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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 21 marzo 2025

di Lorenzo Stasi

L’Espresso, 21 marzo 2025 Polemiche per l’assenza di Nordio. Restano i dati (drammatici) dei penitenziari in Italia: da inizio anno già 20 suicidi (nel 2024 ne erano stati 89) e un tasso d’affollamento del 132 per cento. Alla Camera dei deputati era il giorno della seduta straordinaria chiesta dalle opposizioni sulla situazione delle carceri italiane. Ma in Aula, tra i banchi del governo, le opposizioni lamentano l’assenza dei ministri. Non c’è nemmeno il Guardasigilli, Carlo Nordio (ma in extremis è arrivato il viceministro della Giustizia, il forzista Francesco Paolo Sisto). Prima delle polemiche politiche - con le forze di minoranza che hanno accusato l’esecutivo di disinteressarsi dei problemi dei penitenziari - ci sono i numeri. E parlano chiaro: “Con gli ultimi due suicidi delle scorse ore sono già 20 le persone che si sono tolte la vita in questa ...

 

di Federica Olivo

huffingtonpost.it, 21 marzo 2025 Seduta straordinaria per parlare dei drammi dei penitenziari. Respinte le proposte della minoranza. La ricetta del governo? Più penitenziari e più misure contro le rivolte (causate dal sovraffollamento). No a indulto e liberazione anticipata speciale. Protesta delle opposizioni: “Vergogna. Dov’è il ministro?”. Si parla di carceri e i banchi della maggioranza, alla Camera, sono quasi vuoti. Una manciata di parlamentari quasi tutti distratti. Quelli del governo restano vuoti. Eccezion fatta per la sventurata sottosegretaria all’Economia Sandra Savino, costretta ad annuire quando le opposizioni le dicono che il carcere non è materia sua.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 21 marzo 2025 Dal centrodestra un no senza appello agli sconti di pena proposti da Giachetti, che amplierebbero di poco un abbuono già in vigore da quasi 12 anni. Un round va ai garantisti, un altro all’ala rigorista. Nel giro di poche ore la maggioranza offre due volti simmetrici e opposti, sul versante giudiziario: mercoledì sera il sospirato via libera alla legge Zanettin sulle intercettazioni, che ne fissa in 45 giorni il limite di durata ordinario, ieri mattina lo spettacolo poco edificante offerto dall’intero centrodestra, governo incluso, sul carcere, con l’Aula disertata o quasi nel giorno in cui le opposizioni l’avevano convocata per affrontare il dramma del sovraffollamento e la tragedia, anzi la vergogna di Stato, dei suicidi dietro le sbarre.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 21 marzo 2025 Opposizioni furiose nella seduta straordinaria alla Camera: l’Aula si anima solo per votare la mozione di maggioranza. L’emergenza sovraffollamento e suicidi in carcere (già venti nel 2025) continua a protrarsi nell’indifferenza della maggioranza parlamentare e del governo. Oggi era stata convocata una seduta straordinaria a Montecitorio, richiesta dalle opposizioni la scorsa settimana, ma l’Aula era semi deserta e per l’esecutivo era presente solamente Sandra Savino, sottosegretaria al Mef, estranea completamente alla questione. Solo verso la fine della discussione generale è arrivato il vice ministro Francesco Paolo Sisto, limitandosi a dare parere positivo alla mozione di centrodestra e negativo alle due di minoranza. Assente il Guardasigilli Nordio.

 

di Angela Stella

Il Dubbio, 21 marzo 2025 Di Nordio neppure l’ombra. Unica presente alla discussione la sottosegretaria (al Mef) Savino. All’ultimo arriva trafelato Sisto, ma solo per dare parere negativo alle mozioni di minoranza e positivo a quella della maggioranza che vuol potenziare il gruppo contro le rivolte carcerarie creato da Delmastro. “Vergogna”: è la parola che più ha riecheggiato ieri dai banchi dell’opposizione alla Camera dei deputati per stigmatizzare l’assenza della maggioranza e del Governo mentre si teneva la seduta straordinaria sul tema delle carceri. L’avevano richiesta Pd, Iv, +Europa, Av, Azione e M5S la scorsa settimana presentando anche due mozioni, tra cui una elaborata insieme a Nessuno Tocchi Caino, per fronteggiare il sovraffollamento e i suicidi dietro le sbarre. “La condizione è a dir poco drammatica ...

 

di Francesco Grignetti e Francesco Malfetano

La Stampa, 21 marzo 2025

Le carceri scoppiano di detenuti, ma alla Camera regna il disinteresse: maggioranza e Nordio si presentano solo all’ultimo momento per votare il piano dello stesso ministro. Scena deprimente alla Camera: per una seduta straordinaria sulle condizioni del carcere, va in scena il disinteresse. Il ministro Carlo Nordio e la maggioranza si presentano solo all’ultimo momento per votare un loro documento. Le opposizioni si affannano a spiegare come e perché la situazione carceraria è sull’orlo del collasso, ma il “mantra” è il solito: il picco di suicidi non ha nulla a che fare con il sovraffollamento, e comunque stanno arrivando più celle. Perciò nessuna misura sfolla-carceri.

 

di Fulvio Fulvi

Avvenire, 21 marzo 2025 Rimane grave la situazione nelle carceri italiane, dove si continua a morire, per mano propria o per motivi da accertare (e che nella maggior parte dei casi non si conosceranno mai): 21 i suicidi di detenuti dall’inizio dell’anno, 49 i decessi determinati da altre cause. E muoiono detenuti giovani: l’età media delle vittime è di 43 anni. Gli ultimi due ristretti che si sono tolti la vita, martedì scorso, sono italiani: un 39enne si è impiccato nella cella dell’istituto penale di Foggia (uno dei più sovraffollati e turbolenti d’Italia) dove era entrato due giorni prima per maltrattamenti alla compagna, l’uomo aveva già provato a uccidersi in una precedente detenzione tagliandosi le vene ai polsi, e fu salvato dall’intervento degli agenti di polizia penitenziaria, i suoi familiari hanno inoltrato una denuncia per mancato controllo ...

 

di Vittorio Coletti e Lorenzo Zilletti

Il Dubbio, 21 marzo 2025 I numeri sono come i fatti: testardi. E le parole servono non solo a commentarli, ma a determinarsi in conseguenza. Partiamo, dunque, dalle cifre: a fine febbraio, i reclusi nelle carceri italiane erano 62.165, rispetto a una capienza regolamentare di 51.323, ma effettiva di 46.836. Un sovrannumero di 15.329 unità. Più macabra la conta dei suicidi: 62 nel 2020; 59 nel 2021; 84 nel 2022; 68 nel 2023; 91 nel 2024; 20 da inizio 2025. Risparmiamo al lettore la descrizione dell’orrore dei luoghi, ove ad esser negata non è soltanto la libertà ma la dignità della persona, limitandoci ad osservare che nessun’altra struttura destinata ad “ospitare” esseri umani (ospedali, uffici, fabbriche, scuole, ecc.) che si trovasse in questa condizione si salverebbe dalla chiusura forzata, disposta per via amministrativa o giudiziaria.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 21 marzo 2025 Assemblea straordinaria alla Camera: “Occasione persa”. Dibattito senza il ministro Nordio. La maggioranza c’è solo per il voto. “C’è un certo sentore di dileggio del Parlamento”, dice sardonica la dem Debora Serracchiani dopo quasi due ore di interventi a tutto tondo sulle carceri pronunciati nell’aula di Montecitorio dai deputati dell’opposizione davanti ai banchi di fatto vuoti del governo. “Un’occasione mancata”, come l’hanno definita in tanti, l’assemblea straordinaria - la prima nel suo genere - che la Camera ha finalmente dedicato ieri mattina all’emergenza carceri per discutere e votare due mozioni delle opposizioni (una del M5S e l’altra di Pd, Avs, Iv, +Europa e Azione) che proponevano soluzioni alternative alle inefficaci, quando non dannose, ricette governative.

 

di Luca Sofri

ilpost.it, 21 marzo 2025 In due anni e mezzo il ministro Nordio ha fatto più che altro tanti annunci. Da quando è in carica il governo di Giorgia Meloni, cioè da due anni e mezzo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha spesso parlato del grave problema del sovraffollamento delle carceri italiane proponendo come soluzione soprattutto di aumentarne la capienza. In due anni e mezzo, però, di concreto è stato fatto molto poco. Nelle carceri ci sono ancora diecimila persone detenute in più rispetto alla capienza regolamentare, quasi sedicimila in più se si considerano anche tutte le celle inagibili per via di guasti e lavori di ristrutturazione in corso. Significa che ci sono celle con troppi letti, spazi personali ridotti, possibilità di svolgere attività ricreative o formative compromesse, e in definitiva condizioni di vita pessime o degradanti.

di David Allegranti

lettera43.it, 21 marzo 2025 A questa maggioranza manettara l’emergenza non interessa per nulla. Nemmeno quella degli istituti minorili finiti al collasso dopo il Dl Caivano. L’unica idea per risolvere il loro sovraffollamento? Spostare i ragazzi ristretti nelle prigioni per adulti. E tanti saluti all’approccio educativo. Un disastro dopo l’altro. Ma ci sarà qualcosa sulle carceri - un obiettivo, un proposito, un auspicio - che questo governo riuscirà a portare a termine? Giovedì alla Camera la maggioranza ha fatto passare una mozione alla camomilla e ha bocciato due mozioni dell’opposizione durante un’assemblea straordinaria sullo stato di salute degli istituti penitenziari italiani. Di straordinario però qui c’è solo l’ignavia del Governo che aveva promesso un piano di edilizia carceraria scomparso nei meandri di via Arenula.

 

ansa.it, 21 marzo 2025 Si è svolto ieri mattina l’incontro tra il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Riccardo Turrini Vita, assieme a una delegazione della conferenza nazionale dei garanti territoriali, dando seguito ad una precedente riunione del 12 marzo scorso. Il presidente Turrini Vita, in riscontro alle comunicazioni offerte in quell’occasione dal ministro, ha espresso “l’apprezzamento” del Garante per il piano di pronto accrescimento degli spazi detentivi, con la raccomandazione di prestare speciale attenzione alla progettazione di spazi comuni e di lavoro, nonché alla presenza dei presidi sanitari, anche se non posti nella disponibilità del Ministero.

 

di Gianni Vigoroso

ottopagine.it, 21 marzo 2025 La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale aveva chiesto da tempo un incontro con il Ministro Carlo Nordio. Dopo l’incontro dell’11 marzo, nella mattinata odierna un nuovo incontro. con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio con il Portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, con il garante regionale del Piemonte Bruno Mellano e la garante comunale di Roma Valentina Calderone. Il Portavoce della Conferenza ha riportato alcuni contenuti della discussione: “Abbiamo ricordato al Ministro i dati ufficiali del Dap: sono oltre 23.000 i detenuti che attualmente si trovano in un regime detentivo chiuso, che non hanno attività trattamentali significative, non hanno ore ...

 

sestopotere.com, 21 marzo 2025  “L’amministrazione penitenziaria con questo Governo ha fatto grandi passi avanti rispetto alle forti penalizzazioni del passato sia sul piano delle assunzioni sia su quello dei mancati investimenti in dotazioni e strumentazioni più moderne e efficaci”. Così il deputato della Lega Jacopo Morrone in dichiarazione di voto sulla mozione di maggioranza riguardante la situazione nelle carceri, discussa alla Camera nella tarda mattinata di oggi. Dopo aver citato “alcuni punti significativi dell’azione innovatrice di questo esecutivo”, indicando, tra gli altri, le nuove immissioni di personale, in particolare di agenti del Corpo di polizia penitenziaria, Morrone è passato al tema “delicatissimo” dei suicidi in carcere.

 

di Matteo Simighini*

Il Cittadino, 21 marzo 2025 Il 21 marzo 1963 venne definitivamente chiuso il penitenziario di Alcatraz, che all’epoca ospitava poco meno di trecento detenuti. Un carcere particolarmente duro, giacché era stato concepito appositamente per contenere i criminali più pericolosi. Dopo solo trent’anni dalla sua apertura (1934), il governo federale degli Stati Uniti, sotto la presidenza di J. F. Kennedy, stabilì di interromperne l’attività, a fronte degli eccessivi costi di mantenimento e delle numerose difficoltà logistiche, legate soprattutto all’ubicazione del penitenziario, costruito su un’isola al largo della baia di San Francisco, in California. Inoltre, l’architettura fatiscente non era in linea con le nuove politiche carcerarie che erano state introdotte nel Paese. Il governo Kennedy, infatti, aveva approvato importanti finanziamenti per ...

 

di Giovanni Fiandaca

Il Foglio, 21 marzo 2025 Più reati e più pene, tanto più se privi di comprovabile giustificazione, accrescono il potere dei pubblici ministeri e a ingolfano la macchina giudiziaria e gli uffici della magistratura di sorveglianza, oltre a provocare inutili sofferenze ed effetti dannosi di varia natura, non solo alle persone sottoposte a pena ma anche alle loro famiglie. Una premessa. Interpellato tra altri sulla sorprendente e spericolata bocciatura da parte di Delmastro della riforma delle carriere come concepita dal guardasigilli Nordio, il vice-presidente della Camera Giorgio Mulè ha dichiarato all’intervistatore (Il Fatto del 15 marzo): “Sapesse quante cose a me non piacciono del governo, della deriva panpenalistica in giù, ma noi le votiamo per lealtà. Si chiamano compromessi e compensazioni”.

 

di Davide Imeneo*

Corriere della Sera, 21 marzo 2025 Luisa Impastato: “Serve un piano educativo strategico che parta dai più piccoli”. Peppino Impastato è un simbolo della lotta contro la mafia, (oggi si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ndr.), non solo per il suo coraggio e le sue denunce pubbliche, ma anche per l’eredità di impegno civile che ha lasciato alle generazioni successive. Ripercorriamo il ricordo di Peppino attraverso gli occhi di sua nipote, Luisa Impastato, con cui abbiamo discusso il cambiamento della mafia, le politiche necessarie per contrastarla e il ruolo fondamentale delle donne nella lotta contro la criminalità organizzata. “Io non ho conosciuto direttamente Peppino, sono nata nove anni dopo il suo assassinio - racconta la giovane direttrice di Radio Aut - i ricordi che ...

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 21 marzo 2025 L’ex procuratore antimafia e deputato M5s: “Vogliono riportare la polizia sotto l’esecutivo”. Dalla stretta draconiana alle intercettazioni alla separazione delle carriere fino all’animosità di questa maggioranza verso i giudici italiani, secondo l’onorevole Federico Cafiero De Raho, magistrato antimafia prestato al M5s, c’è un filo rosso che lega il tutto. “Quando avranno impedito ai magistrati di fare le indagini, il passo successivo sarà togliere loro la potestà di farle e dare tutto il potere alla polizia, che significa l’esecutivo”.

 

di Edmondo Bruti Liberati

Il Foglio, 21 marzo 2025 La riapertura dell’indagine nei confronti di Andrea Sempio ci propone un revival. I telegiornali del 13 marzo hanno diffuso l’immagine dell’assalto dei cronisti televisivi all’indagato nel momento in cui, sceso da un taxi, accompagnato dai suoi avvocati, entrava a Milano nella caserma dei Carabinieri per sottoporsi al prelievo del Dna. Senza bisogno di richiamare la presunzione di innocenza, è stata una indegna gogna mediatica, irrispettosa della dignità della persona dell’indagato e, anche, della dignità della giustizia. Una scena che poteva e doveva essere prevenuta ed evitata anzitutto dai responsabili della magistratura e della polizia giudiziaria, perché, purtroppo, era prevedibile che i media non si sarebbero sottratti all’agguato.

 

L’Unione Sarda, 21 marzo 2025 Irene Testa subissata di insulti dopo aver denunciato condizioni carcerarie precarie, la difende l’allevatore di Burcei che da innocente ha passato oltre 30 anni in cella. Beniamino Zuncheddu sta con la Garante dei detenuti, Irene Testa. L’esponente dei radicali nei giorni scorsi ha denunciato inaccettabili condizioni di detenzione all’interno del carcere di Bancali, a Sassari ed è stata subissata di insulti. Sui social in tanti, troppi, si sono scagliati contro di lei e contro chi è rinchiuso dietro le sbarre, compreso un giovane che aveva iniziato lo sciopero della fame. “Chiudete anche lei”, era per Testa. “Meglio, che a breve c’è la prova costume”, era per il ragazzo che aveva iniziato la protesta. E questi sono stati i commenti più leggeri.

di Salvatore De Napoli

La Città di Salerno, 21 marzo 2025 La Procura apre un fascicolo sul decesso del 37enne Renato Castagno: sequestrata la salma, disposta l’autopsia. “Presenteremo subito dopo l’autopsia una denuncia alla Procura di Salerno affinché accerti eventuali responsabilità del sistema carcerario nella morte di Renato Castagno”. L’avvocato Bianca De Concilio annuncia il ricorso alla magistratura per fare luce sul decesso del detenuto salernitano Renato Castagno, morto a 37 anni dopo un malore accusato a Fuorni, non si sa ancora causato da cosa. Gli uffici guidati dal procuratore Giuseppe Borrelli, intanto, hanno già aperto un fascicolo per appurare le cause di una morte che resta avvolta nel mistero: al momento, il procedimento è contro ignoti, la salma è stata sequestrata e nelle prossime ore si procederà con il conferimento dell’incarico ...

 

di Elisabetta Cina

gaeta.it, 21 marzo 2025 La morte di Habashy Rashed Hassan Arafa, migrante egiziano, solleva interrogativi sulle condizioni sanitarie nei penitenziari italiani e l’importanza dell’accoglienza nella comunità di Riace. La notizia della morte di Habashy Rashed Hassan Arafa ha colpito profondamente la comunità del comune di Riace, noto per la sua accoglienza ai migranti. L’uomo, di origini egiziane, era stato condannato con l’accusa di scafismo e aveva trovato rifugio a Riace dopo aver trascorso quasi quattro anni in carcere. Il sindaco Mimmo Lucano ha condiviso il suo cordoglio attraverso i social media, descrivendo Hassan come un amico e rivelando come le sue ultime settimane siano state segnate dalla sofferenza e dall’umanità di un uomo costretto a combattere contro un sistema che lo ha emarginato.

 

lacnews24.it, 21 marzo 2025 “I migranti dietro le sbarre sono gli ultimi tra gli ultimi”, denuncia la senatrice che si rivolge ufficialmente si ministri Nordio e Schillaci. Il caso di Ahmed, che dopo l’interessamento di Mimmo Lucano trascorrerà i suoi ultimi giorni a Riace. “In Italia i migranti detenuti sono gli ultimi tra gli ultimi, privati delle cure essenziali e abbandonati nell’indifferenza. La vicenda di Habashy Rashed Hassan Arafa, detto Ahmed, ne è una tragica conferma. Gravemente malato di tumore, è rimasto per ben cinque anni dietro le sbarre del carcere di Reggio Calabria, invisibile, senza visite specialistiche, né assistenza adeguata, ostacolato da barriere linguistiche e dall’incapacità del sistema penitenziario di tutelare i più vulnerabili. Solo quando era ormai troppo tardi è stato visitato e grazie all’intervento di Mimmo Lucano ...

 

forlitoday.it, 21 marzo 2025 Durante la visita, i consiglieri hanno potuto confrontarsi con la dirigente e dialogare con i detenuti impegnati in attività funzionali al reinserimento sociale, al rispetto della legalità e alla costruzione di percorsi lavorativi. Martedì una delegazione di consiglieri comunali ha visitato il carcere di Forlì. Accompagnati dalla dirigente Carmela De Lorenzo e dal sostituto commissario della Polizia Penitenziaria Gennaro Zampella, gli amministratori sono stati accompagnati a conoscere i percorsi formativi e le attività presenti all’interno della struttura, tra cui la cartiera Manolibera e i tre laboratori artigianali di assemblaggio elettrico della sezione protetta. La visita ha poi interessato i locali infermieristici, la biblioteca, le cucine, la sezione femminile e la chiesa.

 

di Irina Smirnova

farodiroma.it, 21 marzo 2025 Le parole di padre Marco Tasca sull’inclusione dei detenuti e il cammino della Chiesa. Nel suo messaggio per la Quaresima, padre Marco Tasca, arcivescovo di Genova, ha richiamato l’attenzione dei cattolici sulla condizione dei detenuti, invitando a un atto di misericordia concreta verso chi vive nel mondo del carcere. Il messaggio prende spunto dal monumento dedicato alla Polizia Penitenziaria al cimitero di Staglieno, un simbolo di separazione tra la libertà e la privazione della stessa.

 

di Fabiana Cofini

rainews.it, 21 marzo 2025 È stato il primo a tenersi in un istituto penitenziario in Italia e il secondo in Europa. Dieci speaker, fra cui anche due detenuti, hanno raccontato la loro esperienza dietro le sbarre e come ‘dentro’ lo scorrere dei minuti abbia una valenza diversa. Come scorre il tempo quando non si ha la libertà di impegnarlo liberamente? I 60 secondi che compongono un minuto si misurano sempre alla stessa velocità? Al diverso ritmo che il tempo acquisisce quando si è in carcere e alle varie dimensioni che lo scorrere delle lancette assume a seconda delle proprie esperienze di vita, è stato dedicato il TEDxCarcerediPotenza.

 

Ristretti Orizzonti, 21 marzo 2025 Acquisire la capacità di rispettare le regole di una disciplina sportiva per imparare ad allenarsi alle regole della società civile. È l’obiettivo condiviso da tutti gli interlocutori che hanno preso parte alla conferenza stampa di presentazione dei progetti “Sportivi inside” e “Libera…mente sport”, finanziati nell’ambito dell’avviso “Sport di tutti - Carceri”, svoltasi del salone del Circolo Unione di Lucera giovedì 20 marzo. I due progetti prenderanno il via ad aprile 2025 e dureranno 18 mesi, promuovendo all’interno della Casa Circondariale di Lucera la pratica di diverse discipline sportive e non solo.

 

Corriere della Sera, 21 marzo 2025 L’evento promosso dall’associazione milanese Amici della Nave OdV, in collaborazione con Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio: alle 20.30 di sabato 22 marzo 2025, nella Chiesa della Conversione di San Paolo. La voce degli ex detenuti del carcere milanese di San Vittore unita a quelle dell’Accademia Corale Vittore Veneziani e de I Cantori del Vòlto. Gli archi e i fiati dell’Orchestra Antiqua Estensis, con cantanti e musicisti solisti d’eccezione come Paolo Ghidoni. E le voci recitanti del Macró Maudit Teáter di Milano. Insieme per interpretare a Ferrara, in questo tempo di Quaresima, i temi de La Passione evangelica nella sua attualità: alle 20.30 di sabato 22 marzo 2025, nella Chiesa della Conversione di San Paolo.

 

di Barbara Piccininni e Massimo Prearo

Il Manifesto, 21 marzo 2025 Le “Nuove indicazioni” nazionali per il primo ciclo di istruzione del ministro Valditara stanno facendo discutere molto. Un passaggio decisamente preoccupante è quello relativo alla necessità di rifondare i rapporti tra scuola e famiglia che sembra di fatto un preludio all’istituzione del cosiddetto consenso informato previsto dai progetti di legge presentati da due esponenti della maggioranza. Il 19 febbraio 2025 a Roma, l’associazione ProVita & Famiglia ha convocato una conferenza stampa per lanciare un ultimatum alla maggioranza sul tema della “libertà educativa” delle famiglie. Sorprendente, considerato che dall’arrivo di Meloni al governo le dichiarazioni pubbliche di questi attivisti pro-life e anti-gender tendono generalmente ad applaudire tutta una serie di iniziative contro quello “sbaglio della mente umana” ...

 

di Irene Famà

La Stampa, 21 marzo 2025 Sparizioni forzate, torture, uccisioni illegali e altri crimini di diritto internazionale. È lunga la lista di accuse che pesano su Abdel Ghani al-Kikli conosciuto come Gheniwa. Il capo delle milizie di Tripoli è tornato in Italia dopo essere stato visto lo scorso luglio alla finale del campionato libico di calcio organizzato a Roma dal governo libico. Al-Kikli guida dal gennaio 2021 l’Autorità per il sostegno alla stabilità (Ass), milizia creata dal governo della Libia incaricata di garantire la sicurezza delle sedi e delle autorità di governo, partecipa ai combattimenti, arresta persone sospettate di reati contro la sicurezza nazionale e collabora con altri organismi di sicurezza.

 

di Emilio Carelli

L’Espresso, 21 marzo 2025 L’umanità ha dimostrato che la giustizia, la pace e la comprensione reciproca possono prevalere. In un periodo in cui venti di guerra sono tornati prepotentemente a spirare in molte parti del mondo, mi ha molto colpito per l’attualità delle questioni poste, il libro di Gianluca Sadun Bordoni, “Guerra e natura umana” (vedi pagina 20). È un’analisi penetrante e provocatoria che affronta un tema tanto antico quanto attuale: la guerra come manifestazione intrinseca della natura umana. L’autore si distingue per il suo approccio rigoroso e multidisciplinare, attingendo a conoscenze provenienti dalla biologia, dalla storia, dalla psicologia e dalle scienze sociali. Il saggio non si limita a esaminare le guerre passate, ma si interroga sulle radici profonde che caratterizzano ogni conflitto, chiedendosi se l’umanità sia in grado ...

 

di Elena Molinari

Avvenire, 21 marzo 2025 La rotta di collisione fra Donald Trump e la magistratura americana impartita dai primi atti della nuova Amministrazione Usa ha prodotto il temuto impatto. I suoi effetti non sono ancora chiari, ma bisogna accettare l’idea che è solo il primo scontro e che altri Big Bang costituzionali sono dietro l’angolo. Nell’ultima settimana il capo della Casa Bianca ha ignorato gli ordini di vari tribunali federali, rifiutandosi di revocare la sospensione degli aiuti esteri, le deportazioni di categorie protette di immigrati, alcuni tagli alla spesa federale e il licenziamento massiccio di dipendenti pubblici.

 

di Mariano Giustino

Il Riformista, 21 marzo 2025 La storia si ripete, prima come tragedia, poi come farsa. Erdoğan fu vittima di un regime che lo mise dietro le sbarre per estrometterlo da primo cittadino e dalla scena politica; adesso è lui a mettere in carcere il suo principale rivale. Hanno sfidato ogni divieto, i giovani studenti in marcia lungo le strade di Istanbul verso Saraçhane, per manifestare la loro rabbia e il loro sostegno per il sindaco dietro le sbarre. Hanno superato barricate, hanno affrontato i famigerati Toma (i cannoni ad acqua), hanno sfidato i lacrimogeni della polizia in assetto antisommossa. Hanno marciato a migliaia in una megalopoli militarizzata, giovani e anziani, donne e bambini, studenti e lavoratori; hanno camminato per ore e per chilometri, pacificamente.

 

DOCUMENTI

Associazione Italiana dei Professori di Diritto Penale (AIPDP). Call for abstracts: "La rieducazione, tra pena e riparazione"

Articolo: "Una progettistica carceraria che tradisce la Carta costituzionale e la cultura architettonica", di Cesare Burdese

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Impiccati" - Il suicidio, per alcuni prevedibile, di Vincenzo Pupillo avvenuto nel sovraffollato carcere di Foggia. "Seconda Chance: Speciale Sardegna" - Le attività svolte per trovare lavoro ai detenuti nelle carceri Sarde