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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 27 febbraio 2025
di Patrizia Maciocchi
Il Sole 24 Ore, 27 febbraio 2025 I Garanti territoriali hanno indetto una giornata di protesta. La priorità dei penalisti è fermare i suicidi: quindici da inizio anno. Una giornata di protesta nazionale contro il sovraffollamento nelle carceri, indetta per il 3 marzo. L’iniziativa è dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale che, in un documento congiunto, chiedono la mobilitazione e la solidarietà non solo dei garantisti e dei tanti volontari dell’area cattolica ma anche dell’avvocatura, della magistratura, della politica, oltre che della società civile.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 27 febbraio 2025 Visitare un carcere è sempre un’esperienza dolente. Visitare un carcere minorile lo è ancora di più, in quanto recluse dietro quelle mura ci si imbatte in una giovinezza, in un’esplosione di vita, in una pienezza di futuro e di speranza che si avvertono drammaticamente come interrotte, spezzate, mortificate, piangenti. Sono appena rientrata da una visita a un istituto penale per minorenni e l’angoscia di quelle esistenze adolescenti mi è rimasta, come ogni volta, appiccicata addosso.
di Andrea Bulleri
Il Messaggero, 27 febbraio 2025 Qualcosa, anche se lentamente, si muove. Sono sempre di più i detenuti che svolgono un’attività lavorativa mentre scontano la loro pena in carcere. E sono sempre di più quelli che lo fanno non alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, datore di lavoro naturale (e per molto tempo, l’unico) di chi decide di imparare un mestiere dentro una struttura detentiva, ma assunti da imprese private e cooperative sociali. E i numeri sono destinati a crescere ancora, dal momento che sono stati già individuati (e dovrebbero partire a breve) 200 interventi in decine di penitenziari italiani per la ristrutturazione “totale o parziale” di spazi, anche all’aperto, da destinare ad aree di lavoro: panifici, falegnamerie, aule studio.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 27 febbraio 2025 Obbligo di avere i capelli sempre ben puliti e, se tinti, di colore naturale. Le donne, in particolare, dovranno avere unghie impeccabilmente curate, con uno smalto che sia sobrio. E fuori servizio? Divieto di eccentricità, silenzio imposto sui disagi delle carceri, divieto di commenti irriverenti sui social. Non solo detenuti nel mirino, con il nuovo reato di rivolta che criminalizza anche proteste pacifiche, ma anche agenti penitenziari stretti in una morsa di regole che, come denuncia il segretario Uilpa Gennarino De Fazio, “sono un attacco alle libertà costituzionali”. Parliamo di una recente bozza del nuovo regolamento di servizio del corpo di Polizia penitenziaria, che contiene delle modifiche rispetto all’attuale.
GIUSTIZIA
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 27 febbraio 2025 Al Csm la destra spacca il plenum davanti a Mattarella. Che poi parla di “irrinunciabile indipendenza”. Gaeta nuovo pg della Cassazione. Oggi incontri e manifestazioni in tutta l’Italia. Una vigilia agitata per lo sciopero dei magistrati che andrà in scena oggi: l’elezione del nuovo procuratore generale della Cassazione al plenum del Csm presieduto dal presidente Mattarella è stata particolarmente complicata. Prima di tutto perché non si è arrivati a una decisione unitaria come auspicato dal Colle, e poi perché la spaccatura non è stata generata solo dai laici di destra, ma anche da quattro dei sette consiglieri di Magistratura indipendente.
di Simona Musco
Il Dubbio, 27 febbraio 2025 Ancora divisioni interne alla magistratura in vista dello sciopero di oggi contro la separazione delle carriere. E i penalisti criticano il sindacato. “Noi magistrati componenti del Consiglio superiore della magistratura manifestiamo l’adesione alle ragioni dello sciopero dell’Associazione Nazionale Magistrati. Invero si tratta di uno sciopero che la magistratura associata ha indetto non per tutelare interessi di categoria, ma per porre con forza all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine giudiziario e, dunque, della tutela dei diritti di tutti”. Con queste parole, 19 consiglieri togati su 20 di Palazzo Bachelet aderiscono, idealmente, alla protesta indetta dall’Anm contro la separazione delle carriere.
di Stefano Musolino e Giovanni Zaccaro*
Il Manifesto, 27 febbraio 2025 Sciopero dei magistrati. Decine di incontri con la cittadinanza organizzati per spiegare che la riforma Nordio non renderà i processi più veloci o le decisioni più giuste, ma separerà i pubblici ministeri dal potere giudiziario, con il pericolo che vengano attratti nella sfera di influenza del potere esecutivo. Lo sciopero è vissuto dai magistrati come una specie di tradimento della loro essenza. Abituati come sono a rendere il loro servizio, nonostante le pessime condizioni di lavoro e anzi supplendo all’inefficienza e all’inadeguatezza delle strutture che il ministero della giustizia dovrebbe garantire, scioperano mal volentieri.
di Oliviero Mazza
Il Dubbio, 27 febbraio 2025 È indiscutibile l’elevato tasso di democraticità della riforma, ben lontana dai cupi fantasmi illiberali evocati anche nelle ragioni dell’Astensione. Il dibattito sulla riforma costituzionale della separazione degli ordinamenti si intensifica e si inasprisce proprio in vista dello sciopero nazionale dei magistrati, fatto, quest’ultimo, di per sé indicativo di un’obiettiva patologia. In una democrazia compiuta non può essere ritenuto fisiologico che l’ordine giudiziario si sollevi contro la volontà espressa dal Parlamento e, prima ancora, dal popolo sovrano nel momento elettorale.
di Tullio Padovani*
L’Unità, 27 febbraio 2025 La protesta dell’Anm di oggi è diretta a contrastare la riforma della giustizia. Ma per la Consulta non si può ostacolare il libero esercizio di un potere legittimo. L’art. 40 della Costituzione garantisce a tutti - come è noto - il diritto di sciopero secondo le leggi che ne regolano l’esercizio: tutti, compresi ovviamente i magistrati, che legittimamente possono astenersi dal prestare la propria opera per le più diverse rivendicazioni, al pari di qualsiasi altro lavoratore. Ma, al pari di qualsiasi altro lavoratore, non proprio per tutte le rivendicazioni.
di Edmondo Bruti Liberati
La Stampa, 27 febbraio 2025 La ragione dello sciopero dei magistrati: “L’Anm esprime un giudizio fortemente negativo sulla riforma costituzionale dell’ordinamento giudiziario che non è una riforma della giustizia, che non sarà né più veloce né più giusta, ma una riforma della magistratura che produrrà solo effetti negativi per i cittadini”. L’astensione è disciplinata dal Codice di autoregolamentazione adottato dall’Associazione Nazionale Magistrati e approvato dalla Commissione di garanzia. I magistrati hanno dettato in questo Codice un catalogo molto ampio dei “servizi essenziali” da salvaguardare.
di Lorenza Pleuteri
giustiziami.it, 27 febbraio 2025 I giudici civili hanno sancito la corresponsabilità dell’apparato penitenziario, condannando il ministero della Giustizia a risarcire madre e vedova di un ragazzo tossicodipendente deceduto a Regina Coeli. Ventidue anni per avere giustizia. Lo Stato ha il dovere di garantire la tutela della vita delle persone che tiene chiuse in carcere, anche di quelle che in cella riescono a procurarsi sostanze stupefacenti e si espongono a rischi. E se non lo fa, e la droga arriva in cella e uccide, deve risarcire chi perde un figlio o un marito. Sembra un principio sacrosanto, scontato, declinato concretamente in automatico.
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 27 febbraio 2025 L’amministrazione penitenziaria e il giudice di sorveglianza investito del reclamo devono appurare la sussistenza di un diritto fondamentale della persona e valutare se ragioni di sicurezza ne giustifichino la compressione. Negare al detenuto al 41-bis di poter avere una pianola e materiale per dedicarsi all’apprendimento della musica viola il suo diritto allo studio se il possesso dello strumento non lede diritti riconosciuti all’amministrazione penitenziaria e quindi il diniego risulta ingiustificato. A fronte di una simile richiesta da parte della persona internata in carcere, l’amministrazione penitenziaria prima e il magistrato di sorveglianza poi in caso di reclamo del richiedente ...
di Sara Gatti
gaeta.it, 27 febbraio 2025 La Camera penale del Piemonte occidentale lancia un appello urgente per affrontare la crisi della salute mentale nelle carceri italiane, evidenziando l’allarmante aumento dei suicidi tra i detenuti. La salute mentale nelle carceri sta diventando un argomento sempre più urgente di discussione in Italia, dopo un altro tragico episodio che ha colpito il sistema penitenziario del Paese. La Camera penale del Piemonte occidentale ha alzato la voce, sottolineando che fermare i suicidi nelle carceri deve diventare una priorità per chi governa. Arrivando al quindicesimo suicidio dall’inizio dell’anno ...
di Francesca Morandi
Corriere della Sera, 27 febbraio 2025 Aveva 40 anni ed era originario di un paese della Bergamasca il detenuto che due giorni fa si è tolto la vita nel carcere di Cremona, il secondo suicidio a Cà del Ferro dall’agosto di un anno fa, il 13esimo dall’inizio dell’anno nei penitenziari italiani. Il quarantenne si è impiccato in una cella della sezione colloqui, probabilmente mentre era in attesa di parlare con il comandante della Polizia penitenziaria. Accusato di violenza sessuale, alcuni mesi fa dal carcere di via Gleno era stato trasferito a Cremona nella sezione “protetti”, quella in cui si trovano le persone accusate di reati di quella tipologia.
di Valeria Terranova
Corriere di Viterbo, 27 febbraio 2025 “Hassan Sharaf aveva paura di morire”, ha affermato ieri il garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasìa, chiamato a testimoniare nell’ambito del processo per la morte del detenuto egiziano di 21 anni. Imputati per omicidio colposo E.N. e M.R., rispettivamente medico del reparto di medicina protetta di Belcolle e assistente capo coordinatore della polizia penitenziaria del carcere di Mammagialla, difesi dagli avvocati Giuliano Migliorati e Fausto Barili. Partecipano al dibattimento in qualità di responsabili civili il ministero dell’Interno e l’Asl. Parti civili, invece, con gli avvocati Giacomo Barelli e Michele Andreano, i parenti del detenuto egiziano di 21 anni, deceduto ...
di Liborio La Mattina
giornalelavoce.it, 27 febbraio 2025 Un Consiglio comunale trasformato in passerella, mentre il carcere di Ivrea è al collasso: detenuti abbandonati, attività cancellate, rieducazione inesistente e un’ennesima rivolta ignorata dalle istituzioni. Il secondo consiglio comunale della storia di Ivrea tenutosi all’interno della casa circondariale. Il secondo per il sindaco Matteo Chiantore e per l’assessora Gabriella Colosso. Del tutto inutile, a giudicare dai risultati. Meglio sarebbe stato non farlo o farne uno nella solita assise. Sulla carta un modo per dare un segnale di attenzione verso la realtà carceraria, nella pratica sono mancate le persone e i contenuti. Solo tre detenuti presenti.
di Niccolò Gramigni
La Nazione, 27 febbraio 2025 Duro affondo di Fanfani sulle condizioni del penitenziario, il dibattito s’infiamma. E intanto manca il referente fiorentino per i detenuti e un direttore definitivo. È stato un mercoledì teso quello relativo al tema del carcere. In Toscana la situazione è complessa - tra suicidi, aggressioni e condizioni delle strutture -, nel carcere fiorentino di Sollicciano a una situazione di evidente precarietà si aggiungono due aspetti ad ora mancanti. Non c’è un direttore definitivo, dopo l’addio di Antonella Tuoni. E non c’è un garante fiorentino dei detenuti, ruolo al momento vacante. Così è stato il garante dei detenuti toscano Giuseppe Fanfani a prendere in mano la situazione.
veneziatoday.it, 27 febbraio 2025 Venerdì la delegazione di Radicali e associazioni insieme ad Andrea Martella e Paolo Ticozzi (Pd): “L’unica funzione della pena è quella rieducativa”. Nel pomeriggio dibattito nella sede di Emergency. Il 28 febbraio l’associazione Nessuno Tocchi Caino, insieme ai Radicali di Venezia, al senatore Andrea Martella (Pd) e il consigliere comunale Paolo Ticozzi (Pd) visiteranno la casa di reclusione femminile di Venezia con alcuni esponenti della Camera Penale di Venezia. Si tratta della prima delle visite nelle carceri di Venezia e del Veneto, organizzate dai radicali con Nessuno Tocchi Caino e le associazioni che operano all’interno degli istituti in questo 2025.
cagliaritoday.it, 27 febbraio 2025 Ieri l’ennesimo episodio che ha coinvolto un detenuto al pronto soccorso del Santissima Trinità e l’agente di scorta aggredito. Oggi la giunta regionale ha deliberato l’attivazione del reparto detentivo all’ospedale cagliaritano di Is Mirrionis, con la disponibilità di quattro posti letto. “L’assistenza - fa sapere la Regione dopo l’approvazione della delibera proposta dall’assessorato guidato da Armando Bartolazzi - sarà assicurata da personale infermieristico e operatori socio-sanitari che vengono messi a disposizione o reclutati appositamente per la struttura. Nel caso in cui non vi siano pazienti ricoverati nella struttura, il personale infermieristico e gli operatori socio-sanitari verranno assegnati temporaneamente ad altri reparti in base alle necessità”.
di Giulia Poetto
La Stampa, 27 febbraio 2025 Ieri la prima visita al Cerialdo della delegazione di aziende della Fondazione Industriali. La presidente Giuliana Cirio: “Questa è la sana responsabilità d’impresa”. Alte, insormontabili, impermeabili rispetto a violazioni del patto sociale, e al contempo di vetro e osmotiche rispetto a situazioni positive, dentro e fuori. Così dovrebbero essere secondo Mario Antonio Galati, provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, le mura delle carceri, così sono state ieri le mura della casa circondariale di Cuneo. Prima dell’alba le perquisizioni condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Torino e dal Nucleo Investigativo regionale della Polizia Penitenziaria di Torino ...
di Francesco Alberti
Giornale di Brescia, 27 febbraio 2025 Il progetto, coordinato dalla Parrocchia, coinvolge 15 persone giunte a fine pena. Un cammino di reinserimento, un percorso verso la normalità, verso la vita libera. Per essere pronti ad affrontare la vita dopo che la pena sarà stata scontata. È un progetto innovativo, non solo per Brescia (tra i primi in Italia), quello messo in campo a Sant’Alessandro dalle parrocchie del centro storico coordinate da mons. Giovanni Manenti. Al centro dell’iniziativa c’è un gruppo di detenuti di Canton Mombello quasi giunti al termine della condanna carceraria; persone che vengono supportate per essere pronte a gestirsi autonomamente quando la libertà sarà integralmente riconquistata.
monzatoday.it, 27 febbraio 2025 Lo aveva fatto in ottobre il consigliere comunale Paolo Piffer, adesso lo ribadisce con una mozione (votata all’unanimità) anche la Provincia di Monza e Brianza. Una fermata dell’autobus in prossimità del carcere di Monza per permettere ai parenti non automuniti di recarsi in visita dai congiunti, ma anche ai detenuti con permessi di potersi muovere durante le uscite. Il primo a chiederla era stato, a ottobre 2024, il consigliere comunale di Monza Paolo Piffer (Civicamente). Adesso la questione passa in Provincia, dove il gruppo consiliare di centrosinistra Brianza Rete Comune ha presentato una mozione per richiedere un servizio di trasporto pubblico con Sanquirico.
di Raffaella Tallarico
gnewsonline.it, 27 febbraio 2025 Il 7 è un numero fortunato per Carmine Falanga. Campano, 47 anni, da 7 anni è attivo nelle due carceri di Alessandria; dal 2020 con la sua cooperativa “Idee in fuga”. Oggi arriva il riconoscimento del presidente Mattarella: cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana “per la sua attività volta a creare una sinergia tra le mura del carcere e le imprese”. “È la ciliegina sulla torta”, dice Carmine; “il Presidente ha riconosciuto qualcosa di innovativo nella nostra idea di impresa all’interno del carcere, che è più all’esterno del carcere”. Dentro e fuori comunicano per dare continuità e prospettive: questa è la strategia vincente.
di Giuseppe Poli Il Resto del Carlino, 27 febbraio 2025 Gli studenti del Galilei hanno ascoltato storie e testimonianze di chi l’ha vissuto. La preside: “Non solo le materie, ma anche educazione alla cittadinanza”. Un’assemblea d’istituto al Teatro Sperimentale per confrontarsi sulla vita in carcere, sul sistema di detenzione, sulle sue possibilità di recupero, ascoltando testimonianze di detenuti ed ex detenuti, e di chi ci lavora quotidianamente. L’iniziativa è nata dagli studenti del liceo scientifico Galilei di Ancona che ieri si sono ritrovati nel teatro, concesso dal Comune, per una mattinata dal titolo “Dentro e fuori: storie, testimonianze e riflessioni sul sistema carcerario italiano”, per ascoltare, porre domande e approfondire ...
di Carmen Pupo
L’Eco di Bergamo, 27 febbraio 2025 Cosa succede quando una società decide di chiudere a chiave le sue paure, le sue fragilità e i suoi fallimenti? Cosa rimane di chi viene lasciato a scontare non solo una pena, ma anche l’oblio collettivo? In “Ogni prigione è un’isola” Daria Bignardi ci costringe a guardare dentro un mondo che esiste ai margini delle nostre città ma anche delle nostre coscienze: il carcere. “Ogni carcere è un’isola, ogni isola una prigione” è la frase cardine del romanzo di Bignardi edito da Mondadori perché racchiude il senso profondo dell’isolamento, fisico e mentale, che attraversa la storia.
di Lorenzo Ottanelli
La Nazione, 27 febbraio 2025 Al Teatro Cinema La Compagnia presentati i lavori dei carcerati. In sala c’erano i ragazzi delle scuole secondarie. E oggi si replica. “Il teatro mi ha salvato, sono entrato in carcere nel 2012 e l’anno successivo stavo già recitando ‘Otello’” ha raccontato Robert, ex detenuto della Dogaia di Prato. “Il rap serve a far uscire quello che per troppo tempo hai lasciato dentro”, ha invece detto Memphis di Firenze, che, grazie all’associazione Cat, ha incantato il Teatro Cinema La Compagnia. Queste sono solo due delle testimonianze che ieri mattina hanno preso vita sul palco di ‘Visioni Aperte: parole, immagini e suoni dal carcere’, e che hanno aperto la due giorni, che si conclude oggi con la seconda matinée, dedicata alla creatività nel carcere.
rovigo.news, 27 febbraio 2025 Martedì 25 febbraio scorso, presso la Sala della Gran Guardia di Rovigo, il Circolo di Rovigo ed il Centro culturale “Giacomo Sichirollo”, con il Patrocinio del Comune di Rovigo-Assessorato ai Servizi sociali ed in collaborazione con l’Associazione Vivirovigo Aps, hanno promosso la presentazione del libro della prof.ssa Vera Negri Zamagni, Docente di Storia Economica all’Università di Bologna, “La Cooperativa sociale Giotto - Una normalità eccezionale” (Edizioni Il Mulino), davanti ad un pubblico numeroso ed attento. Con la docente erano presenti anche Nicola Boscoletto, socio fondatore della Cooperativa Giotto di Padova e Giovanni Maria Pavarin, già Magistrato di sorveglianza del Tribunale di Padova ...
di Francesca D’Angelo
La Stampa, 27 febbraio 2025 Si ricomincia, ma si volta anche pagina. Con la quinta stagione, disponibile dal 12 marzo su RaiPlay (i primi sei episodi) e dal 26 marzo su Rai2, Mare fuori si rifà il look, schiera un cast in gran parte rinnovato e diventa più cruda, realistica e di denuncia sociale. Complici l’uscita di scena della creatrice Cristiana Farina e del regista Ivan Silvestrini, le nuove puntate prendono una nuova strada: “Ho cercato di dare un taglio nuovo, più realistico, alla storia per restituire la situazione in cui versano oggi le carceri minorili - spiega il regista Ludovico Di Martino, subentrato dietro alla macchina da presa.
di Chiara Buratti
Corriere della Sera, 27 febbraio 2025 Con la compagnia fondata da Claudio Misculin, ora protagonista di un docufilm, l’autrice rappresentò il suo Stravaganza: “Erano tutti ex internati, non “irrecuperabili” e quello psichiatra rivoluzionario lo dimostrava anche così”. Il racconto a più voci di chi c’era “Vivere con Claudio significava vivere con il teatro… Erano una cosa sola e il nostro sogno più grande è stato immaginare qualcosa che non c’era e riuscire a realizzarla”. Così Cinzia Quintiliani, vedova di Claudio Misculin e cofondatrice dell’Accademia della Follia, ricorda la nascita della compagnia teatrale fondata nell’ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste oggi raccontata nel docufilm di Erika Rossi ...
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 27 febbraio 2025 Perquisiti 3.000 minorenni, 2.700 veicoli e 150 immobili, di cui 2 istituti scolastici e 23 strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. La notizia è fresca di agenzia e odora ancora di ufficio stampa del Viminale: con un mega blitz che ha impiegato “1.000 poliziotti” in 45 province italiane sono stati “controllati circa 13.000 giovani, di cui 3.000 minorenni, 2.700 veicoli e 150 immobili, di cui 2 istituti scolastici e 23 strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, nonché diversi luoghi di aggregazione come piazze, giardini pubblici, aree limitrofe alle stazioni ferroviarie, centri commerciali, esercizi commerciali”.
di Enrica Riera e Stefano Vergine
Il Domani, 27 febbraio 2025 Tra i contatti telefonici di don Ferrari, oggetto di un tentativo di hackeraggio, c’è anche Papa Francesco. Mercoledì al Copasir l’audizione di Rizzi (Dis). I vescovi italiani al governo: “È in gioco la democrazia”. C’è anche papa Francesco tra i contatti telefonici di don Mattia Ferrari, avvisato da Meta di essere stato vittima di un tentativo di hackeraggio, iniziato l’8 febbraio 2024 e “sostenuto da entità governative non meglio identificate”. Non è ancora chiaro al momento se il telefono del prete, viceparroco di Nonantola e cappellano di Mediterranea Saving Humans ...
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 27 febbraio 2025 Protocollo Italia-Albania e oltre. Il professore di diritto Ue Bruno Nascimbene sull’udienza a Lussemburgo: “La Commissione? Inversione senza precedenti”. E sulle procedure accelerate di frontiera: “Garantiscono il diritto di difesa solo sulla carta”. “Non ricordo precedenti di un comportamento come quello tenuto dalla Commissione Ue nell’udienza alla Corte di giustizia europea di martedì”. Bruno Nascimbene è avvocato e professore di diritto dell’Unione all’università di Milano, già presidente del Centro europeo di eccellenza Jean Monnet.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Incontro-dibattito: "L'abolizionismo e la detenzione femminile" (Milano, 1 marzo 2025)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 2 marzo 2025
Convegno: "Arti performative in carcere. Una risorsa di salute" (Brescia, 3 marzo 2025)
Convegno. "Il Populismo penitenziario: tra Diritto penale e consenso" (Udine, 6 marzo 2025)
XVII Conferenza Nazionale della CRIVOP Italia ODV (Erice-TP, dal 4 al 6 aprile 2025)
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
CONCORSI E BANDI