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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 15 marzo 2025
di Cesare Burdese*
L’Unità, 15 marzo 2025 Nei giorni a cavallo di febbraio e marzo, con una delegazione di Nessuno tocchi Caino e delle Camere penali, ho visitato l’Istituto Penale per i Minorenni di Treviso, le carceri di Cuneo, di Fossano, di Saluzzo, di Asti, di Alba e di Vercelli. In viaggio nell’universo carcerario da quarant’anni, ogni volta rimango sconcertato per la miseria materiale dei luoghi e i limiti dell’esecuzione penale in atto. Constato realtà lontane dalla retorica del carcere che riabilita.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 15 marzo 2025 L’associazione chiede di attuare le indicazioni della Commissione Ruotolo: più autonomia agli istituti, attività riabilitative obbligatorie. Oltre all’assunzione di 10mila giovani operatori. “È assolutamente necessario che si discuta ai più alti livelli e in Parlamento di quanto sta accadendo nelle carceri. Siamo a un punto critico da cui è necessario uscire con una serie di provvedimenti urgenti che non possono più essere rimandati senza mettere a rischio la dignità di chi in carcere è recluso, ma anche di chi in carcere lavora”. A lanciare l’appello è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, associazione da oltre vent’anni in prima linea nella tutela dei diritti nelle strutture detentive. Un grido d’allarme che arriva in un momento critico: i dati parlano di un sistema al limite, tra sovraffollamento record, condizioni igienico-sanitarie indegne e un’emergenza suicidi che non accenna a placarsi.
di Catello Vitiello*
Il Dubbio, 15 marzo 2025 Dalla mozione parlamentare sul carcere la scossa a un sistema che volta lo sguardo. L’emergenza carceraria in Italia è una ferita aperta che non si riesce a rimarginare, un problema strutturale che si trascina da decenni e che nel 2024 ha raggiunto un punto di rottura. Con un tasso di sovraffollamento del 132%, una crescita esponenziale dei suicidi in carcere e una carenza di personale ormai drammatica, il nostro Paese rischia di subire nuove sanzioni dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, come già avvenuto con la storica sentenza Torreggiani del 2013.
di Mauro Bazzucchi
Il Dubbio, 15 marzo 2025 Il sottosegretario si lascia sfuggire alcune critiche alla riforma. L’audio della conversazione finisce online, l’opposizione insorge, il ministro minimizza. Nel momento di maggiore coesione da parte della maggioranza, un infortunio del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha fatto addensare delle nubi attorno al cammino della riforma della giustizia e rilanciato una polemica politica che sembrava sopita dopo l’incontro della settimana scorsa a Palazzo Chigi tra il governo e le toghe. L’esponente dell’esecutivo, infatti, si è lasciato andare a una serie di disinvolte e personali considerazioni sul testo Nordio, nel corso di una conversazione informale con un cronista del Foglio, che poi è stata pubblicata.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 15 marzo 2025 L’incredibile giornata di Delmastro che lascia allibiti Meloni e Nordio. Prima le scuse, poi la smentita al Foglio, che però pubblica l’audio delle sue dichiarazioni contro la riforma della giustizia. L’irritazione della premier. “Scusate, mi è scappata”. Così ieri mattina, appena giunto al ministero della Giustizia, il sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove si è giustificato col Guardasigilli Carlo Nordio e lo staff di Via Arenula per le sue dichiarazioni, riportate sul Foglio, contro la riforma costituzionale elaborata dallo stesso ministro Nordio. Le frasi di Delmastro (“Dare ai pm un proprio Csm è un errore strategico, l’unica cosa buona della riforma è il sorteggio”) hanno lasciato di stucco il ministro della Giustizia.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 15 marzo 2025 Più dello sciopero dei giudici, più dei convegni, delle assemblee, degli editoriali, delle interviste televisive. La critica di maggior peso alla riforma della giustizia del governo Meloni - quella che vuole separare una volta per tutte le carriere dei magistrati, sdoppiare il Csm e sorteggiarne i togati - è arrivata da parte del sottosegretario Andrea Delmastro in un esplosivo “colloquio informale” uscito ieri sul Foglio. “C’è un rischio nel doppio Csm - dice il colonnello meloniano -. O si va fino in fondo e si porta il pm sotto l’esecutivo, come avviene in tanti paesi, oppure gli si toglie il potere di impulso sulle indagini. Ma dare un Csm al pm è un errore strategico che, per eterogenesi dei fini, si rivolterà contro.
di Giacomo Salvini
Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2025 Mantovano e Fazzolari lo fanno smentire. Tajani chiede un “vertice di maggioranza”. Mulè: “Così aiuta la sinistra”. L’ennesimo scivolone. Stavolta politico. Consegnato al Foglio, in uno sfogo per dire che della riforma sulla separazione delle carriere gli piace “solo il sorteggio”. E nient’altro. Un colpo, durissimo, all’unica riforma costituzionale che il governo proverà a portare a casa, quella della Giustizia. E anche al suo stesso ministro, Carlo Nordio, che su questa riforma ha puntato tutto. È l’ennesima giornata nera per il sottosegretario alla Giustizia di FdI, Andrea Delmastro Delle Vedove. Appena a Palazzo Chigi leggono le dichiarazioni che Delmastro affida al Foglio contro la separazione delle carriere scatta l’allarme. Anche gli alleati, soprattutto quelli di Forza Italia, scattano contro Delmastro.
di Gianluca De Rosa
Il Foglio, 15 marzo 2025 L’ex pm di Mani pulite, ministro e oggi agricoltore scherza sulla vicenda Delmastro: “In fondo chissenefrega di cosa dice, quel che conta è che questa legge è giusta. Io sono per la separazione delle carriere dal 1989”. “Ma chi se ne importa di quello che dice Delmastro, la riforma della magistratura è giusta”, dice Antonio Di Pietro. L’ex pm di Mani Pulite, ministro del centrosinistra, leader dell’Italia dei valori, oggi semplice agricoltore nella sua terra, il Molise, ci risponde al telefono proprio da lì dove, con qualche difficoltà di linea, gli raccontiamo delle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia contro la riforma costituzionale voluta dal suo diretto superiore, il ministro Carlo Nordio. “Probabilmente Delmastro sarà andato a bere insieme a Nordio e avrà un po’ esagerato”, scherza Di Pietro.
di Simona Musco
Il Dubbio, 15 marzo 2025 Dopo le parole di Delmastro, il sindacato delle toghe ha gioco facile nel rilanciare il pericolo già prospettato in piazza con lo sciopero contro le carriere separate. Alla fine la colpa, dice il ministro della Giustizia Carlo Nordio, sarebbe dell’Associazione nazionale magistrati. Colpevole di fare il processo alle intenzioni del governo, “prospettando la soggezione del Pm all’esecutivo”, cosa che “non aiuta il dialogo che ci proponiamo di mantenere, pur nella differenza di idee”. Un “pericolo” che, però, è identico a quello prospettato dal sottosegretario Andrea Delmastro nella sua chiacchierata “informale” col Foglio, che ha poi reso pubblico l’audio della stessa.
di Andrea Pugiotto
L’Unità, 15 marzo 2025 Il bene giuridico della vita non ammette diversa tutela a seconda del genere. Ed elevare a reato autonomo l’omicidio di una donna “in quanto donna” sulla base del movente trasforma il giudice in palombaro dell’animo umano. L’ergastolo? Lo prevede già l’omicidio aggravato da stalking. Il ddl governativo è stato uno spot per l’8 marzo e c’è chi dice: è già pronto un posto davanti alla Corte Costituzionale. Il reato di femminicidio è la mimosa che il Governo intende regalare a tutte le donne: “Un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento” per contrastare la violenza di genere e tutelarne le vittime, ha commentato la Presidente del Consiglio. Sfidando l’impopolarità, vorrei dire che è un inganno.
di Cataldo Intrieri
linkiesta.it, 15 marzo 2025 Il nostro sistema giudiziario è intrappolato in una spirale di ipocrisia e di pressioni mediatiche: un pendolo che oscilla costantemente tra garantismo e giustizialismo. Anche se la politica italiana è momentaneamente assorbita dalle polemiche sulla guerra in Ucraina, il vero indicatore della crisi profonda che attraversa il nostro Paese resta pur sempre la giustizia. Il sottosegretario di fertile ingegno Andrea Delmastro Delle Vedove ne ha detta un’altra delle sue in un’intervista a Ermes Antonucci del Foglio. Dopo essersi definito giustizialista e garantista “a giorni alterni” Delmastro come Fantozzi di fronte all’ennesima visione della Corazzata Potemkin, sbotta dopo la millesima domanda sulla riforma Nordio e rivela che per lui è una boiata pazzesca. Le sue non sono affermazioni peregrine, in effetti egli dice ciò che tutti ...
di Niccolò Nisivoccia
Il Manifesto, 15 marzo 2025 “Nessuno speronamento”, ha stabilito la perizia del consulente nominato dalla procura di Milano nell’ambito delle indagini sulla morte di Ramy Elgaml, avvenuta il 24 novembre scorso: l’inseguimento di Ramy e del suo amico Fares Bouzidi, da parte dei carabinieri, era stato corretto; le modalità in cui l’inseguimento si era svolto erano state determinate proprio da Fares, alla guida dello scooter, “con il suo comportamento sprezzante del pericolo”; era stato lui, dunque, ad assumersi “il rischio delle conseguenze, per sé e per il trasportato”. Queste conclusioni sono state già interpretate, perlopiù, come una forma di assoluzione dei carabinieri: in pratica li avrebbero già “scagionati”. E forse è vero o forse no: saranno i giudici ora a valutare, fermo il fatto che nessuno dovrebbe auspicarsi la loro condanna, perché non è questo il punto.
di Sandra Nistri
La Nazione, 15 marzo 2025 È stato aperto un fascicolo d’inchiesta sulla morte per overdose del detenuto T.F., 34 anni originario di Pomezia, recluso nel carcere di Sollicciano. Il reato ipotizzato dal pm Lorenzo Boscagli è quello di morte in conseguenza di altro delitto. Sul cadavere dell’uomo è stata anche disposta autopsia. Nella cella di Fanfera - che è deceduto la mattina di giovedì all’ospedale Torregalli - sono state rinvenute delle siringhe con dell’eroina all’interno. Nel reparto dove l’uomo si trovava è stata eseguita una maxi perquisizione alla ricerca di ulteriore droga. E le indagini della procura puntano proprio a stabile come e da chi il 34enne ha ottenuto le dosi killer. Anche in considerazione del fatto che Fanfera era stato trasferito a Sollicciano da poco tempo e non aveva ancora goduto di permessi per uscire dal penitenziario.
di Nicoletta Tempera
Il Resto del Carlino, 15 marzo 2025 Lo ha annunciato, con una lettera ai sindacati, la direttrice Rosa Alba Casella “La sezione distaccata sarà autonoma per evitare contatti con gli adulti”. I cancelli della Dozza si apriranno ai giovani adulti in arrivo dai minorili il prossimo 24 marzo. È stata la direttrice della casa circondariale, Rosa Alba Casella, a comunicare la data, che adesso appare dunque vestita di un’ufficialità, alle organizzazioni sindacali della penitenziaria in servizio alla Rocco D’Amato. Dettagliando, inoltre, come dovrà quindi avvenire la gestione dei detenuti del Penale, ‘sfrattati’ dal loro reparto per far posto - la garanzia è ‘solo temporaneamente’ - ai cinquanta giovani adulti dei minorili. Una quindicina dei quali, ancora non è escluso, arriveranno dal Pratello.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 15 marzo 2025 Rafforzare le misure alternative alla detenzione, puntando sul volontariato e sul terzo settore come strumenti di riscatto sociale. È questo l’obiettivo dell’Accordo di progetto sull’esecuzione penale esterna, siglato a Modena da una rete di istituzioni giudiziarie, enti del terzo settore e realtà professionali. L’iniziativa, della durata di due anni (2025- 2026), mira a trasformare la sanzione penale in un’opportunità di crescita, promuovendo una giustizia partecipativa e inclusiva. Il progetto, coordinato dal Tribunale di Modena, Csv Terre Estensi, Ordine degli Avvocati, Fondazione di Modena, Camera Penale Carl’Alberto Perroux e Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna (Ulepe), punta a ottimizzare l’efficacia delle misure alternative, come la sospensione del procedimento con messa alla prova e i lavori di pubblica utilità.
elivebrescia.tv, 15 marzo 2025 “Affrontare i pregiudizi e cambiare. Non è stato facilissimo ma a distanza di 8 anni la sfida si è dimostrata appagante anche perchè nelle difficoltà si cresce, si impara, e i ragazzi (e ragazze) che hanno avuto la sfortuna di passare dal carcere insegnano molto, hanno tanto da dare”. A parlare è Angelo Maiolo, presidente della cooperativa Alborea che ha 8 anni impiega al lavoro detenuti in art. 21, che escono dal carcere per andare al lavoro e rientrano al termine del turno lavorativo, ed ex detenuti. Alborea è la cooperativa che gestisce la parte bar e food della Cascina del Parco Gallo a Bresciadue.
Corriere di Verona, 15 marzo 2025 La veronese Micaela Tosato, convolata a nozze il 4 marzo nel carcere di Rebibbia con il detenuto romeno Nicolae Ion di 52 anni, ha scritto una lettera al ministro Carlo Nordio per chiedere che il marito possa finire di pagare il suo debito con la giustizia in Italia. Questo perché Ion dovrebbe essere trasferito in Romania per scontare gli ultimi due anni di condanna. Il 52enne era a Montorio e solo pochi mesi fa è stato trasferito a Rebibbia. Ieri per lui si è tenuta l’udienza della Corte suprema di Bucarest, che sta valutando il suo caso. Secondo Tosato, il marito “ha un percorso detentivo perfetto”. In carcere a Montorio Ion ha studiato, conseguito un diploma e lavorato. Una volta scontata la pena avrebbe già un lavoro a Verona, oltre alla possibilità di ricongiungersi con la moglie. Il giudice - spiega Tosato - “dice che avere un lavoro, una famiglia, un percorso detentivo perfetto non sono motivi sufficienti perché lui sconti la pena in Italia”.
di Giulia Poetto
La Stampa, 15 marzo 2025 Ospite del progetto “Adotta uno scrittore” ha incontrato gli studenti dell’istituto Soleri Bertoni e i detenuti del carcere Morandi. Quando adotti una scrittrice col mal di carcere, lo fai consapevole di non essere vaccinato. Servirà tempo per capire se qualcuno degli studenti della quarta DB dell’Istituto Soleri Bertoni di Saluzzo che ieri mattina hanno incontrato la scrittrice Daria Bignardi sia stato contagiato, ma dal lavoro di scrittura che tutti hanno fatto dopo aver letto la sua ultima opera, “Ogni prigione è un’isola”, è evidente come questo abbia fatto quello che ci si aspetta da un libro, essere un buon compagno di viaggio nel mare della complessità.
di Daniele Rosi
La Nazione, 15 marzo 2025 Promuovere la cultura dell’accoglienza e il rispetto di ogni persona in quanto essere umano. Su queste premesse si sviluppa la nuova edizione di “Passaggi” il Festival di teatro-carcere che torna il 21 e 22 marzo agli Animosi e al Ridotto. Due le giornate di spettacoli teatrali aperte a tutti e con il coinvolgimento delle scuole. Passaggi è organizzato dal Comune e da Experia aps compagnia teatrale, che da molti anni lavora per la realizzazione di laboratori teatrali all’interno delle Case di Reclusione di Massa, Lucca e San Gimignano e numerose attività collaterali racchiuse sotto la denominazione Fuori e Dentro le Mura. L’iniziativa è stata presentata in Comune dall’assessore Gea Dazzi, la vicesindaca Roberta Crudeli, Cristina Sichi e il regista e direttore artistico di Experia, Alessandro J. Bianchi.
di Andrea Colombo
Il Manifesto, 15 marzo 2025 “Non mi sono fatto niente” di Maurizio “Gibo” Gibertini, l’autobiografia estrema per tempi estremi (edita da Milieu). Tra saggistica, narrativa e memorialistica i volumi che trattano degli anni tra il 1967 e i primi anni 80 si misurano in tonnellate e sono per lo più superflui. Ma, se si dovesse circoscrivere la scelta a pochissimi titoli, Non mi sono fatto niente (Milieu, pp. 336, euro 18,50), di Maurizio “Gibo” Gibertini, rientrerebbe di diritto nel mazzo. Se si tratta di restituire le emozioni soverchianti e la realtà frenetica di quel momento, la generosità e l’incoscienza, il senso forte di appartenenza a una comunità e la sua dissoluzione mai però del tutto compiuta, l’urgenza di libertà e gli errori che induceva il libro di Gibertini non teme paragoni. Eppure questo non è o non è soltanto un libro sugli anni della rivolta.
di Maurizio Maggiani
La Stampa, 15 marzo 2025 “Per favore non fate la guerra che poi dobbiamo studiarla”. Graffito diligentemente calligrafato con vernice acrilica sul cancello di una scuola fiorentina. Chi avesse voglia di interrogarsi sulla percezione che hanno della guerra coloro che sarebbero chiamati a combatterla qui trova una risposta esauriente. Ce la troverebbe anche il segretario generale della Nato Mark Rutte che invoca non più e non solo un’economia di guerra, ma anche una mentalità bellica. È la prima volta dopo mezzo secolo che trovo scritta su un muro del mio Paese la parola guerra, e allora la guerra era quella degli altri, il Vietnam. Non che nel frattempo non ci fossero state delle guerre che ci, e mi, hanno coinvolto, ma la parola guerra è sempre stata accuratamente messa da parte con l’invenzione di accorti neologismi, vedi operazione di peace keeping tanto per citarne una.
di Angela Nocioni
L’Unità, 15 marzo 2025 “Hanno detto che portavano in prigione noi tre perché siamo quelli che fanno i video, denunciamo quel che ci fa la polizia”. “Unhcr dice che non può aiutarci perché non ha capacità di azione indipendente”. Joy è una giovane nigeriana, bloccata negli uliveti a Sfax insieme ad altre trentamila persone, tutti migranti subsahariani. “Era il 2023, agosto o settembre, non ricordo bene. È allora che sono arrivata in Tunisia - dice lei - da quel momento, ho cercato di dare supporto e lottare per tutti i migranti qui. Attraverso la nostra voce, vogliamo solo far sapere al mondo quello che stiamo attraversando: non stiamo bene. Sì, l’obiettivo di tutti è attraversare il Mediterraneo per una vita migliore, ma sembra quasi impossibile. Il governo Meloni dice di combattere i trafficanti, ma in realtà stanno combattendo noi, non loro. Ci stanno buttando nel deserto, vendendoci ai libici.
di Stefano Caliciuri
L’Unità, 15 marzo 2025 Shahzadi Khan aveva un sogno, come tanti altri, che era quello di una vita migliore. Cresciuta a Banda, in Uttar Pradesh, India, con il volto segnato sin da bambina da cicatrici, aveva sempre desiderato un futuro in cui quelle cicatrici potessero essere rimosse. Quando un uomo di nome Uzair, originario di Agra, le parlò della possibilità di lavorare negli Emirati Arabi Uniti e di poter forse risolvere il suo problema estetico, le sembrò un’opportunità impossibile da rifiutare. Nel dicembre del 2021, partì per Abu Dhabi, portando con sé non solo la speranza di una vita migliore, ma anche un sogno di rinascita. Tuttavia, la sua storia non avrebbe avuto il lieto fine che aveva immaginato.
di Lucia Antista
Il Domani, 15 marzo 2025 Costruito negli anni 80, è l’emblema del sovraffollamento e della sistematica violazione delle norme internazionali. Varie Ong e le stesse Nazioni Unite hanno documentato cosa accade all’interno tra privazione del cibo, detenuti costretti a fare i bisogni nello stesso spazio in cui dormono e mangiano, acqua razionata e restrizioni alle visite familiari. Alberto Trentini, il cooperante arrestato il 15 novembre 2024 con l’accusa di terrorismo in Venezuela, è attualmente detenuto nel carcere El Rodeo I, situato nello Stato di Miranda, a circa 30 chilometri da Caracas, in una località chiamata Guatire. La sua detenzione riporta l’attenzione sulle condizioni disumane all’interno di una delle prigioni più critiche del paese, già al centro di numerose denunce per violazioni dei diritti umani.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 17 al 23 marzo 2025
Presentazione del libro: "Ora d'aria. Racconti dal carcere di Bollate" (Milano, 24 marzo 2025)
Seminario Università di Foggia: "Carcere e città. Tra sicurezza e diritti" (Foggia, 27 marzo 2025)
Presentazione del libro: "Il carcere in Italia oggi", di Livio Ferrari (Torino, 27 marzo 2025)
Convegno. "Dall’impossibile al possibile: la scuola in carcere" (Verona, 28 marzo 2025)
Convegno: "Le vittime tra cura e giustizia, in Italia e in Europa" (Verona, 28 e 29 marzo 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI