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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 9 febbraio 2025
GIUSTIZIA
di Marcello Sorgi
La Stampa, 9 febbraio 2025 Può il capo della Procura più importante d’Italia continuare a svolgere le sue mansioni mentre è in conflitto con il premier, due ministri, tra cui quello di Giustizia, e il sottosegretario alla presidenza responsabile dei servizi segreti? E può farlo mentre al Csm s’è messa in moto la procedura, ad opera dei consiglieri di centrodestra, per impartirgli un provvedimento disciplinare e un trasferimento? Sul piano formale, la risposta non può che essere di sì. Nel bene e nel male in Italia vige ancora la separazione dei poteri tra governo e magistratura.
di Fulvio Fiano
Corriere della Sera, 9 febbraio 2025 I consiglieri laici: va trasferito. Dopo lo scontro, Parodi presidente Anm e prove di distensione. Dalla premier al sottosegretario Mantovano, fino al Dis e ora ai consiglieri laici di centrodestra nel Csm. La pressione sul procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, non si allenta da parte della maggioranza politica e non solo. “È evidente che quanto accaduto abbia seriamente compromesso i rapporti istituzionali tra la Procura di Roma e le Agenzie dell’intelligence.
di Monica Guerzoni
Corriere della Sera, 9 febbraio 2025 In arrivo un nuovo testo. Meloni conferma di non piegarsi agli ostacoli. Se stiamo assistendo a un pericoloso scontro istituzionale tra poteri dello Stato, a Palazzo Chigi sono convinti di non averlo innescato, bensì subìto. Tanto che ieri sera, accogliendo con evidente sollievo la nomina del “dialogante” Cesare Parodi al vertice dell’Associazione nazionale magistrati, Giorgia Meloni ha teso una mano alle toghe. Ora che Giuseppe Santalucia non è più alla guida dell’Anm, la premier non vede l’ora di “riprendere un sano confronto” e di allontanare da Palazzo Chigi ogni responsabilità per un braccio di ferro che rischia, come ha ammonito Alfredo Mantovano, di “toccare il nostro sistema democratico”.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 9 febbraio 2025 Procuratore aggiunto a Torino, 62 anni, esponente di Magistratura indipendente. Segretario Rocco Maruotti di Area dg, Marcello De Chiara di Unicost vicepresidente. Cesare Parodi è il nuovo presidente dell’Anm con 32 preferenze su 36 (componenti del Cdc). Procuratore aggiunto a Torino, è stato eletto con Magistratura Indipendente. Segretario Rocco Maruotti (33 preferenze), pubblico ministero a Rieti eletto in quota Areadg. Vicepresidente è Marcello De Chiara (34 preferenze) della corrente di Unicost, giudice alla Corte di Appello di Napoli. Stefano Celli (32 preferenze) di Md sarà invece il nuovo vice segretario generale. Monica Mastrandrea, direttore della rivista “Magistratura” (33 preferenze), Giuseppe Tango, coordinatore dell’ufficio sindacale (34 preferenze).
di Marco Cremonesi
Corriere della Sera, 9 febbraio 2025 Il vicepresidente del Csm: la magistratura accolga l’invito al dialogo di Mantovano. “Vivo nella sincera preoccupazione che queste tensioni facciano del male alle nostre istituzioni”. Fabio Pinelli, avvocato penalista e professore a Ca’ Foscari, da due anni è il vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. E dalla richiesta di tutela riguardo alle dichiarazioni del ministro Nordio in Parlamento alla richiesta dei laici del Csm di intervenire nei confronti del procuratore di Roma Francesco Lo Voi, il momento è complicato come forse mai in passato.
di Stefano De Martis
Avvenire, 9 febbraio 2025 Giovedì 13 il Parlamento è convocato in seduta comune nell’ennesimo tentativo di eleggere i giudici costituzionali che mancano al plenum della Corte. La riunione del 14 gennaio non ha prodotto nulla e quelle previste per i123 e il 30 gennaio non si sono proprio tenute. Le malelingue riferiscono che qualcuno ha accolto con sollievo l’impasse parlamentare collegata con il caso Almasri perché di fatto ha rinviato di un paio di settimane l’irrisolta questione della Consulta. Di sicuro c’è che il collegio della Corte è incompleto dal novembre 2023, quando è terminato il mandato dell’allora presidente Silvana Sciarra, e che nello scorso dicembre sono scaduti altri tre giudici.
TERRITORIO
di Andreina Baccaro
Corriere di Bologna, 9 febbraio 2025 Il 20enne ucciso da un’overdose di farmaci. Il 19 e il 20 la protesta delle Camere penali. Non hanno fatto in tempo le Camere penali di Modena e Bologna a proclamare la nuova astensione dalle udienze, in protesta con la situazione in cui versano i penitenziari emiliano-romagnoli, che ieri c’è stato l’ennesimo decesso in carcere. Un detenuto di 20 anni, recluso nel penitenziario di Reggio Emilia, ha perso la vita per una probabile overdose di farmaci. Il giovane, ha fatto sapere il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri, era sottoposto a terapie farmacologiche, ma si esclude l’ipotesi del suicidio. La salma è a disposizione della magistratura, che con ogni probabilità disporrà l’autopsia. Il 20enne, che aveva un processo in corso, aveva un fine pena nel 2026.
di Andreina Baccaro
Corriere di Bologna, 9 febbraio 2025 Castaldini (Forza Italia) e il caso dei giovani detenuti alla Dozza. “L’uomo non è il suo peccato” era il mantra di don Oreste Benzi, fondatore della Papa Giovanni XXIII che, tra le tante attività di accoglienza di persone con disagio, disabilità, ai margini della società, ha portato in Italia anche il modello brasiliano del “Carcere senza sbarre”, nelle Comunità educanti con i carcerati (Cec). “In Italia ci sono una decina di Cec, di cui la metà sono in Emilia-Romagna e ripercorrono l’esperienza brasiliana dell’Associazione per la Protezione Assistenza Condannati, un progetto innovativo, che si fonda su un percorso di rieducazione personalizzato per chiunque abbia sbagliato” spiega Valentina Castaldini, consigliera regionale di Forza Italia.
di Francesco Ferrari
reggionline.com, 9 febbraio 2025 Tragedia avvenuta nel carcere di Reggio. Indagini in corso sulla morte Cristian Scripet, 20enne italiano di origine rumena e residente in provincia di Macerata. L’uomo è stato trovato privo di vita all’interno della propria cella, che condivideva con un altro carcerato: il detenuto era sottoposto a terapie e si sospetta che la causa del decesso sia stata una overdose da farmaci. Il giovane, che aveva un processo in corso, si trovava nella casa circondariale di via Settembrini per una pena legata al reato di estorsione che avrebbe terminato di scontare nel 2026.
di Vinicio Marchetti
avellinotoday.it, 9 febbraio 2025 “Mio fratello è stato vittima di negligenza, ora vogliamo giustizia”. La Casa Circondariale di Avellino “Antimo Graziano” è stata teatro di una tragedia che ha scosso profondamente detenuti, personale penitenziario e familiari delle persone ristrette. Nella giornata di ieri, il corpo senza vita di Ciro Pettirosso, 36 anni, originario di Napoli, è stato ritrovato all’interno della struttura. Il decesso del giovane detenuto ha immediatamente allertato le autorità competenti, che hanno avviato le indagini per fare luce su quanto accaduto.
napolitoday.it, 9 febbraio 2025 La notizia già era nell’aria lungo le sezioni del carcere di Napoli Poggioreale, ma soltanto con la notifica all’indagato V.R., classe 1981, avvenuta nella giornata di ieri, dell’avviso da parte dei Sostituti Procuratori della Repubblica di Napoli, Raffaele Tufano e Giuliana Giuliano, per il conferimento dell’incarico peritale, si è avuta la piena certezza. I fatti risalgono alla fine di novembre 2024 allorquando il detenuto N.A., classe 1964, allocato nella stanza n. 6 del Reparto Salerno del Carcere di Poggioreale, veniva rinvenuto esanime a terra nella sua cella, durante l’apertura delle porte per consentire ai detenuti di fare la doccia.
di Nicoletta Gigli
Il Messaggero, 9 febbraio 2025 Sulla denuncia accertamenti a 360 gradi della procura. Si è incatenata ad un cancello davanti al carcere di Sabbione per protestare contro presunte vessazioni cui sarebbe stato sottoposto suo fratello, ristretto a Terni. La clamorosa protesta della donna, 65 anni, campana, andata in scena nel primo pomeriggio di ieri, ha visto giungere sul posto gli agenti della squadra volante e della Digos, impegnati a tenere sotto controllo una situazione che rischiava di degenerare. La 65enne, che venti giorni fa ha denunciato presunti episodi di violenza nei confronti di suo fratello all’interno del penitenziario ternano, ha fatto sapere di aver interessato la procura della repubblica e il magistrato di sorveglianza perché approfondiscano la vicenda.
di Marianna Grazi
La Nazione, 9 febbraio 2025 Fa discutere il mancato rinnovo del direttore al penitenziario di Sollicciano. Italia Viva chiede spiegazioni a Nordio. Radicali: “Lasciato senza guida”. “Incomprensibile” o, a pensar male, causato da incompatibilità di opinioni con il datore di lavoro. Così aveva detto fin da subito il garante dei detenuti di Firenze, Eros Cruccolini. Ma il trasferimento della direttrice del carcere di Sollicciano Antonella Tuoni al penitenziario aretino non smette di far discutere anche al di fuori dell’ambiente detentivo. Non tanto per la destinazione, quanto la mancata continuità nel lavoro avviato insieme alle istituzioni per migliorare le note problematiche della casa circondariale fiorentina che si è venuta a creare. Scaduto l’incarico di Tuoni ai primi di febbraio nessuno è ancora stato nominato e al suo posto la reggenza è stata ...
di Barbara Morra
La Stampa, 9 febbraio 2025 C’è un nuovo collegamento tra il carcere e la città ed è fatto di cose concrete come i lavori handmade dei detenuti, il pane e gli ortaggi coltivati in regime di semilibertà. Già aperta da prima di Natale è stata inaugurata ufficialmente la Bottega Perla, il negozio che si trova dentro la casa di reclusione, adiacente ad uno dei cortili interni e che si affaccia all’esterno su via Ancina nel cuore del centro storico. Il progetto, fortemente voluto dalla direttrice Assuntina Di Rienzo, dall’area giuridico-pedagogica con Antonella Aragno e con il supporto del sostituto commissario Marino Spinardi, è stato affidato alla cooperativa sociale Perla che da tre anni opera al Santa Caterina con progetti lavorativi e di animazione sociale.
Avvenire, 9 febbraio 2025 L’associazione non profit favorisce il reinserimento dei detenuti nel tessuto sociale attraverso percorsi di formazione. L’impegno di illycaffè a operare responsabilmente, promuovendo il miglioramento della qualità della vita delle persone in modo sostenibile e duraturo si rafforza attraverso il sostegno a Seconda Chance, l’associazione non profit fondata nel 2022 da Flavia Filippi con lo scopo di creare un ponte tra il mondo delle carceri e le imprese. Nella casa circondariale di Trieste si sono appena conclusi i primi corsi sul caffè, tenuti dagli insegnanti dell’Università del Caffè di illy nell’ambito del percorso di formazione sulle tecniche base di panificazione e pasticceria. Questa attività didattica, come quella che inizierà a marzo sulla pasticceria e caffetteria e ad altre ancora in via di definizione ...
di Viviana De Vita
Il Mattino, 9 febbraio 2025 La consegna in settimana, l’iniziativa di Radicali, Nessuno Tocchi Caino, Fondazione di comunità salernitana e patronato Acli. In arrivo quattro lavasciuga e quaranta phon per i detenuti del carcere di Salerno. Alla cerimonia di consegna, in programma martedì, parteciperanno la direttrice dell’istituto penitenziario, Gabriella Niccoli, l’onorevole Franco Picarone, l’esponente dei Radicali Donato Salzano e i rappresentanti dell’associazione “Nessuno Tocchi Caino”, da sempre impegnata nella tutela dei diritti umani all’interno delle carceri italiane.
di Gigliola Alfaro
agensir.it, 9 febbraio 2025 Don De Luca: “La sfida più grande è far emergere la bellezza dell’umanità dei ragazzi e portare speranza”. All’istituto minorile il Festival della vita ha compiuto una tappa, il 31 gennaio, con una messa e l’ostensione di una reliquia del beato Carlo Acutis. A incontrare i giovani detenuti c’erano pure Massimo Monzio Compagnoni e don Enrico Garbuio del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica della Cei. Con l’8x1000, infatti, si sostengono anche i sacerdoti impegnati in tante attività in carcere. “Portare un messaggio di speranza ai ragazzi che cercano un riscatto dalle loro scelte sbagliate e presentare la figura del beato Carlo Acutis, che mostra come si possano fare scelte diverse”.
di Antonella Cilento
La Repubblica, 9 febbraio 2025 Lo spazio del carcere è un topos frequentatissimo dalla nostra letteratura: se penso a un libro prezioso di venti anni fa, “Luoghi della letteratura italiana” di Giorgio Anselmi, dove si osservavano, fra le altre, le ricorrenze romanzesche di banca, chiesa, fabbrica, mi rendo conto che se il carcere è certo stato un protagonista di sempre, da Dumas a Silvio Pellico, oggi ha assunto nell’immaginario collettivo un peso diverso. Da luogo della vendetta, dell’ingiustizia, si è mutato in luogo del rispecchiamento dei destini, specie nella scrittura delle donne.
di Edoardo Sassi
Corriere della Sera - La Lettura, 9 febbraio 2025 In occasione del Giubileo il 15 febbraio apre Conciliazione 5, “window gallery” proprio in via della Conciliazione, a due passi da San Pietro, con una mostra di ritratti ad acquerello di detenuti e operatori del carcere di Regina Coeli. Li ha realizzati Yan Pei-Ming.Uno spazio non grandissimo, circa trenta metri quadrati, ma visibile 24 ore su 24, illuminato anche di notte e direttamente affacciato sulla strada simbolo del pellegrinaggio, quella via della Conciliazione che da piazza Pia - da poco rinnovata - immette direttamente nel grande “catino” del colonnato berniniano e da lì nella Basilica di San Pietro. Una strada nella quale stanno transitando e transiteranno, così dicono le stime, trenta milioni di persone in occasione del Giubileo in corso.
di Riccardo Maccioni
Avvenire, 9 febbraio 2025 Dal 1998 Dale Recinella, ex avvocato di successo, accompagna spiritualmente i detenuti nelle carceri della Florida che attendono di essere giustiziati. La sua testimonianza raccolta in un libro. Se non è l’inferno, gli somiglia molto. Un posto che d’inverno fa freddo e d’estate così caldo che ti strapperesti via la pelle. Un luogo dove anche solo sperare è una scommessa, perché chi entra sa che non ne uscirà più. Eppure, persino lì è possibile seminare futuro, quello almeno che trova senso nella fede, che vive nella prospettiva dell’eterno presente che sarà. Dale Recinella, 73 anni, dal 1998 presta servizio come cappellano laico nel braccio della morte in Florida, cioè accompagna nell’ultimo tratto di vita chi decide di avvalersi del suo aiuto mentre attende di essere giustiziato.
di Risso Enzo
Il Domani, 9 febbraio 2025 Un morbo si aggira per il mondo. Un virus infettivo sta colpendo le principali nazioni occidentali. È la malattia del secolo, quella della democrazia. Un morbo che colpisce non solo le istituzioni, ma anche la cultura democratica, che alimenta ulteriori dinamiche di disfacimento del demos. Per il 52 per cento degli italiani la democrazia è lenta, ci vuole decisionismo e il 41 per cento ritiene le elezioni un rito ormai inutile. Per un altro 52 per cento non è importante partecipare alla vita politica e la grande maggioranza del paese preferisce soluzioni semplici, perché dietro quelle complesse ci sono sempre delle fregature (77). Metà del paese (50 per cento) predilige più ordine anche se significa meno libertà e il 39 avverte il bisogno di un leader forte disposto a infrangere le regole.
di Simona Forti
Il Dubbio, 9 febbraio 2025 È inevitabile che in questi tempi bui, in un passaggio d’epoca senza precedenti per chi è nato dopo la seconda guerra mondiale, il linguaggio per nominare ciò che sta accadendo sia incerto. Tentiamo di coniare nuovi termini, ma spesso i concetti che cercano di esprimere non mordono ancora. Eccoci allora a recuperare le espressioni che il Novecento ha usato per spiegare il proprio male politico. L’idea di male ha una storia lunga e complicata. È un’idea controversa, a ragione contestata. Non da ultimo perché è stata impugnata spesso come un’arma per demonizzare l’avversario e squalificarlo moralmente. Tuttavia, puntualmente, a quella parola facciamo ritorno, quasi che solo essa potesse rispondere a una radicale domanda di senso.
di Andrea Segre
Il Domani, 9 febbraio 2025 Le democrazie occidentali sono sotto attacco, la breccia nei diritti è sempre più larga. La politica securitaria registra solo immani fallimenti (lo dicono i numeri): è tempo che partiti, associazioni e cittadini si uniscano per costruire un programma di svolta sul tema dei flussi migratori. Prima che sia troppo tardi. Il caso Almasri e il fallimento dei centri in Albania aprono una breccia e offrono una grande occasione. È ormai evidente sia che l’epocale questione delle migrazioni è la ferita inevitabile che sta scuotendo il mondo sia che le destre globali hanno deciso di usarla per attaccare il corpo sociale e politico delle democrazie occidentali e costruire il loro nuovo potere in difesa dei privilegi e delle oligarchie.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 9 febbraio 2025 Sei nuovi rinvii pregiudiziali in Europa. Ma stavolta dalla Corte d’appello. D’accordo anche Angelo Piraino, ex segretario di Magistratura indipendente, la corrente di destra delle toghe. Altre sei richieste di convalida del trattenimento di richiedenti asilo sono finite davanti ai giudici del Lussemburgo. Si vanno ad aggiungere alle decine di quesiti analoghi sollevati negli ultimi mesi. Questa volta, però, a rinviare in Europa è stata la Corte d’appello di Palermo. La data in calce ai provvedimenti, che riguardano cittadini stranieri rinchiusi nel centro di Porto Empedocle per le “procedure accelerate di frontiera”, è il 4 febbraio scorso.
di Luigi Simonelli e Federica Tessari
L’Espresso, 9 febbraio 2025 Il Pnrr stanzia quasi 54 milioni di euro per dire addio all’accampamento lager dei braccianti nel Foggiano. Fondi finora non spesi per le beghe tra Comuni e governo. In assenza di un vero progetto. Lo scorso 24 gennaio c’è stato l’ultimo incontro istituzionale tra la sindaca di Foggia, Marida Episcopo, e il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, per trovare la quadratura del cerchio all’impiego dei quasi 54 milioni di euro di fondi Pnrr per il “superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura”. Fondi assegnati, dal 2022, al Comune di Manfredonia per il “ghetto” abitato dai braccianti di Borgo Mezzanone (che sta, appunto, tra le due città).
di Andrea Malaguti
La Stampa, 9 febbraio 2025 I fili storici si spezzano uno dopo l’altro. E la nostra memoria con loro. L’assedio alla Corte penale internazionale dell’Aja, nata dalla conferenza di Roma del 1998 per occuparsi di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, è preoccupante. Stati Uniti e Israele l’attaccano. L’Europa la difende e la scuda. L’Italia, rompendo nuovamente il fronte delle alleanze continentali, dopo l’imbarazzante caso Almasri, ignora la scelta di Bruxelles e si schiera con Donald Trump e Benjamin Netanyahu, due uomini per cui, parafrasando Alan Minc su Macron, ogni evento deve collocarsi nel romanzo che essi stessi scrivono delle loro vite. Ego di dimensioni mongolfieriche, ormai padroni del nostro destino.
di Maurizio Ferrera
Corriere della Sera, 9 febbraio 2025 Le mosse di Trump e i pericoli per la democrazia americana. L’impressione sempre più diffusa è che il presidente americano stia cercando di estendere i confini dell’autorità esecutiva a scapito del sistema giudiziario e di quello legislativo. Nel suo discorso d’insediamento, Donald Trump aveva annunciato che i suoi primi cento giorni avrebbero provocato shock and awe, scossoni e panico. In effetti, la metafora militare (coniata ai tempi della guerra in Iraq) sembra aver ispirato la sfilza di provvedimenti varati fino ad oggi su materie molto delicate. Ogni presidente eletto ha il diritto di realizzare il proprio programma. Ma nelle democrazie liberali il decisionismo ha dei limiti. E a molti sembra che Trump li stia oltrepassando.
di Riccardo Romani
L’Espresso, 9 febbraio 2025 Autrici cancellate, da Anna Frank a Margaret Atwood. E temi al bando, dall’aborto all’omosessualità, dalla lotta alle discriminazioni alle battaglie antirazzismo. Nell’America di Trump è già cresciuto il numero di libri rimossi dalle biblioteche. Ed è battaglia. Con la messa al bando de “Il diario di Anna Frank”, nel nord del Kentucky sono anche riaffiorati i primi volantini a firma Ku Klux Klan. Sì, quel Ku Klux Klan, cavalieri vestiti di bianco, torce in mano e americani con la pelle nera cui dare la caccia. Certo, va spiegato, la versione odierna del KKK non promuove il linciaggio di nessuno, ma in molti Stati del sud ha diritto di esistere come “organizzazione culturale”. Protetta dalla sacralità del Primo emendamento organizza eventi, sostiene politici locali e porta avanti le proprie battaglie.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 10 al 16 febbraio 2025
Convegno. "Pena e speranza. La vita in carcere, le riforme necessarie" (Siena, 10 febbraio 2025)
Corso-laboratorio. "Oltre gli stereotipi: parlare di donne e persone Lgbtq+ in carcere” (Roma, 15 febbraio 2025) / modulo di iscrizione
Convegno: "Arti performative in carcere. Una risorsa di salute" (Brescia, 3 marzo 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI