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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 3 febbraio 2025
di Lorenzo Castellani
Il Domani, 3 febbraio 2025 Per la premier l’indagine aperta dalla procura di Roma è un’occasione da cavalcare, dato che una fetta consistente degli italiani pensa che la magistratura sia politicizzata. Lo scontro con le toghe però carica di maggior peso politico la riforma della separazione delle carriere. Giorgia Meloni è una politica abile e sa cavalcare le occasioni. Non v’è dubbio che la magistratura, pur nell’esercizio legittimo dei suoi uffici, abbia ripetutamente offerto negli ultimi mesi delle occasioni alla premier per eccitare il suo elettorato nella crociata contro la magistratura. Quest’ultima è una istituzione che ha vissuto anni di crisi sul piano della legittimazione pubblica a casa della politicizzazione interna.
di Pier Luigi Portaluri
Il Foglio, 3 febbraio 2025 L’attivismo giudiziario tra interpretazioni espansive della legge e crisi della sovranità parlamentare. La questione vera - la montagna che si vede sullo sfondo, neanche molto lontana - consiste nel tipo di stato di diritto che vogliamo per l’Italia del XXI secolo, visto nell’ottica della separazione dei poteri e - più in particolare - del judicial lawmaking: cioè dei limiti al potere dei giudici di creare diritto andando oltre, o addirittura contro, la legge. Siamo, inutile nasconderlo, su di un piano inclinato. In crisi è l’idea stessa di Costituzione e di legalità, entrambe stravolte da un uso ipocrita e strumentale: ridotte al ruolo di santini, di immaginette sacre brandite per coprire disinvolture interpretative a fini politici e di potere, nobili o meno che siano.
di Marcello Pera
Il Foglio, 3 febbraio 2025 Porsi il problema di come 1.300 pm non diventino una falange che non risponde a nessuno: l’equilibrio tra i poteri è essenziale per la democrazia. La dura guerra in corso fra la magistratura e la politica è una vera e propria lotta di potere perché da entrambe le parti è combattuta all’insegna della domanda: “chi ha la supremazia?” o “chi comanda?”. Io, dice il Parlamento o il governo, perché, compiendo le mie scelte, sono legittimato dalla volontà popolare. Io, dice la magistratura, perché, applicando la legge, sono legittimato dalla mia autonomia e indipendenza. Due effetti perversi di questa guerra si stanno già producendo. Il primo è il discredito che oggi investe la magistratura; l’altro è che le riforme costituzionali proposte dal governo diventano intoccabili.
di Piero Tony*
Il Foglio, 3 febbraio 2025 Sulla vicenda della scarcerazione del presunto torturatore libico il Ministero della Giustizia offre una versione dei fatti troppo sciatta per essere creduta. La Procura di Roma per indagare un pezzo di Governo si nasconde dietro un obbligo che non c’è. Atteniamoci ai fatti. Già dal 4 novembre 2024 l’Almasri era sottoposto a “sorveglianza discreta”, su richiesta della Corte penale internazionale (da ora Cpi) del precedente 10 luglio indirizzata in un primo tempo alla sola Germania e il successivo 17 gennaio a sei paesi tra cui l’Italia. Il 2 ottobre 2024 il procuratore presso la Corte penale internazionale aveva chiesto nei suoi confronti l’emissione di mandato di arresto internazionale.
di Gery Palazzotto
Il Foglio, 3 febbraio 2025 Mentre i boss cambiano faccia e chi li denuncia è sotto scorta, i vecchi santoni pensano a come succedere a se stessi. L’ultimo aggiornamento del sito ufficiale della Fondazione Falcone è dell’ottobre 2023, un anno non qualunque nella storia dell’antimafia, l’anno delle due manifestazioni concorrenti per il 23 maggio a Palermo, l’anno delle manganellate agli studenti e ai sindacalisti che stavano nel corteo “sbagliato”, quello non ufficiale, quello senza santi e santoni. Oggi, all’alba del 2025, l’icona di una resistenza invecchiata, fiaccata dal tempo e dalla noia c’è, si vede, ma si preferisce guardare da un’altra parte.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 febbraio 2025 A pochi giorni dalla prima riunione del Cdc, trattative e tensioni agitano le correnti. Manca meno di una settimana alla prima riunione del nuovo Comitato direttivo centrale dell’Anm. L’ 8 febbraio molto probabilmente verrà eletta la nuova giunta e il presidente che prenderà il posto di Giuseppe Santalucia. Non si può fare altrimenti: c’è da organizzare lo sciopero del 27 febbraio. In queste ore c’è grande fermento all’interno delle correnti e tra i gruppi associativi. Gli sceneggiatori di House of Cards o del Trono di Spade potrebbero prendere spunto per riscrivere nuove serie su ancora più complessi intrighi di potere. Ad oggi sperare di avere un quadro verosimile di quello che sarà il futuro vertice dell’Anm, a cui aderisce il 96 per cento di tutta la magistratura italiana, è quasi impossibile.
di Sara Pizzorni
cremonaoggi.it, 3 febbraio 2025 Il direttivo della Camera Penale della Lombardia Orientale “Giuseppe Frigo” ha dichiarato lo stato di agitazione dei penalisti per le condizioni di vita in cui versano i carcerati italiani. “Da gennaio 2024 ad oggi”, si legge ina nota del direttivo, “100 persone detenute ed affidate allo Stato si sono tolte la vita, l’ultimo a Vigevano, era in carcere per una rapina di 50 euro risarciti alla persona offesa. A ciò si sommano i gesti di autolesionismo che quotidianamente si verificano in tutti gli istituti penitenziari e i suicidi di 6 agenti di polizia penitenziaria”.
di Fabio Geraci
Giornale di Sicilia, 3 febbraio 2025 Da giorni nel carcere dei Pagliarelli ha risuonato il rumore delle stoviglie sbattute contro le sbarre. Un segnale ripetuto con costanza tre volte al giorno per manifestare un disagio profondo. Una polveriera pronta a esplodere per le condizioni di vita che stanno portando il livello di esasperazione al limite. E ora la protesta si inasprisce: da oggi (3 febbraio) oltre 400 detenuti del reparto di alta sicurezza rifiuteranno il cibo in segno di protesta. La decisione di attuare lo sciopero della fame arriva dopo l’emanazione di una circolare del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che prevede una serie di restrizioni tra cui il divieto di introdurre beni come coperte e maglioni in pile, ufficialmente per prevenire il rischio di incendi nelle celle.
quotidianocanavese.it, 3 febbraio 2025 La direzione ha segnalato una generica “immagine negativa” della vita in carcere che sarebbe emersa dagli articoli e la presenza all’interno dei pc di elementi non attinenti alla attività di redazione. Da ormai due mesi è stata silenziata la voce dei detenuti del carcere di Ivrea. Il giornale online “La Fenice” è stato sospeso fino a data da destinarsi. Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera dell’associazione culturale Rosse Torri e della redazione di Varieventuali coinvolte nel progetto.
laquilablog.it, 3 febbraio 2025 “La situazione all’interno del carcere di massima sicurezza di Sulmona sta raggiungendo livelli allarmanti. La struttura, già sovraccarica, sta accogliendo un numero sempre maggiore di detenuti senza che siano stati predisposti spazi adeguati. Solo nelle ultime 24 ore, l’istituto ha visto l’ingresso di dodici nuovi reclusi, mentre soltanto due hanno lasciato la struttura. Un flusso che, nei prossimi giorni, continuerà con l’arrivo di altri detenuti, mettendo ulteriormente sotto pressione un sistema già fragile - così il Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella. Questa crescita della popolazione carceraria sta avvenendo nonostante il nuovo padiglione del penitenziario non sia ancora stato aperto.
di Elena Mittino
novaratoday.it, 3 febbraio 2025 Alcuni lavori sono stati già effettuati. In carcere a oggi sono presenti 170 detenuti. Un panificio e una nuova infermeria come recupero dell’ex carcere femminile con un milione di euro di investimenti. Il carcere di via Sforzesca di Novara è tra i protagonisti del dossier redatto dalla regione Piemonte alcuni mesi fa e anche tema di una commissione consigliare che si è tenuta nei giorni scorsi a palazzo Cabrino. Un tema affrontato per la prima volta in una commissione da quando c’è il garante comunale appunto, Natalie Pisano.
reggiotoday.it, 3 febbraio 2025 Si è riunita la VIII Commissione consiliare di palazzo San (pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione), presieduta dal consigliere Filippo Quartuccio, per discutere la mozione sulle carceri a firma dei consiglieri comunali del Gruppo Red Carmelo Versace, Antonino Castorina e Filippo Burrone. Il documento politico è stato presentato dal consigliere Antonino Castorina ed ha registrato il contributo attivo del garante regionale dei diritti dei detenuti Giovanna Russo nonché del presidente della camera penale di Reggio Calabria Francesco Siclari.
ilcorriere.net, 3 febbraio 2025 Il Sindaco di Alba Alberto Gatto deve nominare il “Garante comunale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale” istituito con deliberazione del Consiglio comunale n. 56 del 26/06/2015, in seguito alle dimissioni della Garante Paola Ferlauto che si è dimessa il 31 gennaio 2025. Il garante resta in carica cinque anni e può essere confermato una sola volta.
di Giovanna Pasqualin Traversa
agensir.it, 3 febbraio 2025 Il desiderio di riscatto, la volontà di cambiare, la speranza di costruirsi una vita migliore. Rimane questo nel cuore degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Kennedy” di Pordenone dopo la visita al carcere cittadino alla vigilia dell’apertura del Giubileo. Una profonda esperienza umana e civile perché, incontrando i detenuti, i ragazzi hanno compreso il valore della libertà, del perdono, del riflettere prima di agire. Ed anche del non giudicare una persona senza conoscerne la vita. “Il carcere - dice uno di loro - non è un mondo ‘altro’, ma è parte integrante della nostra società, con le sue sfide e la sua umanità”.
arcidiocesi.siena.it, 3 febbraio 2025 Lunedì 10 febbraio 2025, alle ore 17, nel salone d’onore del Palazzo Arcivescovile di Siena, in piazza Duomo, 4, nell’ambito delle iniziative giubilari dell’arcidiocesi, si terrà l’evento “Pena e speranza. La vita in carcere, le riforme necessarie”, promosso dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dalla Fondazione Derek Rocco Barnabei. Intervengono: il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena - Colle di Val D’Elsa-Montalcino; Anna Carli, presidente della Fondazione D. R. Barnabei; Mario Marazziti della Comunità di Sant’Egidio; Giuseppe Fanfani, Garante dei detenuti per la Regione Toscana.
avantionline.it, 3 febbraio 2025 Dopo la celebrazione del congresso e la costituzione degli organismi dirigenziali, la federazione provinciale e il direttivo cittadino del Partito Socialista Italiano di Sassari hanno avviato la loro attività politica con una prima iniziativa incentrata sulle tematiche della realtà carceraria, con particolare riferimento al carcere di Sassari (casa circondariale “Giovanni Bacchiddu”), dove le emergenze dovute al sovraffollamento, alla convivenza forzata tra detenuti comuni e quelli sottoposti al regime restrittivo dell’art. 41 bis e un’alta incidenza di atti di autolesionismo commessi da alcuni detenuti, hanno fatto emergere una serie di criticità balzate anche agli onori della cronaca locale.
di Gigliola Alfaro
agensir.it, 3 febbraio 2025 “Cercheremo di coinvolgere il più possibile il mondo esterno negli eventi che organizzeremo”, ci dice l’ispettore generale dei cappellani. “Ogni mese distribuito un foglio di catechesi in tutti gli istituti. Questo è un modo anche per vivere insieme un cammino unitario, che ci porterà poi a celebrare il 14 dicembre il Giubileo dei detenuti”. Si è aperto, il 9 gennaio scorso, il “Giubileo della speranza nelle carceri” italiane, con la celebrazione presieduta, nella basilica di San Pietro, dal cardinale arciprete Mauro Gambetti, alla presenza dell’ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane, don Raffaele Grimaldi, insieme ad altri quindici delegati regionali e alcuni membri della Commissione per il Giubileo dei detenuti.
tg24.sky.it, 3 febbraio 2025 Giovani, aggressivi e sempre più spesso prendono La cattiva strada. Sky TG24 dedica un approfondimento speciale al tema dei reati minorili, fenomeno in crescita e sempre più preoccupante. Più appuntamenti, ma un’unica indagine per comprendere le cause e gli effetti della criminalità giovanile: il nuovo episodio di Feedback e il reportage “La cattiva strada - Viaggio nelle carceri minorili italiane” lunedì 3 febbraio alle 21.00 su Sky TG24.
AFFARI SOCIALI
di Andrea Malaguti
La Stampa, 3 febbraio 2025 Tema della settimana: Meloni, le toghe, la ragion di Stato, le tre regole dell’avvocato Roy Cohn (feroce mentore del Signore di Tutti i Dazi, Donald Trump) e la capacità ormai perduta della politica di pensare nei limiti, sbriciolando gli auspici di Hanna Arendt. Non abbiamo più il senso del pudore. Sembra un dettaglio. È l’inizio di un nuovo mondo in cui prevale chi è più forte e selvaggio. Trumpismo quintessenziale. Un’aria non esattamente salubre che si respira anche qui da noi. Confesso che non sapevo cosa fosse il metodo “Falqa”, tortura utilizzata dai nazisti, dai Khmer Rossi di Pol Pot in Cambogia e dal generale libico Nijem Osama Almasri, sadico in capo delle prigioni in Tripolitania, disumano protagonista di questi nostri infelici giorni che contrappongono Palazzo Chigi alla magistratura ...
di Mauro Magatti
Avvenire, 3 febbraio 2025 L’odio strumentalizzato a fini politici è una strategia che sfrutta sentimenti negativi - paura, risentimento, rancore - per manipolare l’opinione pubblica e consolidare il consenso. Questo meccanismo divide la società in un “noi” e un “loro”, individuando un nemico comune, reale o immaginario, su cui scaricare frustrazioni collettive. Un metodo antico, ricorrente nella storia, che finisce per trasformare la politica in schiava della violenza. Una strada in discesa, facile da percorrere alimentando istinti primordiali, ma poi impossibile da invertire: una volta liberati, gli spiriti sanguinari sfuggono al controllo. Gli orrori del Novecento - dai campi di sterminio nazisti ai gulag staliniani - dovrebbero insegnarlo: l’odio seminato e coltivato nel tempo finisce per generare mostri.
di Giulia Merlo
Il Domani, 3 febbraio 2025 Il fenomeno dei giovani che girano armati e di omicidi e lesioni all’arma bianca è in aumento da dopo il Covid. La causa è duplice: più famiglie in difficoltà economica e figli meno socializzati e fragili psicologicamente. Escono di casa con in tasca il coltello “per difesa”. Questa è la giustificazione che i magistrati sentono ripetere più spesso dai ragazzi che poi finiscono imputati: per lesioni nei casi meno gravi, per omicidio in quelli peggiori. L’ultimo caso è avvenuto a Tortona, appena giovedì scorso. Secondo il ministero dell’Interno, i numeri sono cresciuti subito dopo il Covid: se nel 2019 le segnalazioni di minori per lesioni dolose erano poco più di 2500, dal 2022 sono cresciute a 3569 e il numero è in continuo seppur lieve aumento.
di Niccolò Carratelli e Francesco Grignetti
La Stampa, 3 febbraio 2025 Evitare altri falli di reazione e aspettare il nuovo pronunciamento della Corte di giustizia europea sul tema dei Paesi sicuri per il rimpatrio dei migranti. Nella triangolazione tra Palazzo Chigi e i ministeri dell’Interno e della Giustizia pare prevalere la linea della cautela. Soprattutto fonti di Forza Italia frenano sull’ipotesi di un altro decreto per risolvere quella che, comunque, viene considerata un’anomalia. Il fatto che nelle Corti d’appello, ora titolari della convalida dei trattenimenti dei migranti, siano finiti gli stessi magistrati della sezione speciale del tribunale di Roma, che già avevano disposto il ritorno in Italia dei migranti trasferiti in Albania.
di Mauro Armanino*
Il Fatto Quotidiano, 3 febbraio 2025 L’eliminazione delle categorie “pericolose” si perpetra ormai a cielo aperto. Nella storia sono stati utilizzati campi di concentramento, di sterminio e ogni altro tipo di segregazione. Oggi non più. Tutto accade sotto i nostri occhi resi opachi dall’assuefazione, il controllo e una propaganda martellante che ci conduce a sinistri ricordi. Il politico e filologo Joseph Goebbels, ministro della Propaganda durante il regime nazista in Germania scrisse che: “Una menzogna detta una volta rimane una menzogna ma una menzogna ripetuta mille volte diventa una verità”. Ciò accade coi mezzi di comunicazione in mano a coloro che trasformano la realtà a immagine e somiglianza del loro potere di dominazione.
ESTERI
di Riccardo Noury*
Il Fatto Quotidiano, 3 febbraio 2025 Laila Soueif, madre di Alaa Abd el-Fattah, il più famoso prigioniero di coscienza egiziano, chiamato il “Gramsci d’Egitto”, è entrata nel quinto mese di sciopero della fame nell’inverno londinese. A Londra, sì. Perché suo figlio ha anche passaporto britannico. Per questo, da oltre 120 giorni, l’anziana madre sosta tutte le mattine dei giorni lavorativi di fronte a Downing Street chiedendo un intervento del governo del primo ministro Keir Starmer, finora sordo alle sue richieste. Alaa Abd el-Fattah avrebbe dovuto essere scarcerato alla fine di settembre, quando era terminato il suo ultimo periodo di detenzione: una condanna a cinque anni, l’ennesima, inflittagli il 20 dicembre 2021 al termine di un processo gravemente iniquo per “diffusione di notizie false”.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 3 al 9 febbraio 2025
Convegno. "Pena e speranza. La vita in carcere, le riforme necessarie" (Siena, 10 febbraio 2025)
Convegno: "Arti performative in carcere. Una risorsa di salute" (Brescia, 3 marzo 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI