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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 19 gennaio 2025

di Valentina Stella

Il Dubbio, 19 gennaio 2025 Separazione delle carriere, il presidente del sindacato delle toghe: “In corso una partita che si gioca da 30 anni tra politica e giurisdizione, che non ha voluto allentare il controllo di legalità sulla politica. Oggi ci fanno pagare il prezzo per questo”. 27 febbraio: è il giorno deliberato dal parlamentino dell’Anm per lo sciopero contro la riforma costituzionale della separazione delle carriere. La proposta lanciata da Stefano Celli di Magistratura democratica è stata accolta all’unanimità. L’obiettivo adesso è raccogliere tutte le forze per organizzare la giornata di astensione ad un mese esatto dell’elezione del nuovo Comitato direttivo centrale e con l’incertezza di aver già eletto anche il nuovo presidente. Un elemento non da poco dal punto di vista di chi dovrà spiegarlo e legittimarlo nelle sedi pubbliche e comunicative.

 

di Gian Carlo Caselli

La Stampa, 19 gennaio 2025 La riforma della “separazione delle carriere” tra Pm e giudici sembra arrivata all’ultimo miglio (per altro ancora piuttosto lungo), grazie alla tenace ossessione di gran parte degli avvocati e all’irriducibile dedizione alla causa dei politici di centro-destra. Tra questi primeggia il ministro Nordio, sempre pronto a rivendicare per le sue idee un marchio Doc, perché lui “sa” in quanto vecchio pubblico ministero. “Sa” e garantisce, chiedendo un atto di fede, che non si avranno quelle ricadute negative sull’indipendenza del Pm che molti invece - a partire dal Consiglio superiore della magistratura - ritengono inevitabili. Mentre non a caso la separazione delle carriere fra Pm e giudici era nel programma di Licio Gelli e Silvio Berlusconi.

 

di Grazia Longo

La Stampa, 19 gennaio 2025 La presidente di Magistratura democratica: “Una legge cara a Gelli. Rischioso affidare a un organo esterno al Csm la funzione disciplinare”. Silvia Albano, tra i primi giudici a non convalidare il trattenimento nel centro migranti in Albania, è la presidente di Magistratura democratica.

 

di Zita Dazzi

La Repubblica, 19 gennaio 2025 “Ci vogliono progetti di educazione alla legalità per i ragazzi che commettono reati da Daspo e occorre garantire condizioni di vita dignitosa. Bisogna includere i giovani stranieri nati in Italia e questo comporta anche l’accettazione delle diversità senza creare discriminazioni Ho fortissimi dubbi sulle misure del Governo per le forze di polizia: possono alimentare la rabbia sociale e ritorcersi contro gli stessi agenti”. Gherardo Colombo, lunga carriera di magistrato, protagonista di una stagione di inchieste giudiziarie che hanno segnato il Paese, dalla Loggia P2 a Mani Pulite, oggi scrive saggi sulla legalità e parla ogni anno davanti a migliaia di studenti per spiegare i valori sui quali ha fondato il suo lavoro.

 

di Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio

Corriere della Sera, 19 gennaio 2025 Dall’urto alla caduta, i punti da chiarire. Il consulente della procura, l’ingegnere Domenico Romaniello, sabato mattina ha effettuato un sopralluogo sul punto dell’incidente. Si cerca di recuperare il video cancellato. Anche un drone in cielo per registrare le immagini dall’alto dell’angolo tra via Ripamonti e via Quaranta a Milano. Misurazioni accurate, dalla carreggiata all’altezza del marciapiedi, alla ricerca di dettagli che possano ricostruire finalmente cosa è successo la notte del 24 novembre quando Ramy Elgaml è morto dopo un inseguimento con i carabinieri.

 

di Angiola Petronio

Corriere di Verona, 19 gennaio 2025 Oggi un presidio collegato al caso di Ramy. Il nodo delle telecamere. Il tratto in comune. “Verona-Milano-Verucchio. Lo stesso razzismo omicida”. Le differenze: le immagini. Quelle che sono state mostrate e che continuano a uscire, il caso di Ramy. Quelle di cui ancora non si sa nulla, come per Moussa. È questo il solco nel quale si muoverà domani, alle 16, il presidio organizzato davanti alla stazione per “Moussa, Ramy, Fares e Muhammad”. Quello nato sotto l’egida del “pretendere Giustizia e Verità per Moussa” e che vedrà la partecipazione di persone e collettivi da Milano, del Magazzini 47 di Brescia, Onda Studentesca, Associazione Diritti per tutti e collettivo Gardesano autonomo.

 

di Luciana Cimino e Roberto Maggioni

Il Manifesto, 19 gennaio 2025 Nessuna svolta della Procura ma il ministro Piantedosi giustifica gli agenti: “Fermarsi all’alt è meglio che rischiare di perdere la vita”. Non c’è nessuna reale novità sul caso di Ramy Elgaml, morto dopo un inseguimento con la polizia la notte del 24 novembre 2024, se non che la destra ha già stabilito innocenti e colpevoli. Alcune indiscrezioni di stampa, secondo le quali la procura di Milano non avrebbe rilevato infrazioni da parte delle forze dell’ordine nelle modalità del tallonamento, sono state sufficienti ai partiti di maggioranza per gridare all’innocenza dei carabinieri e attaccare chi ha sollevato dubbi sui fatti di quella notte.

 

di Massimo Lensi

Corriere Fiorentino, 19 gennaio 2025 Marco Carrai ha proposto di farsi promotore di una ricerca di fondi “per aiutare il Comune, lo Stato e l’amministrazione giudiziaria” con il fine di costruire un nuovo carcere a Firenze. Lo ha fatto qualche giorno fa in un commento, pubblicato dal quotidiano La Nazione, in cui si firma “imprenditore e manager”. La ragione è semplice, spiega Carrai: dacché chi ha avuto la fortuna di nascere in questa splendida città (Firenze, ndr) “non sa molte volte che esiste una struttura carceraria che non ha nulla di umano” e non si accorge “che quella scintilla riflesso di luce di quel Dio che ognuno porta dentro di sé lì viene spenta per sempre”.

 

di Valentina Reggiani

Il Resto del Carlino, 19 gennaio 2025 “Il tema riguardante la vivibilità in carcere non deve essere in alcun modo confuso e accomunato con il procedimento penale che vede coinvolti i nostri assistiti. Noi stessi - quali difensori di numerosi agenti della polizia penitenziaria - abbiamo evidenziato le note difficoltà di vita dei detenuti e degli agenti che, quotidianamente, lavorano e proteggono gli stessi detenuti”. Così gli avvocati Cosimo Zaccaria (nella foto) e Alessia Massari che rappresentano diversi dei cento agenti di polizia penitenziaria indagati per le presunte torture ai detenuti durante la sanguinaria rivolta dell’8 marzo 2020.

 

di Salvatore De Napoli

La Città di Salerno, 19 gennaio 2025 La denuncia: “Si sono fermati solo quando ho perso sangue dalla bocca”. Ma il sindacato smentisce: “Aveva dosi di droga”. Il detenuto salernitano Antonio Novelli si procurato da solo le lesioni o sono stati gli agenti della Polizia penitenziaria del carcere di Sant’Angelo dei Lombardi a causargliele? A fare luce sulla vicenda accaduta giovedì nel penitenziario irpino sarà ora la Procura di Avellino, alla quale Novelli si è rivolto raccontando la sua verità.

Corriere del Veneto, 19 gennaio 2025 Arriveranno 27 ragazzi anche da Treviso. Aprirà tra meno di due mesi il carcere minorile nell’ex Casa circondariale in via Verdi. I primi detenuti arriveranno nella struttura nel cuore della città tra marzo e aprile. Saranno trenta i minorenni ospitati con circa 40 agenti penitenziari. Nell’istituto penitenziario minorile di Treviso, che ora ospita 20 detenuti, è infatti previsto un progressivo svuotamento che dovrebbe terminare nel 2026. Proprio l’alto tasso di occupazione dell’attuale carcere minorile trevigiano dove una cella si trasforma in una doppia e la convivenza tra adolescenti si fa sempre più incandescente, ha convinto la Regione a realizzare in tempi celeri una nuova struttura dedicata a Rovigo, dove fino a poco fa c’era comunque un carcere.

 

cuneodice.it, 19 gennaio 2025 Il progetto in accordo con il Ministero della Giustizia, in collaborazione con la Regione Piemonte e con le Acli di Alessandria. “Da circa un anno, le Acli provinciali cuneesi hanno incrementato la loro pluriennale presenza nelle carceri della provincia (Fossano, Alba, Saluzzo e Cuneo) partecipando a un progetto volto a supportare le persone in stato di detenzione, offrendo assistenza sociale, per il disbrigo di varie pratiche burocratiche, ma anche per offrire un momento di ascolto e attenzione ai detenuti. Un impegno che assume un valore più significativo, in questo anno 2025, in cui Papa Francesco ha indetto il Giubileo, incentrato sulla speranza, fondamentale per tutti e, in particolare, per chi vive in carcere”.

 

di Elisabetta Andreis

Corriere della Sera, 19 gennaio 2025 Incontri tra detenuti e pazienti di Fondazione Sacra Famiglia. La terapia di Emozioni all’Opera nel carcere milanese. “Un aiuto reciproco a superare forme diverse di chiusura”. “Dei matti e dei carcerati che si incontrano”, sminuisce qualcuno con etichette sbrigative, oltre che improprie. Ma è ben più profondo il senso del progetto “Emozioni all’Opera” che per un anno ha fatto frequentare ogni settimana venti persone che vivono ristrette nel carcere di massima sicurezza di Opera e sei pazienti psichiatrici in cura al centro diurno della Fondazione Sacra Famiglia.

 

diocesidicremona.it, 19 gennaio 2025 Da Mazzolari all’Italia di oggi: una riflessione sulla giustizia con Gherardo Colombo e Omar Pedrini. “Mantenere la speranza, fiore della redenzione”. Con queste parole di don Primo Mazzolari, si è aperto l’incontro e il dibattito sulla giustizia e le carceri, promosso dalla Fondazione don Mazzolari, sabato pomeriggio 18 gennaio presso il Palazzo Comunale di Cremona. L’occasione è stata l’anniversario della nascita di don Primo (13 gennaio 1890) e il lancio del libro “Oltre le sbarre, il Fratello” curato dai sacerdoti cremonesi don Bruno Bignami e don Umberto Zanaboni, il primo postulatore e il secondo vicepostulatore della causa di beatificazione del parroco di Bozzolo.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 19 gennaio 2025 Un percorso di tutela della salute e di ascolto dei bisogni delle donne detenute. È il progetto “I Care”, promosso da Cittadinanzattiva, che si è concluso nell’istituto di pena romano. Antonio Chiacchio, direttore Uoc Salute penitenziaria Rebibbia: “La criticità maggiore è quando dobbiamo inviare i nostri assistiti fuori dagli istituti per fare esami diagnostici, per la mancanza di agenti che possano scortarli. E mancano gli specialisti”. Le testimonianze delle donne protagoniste del percorso.

 

di Giovanni Donnadio

gnews.it, 19 gennaio 2025 La biblioteca comunale di Falconara si trasformerà in un luogo di incontro tra arte, comunità e inclusione sociale grazie al progetto editoriale “Fiabe in Libertà”. Realizzato con Fondazione Cariverona e l’associazione Radio Incredibile, il progetto ha visto detenuti ed ex detenuti della Casa circondariale di Montacuto collaborare alla creazione del racconto “Il piccolo Mino”, che esplora sogni, avventure e legami familiari.

 

di Antonio Polito

Corriere della Sera, 19 gennaio 2025 Le “guerre culturali”, la presunzione di dividere e raggruppare gli esseri umani in base a etnia, genere, corpo, orientamento sessuale, discendenza, classe sociale, cioè l’opposto di quanto fecero le grandi rivoluzioni del Settecento, stanno frammentando un po’ alla volta la nostra società.

 

di Daniela Fatarella*

La Stampa, 19 gennaio 2025 Il 2025 si apre all’insegna di indicatori socioeconomici che fotografano un Paese che invecchia velocemente, in cui nascono sempre meno bambini e in cui le diseguaglianze si stanno sempre più allargando, andando a creare sfiducia e paura tra coloro che non riescono a vedere il proprio futuro. In Italia sono proprio i minorenni ad essere maggiormente colpiti dalla povertà e l’analisi impietosa dei numeri ci dice che negli ultimi dieci anni il tasso di povertà minorile ha raggiunto il livello più alto.

 

di Chiara Saraceno

La Stampa, 19 gennaio 2025 In che cosa consiste l’identità italiana e quali sono i popoli italici la cui storia il ministro Valditara vuole mettere al centro della formazione nella scuola primaria? Altri, anche su questo giornale, hanno segnalato i rischi educativi di una chiusura al mondo, alle sue diversità e interrelazioni proprio in un periodo in cui queste irrompono, anche drammaticamente, nella nostra vita quotidiana e richiederebbero capacità di lettura ancora maggiori e anticipate rispetto a cinquant’anni fa. Qui mi interessa riflettere sui concetti stessi di identità e popoli italici che apparentemente il ministro e i suoi consulenti danno per scontati.

 

di Nello Scavo

Avvenire, 19 gennaio 2025 Le forze israeliane hanno cominciato a lasciare Rafah alle 3 del mattino. Le armi tacciono, mentre si attende il ritorno dei primi 3 ostaggi e la liberazione di 90 detenuti palestinesi. “Si stanno ritirando”, conferma alle 3 del mattino una fonte di Hamas a Gaza. La tregua che comincia prima dell’alba, appena dopo l’ultima raffica sparata per aprirsi la via del ripiegamento, nessuno può chiamarla ancora pace. Dapprima non si spara, come concordato. Ma il premier israeliano Netanyahu ha fatto sapere che il cessate il fuoco non inizierà finché Hamas non fornirà l’elenco degli ostaggi da rilasciare. E ricominciano i raid, in attesa che il gruppo estremista si decida a fornire la lista.

 

di Eugenio Pendolini

La Nuova Venezia, 19 gennaio 2025 Basta un post di critica al presidente Maduro o un commento non allineato al governo del Venezuela per finire nella rete dei perseguitati, nel mirino dei servizi segreti. O in carcere, a chi va peggio. Come successo ad Alberto Trentini, il cooperante veneziano arrestato il 15 novembre e di cui, da due mesi, si sono perse le tracce. Ma come è successo anche ad altri connazionali, almeno otto, finiti nelle prigioni del paese sudamericano.

 

di Alberto Simoni

La Stampa, 19 gennaio 2025 Subito una settimana di caccia straordinaria agli illegali, il via martedì. La promessa della “grande deportazione” inizierà a prendere forma 24 ore dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Da martedì circa 150 agenti dell’ICE (Immigration and Costums Enforcement) saranno impegnati a Chicago nell’Operation Salvaguard. Durerà circa una settimana durante la quale i federali cercheranno gli immigrati illegali per espellerli dal Paese. L’ICE conduce deportazioni di routine negli Stati Uniti, quello che però cambia la dinamica è che l’agenzia ha potenziato gli sforzi per questa operazione che è direttamente legata all’inaugurazione del presidente Trump e al suo messaggio anti-immigrati illegali su cui ha costruito la campagna elettorale.

 

DOCUMENTI

Articolo: "I pizzini di Padre Lucio Boldrin, cappellano di Rebibbia", di Claudio Bottan

Seconda Conferenza nazionale autogestita sulla Salute mentale. Tutti i materiali: relazioni scritte, contributi, video

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Giurisprudenza. Liberazione anticipata: può essere negata anche per condotte che, senza essere reati, indichino la mancata partecipazione del condannato alla risocializzazione