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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di mercoledì 26 marzo 2025

di Giovanni Maria Flick*

Ristretti Orizzonti, 26 maggio 2025 Il riconoscimento del diritto all’informazione - nel quadro delle convenzioni e dichiarazioni internazionali e del contesto costituzionale - è affermato dalla nostra Costituzione sotto un duplice profilo: il significato attivo (il diritto di informazione e la libertà di espressione anche nel sistema dei media) e passivo (il diritto a essere informato, a ricevere e a cercare l’informazione).

 

di Elena G. Polidori

La Nazione, 26 maggio 2025 Il presidente della Repubblica è intervenuto alla festa della Polizia penitenziaria “Gli agenti fronteggiano quotidianamente situazioni di grande sofferenza”. I dati: il tasso di presenza medio supera il 130%. Il Governo: le risorse ci sono. Il fenomeno del sovraffollamento delle carceri è “grave”, dice il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con la polizia penitenziaria chiamata “quotidianamente a fronteggiare situazioni di tensione e sofferenza”. Eppure, nonostante le denunce pubbliche e l’emergenza costante, che sfocia anche nella piaga dei suicidi, poco o nulla si muove per risolvere il problema. Secondo i dati raccolti dal ministero della Giustizia, al 25 novembre 2024, le persone in carcere sono 62.410, su una capienza di 51.165 posti, ma di questi solo 46.771 posti sono effettivi.

 

di Gianni Di Capua

Il Tempo, 26 maggio 2025 Duecentocinquanta milioni di euro per sbloccare alcuni progetti che consentiranno di recuperare circa “7mila nuovi posti detentivi sui 10mila attualmente mancanti proprio per rimediare al sovraffollamento carcerario”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenendo al 208esimo anniversario di fondazione del Corpo della Polizia penitenziaria, ha anticipato le misure che il governo ha messo in campo per cercare di porre un argine al sovraffollamento penitenziario. “Il vostro compito non è redimere - ha evidenziato il Guardasigilli - ma comportarvi in modo da aiutare il detenuto a redimersi da sè.

 

di Angela Stella

L’Unità, 26 maggio 2025 “Grave fenomeno di sovraffollamento in atto” e “assai critiche condizioni del sistema carcerario”: queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciate ieri in occasione nel 208° anniversario di fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria. L’ennesimo richiamo da parte del Capo dello Stato, dopo quello nel discorso di fine anno. Eppure la politica resta colpevolmente ferma mentre ventiquattro suicidi si sono già verificati dietro le sbarre dall’inizio del 2025: uno quasi ogni quattro giorni. Solo nelle ultime quarantotto ore tre detenuti si sono tolti la vita in carcere a Trieste, Genova, Avellino. “Una carneficina inenarrabile che trova inerte il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni”, ha criticato Gennarino De Fazio, segretario della Uilpa - Polizia Penitenziaria.

 

camerepenali.it, 26 maggio 2025

È necessario ricorrere con urgenza a provvedimenti di clemenza generalizzati per abbattere il sovraffollamento e fare sì che le carceri non siano solo luoghi di contenimento, di sofferenza e di morte, ma i luoghi in cui si costruiscono le condizioni per nuove esistenze nel rispetto dei diritti e della dignità della persona. Mentre il Governo, per far fronte al sovraffollamento carcerario, punta sulla costruzione di “moduli detentivi” prefabbricati, i suicidi conoscono ancora una spaventosa recrudescenza con l’inimmaginabile picco di tre morti in un solo giorno.

 

di Rita Bernardini

L’Altravoce, 26 maggio 2025 Il “non dibattito” sulla condizione delle carceri nel nostro Paese che si è tenuto nell’aula di Montecitorio giovedì 20 marzo è emblematico dello stato attuale della nostra democrazia che da decenni si consuma nell’oltraggio delle procedure che dovrebbero caratterizzarla. Il confronto e il dibattito da cui potrebbero nascere decisioni migliorative da entrambe le parti. sono considerati superflui, noiosi e fastidiosi, trasformando il Parlamento in un “Insultamento” dove ciascuno recita la propria parte. Lasciando che la maggioranza imponga le decisioni normative e di indirizzo senza che l’opposizione possa emendare i singoli provvedimenti o votare separatamente i documenti di indirizzo al Governo.

 

di Gianni Alemanno e Fabio Falbo

L’Unità, 26 maggio 2025 Dopo la lettera all’Unità, e dopo un dibattito in Parlamento segnato dalla totale assenza del Governo, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno e Fabio Falbo (anche lui detenuto) tornano a rivolgere un appello a politici e magistrati. Caro Direttore volevamo ringraziarla per aver pubblicato la nostra lettera sul suo giornale, anche se la maggior parte dei parlamentari non ne hanno tenuto conto nel corso del recente dibattito parlamentare, portando avanti lo slogan della sicurezza e non quello dei diritti. Le chiediamo un suo aiuto per non far spegnere del tutto l’attenzione sulla questione carceri. Crediamo nel dialogo nel confronto per non far smorzare la fiammella della speranza di tutte le 62.000 persone recluse affinché si possa ripristinare lo stato di diritto violato.

 

di Andrea Pugiotto

L’Unità, 26 maggio 2025 La malattia ha contagiato nel tempo tutte le forze politiche, la cura richiede interventi di livello costituzionale. Ad esempio un iter legislativo rafforzato, con maggioranza qualificata, per l’introduzione di nuovi reati e inasprimenti di pene (in Spagna si fa già). Andrebbe invece riabbassato il quorum (oggi “dolomitico”) per l’approvazione delle leggi di amnistia e indulto, così da arginare i danni della sbornia giustizialista.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 26 maggio 2025 Quello che si celebrerà oggi alla Camera dei deputati sarà solo il primo di diversi “processi politici” contro il Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Stamane infatti Montecitorio si esprimerà sulla mozione di sfiducia al Guardasigilli sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione, ad eccezione di Azione che fa sapere che uscirà dall’Aula, avente ad oggetto il rimpatrio del generale libico Osama Njeem Almasri, capo della polizia giudiziaria di Tripoli e direttore del carcere di Mitiga, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. L’esito del voto, che si dovrebbe tenere nel pomeriggio, è scontato e sarà favorevole al Ministro. Tuttavia l’iniziativa delle opposizioni rappresenta il primo di diversi bombardamenti che verranno sferrati contro il responsabile di Via Arenula.

 

di Mario Di Vito

Il Manifesto, 26 maggio 2025 Alla Camera si vota la mozione sul caso Elmasry. Il ministro senza spiegazioni valide. Intanto al Copasir Mantovano sentito per 3 ore: focus anche su Paragon. La sfiducia non ci sarà, ma il ministro della Giustizia Carlo Nordio, comunque, stamattina sarà costretto una volta di più a intervenire sul caso che più lo imbarazza negli ultimi tempi: quello di Osama Elmasry, il capo della polizia giudiziaria libica arrestato a Torino lo scorso gennaio per ordine della Corte penale internazionale e liberato nel giro di 48 ore in una maniera che ancora oggi, a distanza di due mesi, nessuno dalle parti del governo è riuscito a spiegare in maniera convincente.

di Giacomo Puletti

Il Dubbio, 26 maggio 2025 Di fronte alle motivazioni della Cassazione sulla sentenza Open, il leader di Italia viva Matteo Renzi prima esulta, ma poi spiega che “il Paese ha perso, perché una vicenda di questo genere segna la sconfitta della politica e la vittoria del giustizialismo”. Poi aggiunge che l’idea di “tornare al finanziamento pubblico” non lo convince e attacca la maggioranza: “Salvini e Tajani sono come due bimbetti che litigano per il giocattolino”.

 

di Simone Marani

altalex.com, 26 maggio 2025 L’allontanamento non deve violare il diritto al rispetto della salute, della vita privata e familiare (Cassazione n. 7254/2025). L’espulsione dello straniero irregolare può avvenire solo se l’allontanamento non comporti una violazione del suo diritto al rispetto della salute, della vita privata e familiare. Questo è quanto emerge dalla sentenza 20 febbraio 2025, n. 7254 della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione. Secondo costante giurisprudenza di legittimità, l’espulsione dello straniero non appartenente all’Unione europea, identificato, irregolare, il quale sia stato condannato e si trovi detenuto in esecuzione di pena, anche residua, non superiore a 2 anni per reati non ostativi, prevista dall’art. 16, comma 5, D.Lgs. n. 286 del 1998, ha natura sostanzialmente amministrativa e costituisce una ...

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 26 maggio 2025 Lo ha chiarito la Corte di cassazione, sentenza n. 11743 depositata ieri, rigettando il ricorso dell’imputato. La previsione, introdotta dalla riforma Cartabia, per cui si ha remissione di querela nel caso in cui il querelante non si presenti all’udienza in cui è stato citato come testimone, non si applica al (diverso) caso in cui il tribunale ha acquisito le dichiarazioni rese della persona offesa nel corso delle indagini preliminari. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, sentenza n. 11743 depositata oggi, respingendo il ricorso di un uomo condannato (ex art. 612-ter Cp) per revenge porn e affermando che diversamente si amplierebbe eccessivamente il concetto di remissione tacita, oltre dunque la necessità di una effettiva partecipazione dell’offeso.

 

di Massimo Sechi

La Nuova Sardegna, 26 maggio 2025 Il fiume di messaggi pieni di insulti dopo la visita e il report sulle condizioni nel carcere di Bancali. “Chiudetela dentro”, “La garante di stupratori e assassini pagata dal popolo italiano”, “mandatela a fare le pulizie in carcere e vediamo cosa le fanno”. Sono solo alcuni dei commenti apparsi sulle varie pagine social dopo che Irene Testa, garante regionale dei diritti delle persone detenute in Sardegna, ha descritto le condizioni del carcere di Bancali a Sassari. Un fiume di insulti e disprezzo, spesso tranquillamente firmati con nome e cognome, che ha travolto la sua figura e il suo ruolo istituzionale. Ma dietro quelle parole, c’è un probabilmente un problema più grande che sarebbe meglio iniziare ad affrontar con decisione: l’ostilità, e in alcuni casi purtroppo anche l’odio, di una parte della società ...

 

di Teodora Poeta

Il Messaggero, 26 maggio 2025 Lo hanno ritrovato senza vita nel suo letto nella cella del carcere di Castrogno. Quando ieri mattina il “concellino” ha provato a svegliare Domenico Di Rocco, 46 anni, di Mosciano, era già morto. Secondo gli inquirenti si sarebbe trattato di un decesso causato da un malore, probabilmente un infarto, ma per accertarlo la sostituta procuratrice Silvia Scamurra ha già disposto l’autopsia che verrà eseguita domani pomeriggio dal medico legale Giuseppe Sciarra. La salma, sottoposta ad una prima ispezione esterna, è stata poi trasferita all’obitorio dell’ospedale Mazzini. Appena la notizia si è saputa, ieri mattina fuori dal carcere sono subito arrivate numerose persone di etnia rom, parenti o amici del 46enne, e l’area è stata quindi presidiata dalle forze dell’ordine.

 

di Fabrizio Benzoni* e Daniele Nahum**

Il Riformista, 26 maggio 2025 Nel 2023 si sono registrati ben 1.143 ingressi, si tratta di un dato mai raggiunto negli ultimi 10 anni Il Presidente della Repubblica: “Tensioni e sofferenze per il grave fenomeno di sovraffollamento”. La recente rivolta all’Istituto Penale Minorile Beccaria di Milano ha riportato l’emergenza carceraria e il sovraffollamento al centro dell’attenzione. La scintilla che ha innescato la rivolta è stata la decisione di trasferire, proprio a causa della mancanza di posti, due detenuti nell’IPM di Catania, interrompendo bruscamente i loro percorsi di riabilitazione e allontanandoli dai legami affettivi e di supporto costruiti all’interno dell’istituto milanese.

 

di Valentina Reggiani

Il Resto del Carlino, 26 maggio 2025 L’assessora alla Sicurezza urbana integrata ha ribadito la necessità di incrementare il personale. E ha illustrato i percorsi di reinserimento sociale e le misure per prevenire i suicidi. “Il sovraffollamento della Casa circondariale S. Anna e la carenza di personale di Polizia penitenziaria sono dati oggettivi, già segnalati dal Garante, oltre che oggetto di una mozione consiliare trasmessa a tutti i parlamentari modenesi e rappresentanti del Governo affinché se ne facciano carico”. Sono fattori che “possono avere avuto un impatto in relazione ai decessi, ma allo stato delle conoscenze disponibili e di un incontro istituzionale richiesto dai Garanti, non risulta possibile stabilire un nesso causale diretto”.

 

di Anna Paola Merone

Corriere del Mezzogiorno, 26 maggio 2025 Il reinserimento dei giovani detenuti, il recupero dei ragazzi a rischio, ma anche le iniziative per riportare in Italia - e in particolare al Sud - gli studenti e i cervelli in fuga. Paola Severino, presidente della Luiss School of Law, guarda al mondo degli under 25 con attenzione. Con la Fondazione che porta il suo nome si occupa del recupero sociale dei reclusi e intreccia primati - prima donna alla guida del ministero della Giustizia, prima vicepresidente della Magistratura militare e prima rettrice alla Luiss - e sfide. La passione che anima la sua professione di avvocato e docente si estende anche ai progetti destinati a chi è diventato trasparente per una certa parte della società, che ruotano intorno a Napoli, la sua città d’origine.

 

chietitoday.it, 26 maggio 2025 I Giovani Democratici di Chieti lanciano l’allarme sul sovraffollamento e le condizioni disumane negli istituti penitenziari e organizzano un confronto urgente sulle criticità del sistema penitenziario italiano. L’evento “Nella mia ora di libertà - salute mentale e condizioni di detenzione”, si terrà venerdì 28 marzo alle ore 17:30 nel bar Chic a Chieti Scalo. L’incontro, aperto alla cittadinanza e alla stampa, punta a individuare soluzioni concrete attraverso il contributo di esperti e istituzioni. Interverranno: Francesco Lo Piccolo, direttore del periodico “Voci di Dentro”, osservatorio indipendente sulle carceri; Fiammetta Trisi, già dirigente del Ministero della Giustizia ed esperta di politiche penitenziarie; Danilo Montinaro, psichiatra forense, analizzerà l’impatto delle condizioni detentive sulla salute mentale ...

 

di Giulia D’Aleo

La Repubblica, 26 maggio 2025 Il progetta del torinese Gionathan e dell’olandese BlackRockStar nelle carceri del Nord-Ovest: laboratori di musica per mettere in strofe i propri pensieri. Il rap entra in carcere per aiutare a mettere in ordine i pensieri attraverso le strofe. Nelle carceri del Nord-ovest, gruppi di persone detenute potranno partecipare a workshop di rap e di scrittura di testi, ma anche assistere e prendere parte ai concerti del cantautore torinese Gionathan e dell’artista olandese BlackRockStar, che nei suoi brani racconta di un passato trascorso tra le gang e in prigione.

 

statoquotidiano.it, 26 maggio 2025 Gli organizzatori: “Obiettivo, offrire momenti di leggerezza e di autostima, affinché le partecipanti possano guardarsi allo specchio con un rinnovato senso di fiducia”. È iniziato lo scorso 24 marzo, presso la sezione femminile della Casa Circondariale di Foggia, il progetto “Il bello delle donne”, un percorso di trucco e acconciature realizzato dalla Misericordia di Foggia e dal Csv di Foggia, con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. L’iniziativa, che coinvolgerà 14 donne ristrette in un ciclo di otto incontri, vedrà i volontari della Misericordia supportati dalle professioniste Tiziana Allegretti e Lucia Sciotta. Al primo incontro hanno preso parte nove volontari della associazione presieduta da Laura Pipoli, accompagnati da Annalisa Graziano, responsabile della comunicazione e della ...

 

siracusanews.it, 26 maggio 2025 Nei prossimi giorni la consegna. In occasione della Solennità dell’Annunciazione del Signore, questa mattina alle 10, monsignore Francesco Lomanto, Arcivescovo di Siracusa, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime. Alla funzione hanno partecipato la dirigente scolastica, Lilly Fronte, insieme ai docenti e agli studenti del Liceo “O. M. Corbino” di Siracusa. Durante l’omelia, l’Arcivescovo ha richiamato il messaggio di Papa Francesco, che ha voluto porre la speranza al centro dell’Anno giubilare, sottolineando l’importanza di questa virtù teologale in un’epoca in cui il bene e il male sembrano confondersi nelle coscienze più fragili.

 

di Maurizio Porro

Corriere della Sera, 26 maggio 2025 Dopo “Il colpevole”, tutto chiuso in un centralino d’emergenza della polizia, ecco un’altra prova di equilibrismo narrativo dello svedese naturalizzato danese Gustav Möller, assistente di Lars Von Trier, che in “Sons”, pur titolandola ai figli, racconta una storia di madri infelici, della presenza-assenza dei figli. I suoi film sono singolari salti nel vuoto e qui lo spazio carcerario è il luogo ideale per dibattere il senso e il modello della prigione e la sua funzione: si crede nel perdono o nel reinserimento? In questo racconto molto coinvolgente, il punto di vista è davvero unico, la visuale della prigione è personale, se mai si pensa alla serie spagnola “Vis à vis” ma non ai classici delle fughe da Alcatraz e dintorni. La protagonista è Eva, guardia carceraria modello, anche lei a suo modo “detenuta” ...

 

di Chiara Bidoli

Corriere della Sera, 26 maggio 2025 Cosa possono fare gli adulti per comprendere meglio i ragazzi di oggi? Ne parla lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, autore del nuovo libro “Chiamami adulto”. Per capire il loro malessere occorre andare oltre la visione semplificata con cui lo osserviamo e giudichiamo perdendo di vista ciò che conta davvero: la relazione autentica, l’unica strada per sintonizzarsi, davvero, con le nuove generazioni. Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta, nel suo ultimo libro, “Chiamami adulto” (in libreria dal 25 marzo), affronta il tema della solitudine dei giovani e risponde alle domande del Corriere della Sera su cosa possono fare gli adulti per comprendere meglio i ragazzi di oggi.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 26 maggio 2025 I trattenuti più giovani volevano parlare con i genitori, ma i telefoni sono sistematicamente sequestrati o danneggiati. Si sono registrate ore di tensione nel Centro di permanenza per i rimpatri di Trapani, in cui sono trattenute 150 persone. Lunedì l’impossibilità di alcuni giovani reclusi di poter comunicare con le famiglie ha dato vita alla battitura delle reti e all’inizio di uno sciopero della fame. “A fronte di una sistematica privazione dei telefoni cellulari, della distruzione delle telecamere dei dispositivi talvolta concessi, e della soppressione violenta dei tentativi di queste persone di documentare la vita in questi luoghi, alcune di loro sono riuscite a farci arrivare le loro voci, i loro pensieri, le loro grida di aiuto”, scrive in un comunicato la Rete siciliana contro il confinamento.

 

di Susanna Ronconi

Il Manifesto, 26 maggio 2025 Nella riunione annuale del 224 della CND (Commission on Narcotic Drugs), dove si discutono le politiche sulle droghe, gli Stati uniti, per bocca dell’allora segretario Blinken, sbloccano il veto che da decenni impedisce alla Riduzione del danno (RdD) di entrare nella strategia globale: una decisione storica, dopo centinaia di migliaia di morti per fentanyl, anche i paladini della war on drugs si convincono. 2025: la Colombia promuove, e ottiene, una risoluzione quasi sovversiva per l’immobile ordine mondiale proibizionista: due anni di analisi da parte di un panel indipendente su esiti, impatto e efficacia delle tre Convenzioni internazionali. 19 studiosi andranno a vedere cosa funziona e cosa no. E se davvero avranno il modo (e i fondi) per lavorare liberamente, non potranno che approfondire ciò che ...

 

di Murat Cinar

Il Manifesto, 26 maggio 2025 Nuova fase delle proteste. Manifestazioni per Imamoglu, 1.400 in cella. Arresti confermati anche per nove giornalisti. In Turchia le manifestazioni di protesta si diffondono in diversi angoli del paese in varie forme. Mentre gli studenti universitari dichiarano boicottaggio e scendono in piazza, il principale partito d’opposizione, Chp, decide di cessare gli appuntamenti serali in corso dal 19 marzo. Özgür Özel, il leader del Chp, dal palco si è rivolto a centinaia di migliaia di persone la sera del 24 marzo, davanti al Palazzo di Città a Saraçhane, a Istanbul. “Queste non sono semplici manifestazioni di protesta, ma una sfida aperta contro il fascismo. Non ci fermiamo perché ci sono ancora motivi per scendere in piazza. Resisteremo in diversi modi finché i problemi non saranno risolti.

 

di Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni

L’Espresso, 26 maggio 2025 Arresti arbitrari, espulsioni e minacce economiche. “Sembra l’Egitto, la Cina, l’Iran, non gli Usa”. E così muore il Primo emendamento. Alla sede di Fire non sono mai stati così impegnati. “Gli studenti internazionali ci chiamano e ci scrivono perché sono preoccupati. Non hanno solo dubbi sull’opportunità di partecipare o no alle proteste, ma anche sulla necessità di ripulire i social, di cancellare post di critica”. È così che Sarah McLaughlin, ricercatrice dell’organizzazione, descrive a L’Espresso il clima teso che si respira nella nuova America di Donald Trump tra gli stranieri, anche quelli in possesso di documenti in regola. “Sentono che ormai è rischioso non solo urlare le proprie opinioni, ma anche scriverle sulle loro pagine. Si chiedono se sia il caso di auto-censurarsi mentre si trovano qui negli Stati Uniti”.

DOCUMENTI

Articolo: "La dignità dell’uomo e il diritto dei detenuti a mantenere relazioni affettive", di Francesco De Rosa

Garante nazionale. Report analitico sulle pene detentive brevi, aggiornato al 17 marzo 2025

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Dialogo con Francesco Viganò, Vice Presidente della Corte Costituzionale"