie, studente 13enne, viene arrestato per avere ucciso una compagna di classe. Sono 24 milioni di visualizzazioni, dice orgogliosamente Netflix, oggi saranno il doppio o il triplo. La nuova serie di cui si parla è inglese dello Yorkshire e si chiama “Adolescence”: è bellissima nella forma e nella sostanza, sono quattro episodi di un’ora tutti girati in piani sequenza, senza stacchi, con qualche piccolo e legittimo trucco. Non è una storia fantasy, non è romantica, non è distopica (anzi, proprio di oggi si parla), non è dozzinale, non fa ridere, non ha alcuno degli elementi che in genere determinano il successo di un prodotto a largo consumo globale.
di Angela Nocioni
L’Unità, 27 marzo 2025 Rappresaglia con i manganelli per aver sorpreso un migrante che con uno smartphone tentava di denunciare un tentativo di suicidio per impiccagione. “Aiuto! Aiuto! No, no!”. Sono grida disperate. Ascoltatele, se potete, a questo link: https://video.unita.it/pestaggio-al-cpr-di-trapani/ Vengono dal centro per il rimpatrio di Milo, a Trapani. Sono state registrate durante un pestaggio lunedì 24 marzo dentro il Cpr. Agenti in tenuta antisommossa hanno fatto irruzione e hanno manganellato furiosamente tutti i presenti. Sangue e ferite. Si è salvato solo chi è riuscito a nascondersi sotto il letto. Nei Cpr sono rinchiuse persone in detenzione amministrativa, ossia persone che non sono nemmeno accusate di aver compiuto reati.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 27 marzo 2025 Una sentenza del Tribunale di Roma ha segnato una svolta epocale nelle politiche migratorie italiane, riconoscendo la responsabilità dello Stato nel “respingimento delegato” di 170 persone verso la Libia nel 2021, in collaborazione con le autorità libiche. Parliamo della scorsa legislatura e ciò rende l’idea delle politiche migratorie repressive che attraversano qualsiasi schieramento politico. Tra loro c’è A., sopravvissuto a detenzione e torture, arrivato ieri a Roma grazie a un visto umanitario ordinato dal giudice per richiedere asilo. La decisione svela il ruolo attivo dell’Italia nel sistema di respingimenti illegali e apre la strada a centinaia di altre vittime alla ricerca di giustizia.
di Beppe Caccia*
Il Manifesto, 27 marzo 2025 Il segreto è miseramente crollato. Siamo stati spiati perché denunciamo la complicità dello Stato con le bande criminali nella tratta degli esseri umani. C’è un filo nero che lega i clamorosi casi che nel volgere di un mese hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica le scelte del governo e l’utilizzo degli apparati di Stato. Prima con il rilascio del criminale ricercato dalla Corte penale internazionale Elmasri. Poi con l’indisturbata visita a Roma dell’altrettanto criminale Gheniwa, e nel mezzo con la vicenda dello spionaggio informatico con il potente spyware di Paragon. Questo filo si chiama Libia. Ieri abbiamo appreso da fonti giornalistiche che, dopo quasi due mesi di pressione pubblica e giudiziaria, il sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata di governo, avrebbe ammesso al Copasir ...
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 27 marzo 2025 Una velina su carta intestata del Viminale ha coinvolto l’Aise a maggio del 2024. Pronta una nuova denuncia: “Abuso di potere per intimidirci”. L’ong Mediterranea è un problema di sicurezza nazionale. Solo così si spiega perché l’Aise (l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna) abbia tenuto sotto controllo i suoi attivisti attraverso l’uso dello spyware Graphite dell’azienda israeliana Paragon Solutions, come confermato dal sottosegretario Alfredo Mantovano martedì pomeriggio davanti al Copasir. Un’ammissione che segue quelle fornite a febbraio, sempre davanti al comitato parlamentare di controllo sul loro operato, dai direttori di Aisi e Aise: il software è a disposizione e viene utilizzato. Ma sempre in maniera “lecita” e senza mai prendere di mira i soggetti tutelati dalla legge 124 del 2007. Ovvero i giornalisti.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 27 marzo 2025 Da un lato e dall’altro del Mediterraneo sono tutti d’accordo: bisogna aumentare i rimpatri dei migranti. Libia e la Tunisia ribadiscono l’intenzione di accodarsi alla linea italiana e Ue. Tradotto: chiedono più soldi e maggiore cooperazione per riportare a casa i cittadini stranieri. Il ministro dell’Interno del Governo di unità nazionale libico, Imad Trabelsi, ha discusso del tema con Onu, Oim e Unhcr affermando che il fenomeno migratorio rappresenta “un grave peso per la Libia”, dove nelle scorse settimane si sono registrati arresti di massa e una violenta campagna anti-stranieri sui social. Il paese nordafricano rappresenta sia un transito verso l’Europa, sia una destinazione per molti lavoratori impegnati nel settore energetico e delle costruzioni, sebbene sia diventato sempre più un “mercato di schiavi” ...
di Giulio Meotti
Il Foglio, 27 marzo 2025 Dopo un processo lampo, lo scrittore algerino è stato condannato per aver “minato l’unità nazionale”. L’idea che circola è che possa ottenere una grazia presidenziale. L’alternativa, per l’autore che ha 80 anni e un cancro, equivale a una condanna a morte in carcere. Il romanziere algerino Boualem Sansal, critico del regime e degli islamisti, è stato condannato a cinque anni di carcere. Il verdetto arriva una settimana dopo il processo durato venti minuti al celebre scrittore. Il pubblico ministero aveva chiesto dieci anni di carcere. Autore del romanzo distopico “2084”, Sansal è stato riconosciuto colpevole di aver minato l’unità nazionale (decaduta l’accusa di spionaggio). Di fronte alle accuse, lo scrittore si è difeso. “Le mie parole e i miei scritti erano semplicemente un’opinione personale, ne ho diritto ...
di Emilio Minervini
Il Dubbio, 27 marzo 2025 La popolazione della Striscia scende in strada contro il movimento islamista. Che bolla le proteste come “megafono di Israele”. Fame, sete, malattie, privazioni, lutti, distruzione. Questi potrebbero essere i sentimenti che hanno portato i gazawi a scendere in strada, per chiedere che Hamas abbandoni il governo della striscia. La rottura del cessate il fuoco e la ripresa dei pesanti attacchi israeliani hanno avuto un effetto devastante sui cittadini palestinesi, già decimati e provati da più di due anni di guerra. Le manifestazioni si sono svolte ieri nei campi profughi Beit Lahia, Jabalia e Khan Junis, e si sono ripetute oggi nel quartiere Shenjaiya di Gaza city, dove i residenti hanno bruciato pneumatici e gridato slogan come “Hamas fuori dalla striscia”.
DOCUMENTI
Garante nazionale. Report analitico sulle pene detentive brevi, aggiornato al 17 marzo 2025
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Seminario Università di Foggia: "Carcere e città. Tra sicurezza e diritti" (Foggia, 27 marzo 2025)
Presentazione del libro: "Il carcere in Italia oggi", di Livio Ferrari (Torino, 27 marzo 2025)
Convegno. "Dall’impossibile al possibile: la scuola in carcere" (Verona, 28 marzo 2025)
Presentazione libro: "Narrazioni e distopie penitenziarie", di Pietro Buffa (Padova, 28 marzo 2025)
Convegno: "Le vittime tra cura e giustizia, in Italia e in Europa" (Verona, 28 e 29 marzo 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 30 marzo 2025
Convegno: "Salute in carcere: un diritto negato?" (Napoli, 31 marzo 2025)
Convegno: "I diritti penitenziari e il ruolo dell'Università di Palermo" (Palermo, 1 aprile 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
Convegno: "Prospettive di emancipazione per le donne rom e sinte" (Ivrea-TO, 8 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI