Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di giovedì 16 gennaio 2025
di Thomas Cardinali
lospecialegiornale.it, 16 gennaio 2025 Alla Camera dei Deputati si è svolto il convegno “Umanizzare le carceri, come farlo. Proposte al Ministro Nordio”, promosso dall’onorevole Alessia Ambrosi di Fratelli d’Italia dove il tema centrale è stata la discussione su amnistia e sovraffollamento. L’evento ha riunito esponenti politici, giuristi, accademici e rappresentanti della società civile per discutere le criticità del sistema penitenziario italiano, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per garantire dignità, sicurezza e rieducazione ai detenuti, migliorando al contempo le condizioni di lavoro del personale carcerario. Al centro del dibattito il rapporto tra suicidi e sovraffollamento con la proposta dell’amnistia che sta trovando man mano sempre più voci a suo favore da tutte le parti della politica e società civile.
di Lino Sasso
L’Identità, 16 gennaio 2025 Quella delle condizioni dei detenuti è una questione annosa, al punto da poter essere considerata perennemente di attualità. Negli anni se ne sono occupati a più riprese sia il Parlamento che i vari governi che si sono susseguiti. Il problema è stato richiamato anche dal Quirinale, pure in questo caso in più di un’occasione. Lo ha recentemente fatto il Presidente Sergio Mattarella e, prima ancora, ai tempi della sentenza Torreggiani, a richiamare l’urgenza di intervenire sulla questione del sovraffollamento fu il suo predecessore Giorgio Napolitano. L’allora inquilino del Colle si avvalse addirittura dello strumento costituzionale del messaggio alle Camere per stimolare un intervento del Parlamento sulla situazione drammatica che si vive all’interno delle carceri, sia sul fronte dei detenuti che su quello della ...
di Alessandro Trocino Corriere della Sera, 16 gennaio 2025 “Ancona, 5 gennaio 2024, Matteo Concetti di 23 anni si impicca in una cella di isolamento nel carcere di Montacuto. Matteo soffriva da tempo di gravi problemi psichiatrici”. Comincia così l’interminabile preghiera laica di Riccardo Arena, pubblicata il 9 gennaio durante “Radio carcere” su Radio Radicale. Trentacinque minuti dopo finisce con questa frase: “Novanta vite spezzate, nelle mani dello Stato”. Novanta nomi, ridiventati persone, novanta “compagni e compagne” che ha deciso di ricordare con una lunga e dolorosa Spoon River, recitata con pathos e affanno sulle note cupe del Requiem di Mozart. Trentacinque minuti che andrebbero trasmessi a reti unificate, perché meglio di molti saggi e articoli raccontano il baratro di invisibilità nel quale precipitano, anche da morti ...
di Pietro Minervini
Panorama, 16 gennaio 2025 L’elevato numero di suicidi che negli ultimi anni stanno avvenendo nei penitenziari italiani è un aspetto da non sottovalutare, soprattutto in un Paese civile come il nostro. “L’alto numero di suicidi è indice di condizioni inammissibili. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione, che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere”. Questo è quanto ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno andato in onda il 31 dicembre 2024. A dirla tutta queste parole pronunciate dal garante della carta costituzionale appaiono, alla luce dei dati relativi ai suicidi nei penitenziari italiani, come frasi fatte e prive di applicazione in senso pratico. Basti pensare che dal primo gennaio ad oggi già 8 detenuti si sono tolti la vita. Ma questo numero è tristemente destinato a crescere.
di Amedeo Lomonaco
vaticannews.va, 16 gennaio 2025 La celebrazione dell’Anno Santo è un tempo per leggere la giustizia alla luce del Vangelo e in occasione dei Giubilei numerosi sono stati gli appelli dei Pontefici ai governanti di tutto il mondo per la liberazione dei prigionieri o la riduzione delle pene. Il Giubileo è una occasione per ottenere l’indulgenza che, come si legge nel Codice di Diritto Canonico, consiste nella “remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa”. Il termine indulgenza ha la stessa radice di un’altra parola collegata all’Anno Santo. Si tratta del termine indulto, dal latino indultum, che indica una concessione o un privilegio accordato, per grazia o per benevolenza, da parte di un’autorità superiore.
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 16 gennaio 2025 Il Guardasigilli cerca la sintesi tra Lega e Fratelli d’Italia, da un lato, e Forza Italia, dall’altro: azzurri contrari all’impunità per gli agenti. Non intende mollare di un centimetro la Lega di Matteo Salvini sul ddl Sicurezza, con il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari che spinge perché il provvedimento “sia approvato così com’è” e “il più rapidamente possibile”. E per non lasciare la questione in mano al Carroccio, ecco che Fratelli d’Italia ha lanciato una petizione per dire “basta alle aggressioni contro le forze dell’ordine” e più in generale per tutelarle di fronte alla possibilità di finire sotto indagine.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 16 gennaio 2025 Il pacchetto tornerà alla Camera in terza lettura con le correzioni del Colle. Fd’I gioca su due sponde con una petizione per le divise. Elly Schlein: “La legge è uguale per tutti e tanto più lo deve essere per chi ha il potere di farla rispettare”. “Scudo penale” per le forze dell’ordine? Il governo si tira indietro e lascia la palla “al parlamento sovrano”, almeno secondo quanto assicurato ieri dai ministri Nordio e Piantedosi cui si deve, insieme a Crosetto, la prima stesura del ddl Sicurezza attualmente in esame al Senato. Ma nel frattempo i Fratelli di Giorgia Meloni lavorano in competizione con l’agguerrita Lega per aggiudicarsi il primato di partito più vicino a polizia e carabinieri, arrivando addirittura ieri a lanciare una raccolta firme “a sostegno degli uomini e delle donne in divisa” per giustificare alcune ...
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 16 gennaio 2025 Il docente della Statale di Milano sulla recente proposta di scudo per gli agenti di polizia. “Non esiste un problema di tutele ridotte per le forze dell’ordine”, afferma. Gian Luigi Gatta è professore ordinario di Diritto penale all’università Statale di Milano. Ci aiuta a fare chiarezza sull’ipotesi di “scudo penale” per gli agenti di polizia prefigurata dal Governo.
di Davide Varì
Il Dubbio, 16 gennaio 2025 Approvati ieri dalla Camera tutti gli 8 articoli del ddl costituzionale sulla separazione delle carriere. Oggi si voteranno gli ordini del giorno e poi dichiarazioni di voto finale. L’approvazione definitiva del testo tra stasera e domani. Dunque il Governo e la maggioranza hanno accelerato e bocciando tutti gli emendamenti delle opposizioni sono quasi arrivati al primo importante traguardo. La giornata si era aperta con la protesta delle opposizioni che reclamavano la presenza del Ministro Nordio vista la discussione su un provvedimento così importante. “Il fatto che il ministro non sia in Aula non è solo un dispiacere per noi, ma è anche una brutta figura per il Parlamento”, ha affermato la responsabile Giustizia dem, Debora Serracchiani.
di Kaspar Hauser
Il Manifesto, 16 gennaio 2025 Forza Italia bloccata per il veto ai suo candidati parlamentati. Tajani prova a tenere i nomi coperti per impedire la controffensiva delle correnti forziste. Con solo undici componenti, è a rischio la camera di consiglio del 20 sui referendum. Il Parlamento in seduta comune (per eleggere quattro giudici costituzionali) si riunirà giovedì 23 gennaio dopo il nulla di fatto di martedì scorso. Fallisce dunque il tentativo di eleggere i giudici in tempo per consentire loro di prendere parte alla camera di consiglio della Corte del 20 gennaio, nella quale si deciderà sull’ammissibilità dei referendum sull’autonomia differenziata, sul jobs act e sulla legge sulla cittadinanza. Un fallimento non del Parlamento - rimasto esautorato dalle trattative per la scelta dei quattro giudici - bensì del centrodestra, e in particolare di Fi.
di Fulvio Fiano
Corriere della Sera, 16 gennaio 2025 Il procuratore capo di Napoli: “Sul darkweb arriveranno le ami della guerra in Ucraina”. Di fronte alle nuove sfide per il contrasto alla criminalità (il dark web, le truffe informatiche, i criptotelefoni), le riforme della giustizia portate avanti in questi anni non sono che una “pietosa bugia” all’Europa che le ha finanziate. Il capo della Procura di Napoli, Nicola Gratteri, parla per due ore in commissione antimafia e, come nel suo stile, non usa giri di parole.
GIURISPRUDENZA
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 16 gennaio 2025 Le Sezioni unite, sentenza n. 935 depositata ieri, hanno accolto il ricorso del Ministero dell’Interno favorevole al trasferimento di un cittadino Pakistano in Austria dopo il diniego dell’asilo. Uno Stato membro non può negare il trasferimento di un extracomunitario presso lo Stato membro competente che ha negato la protezione internazionale a meno di comprovate carenze nella procedura e nelle condizioni di accoglienza. Le Sezioni unite, sentenza n. 935 depositata oggi, accogliendo il ricorso del ministero dell’Interno, affermano un principio di diritto alla luce della sentenza della Corte Ue del 30/11/2023 ponendo dei limiti ben precisi nella valutazione del rischio di violazione del principio di “non refoulement” da parte del giudice nazionale.
di Bartolo Conratter
Il Riformista, 16 gennaio 2025 Il sistema di tutele integrate non è un ostacolo: garantisce il pieno rispetto del diritto eurounitario. Mentre siamo in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia (CGUE) sul concetto di “Paese sicuro” e sulla sua operatività - e nel frattempo che, come si spera, calino i picchi glicemici post natalizi - può forse essere utile chiarire i meccanismi che regolano i rapporti tra la CGUE e il giudice ordinario italiano. Perché questo è il tema. Del resto, è anche un segno dei tempi: non bastano più, per orientarsi nella quotidianità, poche nozioni sedimentate, localizzate, indigene. La globalità ci porta costantemente in una dimensione di indagine, almeno europea.
internapoli.it, 16 gennaio 2025 Mario Schiavone, 58 anni, è morto in carcere. L’uomo era il cognato di Francesco Schiavone poiché aveva sposato la sorella di Giuseppina Nappa, moglie del boss dei Casalesi Sandokan. La notizia è stata data in anticipo dalla giornalista Marilena Natale. Lo scorso 9 gennaio i familiari del ras della camorra di Ponticelli hanno presentato una denuncia per un presunto caso di malasanità. Le condizioni del detenuto si sarebbero aggravate nelle ultime ore tanto da rendere necessario il trasporto in ospedale, struttura che l’uomo non sarebbe riuscito a raggiungere visto il sopraggiungere del decesso.
ilgerme.it, 16 gennaio 2025 “Ritengo che sia quanto mai necessario e opportuno, prima di riempire con altri detenuti il nuovo padiglione, trasferirvi la popolazione carceraria già esistente a Sulmona, in modo da poter effettuare gli interventi necessari sulle strutture più obsolete. In questo frangente sarebbe utile evitare di incrementare il numero dei reclusi per il tempo necessario a ultimare i lavori”. Queste le parole della Garante dei detenuti della Regione Abruzzo Monia Scalera in visita ieri nella struttura carceraria di Sulmona dove si è recata per verificare personalmente la situazione e confrontarsi con il personale e i detenuti.
primamonza.it, 16 gennaio 2025 È Roberto Rampi, vimercatese, ex amministratore ed ex vicesindaco, il nuovo Garante dei diritti delle persone private della libertà a Monza. La Giunta Comunale ha effettuato la nomina ieri, in base all’accordo siglato a luglio 2024 con Provincia MB e Casa Circondariale per istituire e regolare il funzionamento di tale figura. L’intesa prevedeva, appunto, che fosse il Comune a nominare la figura di Garante “a seguito di una selezione tramite avviso pubblico, scegliendo fra persone di prestigio e notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani e delle attività sociali”.
di Rosella Formenti
Il Giorno, 16 gennaio 2025 L’accordo con l’azienda tessile Grassi di Lonate Pozzolo e l’Amministrazione penitenziaria ha come obiettivo, oltre a quello della formazione, anche di calmare la situazione all’interno di una delle prigioni più sovraffollate e problematiche d’Italia. Detenuti pronti a diventare sarti o, chissà, anche futuri stilisti (mai mettere limiti alle possibilità). Gli altri riceveranno comunque un attestato di partecipazione che potranno spendere quando una volta usciti dal carcere si cercheranno un’occupazione o comunque intraprenderanno un percorso riabilitativo. Tutti per il momento hanno imparato a usare macchine da cucire e altri macchinari impiegati per la produzione di abiti grazie a un accordo fra l’amministrazione penitenziaria e l’azienda tessile Grassi, storica impresa di Lonate Pozzolo specializzata da oltre ...
ansa.it, 16 gennaio 2025 Trasformare il futuro di numerosi detenuti, ex detenuti e delle loro famiglie: è questo l’obiettivo dell’associazione “Terra Dorea” guida dall’avvocato Claudia Majolo, da tempo impegnata nella difesa dei diritti umani e nel reinserimento sociale. L’associazione - spiega una nota - intende offrire una concreta opportunità di cambiamento e si distingue per il suo approccio umano e integrato, mettendo al centro la persona e il suo percorso di reintegrazione nella società. Terra Dorea, in sostanza, si propone come un ponte tra il carcere e la comunità, promuovendo l’educazione, la formazione professionale e il supporto psicologico.
antigone.it, 16 gennaio 2025 Copia di isolamento 1Due giorni di riflessioni culturali, giuridiche, politiche e sociali sul carcere. A 50 anni dall’approvazione della legge penitenziaria in vigore, questo evento rappresenta un’occasione per fare il punto su un aspetto cruciale del nostro sistema giuridico e sociale. Il focus principale sarà comprendere il percorso che ha attraversato la legge nel corso di mezzo secolo, analizzando in profondità le sue criticità e i suoi punti di forza. La legge penitenziaria, che ha segnato una tappa fondamentale nella riforma del sistema carcerario italiano, ha introdotto importanti principi di umanizzazione e di rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti. Tuttavia, è emerso nel tempo un dibattito acceso sulle sue reali applicazioni, sulle difficoltà operative e sull’efficacia nel rispondere alle necessità di una società ...
lametino.it, 16 gennaio 2025 Un racconto che nasce dall’arte del fumetto per trasformare il dolore in speranza e il passato in un nuovo inizio. Si è da poco concluso “Fumettando”, il progetto promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS - in collaborazione con il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria della Calabria e con la Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro come partner di progetto - che ha anche finanziato l’iniziativa. Questo percorso ha coinvolto 40 detenuti della Casa Circondariale di Catanzaro in quattro corsi di fumetto, ciascuno della durata di 100 ore. Attraverso il linguaggio visivo del fumetto, i partecipanti hanno raccontato le proprie esperienze personali, dando forma a emozioni, ricordi e storie che spesso rimangono celati. Il progetto rappresenta una vera e propria “rivoluzione culturale” che ...
AFFARI SOCIALI
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 16 gennaio 2025 Dalla salute mentale alla violenza di genere, dal carcere all’immigrazione: sono alcuni dei diritti fondamentali in Italia che mostrano segnali di forte criticità. È quanto emerge dal Rapporto sullo stato dei diritti in Italia, presentato ieri mattina alla Camera dall’associazione “A Buon Diritto Onlus”, presieduta da Luigi Manconi. Il documento, giunto alla sua decima edizione e realizzato grazie al contributo dell’8x1000 Valdese, offre un’analisi dettagliata del biennio 2023-2024, tracciando luci e ombre nel riconoscimento di 17 diritti fondamentali nel nostro Paese. Alla presentazione, moderata da Alessandra Trotta della Tavola Valdese, hanno partecipato esponenti politici come Nicola Fratoianni (AVS), Cecilia D’Elia (Pd), Rachele Scarpa (Pd), Riccardo Magi (+ Europa) e Gilda Sportiello (M5S), con l’obiettivo ...
di Angela Stella
L’Unità, 16 gennaio 2025 Il rapporto di A Buon Diritto, Manconi: “Due anni di governo Meloni hanno incrementato il deficit di protezione sociale. Più deboli le tutele individuali”. Il nostro paese perde posizioni anche sulla libertà di stampa, record di querele per intimidire i giornalisti. Presentato ieri alla Camera il Rapporto sullo stato dei diritti in Italia curato da A Buon Diritto - Onlus presieduta da Luigi Manconi che ha esordito: “In Italia il sistema dei diritti e delle garanzie è da sempre assai arretrato. Oltre due anni di governo Meloni lo hanno ulteriormente indebolito, incrementando il deficit di protezione sociale e rendendo ancora più fragili le tutele individuali”.
di Riccardo Redaelli
Avvenire, 16 gennaio 2025 Una tregua firmata più per sfinimento che per convinzione, ma quanto mai necessaria per permettere la liberazione di alcuni ostaggi e per dare un minimo di respiro alla martoriata popolazione palestinese. Senza tuttavia che vi siano grandi speranze sul fatto che da questo accordo temporaneo si avvii un vero processo di pace in Terra Santa. Dopo sedici mesi di un conflitto che ha fatto di Gaza una immane e vergognosa catastrofe umanitaria, le pressioni perché tanto il governo di ultra-destra israeliano, quanto ciò che rimane della dirigenza di Hamas accettassero l’ennesima bozza di accordo per una tregua si erano fatte sempre più pressanti.
di Nello Scavo
Avvenire, 16 gennaio 2025 Lo scenario internazionale, i sabotaggi interni, i retroscena: ecco come e perché si è arrivati finalmente a una tregua. Tolti alcuni dettagli, l’accordo tra Israele e Hamas non sembra molto diverso dalla “quasi intesa” di otto mesi fa, quando i miliziani sostenevano di avere accettato la proposta americana accusando Tel Aviv di aver prima tergiversato e poi voltato le spalle ai mediatori. La leadership israeliana aveva risposto muovendo ad Hamas le stesse accuse: “I terroristi non mantengono la parola e pongono sempre nuove e non concordate condizioni”.
moneymag.ch, 16 gennaio 2025 Le indagini indagano le cause del decesso e sollevano preoccupazioni sulla sicurezza e il benessere dei detenuti. Un recente episodio all’interno del carcere di San Gallo ha scosso la comunità locale e ha portato alla luce questioni importanti legate alla sicurezza e al benessere dei detenuti. Un uomo di 50 anni, di nazionalità italiana, è stato trovato senza vita da un dipendente della struttura penitenziaria, poco prima delle 7 del mattino. La Polizia Cantonale di San Gallo ha comunicato l’accaduto, sollevando preoccupazioni e domande sulla gestione interna degli istituti penitenziari e sulle condizioni di vita dei detenuti.
di Antonella Napoli
L’Espresso, 16 gennaio 2025 Era arrivato in Venezuela con una ong francese. Arrestato il 15 novembre, di lui si è persa ogni traccia. “Dal 15 novembre, mentre si recava in missione da Caracas a Guasdalito ed è stato fermato ad un posto di blocco insieme all’autista della ong Humanity e Inclusion, a parte scarse e informali informazioni nessuna notizia ufficiale ci è mai stata comunicata dalle autorità del Venezuela, né italiane. Di fatto, da quasi due mesi nulla sappiamo sulle sorti di Alberto. Siamo molto preoccupati, soprattutto tenendo conto che soffre di problemi di salute e non ha con sé le medicine né alcun genere di prima necessità”. Con questo appello, affidato all’associazione Articolo 21, la famiglia di Alberto Trentini, un cooperante italiano che operava nel Paese sudamericano dall’ottobre 2024, ha rotto il silenzio sul suo ...
Corriere della Sera, 16 gennaio 2025 Si trovava in missione con l’ong Humanity and Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. Da quasi due mesi non si hanno più notizie ufficiali sulla sua sorte. C’è grande preoccupazione nelle reti di organizzazioni della società civile AOI, CINI e Link2007 per la sorte del cooperante italiano Alberto Trentini, fermato dalle autorità del Venezuela lo scorso 15 novembre mentre si trovava in missione con l’ONG Humanity and Inclusion per portare aiuti umanitari alle persone con disabilità. Da allora, da quasi due mesi, non si hanno più notizie ufficiali sulla sua sorte. Come riportato dalla famiglia di Alberto, “dal suo arresto e cioè dal 15 novembre ad oggi, a quanto sappiamo, nessuno - scrivono le ong - è riuscito a vederlo, né a parlargli.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
Incontro-dibattito. "Emergenza carcere: il punto di vista dei Garanti" (Torino, 16 gennaio 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 19 gennaio 2025
Incontro-dibattito. "Sarà meglio quando... butteremo via la chiave?" (Pianezza-TO, 28 gennaio 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI