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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 13 marzo 2025

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 13 marzo 2025 M5S da un lato e Pd, Avs, Iv, +Europa e Azione dall’altra presentano due mozioni per chiedere un’assemblea straordinaria alla Camera. I due documenti si dividono però sulla pdl Giachetti di liberazione anticipata speciale. Dopo gli appelli, le promesse, gli annunci, le visite, le proposte e le controproposte, i commissari e i tavoli di lavoro, gli allarmi e le rassicurazioni, ora è il momento di voltare pagina. E di fare: la politica deve occuparsi sul serio delle carceri. Lo chiedono tutte le opposizioni, riunite questa volta, con una lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana affinché convochi un’assemblea straordinaria dei deputati per discutere di sovraffollamento e suicidi, di salute mentale dei detenuti e degli agenti, di risorse e reinserimento sociale, di organici e sanità, di misure alternative ...

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 13 marzo 2025 Una seduta straordinaria sull’emergenza carceri alla Camera dei deputati. È quanto hanno annunciato ieri tutte le opposizioni in una conferenza stampa con Chiara Braga (Pd), Maria Elena Boschi (Iv), Riccardo Magi (+ Eu), Luana Zanella (Avs), Fabrizio Benzoni (Az), Valentina D’Orso (M5s), convocata insieme a Rita Bernardini di Nessuno tocchi Caino su iniziativa di Roberto Giachetti (Iv). “Abbiamo chiesto al presidente Fontana di convocare la capigruppo per poter stabilire una data il primo possibile, speriamo che se ne possa discutere in Aula già la prossima settimana”, ha esordito Boschi. Durante la seduta sarà presentata una mozione che impegna il governo “a favorire il più rapido iter parlamentare della proposta di legge Giachetti sulla liberazione anticipata speciale e ordinamentale” ...

 

di Leonardo Di Paco

La Stampa, 13 marzo 2025 Ospite al convegno organizzato dal gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Torino, il viceministro della Giustizia ha aggiunto: “Il diritto al lavoro deve andare di pari passo con il diritto alla salute ma nei penitenziari italiani c’è un Bronx sanitario”. “L’ergastolo è una misura anticostituzionale”. Lo ha affermato Francesco Paolo Sisto, intervenendo al convegno organizzato dal gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Torino sul tema del lavoro come strumento di inclusione per le persone detenute. “Le pene - ha spiegato Sisto durante il suo intervento - devono tendere alla rieducazione, ed è essenziale garantire un monitoraggio costante affinché il carcere non sia solo un luogo di detenzione, ma anche di recupero”. Il rischio, altrimenti, “è che si perda di vista il principio costituzionale ...

 

di Paolo Doni

L’Eco di Bergamo, 13 marzo 2025 L’8 marzo di 5 anni fa, il giorno del decreto delle zone rosse istituite dal governo Conte, scoppiarono rivolte in molte carceri italiane. Lo Stato per proteggere i cittadini prevedeva il distanziamento. Ma chi tutelava i detenuti, costretti a stare in celle sovraffollate? A Modena, dopo che un carcerato risultò positivo al Covid, si scatenò l’inferno. La città emiliana aveva allora una capienza di poco più di 300 persone, ma ne ospitava oltre 560. I detenuti fecero irruzione nella farmacia, riuscirono ad accedere ai farmaci che normalmente sono in cassaforte. Nove di loro, quasi tutti molto giovani, morirono nelle ore successive in seguito a overdose di metadone. Fu aperta un’inchiesta giudiziaria, poi archiviata. Fu la più grave strage mai avvenuta nelle carceri della nostra Repubblica, e non esistono casi analoghi in Europa.

 

di Martina Amante

Il Sole 24 Ore, 13 marzo 2025 A riferirlo il Garante dei detenuti dopo un incontro con il Guardasigilli Carlo Nordio. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è detto “d’accordo per tre quarti” con le proposte contenute nel documento-appello che gli è stato consegnato dai Garanti dei detenuti durante un incontro al dicastero di Via Arenula. Il Guardasigilli ha confermato la sua contrarietà “ad amnistia, indulto e a qualsiasi forma di indulgenza lineare”, ha riferito Samuele Ciambriello, portavoce della conferenza dei Garanti. Novità in arrivo per le cosiddette “stanze dell’amore”: a breve il Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) emanerà una circolare per “garantire una omogeneità nell’applicazione e nella possibilità di riconoscere l’esercizio del diritto all’affettività in ogni istituto penitenziario”.

 

di Ilaria Beretta

Avvenire, 13 marzo 2025 Da Milano a Bologna, la Chiesa mette a disposizione spazi dismessi per ospitare persone che scontano la pena in misura alternativa alla detenzione. “Il tasso di recidiva crolla”. Nella casa Don Giuseppe Nozzi - un complesso agricolo con un grande terreno e cinque strutture rimesse a nuovo - una coppia, una consacrata, tre religiosi e alcuni laici si ritrovano a fine giornata mentre, poco lontano, otto detenuti scontano la pena. Siamo a Bologna, negli spazi della parrocchia Santi Savino e Silvestro che ha scelto prima di ospitare una fraternità tra religiosi e laici e poi di aprire le porte ai carcerati, mettendo a disposizione spazi e risorse a uomini in misura alternativa alla detenzione.

 

di Stefano Zurlo

Il Giornale, 13 marzo 2025 Le sentenze definitive, almeno una volta, erano un muro quasi invalicabile. Oggi non è più così. Eccola. È la storia che torna in cronaca. Cronaca giudiziaria, naturalmente. In teoria dovrebbe essere un’eccezione, rischia di diventare la norma. Ieri la prima pagina di molti quotidiani sembrava un viaggio sulla macchina del tempo: la sparatoria alla Cascina Spiotta con la confessione fuori tempo massimo del brigatista Lauro Azzolini; il delitto Mollicone, del 2001, con l’ennesimo colpo di scena in Cassazione e un nuovo processo all’orizzonte. Infine, la storia più mediatica, la morte di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007: ecco qui emergere un procedimento bis a Pavia che rimette in discussione tutte le certezze faticosamente raggiunte dopo un’altalena di verdetti.

 

di Giovanni Fiandaca

Il Foglio, 13 marzo 2025 La politica elude il problema della reale efficacia preventiva e orientativa della punizione e ingolfa sempre di più la macchina giudiziaria. Motivi per bocciare il nuovo reato. Premetto che ho motivo di presumere, anche da professore in pensione, che una buona parte degli altri professori di diritto penale sia contraria all’introduzione di un reato di femminicidio, specie secondo la configurazione contenuta nel ddl governativo. Ma questa contrarietà si inquadra - ho sempre motivo di supporre - in un orizzonte critico ben più ampio, che include il sempre più frequente uso del diritto penale come strumento di consenso politico o come mezzo pedagogico. Il fenomeno perdura da alcuni decenni. I motivi per cui va avversato sono molteplici, e peraltro condivisi dal prevalente numero degli studiosi di diritto penale che operano ...

 

di Roberto Maggioni

Il Manifesto, 13 marzo 2025 La difesa di Fares: confutiamo la perizia. Gli avvocati dei due ragazzi: Elgaml è morto schiacciato dall’auto che li inseguiva non per la caduta dallo scooter, giubbotto e palo del semaforo sono stati distrutti. La relazione del consulente nominato dalla procura di Milano scagiona il carabiniere alla guida dell’auto che Il 24 novembre ha inseguito Fares Bouzidi e Ramy Elgaml fino allo schianto mortale all’angolo tra via Ripamonti e via Quaranta. Secondo il consulente l’inseguimento è stato corretto, il militare ha frenato quando doveva frenare ed esclude l’ipotesi di speronamento volontario. La responsabilità dell’incidente viene così fatta ricadere dal consulente su Fares, alla guida dello scooter, indagato per omicidio stradale con il carabiniere alla guida dell’auto.

 

di Luca Fiorucci

La Nazione, 13 marzo 2025 Il tunisino Sami Bettibi, 56enne, per protesta si era barricato dietro alle sbarre e innescato l’incendio. Inutili i soccorsi: è morto in ospedale. I sindacati temevano che ci sarebbe scappato il morto. E, questa volta, un morto c’è stato. Si tratta di un detenuto tunisino di 56 anni, Sami Bettibi, deceduto in seguito all’incendio della sua cella. Un incendio a coperte, materassi e suppellettili varie che, secondo quanto si apprendere sarebbe stato appiccato con l’obiettivo di creare, per l’ennesima volta, caos all’interno della casa circondariale di Perugia. Secondo una prima ricostruzione ieri mattina, dopo aver svolto la visita medica in infermeria, era rientrato in cella e poco dopo per protesta si era barricato ed innescando un principio d’incendio.

umbriadomani.it, 13 marzo 2025 Di fronte alla tragedia che si è consumata nel carcere di Capanne la presidente della Regione Stefania Proietti insieme alla Giunta esprime grande dolore per la morte del detenuto dopo un incendio all’interno della propria cella. Tale evento drammatico è avvenuto in seguito a momenti di tensione che di frequente si verificano negli istituti penitenziari della regione gravati da persistenti problemi come il super affollamento e la mancanza di personale nelle 4 case circondariali. La presidente della Regione, appena insediata, ha preso a cuore la questione carceraria, andando a visitare la struttura di Terni, e mettendo in calendario le visite alle altre carceri, in stretto contatto con il Garante dei detenuti avvocato Giuseppe Caforio.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 13 marzo 2025 È il terzo morto nel carcere fiorentino da inizio anno: gli altri due sono stati suicidi. Morto un detenuto poco più che trentenne nel carcere fiorentino di Sollicciano. A darne notizia il segretario generale Regionale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco. La morte sembrerebbe dovuta ad una overdose, segno che nel penitenziario non è impossibile far penetrare sostanze stupefacenti. Il recluso è stato colto da un malore all’interno della cella, per poi essere trasportato all’ospedale dal personale di polizia penitenziaria. “Sembra che siano state trovate siringhe e materiale per uso di stupefacenti”, ha detto Grieco.

 

di Luigi Ferrarella

Corriere della Sera, 13 marzo 2025 “Non è vietato avere la cintura in cella”. Ahmed Sadawi si suicidò con la cintura dei pantaloni nel bagno della sua cella di San Vittore la sera della “prima” della Scala l’8 dicembre 2023. la Procura di Milano chiede al Gip d’archiviare l’inchiesta a carico di ignoti: “In assenza di rischio specifico non previste limitazioni al possesso di oggetti”. Si era impiccato a 46 anni con la cintura dei pantaloni nel bagno della sua cella di San Vittore la sera della “prima” della Scala l’8 dicembre 2023, proprio mentre nella Rotonda del carcere su un maxischermo la “società civile” partecipava alla tradizionale visione con i detenuti della ““prima” diffusa”: ora la Procura di Milano chiede al Gip d’archiviare l’inchiesta a carico di ignoti, ritenendo che “la lettura di circolari e ordini di servizio vigenti all’epoca nell’istituto ...

 

avellinotoday.it, 13 marzo 2025 Dopo un lungo iter giudiziario, il tribunale ha assolto Carmine Urciuoli, all’epoca responsabile sanitario del carcere di Bellizzi Irpino, dall’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di Luigi Della Valle, detenuto quarantatreenne originario di Montoro, che si tolse la vita nella sua cella il 18 luglio 2017. Il medico, difeso dall’avvocato Nicola D’Archi, è stato scagionato con la formula “il fatto non sussiste”, ponendo fine a un processo che ha sollevato interrogativi sulla gestione sanitaria dei detenuti con fragilità psichiatriche.

 

di Manuela Marziani

Il Giorno, 13 marzo 2025 “Jordan ha pagato troppo”: il padre e gli amici davanti al carcere di Pavia. Il giovane in carcere per una rapina commessa assieme a un amico aveva subito abusi sessuali. In corso l’inchiesta per omicidio colposo. Un anno dopo la telefonata con la quale veniva avvisato che il figlio si era tolto la vita, Roberto Tinti, il padre di Jordan Jeffrey Baby, il trapper di 26 anni di Bernareggio che nella notte tra l’11 e il 12 marzo è stato trovato impiccato in una cella di Torre del Gallo di Pavia, è tornato davanti al carcere. Lo ha fatto per un presidio autorizzato dalla direttrice della Casa circondariale di Pavia, Stefania Mussio, al quale hanno partecipato anche gli amici più cari del giovane e l’avvocato Federico Edoardo Pisani che segue la famiglia.

 

di Nicola Palma

Il Giorno, 13 marzo 2025 Un’altra nottata difficile nel penitenziario minorile. Tutto è partito poco dopo la mezzanotte: il rogo innescato da un materasso dato alle fiamme. L’ultimo precedente era datato 31 agosto 2024: quella sera, in tre, poi ripresi nei giorni successivi, avevano approfittato del caos generato da un incendio per scavalcare il muro di cinta e scomparire nel nulla. Dopo sei mesi e mezzo di tranquillità apparente, il carcere minorile Beccaria torna a far parlare di sé sempre per lo stesso motivo: poco dopo la mezzanotte del 13 marzo 2025, alcuni detenuti hanno appiccato un rogo in una cella, dando alle fiamme un materasso secondo le prime informazioni.

 

altarimini.it, 13 marzo 2025 Il senatore M5S chiede interventi urgenti per migliorare le condizioni della struttura e accelerare la ristrutturazione. Il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti ha presentato un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia Nordio sulle gravi criticità della Casa Circondariale di Rimini. La recente visita del Partito Radicale ha confermato problemi già segnalati, in particolare nella prima sezione, in condizioni degradate. Nonostante i 2 milioni di euro stanziati per la ristrutturazione, i lavori continuano a subire ritardi. Il carcere soffre di sovraffollamento (133 detenuti per 118 posti) e carenza di personale (72 agenti su 139 previsti). Croatti chiede al ministero interventi urgenti e tempi certi per i lavori.

 

di Filomena Greco

Il Sole 24 Ore, 13 marzo 2025 Graffino: “Guardiamo alle buone pratiche per favorire l’inserimento”. Un obiettivo chiaro, arrivare ad un Protocollo d’intesa per sostenere i progetti di inserimento dei detenuti nelle imprese, in una situazione complessa come quella dell’affollamento degli istituti di pena. È il tema al centro di un appuntamento organizzato dai Giovani imprenditori dell’Unione industriali di Torino. “In questo momento non guardiamo ai numeri ma alle buone pratiche da mettere in campo per favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti, facendo cultura d’impresa, coordinandoci con realtà come la Fondazione Ufficio Pio e il Fondo Musy, e cercando di ridurre la burocrazia” sottolinea la presidente Barbara Graffino.

 

di Ilaria Beretta

Avvenire, 13 marzo 2025 Nel rione Sanità la diocesi di Napoli ha fissato la residenza di una casa di accoglienza per detenuti in regime di detenzione domiciliare e di semilibertà. I tre piani - un tempo abitati da una comunità di suore e in parte adibiti a istituto scolastico - sono stati risanati e ridestinati ad alloggi per dieci detenuti provenienti dal penitenziario di Poggioreale. Il trait d’union tra il carcere e la struttura esterna per l’esecuzione della pena è don Franco Esposito, storico cappellano dell’istituto e referente del Centro diocesano di pastorale carceraria. “Gli ospiti - racconta il sacerdote - vengono accolti dopo un colloquio con un operatore che, al termine, segnala la disponibilità per l’accoglienza e la presenta al giudice che, eventualmente, dispone l’affidamento esterno”.

 

di Rosalba Carbutti

Il Resto del Carlino, 13 marzo 2025 Don Domenico, cappellano del carcere da quasi 5 anni, racconta la sua esperienza. E critica il trasferimento dei ragazzi alla Dozza: “Un precedente pericoloso da evitare”. “Trasferire i giovani detenuti alla Dozza andava evitato. Il rischio è creare un precedente pericoloso, che allarma, così da creare una bolgia Dantesca”. Don Domenico Cambareri, cappellano del minorile del Pratello, è fortemente preoccupato dal trasloco di 50-70 ragazzi al carcere degli adulti.

telestense.it, 13 marzo 2025 Formazione digitale alle persone in esecuzione penale, o sottoposte a misure di comunità in Emilia-Romagna: si è concluso con successo, presso la Casa Circondariale Costantino Satta di Ferrara, il percorso di Pro.Digi, il progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale, che punta a creare una seconda opportunità per 100 persone in situazione di fragilità, accompagnandole a maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, oltre che finalizzate al reinserimento lavorativo.

 

telestense.it, 13 marzo 2025 Formazione digitale alle persone in esecuzione penale, o sottoposte a misure di comunità in Emilia-Romagna: si è concluso con successo, presso la Casa Circondariale Costantino Satta di Ferrara, il percorso di Pro.Digi, il progetto selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale - Impresa sociale, che punta a creare una seconda opportunità per 100 persone in situazione di fragilità, accompagnandole a maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, oltre che finalizzate al reinserimento lavorativo.

 

etvmarche.it, 13 marzo 2025 Imparare un mestiere, rendere un servizio alla collettività ma soprattutto prepararsi, una volta tornati liberi, a reintegrarsi nella società. È l’opportunità offerta dal corso professionalizzante dall’Università Politecnica delle Marche, sulla base di un protocollo d’intesa tra l’Ateneo e il comune di Ancona, a 12 detenuti, a fine pena, tra i 22 e in 55 anni, della Casa di reclusione Barcaglione di Ancona. Acquisiranno competenze nell’ambito della conoscenza delle piante ornamentali, la manutenzione differenziata del verde urbano, il riconoscimento delle avversità fitopatologiche, e gli interventi in sicurezza. Figure che rientrano nelle materie Botanica, Agronomia, Arboricoltura, Patologia vegetale, Entomologia, Manutenzione del verde e sicurezza sul lavoro e che consentiranno agli attuali detenuti ...

 

cremonaoggi.it, 13 marzo 2025 Venerdì 21 marzo alle ore 17 al Civico 81 di via Bonomelli a Cremona, si terrà il secondo appuntamento del percorso culturale Disarmare il dolore. Attraversare i conflitti nell’orizzonte della giustizia riparativa”. L’iniziativa, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul tema del conflitto e del reato, è aperta alla cittadinanza. All’incontro dal titolo “Oltre la bilancia e la spada: come la giustizia riparativa trasforma la comunità”, intervengono Ivo Lizzola, professore di Pedagogia sociale e Pedagogia della marginalità, del conflitto e della mediazione presso l’Università di Bergamo e Marcello Balestrieri, sociologo e mediatore dei conflitti presso la cooperativa Dike di Milano specializzata appunto nella mediazione. Modera Lucio Farina, Direttore del Csv Monza, Lecco, Sondrio.

 

varesenews.it, 13 marzo 2025 Lo spazio neutro verrà allestito in un appartamento messo a disposizione dalla Caritas. Già da qualche mese viene utilizzato per usufruire di permessi premio e reinserimento sociale. Da qualche mese con la progettualità sostenuta da Regione Lombardia nell’ambito del Progetto “Spazio di Frontiera: l’inclusione sociale dentro e fuori dal carcere” gestita dalla Cooperativa Intrecci, è stato predisposto a Varese un luogo ove alcuni detenuti, con particolari requisiti, possono fruire di permessi premio. L’individuazione dei locali ha permesso di creare per la prima volta uno spazio nella città, utilizzabile per differenti scopi.

 

radiobrunobrescia.it, 13 marzo 2025 Con la primavera di quest’anno, torna la quinta edizione di Sguardi d’Insieme: la rassegna di cineforum - inaugurata nella primavera del 2023, con cadenza due volte l’anno - per ritrovarsi come comunità sempre più coesa intorno a temi sociali di grande attualità. Le tre serate si terranno per tre mercoledì di fila - 26 marzo, 2 aprile, 9 aprile - sempre alle 20.15 al Cinema Teatro Aurora di Palazzolo con ingresso libero e gratuito. Il tema di questa quarta edizione sarà Orizzonti ristretti. Carcere e Carceri: un’occasione per riflettere sulla condizione di vita nelle carceri e su come, attraverso progetti virtuosi di partecipazione collettiva, si possano ottenere dei miglioramenti nella qualità della vita tanto dei detenuti, quanto della società in cui avviene il reinserimento.

 

gnewsonline.it, 13 marzo 2025 “Il nostro obiettivo è quello di portare la cultura nelle carceri, attraverso la lettura dei grandi classici”. Parla dell’iniziativa “Libri Liberi”, il ministro Carlo Nordio, nel suo intervento alla presentazione del premio De Sanctis 2025 nella sala polifunzionale di palazzo Chigi. La rassegna, patrocinata dal Ministero e organizzata dalla fondazione De Sanctis, è partita il 6 marzo da Rebibbia. L’iniziativa prevede 12 tappe negli istituti di pena per adulti e minori.

 

di Ida Palisi

Corriere del Mezzogiorno, 13 marzo 2025 L’attore e regista con Maurizio de Giovanni nel carcere: il fatto di provenire dal mondo dei “liberi”, popolato da persone che pur commettendo gravi errori non ne pagano le conseguenze, mi fa scattare un sacro rispetto per i detenuti. “Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio”. Sarà nel magico mondo di Macondo raccontato in Cent’anni di solitudine da Gabriel Garcia Màrquez, l’incontro nel carcere di Secondigliano delle persone recluse con la grande letteratura mondiale. A condurlo, questo pomeriggio alle 16, Maurizio de Giovanni insieme con Fabrizio Bentivoglio, alla presenza della direttrice del carcere Giulia Russo.

 

di Alex Corlazzoli

Il Fatto Quotidiano, 13 marzo 2025 L’allarme dell’Inapp. Il rapporto sottolinea come il sistema educativo italiano non abbia mostrato progressi significativi dal 2012, nonostante le diverse riforme. Un adulto su quattro ha ridotte competenze cognitive in Italia, nel Sud quasi uno su due. È quello che emerge dal rapporto dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (Inapp). Il documento, intitolato “Le competenze cognitive in Italia nel contesto internazionale”, presenta i risultati del secondo ciclo dell’indagine Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), un’iniziativa dell’Ocse che analizza le capacità cognitive degli adulti in lettura, matematica e problem solving. L’indagine evidenzia che il 35% degli italiani tra i 16 e i 65 anni ha competenze basse nella lettura e comprensione dei testi ...

 

di Educare alle Differenze* 

Il Domani, 13 marzo 2025 “Solo l’Occidente conosce la Storia” è solo una delle incredibili affermazioni che saltano all’occhio a una prima lettura di queste Nuove Indicazioni Nazionali appena sfornate dal ministero di Giuseppe Valditara. Incredibili proprio nel senso etimologico del termine: si fa fatica a credere, nonostante le aberrazioni a cui questa destra ci ha abituato, che cose così gravi possano essere state scritte sul documento che informerà i curricula delle scuole del primo ciclo in Italia.

di Valentina Petrini

La Stampa, 13 marzo 2025 Tre anni fa il viaggio in Svizzera per consentire il suicidio assistito al malato di sclerosi multipla. Dopo il pronunciamento della Cassazione il pm torna a chiedere di non procedere. Archiviazione per Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese che nel dicembre del 2022 accompagnarono Massimiliano in Svizzera per consentirgli di morire con il suicidio assistito come da sua volontà. È questa la richiesta depositata nuovamente ieri al Tribunale di Firenze dal pubblico ministero dopo che la giudice per le indagini preliminari l’aveva già respinta il 23 novembre 2023 perché Massimiliano per lei non era in possesso di uno dei 4 requisiti necessari per poter usufruire del suicidio medicalmente assistito in Italia (stabiliti dalla sentenza 242/2019 della Corte Costituzionale) ...

 

di Liana Milella

Il Fatto Quotidiano, 13 marzo 2025 Non era mai accaduto che il Csm, o almeno la sua parte “buona” (i venti togati assieme ai tre laici di M5S, Pd e Iv), dovesse essere costretto a presentare una pratica per tutelare i colleghi delle Sezioni unite civili della Cassazione. Mai successo dalla nascita del Csm nel 1959. Stiamo parlando delle toghe che siedono al vertice della piramide della giustizia. Per giunta di quella civile. Magistrati riservatissimi, nessuno che abbia mai rilasciato un’intervista o che si sia tuffato nell’agone politico. Tant’è che, pur nella reazione distruttiva contro l’ordinanza sul caso Diciotti, neppure dal furibondo centrodestra, che come sempre non misura le parole quando si tratta dei giudici, è giunto un attacco nominativo.

 

di Pier Luigi Portaluri

Il Foglio, 13 marzo 2025 Solo in Italia i giudici disapplicano i provvedimenti di designazione. Negli altri stati dell’Unione europea le tecniche di controllo giurisdizionale su queste scelte governative riescono ad assicurare la protezione del migrante e la separazione dei poteri. Più di cent’anni da quando Fritz Fleiner, ottimo giurista tedesco, diceva che non si spara ai passeri con i cannoni: occorre misura e proporzionalità. Se proprio si deve, basta un fucile. A meno che il vero obiettivo da colpire non sia il povero uccellino, ma qualcos’altro di ben più grosso. Nella vicenda “migranti in Albania”, segnata dalle disapplicazioni giurisdizionali delle designazioni governative sui paesi sicuri (anche se fatte con legge), e dalla rimessione della questione alla Corte di giustizia, il “dubbio dell’uccellino” è nato subito.

 

dire.it, 13 marzo 2025 Decine di uomini che vagano in enormi gabbie, palesemente sedati da psicofarmaci, con evidenti difficoltà a parlare: è la quotidianità nel Centro per il Rimpatrio di Ponte Galeria, a Roma sud. Ed è quello a cui hanno assistito i rappresentanti della Commissione capitolina Politiche Sociali e della Salute che raccontano quella visita nel corso dell’audizione della Asl Roma 3. Le condizioni sanitarie e di vita degli ospiti del Cpr di Ponte Galeria è stato al centro dell’audizione della Asl Roma 3 da parte della Commissione capitolina Politiche Sociali e della Salute.

 

di Matteo Castagnoli

Corriere della Sera, 13 marzo 2025 Diffuso l’iban, accertamenti sul canale da 14 mila follower poi oscurato. Accertamenti delle forze dell’ordine sulla pagina “Articolo 52”, sospesa ieri, e dove alcune aggressioni a stranieri sono diventate virali. Il motto: “La violenza si combatte con la violenza”. Il monito di Gabrielli: “Rischio giustizia fai da te”. Macinavano follower. Uno dopo l’altro, e in un paio di giorni avevano già sfondato il muro dei 14 mila. Poi ieri pomeriggio la pagina Instagram “Articolo 52” è stata sospesa. Su quel profilo erano stati pubblicati video di ronde anti-maranza. Da lì, e in particolare da un breve filmato in Darsena registrato con il cellulare, era partito tutto. La scena riprendeva due giovani incappucciati contro un ragazzo nordafricano accusato di aver appena scippato una collanina.

 

di Giuseppe De Lucia Lumeno*

L’Unità, 13 marzo 2025 Il 2025 è stato dichiarato dall’ONU anno internazionale delle cooperative. Nella bufera politica che ha investito il mondo, dianzi allo stravolgimento delle certezze che caratterizzavano le alleanze internazionali, politiche, commerciali e militari dopo la Seconda guerra mondiale, mentre assistiamo sbalorditi alla fine definitiva dei vecchi assetti, rischiamo di perdere l’importante occasione che ci viene dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha dichiarato il 2025 Anno internazionale della cooperazione celebrato con il tema “Le cooperative costruiscono un mondo migliore”. Un’occasione straordinaria perché l’impatto globale del modello cooperativo, proprio alla luce dell’attuale grande incertezza geopolitica, può rappresentare una soluzione cruciale per affrontare le diverse sfide, anche nell’ottica ...

 

di Claudia Fanti

Il Manifesto, 13 marzo 2025 A 119 giorni dall’arresto del cooperante italiano Alberto Trentini, attualmente detenuto in un carcere di Caracas con l’accusa di terrorismo, la speranza della famiglia resta legata appena a quella “prova certa” sulle sue buone condizioni di salute giunta, secondo quanto riportato dall’Ansa già il 6 febbraio, “attraverso un canale che tiene aperto un dialogo con le autorità del Venezuela”. L’ultimo ad assicurare il pieno impegno del governo italiano per riportarlo a casa è stato, il 4 marzo, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il quale ha tuttavia riconosciuto che “la situazione è estremamente complessa e di difficile risoluzione”.

 

DOCUMENTI

La Rete nazionale dei Garanti dei diritti delle persone private della liberà personale: dati aggiornati al 12 marzo 2025

"Ristretti Orizzonti Marassi". Pubblicazione curata dal Laboratorio di scrittura creativa di Grazia Paletta presso la Casa Circondariale di Genova Marassi

Radio Carcere, di Riccardo Arena. "Permessi premio. La sentenza della Corte Costituzionale che ha rimosso le preclusioni automatiche"