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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 24 marzo 2025
di Tommaso Montesano
Libero, 24 marzo 2025 Nordio: reintrodurre il divieto di tenere comportamenti non imparziali. E l’Anm protesta: “Stupore e amarezza”. Il governo pensa a una stretta sugli illeciti disciplinari dei magistrati. In particolare, in sede di attuazione della riforma costituzionale attualmente in discussione al Senato, il Guardasigilli, Carlo Nordio, punta a reintrodurre nell’ordinamento giudiziario, tra i doveri del magistrato, il divieto di “tenere comportamenti, ancorché legittimi, che compromettano la credibilità personale, il prestigio e il decoro” sia della singola toga, sia dell’intera istituzione giudiziaria. Una prescrizione abrogata nel 2006 che adesso il ministro della Giustizia, sulla scorta delle ultime esternazioni “politiche” dei magistrati, è determinato a rispolverare allo scopo “di assicurare e tutelare, nel quadro degli equilibri costituzionali ...
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 24 marzo 2025 Il ritorno dell’ipotesi della “legge bavaglio” per i magistrati in una risposta del ministro a una interrogazione parlamentare di Gasparri. Parodi: “Stupore e amarezza”. “Apprendo con stupore e amarezza che il governo avrebbe intenzione di introdurre un illecito disciplinare delineato con una formula estremamente indeterminata. Ciò verrebbe a costituire un inquietante monito rispetto allo svolgimento delle attività quotidiane e della vita di relazione dei magistrati”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Cesare Parodi interviene sull’ipotesi di sanzioni per comportamenti inopportuni dei magistrati, contenuta nella risposta del ministro della Giustizia Carlo Nordio a un’interrogazione parlamentare del senatore Maurizio Gasparri.
di Edoardo Sirignano
Il Tempo, 24 marzo 2025 “Sulla separazione delle carriere proveremo a chiudere i quattro passaggi parlamentari a ridosso dell’estate. Confidiamo nella condivisione del Parlamento. Questa maggioranza “ad offerta multipla” alla fine ha sempre trovato compattezza e sintesi”. A dirlo Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia.
di Maurizio Crippa
Il Foglio, 24 marzo 2025 Approvato in via definitiva il ddl Zanettin sulla durata delle intercettazioni, ora limitate a 45 giorni. Impossibile, dice il procuratore di Prato. In effetti lui sulle stragi ci ha perso decenni. Se quarantacinque vi sembran pochi. Approvato in via definitiva il ddl Zanettin sulla durata delle intercettazioni, ora limitate a 45 giorni, si sono ascoltate, senza trojan, le più desolate e anche un po’ incredibili contestazioni. Una delle più rimbombanti quella del dottore Luca Tescaroli, oggi procuratore di Prato. Intervistato ieri dal Fatto ha aperto i rubinetti: “Quella appena approvata è solo l’ultima delle riforme che recentemente hanno, oggettivamente, già compresso gli strumenti in mano ai magistrati per reprimere la criminalità”.
di Guido Camera e Valentina Maglione
Il Sole 24 Ore, 24 marzo 2025 Le disposizioni contenute nel disegno di legge del Governo per contrastare la violenza contro le donne rafforzano la posizione delle vittime. Ricadute pratiche incerte per il nuovo reato di femminicidio: è già punito con l’ergastolo l’omicidio del partner o commesso dallo stalker. Rafforzano il ruolo delle vittime di molti reati le disposizioni processuali contenute nel disegno di legge licenziato nei giorni scorsi dal Governo per contrastare la violenza contro le donne e ora in attesa di iniziare il suo percorso in Parlamento. Mentre ha senz’altro un alto valore simbolico ma ricadute pratiche incerte il nuovo delitto di femminicidio, proposto sempre dal disegno di legge. Dal Codice rosso ai nuovi reati Le nuove norme si inseriscono in un panorama ampio di misure volte a prevenire e sanzionare le violenze di genere.
di Michela Finizio
Il Sole 24 Ore, 24 marzo 2025 Manca una definizione unica ma Croazia, Cipro, Malta e Belgio hanno norme ad hoc. L’Italia non è il primo paese ad aver legiferato contro il femminicidio, anche se ancora non esistono dati aggiornati sul fenomeno a livello europeo. L’assenza di statistiche “comuni”, come riportato in una recente inchiesta del Miir di Atene con lo European data journalism network, è legata alla scarsa omogeneità nelle classificazioni degli omicidi tra gli Stati membri: per poter definire femminicidio l’uccisione volontaria di una donna è necessario aspettare l’esito giudiziario, individuare il colpevole oppure i suoi moventi; in altri casi l’assassino dev’essere di sesso maschile, ex o attuale partner, oppure il fatto deve essersi compiuto in ambito domestico. Insomma i Paesi europei sul femminicidio vanno in ordine sparso.
GIURISPRUDENZA
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 24 marzo 2025 Se il pubblico ufficiale non è individuato e resta ignoto, le Procure della Repubblica non possono forzare il reato di rivelazione di segreto d’ufficio estendendo al giornalista il concorso nel reato fuori dagli unici casi possibili di istigazione o di induzione del pubblico ufficiale a violare il segreto; e, a ruota, i pm non possono quindi sequestrare i telefoni e i computer del giornalista allo scopo di aggirarne il segreto sulle fonti. Dalla Cassazione arriva uno stop a pratiche investigative sempre più diffuse, stavolta censurate dall’annullamento del sequestro che la Procura di Firenze ordinò con estrazione per parole chiave il 24 luglio 2024, e che peraltro il 31 luglio i carabinieri eseguirono invece con l’integrale duplicazione degli archivi informatici, a carico di un giornalista del Corriere fiorentino, Simone Innocenti, autore il 17 maggio 2024 di un articolo sul suicidio il 22 aprile di una allieva della Scuola Marescialli di Firenze
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 24 marzo 2025 Le sezioni Unite penali colmano con l’analogia la lacuna dell’articolo 629 bis del Cpp - dove non fissa al momento dell’ingresso in Italia la decorrenza per presentare l’istanza - in base alla norma sulla restituzione del termine. Scatta dalla data di consegna in Italia il decorso del termine per domandare l’annullamento della condanna e lo svolgimento di un nuovo processo di merito per la persona giudicata in assenza e richiesta di scontare la pena in base a Mae esecutivo mentre si trova in altro Stato Ue. Le sezioni Unite penali - nel dirimere un contrasto di giurisprudenza e fornendo un’interpretazione orientata al rispetto del diritto Ue - con la sentenza n. 11447/2025 hanno accolto il ricorso di un cittadino rumeno contro il mancato accoglimento, per tardività, dell’istanza di rescissione del giudicato di cui era stata richiesta l’esecuzione della pena in Italia tramite mandato di arresto europeo “esecutivo”.
di Matteo Indice
Il Secolo XIX, 24 marzo 2025 Lucio Saggio era detenuto per un omicidio a Savona: gli era stata respinta la misura alternativa. Aveva già tentato di uccidersi nell’estate del 2023 il detenuto 70enne che si è suicidato in una cella del carcere di Marassi. Il segretario generale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio in una nota sottolinea che “sale a ventidue l’assurda conta dei detenuti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno nei penitenziari italiani, cui bisogna aggiungere un operatore”. Il detenuto era in carcere già da almeno una decina di anni e sarebbe stato liberato nel 2033. Una lunga pena per reati gravi, anche contro la persona.
di Laura Tonero
Il Secolo XIX, 24 marzo 2025 Mercoledì aveva tentato di togliersi la vita ed era stato trasferito in Terapia intensiva. L’avvocato Miscia: “Lo avevo visto poche ore prima”. È morto ieri mattina, 23 marzo, nell’ospedale di Cattinara, dopo che mercoledì scorso aveva tentato di togliersi la vita in una cella del Coroneo, legandosi le lenzuola al collo. Aveva ventinove anni, si chiamava Walid Mohamed Saad Mohamed. Era arrivato in Italia dall’Egitto. Era in carcere da un mese. È il ventitreesimo suicidio dall’inizio dell’anno tra le persone detenute nelle carceri italiane, il primo a Trieste. Una situazione drammatica anche nei numeri: la capienza della casa circondariale è di 150 posti ma nelle celle ci sono oltre 250 persone.
di Katiuscia Guarino
Il Mattino, 24 marzo 2025 Una inchiesta è stata aperta dalla Procura di Avellino sulla morte di un detenuto di 48 anni all'interno della sua cella nel carcere del capoluogo irpino. A fare la scoperta, nella tarda serata di ieri, sono stati gli agenti penitenziari che hanno tentato di rianimarlo in attesa dell'arrivo dei sanitari del 118. Il detenuto, tossicodipendente, era originario di Montoro (Avellino) e stava scontando una condanna per spaccio di sostanze stupefacenti. La salma, su disposizione della Procura, è stata sequestrata. È il secondo decesso di un detenuto nel carcere di Avellino nel giro di un mese e mezzo.
rtalive.it, 24 marzo 2025 Convocata una conferenza stampa nello studio dell’avvocato Bianca De Concilio sul caso del Renato Castagno, il 37enne detenuto morto durante il trasferimento dal carcere di Fuorni al Ruggi di Salerno. Sarà una conferenza stampa, oggi alle 10.30, molto importante per illustrare le novità sul caso che sta facendo montare la protesta a Salerno con decine di video su Tik tok e altrettanti su altri social per chiedere giustizia per la morte di Renato Castagno, deceduto il 19 marzo scorso per motivi ancora da accertare. Video e foto che andate virali, in alcuni casi superando anche le duemila condivisioni, sono il segno di una diffusa commozione per la morte del 37enne.
di Marina de Ghantuz Cubbe
La Repubblica, 24 marzo 2025 Il report del Garante: a Trastevere 1.054 detenuti per 571 posti. Celle in cui convivono tre, quattro carcerati anziché due. Docce che non funzionano, come i riscaldamenti. Telefonate ai familiari che saltano perché ci sono troppe persone in attesa, spegnendo l’unica fonte di supporto emotivo per chi è recluso. Il sovraffollamento nelle case circondariali di Roma è spaventoso. Si parte da Regina Coeli. Nel carcere di Trastevere, in base agli ultimi dati del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personali, i posti disponibili sono 571 mentre i detenuti sono 1.054. L’indice di sovraffollamento è del 184,6%, ma paradossalmente non si può parlare di emergenza.
ansa.it, 24 marzo 2025 “Più che Mare Fuori, qui è lo Stato a essere fuori. Lo Stato è assente: lascia soli i ragazzi e il personale, già in sottorganico e privo degli strumenti necessari per adempiere alla missione di reinserimento sociale”. Lo ha dichiarato il segretario di Radicali Italiani, Filippo Blengino, che insieme a Bruno Gambardella e Alfonso Maria Gallo (rispettivamente presidente del Comitato nazionale e membro della Direzione), ha visitato gli istituti penali minorili di Airola e Nisida. Spiega Blengino: “Ad Airola la struttura sta letteralmente cadendo a pezzi. I lavori di ristrutturazione previsti dovrebbero porre rimedio a una situazione inaccettabile: gran parte dei locali del carcere è inagibile e, a causa di infiltrazioni, muffa e rischio di crolli, l’area trattamentale è stata sgomberata.
immediato.net, 24 marzo 2025 La Camera Penale di Capitanata, insieme a “Nessuno tocchi Caino” e all’associazione radicale “Maria Teresa di Lascia”, torna nella struttura foggiana tra le più sovraffollate d’Italia. Previsto un punto stampa al termine dell’ispezione. Una nuova visita ispettiva per accendere i riflettori su una delle realtà più drammatiche del sistema carcerario italiano. Il prossimo 25 marzo 2025, la Camera Penale di Capitanata tornerà all’interno della Casa circondariale di Foggia, affiancata ancora una volta dall’associazione “Nessuno tocchi Caino”, con la partecipazione del segretario Sergio D’Elia, e da una delegazione dell’associazione radicale foggiana “Maria Teresa di Lascia”.
laprovinciacr.it, 24 marzo 2025 Visita dei Radicali: “Sovraffollamento e tossicodipendenze in crescita”. Una delegazione dell’associazione radicale ‘Fabiano Antoniani’, rappresentanti delle istituzioni di Cremona e Crema, oltre che della cittadinanza sono nuovamente entrati in visita ispettiva nella Casa circondariale Ca’ del Ferro incontrando la nuova direttrice Giulia Antonicelli e il comandante Letizia Tognali in missione presso la struttura. I numeri continuano a dipingere una situazione di sovraffollamento, con 544 detenuti su una capienza regolamentare di 394, di cui 440 definitivi. Numerosi i detenuti che soffrono di ansia, depressione, ma sono soprattutto affetti da tossicodipendenze, ben 367.
quicosenza.it, 24 marzo 2025 La sociologa Tina Zaccato, nominata un mese fa, illustra il quadro delle criticità e la sua visione progettuale legata al riscatto delle persone che scontano una pena in un istituto di pena. L’emergenza carceri in Italia rimane, purtroppo, di tragica attualità. Alto il numero dei suicidi dietro le sbarre, strutture in sovraffollamento, il senso di alienazione vissuto dalla popolazione carceraria, allontana il principio costituzionale della rieducazione e richiama l’esigenza di intervenire con ingenti risorse umane e finanziarie. La Calabria non sta a guardare, sul territorio i presìdi di tutela sono attivi. Con la delibera del 21 febbraio 2025, il Consiglio comunale di Castrovillari ha nominato Tina Zaccato, classe ‘81, garante per i diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
torinotoday.it, 24 marzo 2025 “Le criticità delle carceri piemontesi sono tante: le strutture sono vecchie, obsolete e usurate dal sovraffollamento”, a dirlo è Bruno Mellano, il garante regionale dei detenuti, “Ci sono spazi abbandonati perché piove dentro e non ci sono i soldi per riparare”. I soldi in realtà - e questa è la buona notizia - stanno per arrivare. È previsto infatti uno stanziamento di un milione di euro per la manutenzione delle carceri e un altro finanziamento di 25 milioni di euro da destinare al Ferrante Aporti.
lavocedeltrentino.it, 24 marzo 2025 In 145 affidati ai servizi sociali. 73 stranieri sottoposti a misure alternative. In Trentino, il numero di condannati sottoposti a misura alternativa alla detenzione ha registrato un calo nel 2023 rispetto all’anno precedente. Secondo i dati pubblicati da Ispat (Istituto di Statistica della Provincia di Trento), nel 2023 sono stati 197 i soggetti coinvolti, rispetto ai 221 del 2022 e ai 222 del 2021. L’analisi dei dati, suddivisi per cittadinanza, genere e tipo di misura, rivela tendenze interessanti. I cittadini italiani continuano a rappresentare la maggioranza (124 nel 2023), con una netta prevalenza maschile (106 uomini contro 18 donne). Tra gli stranieri, la presenza femminile è quasi nulla (0 nel 2023), mentre i maschi stranieri sottoposti a misure alternative sono stati 73.
di Nicoletta Toselli
calabriareportage.it, 24 marzo 2025 Si terrà oggi, presso la Sala Convegni della Casa Circondariale di Paola, l’incontro dal titolo “Emergenza carceri: diritti e criticità del sistema penitenziario. Espiazione della pena e reinserimento”, promosso dalla Camera Penale di Paola “Enzo Lo Giudice”. L’evento vedrà la partecipazione di avvocati, magistrati, rappresentanti delle istituzioni e garanti dei diritti delle persone detenute, con l’obiettivo di approfondire le problematiche del sistema penitenziario e le prospettive di reinserimento sociale per i detenuti. Ad aprire i lavori sarà l’avvocato Egidio Rogati, referente dell’Osservatorio carcere della Camera Penale di Paola. La moderazione sarà affidata all’avvocata Federica Sconza, componente dello stesso osservatorio.
di Franco Insardà
Il Dubbio, 24 marzo 2025 Oltre quei 55 giorni. “Liberiamo Moro dal caso Moro”, di Angelo Picariello, documenta il pensiero moderno, la politica orientata al bene comune e l’impegno per la giustizia riparativa. Marco Bellocchio, nel film “Buongiorno, notte”, immagina Aldo Moro libero per le strade di Roma, al di fuori della prigione in cui era tenuto dalle Brigate rosse. Angelo Picariello, quirinalista di Avvenire, nel suo libro “Liberiamo Moro dal caso Moro. L’eredità di un grande statista” (San Paolo, 472 pagine), “libera” la figura di Moro dai 55 giorni del suo rapimento, restituendo una visione più completa dello statista: antigiustizialista, giusnaturalista, padre costituente, penalista, uomo di governo, ministro degli Esteri, professore attento ai giovani e ai movimenti di contestazione, uomo di pace, vittima del terrorismo, ispiratore della giustizia ...
di Matteo Zuppi*
Il Dubbio, 24 marzo 2025 Chi è stato Aldo Moro, che cosa ci dice oggi quest’uomo “buono, mite, saggio, innocente ed amico” - nelle parole di Paolo VI - che ha offerto la sua vita per tutti noi? Fra i giovani la sua conoscenza resta confinata tutt’al più alla vicenda del rapimento e della sua tragica fine. Ma in realtà anche noi che per ragioni anagrafiche abbiamo avuto modo di vederlo all’opera sulla scena pubblica, non abbiamo chiaro chi sia stato veramente e cogliamo poco l’attualità del suo pensiero. È questo che ci viene in soccorso, ancora di più in questo periodo così buio: “Se fosse possibile dire: “saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a domani”, credo che tutti accetteremmo di farlo.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 24 marzo 2025 L’importanza del dialogo tra l’ex br e la terzogenita dello statista che dice: “La giustizia riparativa è avere a che fare con l’irreparabile”. Agnese Moro, Adriana Faranda: vittima e carnefice. Eppure da oltre diciassette anni, la figlia dell’ex presidente della Democrazia Cristiana, ucciso dalle Brigate rosse nel 1978, e una delle componenti del gruppo che lo ha rapito, tenuto in prigionia per 55 giorni e poi ucciso, si incontrano nell’ambito di un percorso di giustizia riparativa, e parlano insieme di quella dolorosa esperienza. Chi ha provocato il dolore e chi lo ha subìto insieme per lanciare un messaggio di riconciliazione. Come dice una stupenda frase del poeta persiano Rumi - che conclude la serie britannica “The Victim”, dove una madre perdona chi gli ha ucciso il figlio - “Al di là delle idee di male e di giusto c’è un campo: ti incontrerò lì”.
AFFARI SOCIALI
di Cristina Lazzati*
La Repubblica, 24 marzo 2025 I paesi dell’Europa del Nord dominano la classifica della felicità, con la Finlandia al primo posto. L’Italia si piazza in 40° posizione: la sfiducia nelle istituzioni pesa molto sul benessere. I dati del “World Happiness Report 2025”. La felicità è meno individuale di quanto sembri: passa dalla tavola, dal portafoglio restituito al proprietario e, soprattutto, dalla certezza che, in caso di bisogno, qualcuno sarà al nostro fianco. A rivelarlo è il “World Happiness Report 2025”, curato da Helliwell, Layard, Sachs e altri studiosi, che quest’anno esplora come la generosità e la condivisione incidano sulla felicità personale e collettiva.
di Elvira Serra
Corriere della Sera, 24 marzo 2025 La Corte costituzionale ha dato il via libera alle adozioni internazionali per donne e uomini single. Ma su temi dovrebbero intervenire i legislatori, visto che quella di promulgare o modificare le leggi è una delle prerogative per le quali vengono eletti. Il via libera alle adozioni internazionali per donne e uomini single porta con sé una considerazione immediata: bene, e in Italia quando? Immaginiamo quando la Corte Costituzionale si pronuncerà su un caso speculare a quello della donna fiorentina alla quale si deve la sentenza di incostituzionalità che da qui in avanti aprirà le nostre porte ai bambini abbandonati in Paesi diversi dal nostro. Intanto, però, c’è un altro pronunciamento atteso dai giudici, che potrebbe segnare una tappa fondamentale nel percorso a ostacoli verso la maternità delle single.
di Maria Sorbi
Il Giornale, 24 marzo 2025 Situazione caotica alla vigilia di una legge nazionale. Il caso Toscana: le prime domande valutate a inizio aprile. Valeria Imbrogno è l’ex compagna di dj Fabo e nel 2017, tra dolore misto fierezza, lo ha accompagnato in Svizzera per fargli avere il suicidio assistito e mettere fine al suo calvario. Da quel momento coordina il numero bianco dell’associazione Luca Coscioni, e raccoglie le chiamate di chi chiede aiuto per mettere fine alla trappola delle sofferenze “senza uscita”. Le richieste di informazioni sono tantissime: 13.977 in un anno, 38 al giorno. E anche questo conferma quanto sia urgente una legge nazionale che regoli il fine vita.
di Elisa Sola
La Stampa, 24 marzo 2025 L’assessore Rosatelli: “È la linea Meloni, ferita per la città”. Alle 18 in corso Brunelleschi un presidio dei militanti del Gabrio e altre realtà per la difesa dei diritti. Riapre oggi, tra polemiche e proteste annunciate, il “nuovo” Cpr di corso Brunelleschi. Il centro di permanenza per i rimpatri riapre dopo due anni di chiusura. Qui, in teoria già a partire da domani, potrebbero essere reclusi i richiedenti asilo, provenienti da altri centri, che non hanno il permesso di soggiorno o i requisiti per restare in Italia. La riapertura del centro è fortemente voluta dal governo Meloni. Ma è osteggiata da una parte della società civile, da associazioni e anche dal Comune di Torino. L’assessore Jacopo Rosatelli ribadisce ancora una volta: “Per la Città la riapertura del Cpr è una ferita. Un atto voluto dal governo contro l’opinione contraria espressa dal Comune”.
di Valentina Petrini
La Stampa, 24 marzo 2025 C’erano 200 milioni di euro dell’Unione Europea nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il superamento dei ghetti di migranti in Italia. Fondi che probabilmente perderemo o - nella migliore delle ipotesi - saranno spesi per comprare prefabbricati invece che per il recupero di “soluzioni alloggiative, di trasporto, di assistenza sanitaria e d’istruzione, dignitose per i lavoratori del settore agricolo”. Trentasette i comuni d’Italia mappati tra cui dividere lo stanziamento. La fetta più consistente (114 milioni di euro) ai comuni pugliesi. La mappa è quella dei campi di semina e raccolto tra le province di Foggia, Bari e Brindisi.
di Federico Capurso
La Stampa, 24 marzo 2025 Il ministro dell’Interno: “Rafforziamo il sistema dei rimpatri, ce lo chiede l’Europa. Ghani al Kikli non ha mai interagito con noi, i libici si curano spesso in Italia”. Per la prima volta, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi conferma l’ipotesi di imprimere una virata sull’utilizzo dei Centri albanesi di Gjader e Shengjin, finora rimasti vuoti. “Potrebbero avere un ruolo per rafforzare il sistema per rimpatriare i migranti irregolari che non hanno diritto a rimanere in Italia”, dice Piantedosi. Un modo, quindi, per iniziare a utilizzarli, magari utilizzando per i rimpatri anche la parte di struttura dedicata originariamente alle procedure accelerate di frontiera. E grazie alla veste di Cpr, ragiona Pianterosi, “potremo così riportare a casa i soggetti che, altrimenti, finiscono per rendere le nostre città meno sicure.
di Padre Enzo Fortunato
Il Sole 24 Ore, 24 marzo 2025 “Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra”. Sono queste le parole del Papa affidate a una lettera pubblicata sul Corriere della Sera. Parole giustamente riprese e citate da Roberto Benigni in eurovisione nel suo spettacolo sul sogno dell’Europa come progetto di pace perpetua tra i popoli. In tutti i suoi interventi sulla guerra il Pontefice non ha mai espresso una posizione meramente moralistica. Ha sempre cercato di attaccare le ragioni più profonde dell’inimicizia tra gli uomini. Innanzitutto, l’industria delle armi. E purtroppo gli eventi recenti continuano a dargli ragione. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto Internazionale di Ricerca sulla Pace di Stoccolma (Sipri), negli ultimi cinque anni, il mercato globale delle armi ha subito un’accelerazione selvaggia.
di Loretta Napoleoni*
Il Fatto Quotidiano, 24 marzo 2025 Bisogna armarsi per difenderci dice la guerrigliera tedesca Von Der Leyen, Mario Draghi le fa da controcanto, ma da chi esattamente dobbiamo difenderci? Nella costruzione del nuovo ordine mondiale l’Europa è marginale e reagisce di pancia, almeno per ora. Mentre è chiaro che sia Trump che Putin hanno un piano di lungo periodo ben chiaro a favore della crescita e stabilità delle proprie nazioni, un assetto da realpolitik, insomma, in cui la Cina avrà anche un suo ruolo, in linea con il suo status di potenza, o meglio di super potenza mondiale, il Vecchio continente non solo non lo possiede ma da segni di senilità.
di Gabriella Colarusso
La Repubblica, 24 marzo 2025 Convalidato l’arresto del sindaco di Istanbul. Il Paese reagisce: nominato capo dell’opposizione con numeri senza precedenti. Davanti al seggio di Uskudar, il quartiere di Istanbul dove vive Erdogan, la folla si apre per far passare un’anziana con il deambulatore: “Oggi Istanbul, domani la Turchia”, urla un signore in piedi su un parapetto. Applausi. A Kadikoy, roccaforte dell’opposizione sulla sponda asiatica, la ressa per votare alle primarie del Chp blocca un’intera area del quartiere. Pure a Kasimpasa, distretto operaio e conservatore, c’è la fila al seggio dal primo mattino, e solo un candidato: Ekrem Imamoglu.
di Giuliano Foschini
La Repubblica, 24 marzo 2025 I racconti di alcuni detenuti americani nella prigione venezuelana liberati un mese fa: “Il cooperante era vivo e riceveva le medicine”. Febbraio, carcere El Rodeo 1, Venezuela. Alberto Trentini è vivo. È in una cella di due metri per due, dalla quale può uscire pochi minuti al giorno. Lo guardano secondini con nomi in codice che raccontano tutto: Hitler, Diavolo, Squalo, agenti pronti a sedare con la violenza ogni tentativo di protesta. Alberto ha le medicine per la sua malattia ma si trova in condizioni di “tortura psicologica”, insieme ad almeno una settantina di altri detenuti, nel braccio per “stranieri” del carcere di El Rodeo 1.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 24 al 30 marzo 2025
Presentazione del libro: "Ora d'aria. Racconti dal carcere di Bollate" (Milano, 24 marzo 2025)
Seminario Università di Foggia: "Carcere e città. Tra sicurezza e diritti" (Foggia, 27 marzo 2025)
Presentazione del libro: "Il carcere in Italia oggi", di Livio Ferrari (Torino, 27 marzo 2025)
Convegno. "Dall’impossibile al possibile: la scuola in carcere" (Verona, 28 marzo 2025)
Presentazione libro: "Narrazioni e distopie penitenziarie", di Pietro Buffa (Padova, 28 marzo 2025)
Convegno: "Le vittime tra cura e giustizia, in Italia e in Europa" (Verona, 28 e 29 marzo 2025)
Convegno: "I diritti penitenziari e il ruolo dell'Università di Palermo" (Palermo, 1 aprile 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI