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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 29 aprile 2025
CARCERI
di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 29 aprile 2025 COMUNICATO E ADESIONI AGGIORNATE. A proposito della ulteriore “chiusura nella chiusura” delle persone detenute in Alta Sicurezza. Asserragliati nella fortezza, terrorizzati anche dal nostro vicino di casa, armati fino ai denti per difendere i nostri beni, diffidenti e capaci di vedere negli altri solo un potenziale nemico: è questo il mondo in cui vogliamo vivere? Da circa 12 anni noi di Ristretti Orizzonti avevamo lanciato una sfida: smettiamola di dire che “i mafiosi non cambiano mai”, facciamo in modo invece che gli venga voglia di cambiare, per i loro figli, per i nipoti, per il desiderio di diventare persone “perbene”, una bella espressione che fa capire che essere “a favore del bene” ti fa vivere meglio, è già quella una ricchezza. E così, avevamo chiesto di fare una sperimentazione: far lavorare insieme nella nostra redazione detenuti comuni e detenuti di Alta Sicurezza.
vocididentro.it, 29 aprile 2025 Pubblichiamo le lettere che abbiamo inviato al Presidente Mattarella in occasione del 25 aprile firmate dal presidente di Voci di dentro Francesco Lo Piccolo, dalle persone che partecipano ai laboratori dell’Associazione nel carcere di Chieti e nel carcere di Pescara e dalle volontarie di Voci di dentro.
di Alessandra Arachi
La Repubblica, 29 aprile 2025 Casini: dal degrado delle strutture ai suicidi. Il mio appello a Meloni: agire subito. “Sia il cardinale decano Giovanni Battista Re al funerale sia il segretario di Stato Pietro Parolin durante il Giubileo degli adolescenti hanno detto la stessa cosa: è bello ricordare Francesco, è giusto piangere la sua morte ma è soprattutto importante attuare la sua lezione”.
di Giorgio Paolucci
Avvenire, 29 aprile 2025 Le storie di Andrea e Tommaso raccontano come lo studio, anche dietro le sbarre, possa cambiare una vita e riaccendere il futuro. I poli universitari penitenziari in forte crescita. La presenza dell’università contribuisce al processo di rieducazione e inserimento sociale e lavorativo dei detenuti A guadagnarci è anche il mondo accademico, perché sollecita nei docenti e negli studenti liberi una nuova sensibilità, una pratica di cittadinanza attiva, una crescita umana.
di Massimo Lorello
La Repubblica, 29 aprile 2025 Mentre i genitori delle vittime precipitano nell’ergastolo del dolore, i carnefici si consegnano all’ergastolo giudiziario con raggelante incoscienza. Esiste una nuova categoria di ergastolani che sta riempendo le patrie galere. È composta da giovanissimi che non conoscono il valore della vita umana, che sono pronti a sopprimere quella degli altri e, di conseguenza, a compromettere la propria. Non hanno grandi carriere criminali alle spalle e a volte non ne hanno affatto. Eppure, sono in grado di tagliare la gola a una ragazza colpevole di restare indifferente ai corteggiamenti, sono in grado di uccidere tre persone a colpi di pistola dopo un banale, stupido, irrilevante, diverbio sull’imprudenza nella guida di uno scooter.
di Tito Lucrezio Rizzo
L’Opinione, 29 aprile 2025 È appena scomparso Papa Francesco, ma il suo pensiero, le sue parole sono rimaste scolpite nella loro aderenza al Vangelo, tanto innovativa quanto ad esso fedele. Ci è rimasto particolarmente impresso il suo pensiero circa le finalità di un diritto penale che deve mirare più al recupero ed al reinserimento sociale di coloro che hanno sbagliato, che ad una sorta di perenne stigma sociale e morale. Molto significativi si sono rivelati nella materia in questione, i suoi discorsi all’Associazione Internazionale di Diritto Penale (2014 e 2019). Il 23 ottobre 2014, ad un anno e mezzo dalla sua elezione, alla Sala dei Papi, tenne un discorso alla Delegazione dell’Associazione internazionale di Diritto penale, esprimendo preliminarmente il suo ringraziamento per servizio reso alla società e per il prezioso contributo allo sviluppo di una giustizia che rispettasse “la dignità e i diritti della persona umana, senza discriminazioni”.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 29 aprile 2025 Non solo per i Centri di permanenza e rimpatrio per migranti - basti pensare all’esempio italiano, ma anche a quello danese - in Europa si aggira lo spettro dell’esternalizzazione delle carceri. Il Belgio, ispirandosi alla Danimarca, ha avviato trattative per trasferire i detenuti in una prigione riconvertita in Kosovo a partire dal 2027, una possibile via d’uscita per alleggerire l’enorme pressione sul sistema penitenziario. “Ci stiamo ispirando al modello danese, che prevede di trasferire i detenuti in un carcere ristrutturato in Kosovo a partire dal 2027. È una strada che stiamo esplorando e sono già stati avviati i primi contatti sul campo”, spiega la ministra della Giustizia Annelies Verlinden in un’intervista a Le Soir.
di Giunta e Osservatorio Carcere UCPI
camerepenali.it, 29 aprile 2025 La vicenda riportata da diversi media relativa alla elezione della dott.ssa Sterpetti a Garante per i diritti delle persone detenute, da parte del consiglio comunale di Asti, dimostra quanto, proprio sulle scelte che riguardano il carcere, sia davvero carente ogni forma di consapevolezza e sensibilità in capo a chi riveste ruoli di responsabilità politica e istituzionale. Individuare figure per ragioni di parte e senza valutazione adeguata di profili di esperienza specifica sul campo delle tutele dei diritti dei detenuti, vuol dire tradire il senso che dovrebbe governare le scelte più opportune, seppure a livello comunale, per un’autorità di garanzia importante quale è quella a presidio delle persone private della libertà personale. E lo è ancor di più, specie in questo particolare momento di dolore e sofferenza nelle carceri, scandito da continui suicidi (29) e decessi non accertati (67), specie tra i detenuti.
di Leonardo Bartoletti
L’Espresso, 29 aprile 2025 Un calcio ai pregiudizi per un modello di recupero fondato sulla pratica del football. Così la Lega dilettanti è entrata negli istituti di Padova e Lanciano, in Abruzzo. Per la prima volta una realtà sportiva istituzionale entra nei penitenziari italiani con l’obiettivo di prendere per mano i detenuti, supportando percorsi di recupero non certo facili. L’obiettivo è quello di raccontare - da dietro le sbarre di un carcere - il coraggio, le salite e le sfide della vita attraverso il pallone. In questo modo il calcio diventa strumento d’inclusione, in grado di contribuire alla creazione di un percorso di rieducazione. Dove lealtà, solidarietà, rispetto dell’altro e delle regole possono essere vera e propria occasione di recupero.
di Glauco Giostra
sistemapenale.it, 29 aprile 2025 1. Difficile immaginare un esempio altrettanto efficace del decreto-legge n. 48/2025 per spiegare come non andrebbe esercitato il potere di legiferare, soprattutto in materia penale: carente il presupposto costituzionalmente richiesto per bypassare il confronto parlamentare; inadeguato il drafting legislativo; insensato l’assemblaggio di temi, rationes e destinatari, così eterogenei da risultare espressione più di un fenomeno di incontinenza securitaria che di un organico disegno di riforma.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 29 aprile 2025 Dallo scorso 12 aprile in Italia commettere un furto, una rapina, una violenza sessuale o persino un omicidio “all’interno o nelle immediate adiacenze” (qualunque cosa questo significhi: nel raggio di 100 metri? 200? Di più?) delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane è più grave che commettere questi stessi reati in qualsiasi altro posto. Tutto ciò è conseguenza dell’entrata in vigore del decreto sicurezza, approvato dal governo in Consiglio dei ministri il 4 aprile, poi pubblicato in Gazzetta ufficiale una settimana dopo. Un provvedimento schizofrenico, sotto innumerevoli punti di vista.
di Francesco Gottardi
Il Foglio, 29 aprile 2025 Il settore coinvolge 30mila imprese italiane, 30mila dipendenti e mezzo miliardo di fatturato: “Capisco il tema degli stupefacenti e del loro abuso, ma la canapa ha anche altri utilizzi. Questi vanno tutelati. E su questo insisteremo nella lettera che siamo pronti a inviare a Roma”. Un paziente appello al buonsenso. A prescindere dal colore politico. Cioè lo stesso: la Lega. Da dove parte il provvedimento a tappeto contro la cannabis light - il decreto sicurezza targato Salvini, ormai in vigore - e che al contempo, sul territorio, cerca di arginarlo. “Il nostro non è un attacco al vicepremier, ma il bisogno di porre delle problematiche concrete all’attenzione del governo”, dice al Foglio Federico Caner, assessore leghista con delega all’Agricoltura in Veneto.
laprovinciacr.it, 29 aprile 2025 L’Unione delle Camere Penale Italiane: “Un pacchetto improntato non alla prevenzione ma unicamente alla punizione a costo zero”. L’Unione delle Camere Penale Italiane ha deliberato tre giorni di astensione dalle udienze e da tutte le attività nel settore penale, dal 5 al 7 maggio 2025, contestando con forte preoccupazione i contenuti del decreto sicurezza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 11 aprile ed entrato in vigore il giorno successivo. “Si tratta di un provvedimento nel quale - afferma la Camera Penale Lombardia Orientale in una nota -, dopo più di un anno di discussione in Parlamento dell’originario Disegno di Legge, è confluito pressoché integralmente il testo precedente: un testo che mette in discussione principi costituzionali e garanzie fondamentali.
di Errico Novi
Il Dubbio, 29 aprile 2025 Calma e gesso. È il motto di Giorgia Meloni, vale per molti dossier e in certi casi è una parola d’ordine ineludibile. Tra le materie da trattare con cautela va ricordata sicuramente la prescrizione. La riforma approvata nell’ormai “lontano” gennaio 2024 in prima lettura alla Camera. Ma rimasta poi sospesa, “come un fiocco di neve che non cade in nessun posto”, avrebbe detto il geniale Salvatores di “Nirvana”, per qualcosa come 15 mesi. Nei giorni scorsi qualcosina si è mosso, sulla legge che ripristina il regime sostanziale nel calcolo del tempo d’estinzione dei reati. Ma in realtà, si tratta di manovre che, secondo quanto filtra da Palazzo Chigi, non preludono a un cambio della suddetta parola d’ordine.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 29 aprile 2025 Il presidente della commissione Giustizia del Senato: “Così sarà paralisi”. E il professor Guzzetta fa chiarezza sui tempi per il voto del ddl costituzionale. Si preannuncia battaglia nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia del Senato in merito alla riforma sulla separazione delle carriere. Dopo il via libera arrivato alla Camera dei deputati lo scorso 16 gennaio, la discussione nei due organismi di Palazzo Madama è iniziata nel giro di quindici giorni. Si sono poi tenuti sei cicli di audizioni, in totale venticinque sedute dei senatori- commissari. E oggi si iniziano a votare gli emendamenti.
di Valentina Bonini*
Il Dubbio, 29 aprile 2025 Una strada lastricata di paradossi è toccata in sorte alla giustizia riparativa in Italia: a fronte di un quadro giuridico completo e avanzato si riscontra una inapplicazione della disciplina del 2022 per il ritardo nella creazione dei servizi riparativi; su norme che, quindi, non potrebbero oggi essere applicate, si registra un fervore giurisprudenziale che ha già portato a interessare le sezioni unite (in tema di impugnabilità dell’ordinanza ex art. 129- bis c. p. p.); last but not least, su una materia che nasce con l’obiettivo di coltivare il dialogo in luogo del conflitto, il dibattito si è fatto estremamente polarizzato.
di Giorgio Curcio
Corriere della Calabria, 29 aprile 2025 Il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Perugia in Commissione: “Per ottenere permessi non basta una buona condotta carceraria”. “Il tribunale di sorveglianza ha un’importanza notevole per l’efficacia che riesce a dare alla sua azione. Forse la società civile italiana non ha mai realmente metabolizzato l’ordinamento penitenziario e continua a ritenere che i benefici siano spesso dei regali immeritati per la maggior parte dei condannati, in realtà se si vanno a esaminare le statistiche si nota che addirittura l’80% di coloro che hanno avuto l’affidamento in prova al servizio sociale non tornano più a commettere reati”.
di Alessandro Parrotta*
Il Dubbio, 29 aprile 2025 La Corte di Cassazione ribadisce l’importanza del rigore logico nella valutazione delle prove. Nelle aule di giustizia, il “ragionevole dubbio” non è solo un’espressione suggestiva, ma una bussola imprescindibile che orienta il giudizio penale. La VI Sezione della Cassazione, con una recente pronuncia, torna ad approfondire e chiarire i confini di questa regola cardine, sottolineando come essa costituisca il vero discrimine tra condanna e assoluzione. La Suprema Corte, richiamando consolidati arresti giurisprudenziali, ha precisato che la regola dell’art. 533 c. p. p. consente la pronuncia di una sentenza di condanna solo quando la prova raccolta esclude tutte le ricostruzioni alternative, salvo quelle che, pur astrattamente prospettabili, si configurano come mere eventualità remote e prive di riscontri fattuali.
di Giovanbattista Tona
Il Sole 24 Ore, 29 aprile 2025 Il decreto ora alle Camere permette al prefetto di alleviare il blocco dell’attività. La tutela scatta se è a rischio il sostentamento. Riguarda solo le imprese individuali. Prescrizioni “leggere” per l’impresa a rischio di infiltrazione mafiosa se per effetto dell’interdittiva il suo titolare rischia di perdere i mezzi per il sostentamento proprio e dei suoi familiari. L’articolo 3 del decreto sicurezza (decreto legge n. 48 dell’11 aprile 2025) introduce l’articolo 94.1 nel Codice antimafia (Dlgs 159 del 2011) con il quale si disciplina, nel procedimento che si svolge dinanzi al prefetto per il rilascio della documentazione antimafia, la possibilità di escludere uno o più divieti e decadenze derivanti dall’adozione dell’informazione interdittiva per un anno, prorogabile, se il destinatario è titolare di un’impresa individuale e se a costui e alla sua famiglia verrebbero a mancare i mezzi di sussistenza.
TERRITORIO
di Matteo Lignelli
La Repubblica, 29 aprile 2025 Visita al carcere del sottosegretario Delmastro: “A maggio il nuovo direttore”. Gianassi: “Promesse fatte un anno fa”. In estate Sollicciano sarà di nuovo un forno per via del caldo che dovranno sopportare i detenuti e delle diverse celle non ancora agibili che aumentano il sovraffollamento del carcere. Ma almeno entro maggio sarà nominato un nuovo direttore. Lo annuncia il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro in visita ieri insieme agli onorevoli Giovanni Donzelli e Francesco Michelotti: “A maggio termineranno gli interpelli e verrà assegnato il direttore titolare, insieme ad almeno tre ispettori e quattro sovrintendenti. Confermati i due vicedirettori. In più, al termine dei corsi arriveranno non meno di 20 nuovi agenti”.
novaradio.info, 29 aprile 2025 Nell’Istituto penale minorile “Meucci” di Firenze ci sono 26 reclusi a fronte di una capienza di 17 posti: un sovraffollamento di oltre il 150%, tanto che “diverse celle hanno i materassi a terra” con “spazi ristretti, problemi di igiene” e “maggior tensioni”. A denunciarlo è Sofia Antonelli, ricercatrice dell’Associazione Antigone e membro dell’Osservatorio giustizia minorile dell’associazione, parlando ai microfoni di Novaradio, evidenziando il peggioramento rispetto a che a fine 2023 i detenuti erano 19. Una situazione che non è unica in Italia: ben 10 IPM su 17 totali nel nostro paese sono sovraffollati. Il sovraffollamento, spiega ancora Antonelli, non comporta solo minori spazi e condizioni materiali più difficili di detenzione ma significa anche “minori opportunità” di studio e formazione, tra cui ad esempio la formazione professionale.
di Viviana De Vita
Il Mattino, 29 aprile 2025 Una condanna e tre assoluzioni per la morte di Aniello Bruno, il 50enne di Angri detenuto a Fuorni, spirato nell’aprile 2018 nel reparto di rianimazione del Ruggi dopo un disperato intervento eseguito in seguito ad una perforazione intestinale diagnosticata troppo tardi. Questa, almeno, la richiesta formulata ieri all’esito del processo di primo grado dal pubblico ministero che, al termine della sua requisitoria, ha concluso riconoscendo la chiara responsabilità solo per il medico del Pronto Soccorso che diagnosticò erroneamente una colica renale al 50enne e lo dimise senza prescrivere esami strumentali che avrebbero potuto accertare il reale quadro clinico del paziente.
confinelive.it, 29 aprile 2025 Oggi, martedì 29 aprile alle ore 16 nella Sala Figlia di Iorio della Provincia di Pescara, si svolgerà la cerimonia di consegna del I Premio “Oltre l’Ostacolo”, organizzato dalla Provincia di Pescara, in collaborazione con l’Associazione Voci di Dentro. Il Premio “Oltre l’Ostacolo” è rivolto a personalità che hanno lavorato per la rieducazione dei detenuti, secondo l’art. 27 comma 3 della Costituzione italiana, impegnando quotidianamente il loro tempo verso le persone emarginate e i più deboli. In questa prima edizione il presidente Ottavio De Martinis e la consigliera di Parità Paola Sardella consegneranno il riconoscimento a Suor Livia Ciaramella, che, prestando la sua missione nel carcere San Donato di Pescara dal 2006, è diventata un riferimento per coloro che vivono nella casa circondariale.
di Giuliana Ubbiali
Corriere della Sera, 29 aprile 2025 L’iniziativa promossa dall’Ordine degli avvocati: già donati 4 mila euro. Il cappellano, don Luciano: “Tanti sono stranieri, ma dalla strada arrivano anche italiani che non hanno niente e nessuno”. Sovraffollamento e suicidi in carcere. Più volte gli avvocati si sono mobilitati su questi temi, grandi. I bisogni spiccioli, invece, saranno anche piccole cose ma comunque impattanti sulla quotidianità dei detenuti. Lavarsi, farsi la barba, indossare una maglietta pulita. Molti di quelli che stanno dentro non hanno famiglie che arrivano con i ricambi. Tanti passano dalla strada alla cella con il poco che hanno.
AFFARI SOCIALI
di Rosario Aitala
Avvenire, 29 aprile 2025 “La speranza non delude”. Con questo messaggio Francesco il 9 maggio 2024 indice il “suo” Anno giubilare. “Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza”, scrive il pontefice, invitando a riscoprire la speranza “nei segni dei tempi” e a tradurla in pace per il mondo “immerso nella tragedia della guerra”. Misericordia, pace, speranza. I tre lemmi ricorrono nel discorso di Francesco, che parla a chi è prossimo e chi è lontano, credenti e non credenti. Nel suo linguaggio convivono appelli pastorali e lezioni politiche.
di Michele Gambirasi
Il Manifesto, 29 aprile 2025 Il report della rete Picum sottolinea l’aumento della criminalizzazione dei migranti e della solidarietà in tutta l’Unione europea: oltre 200 i casi nel 2024. La criminalizzazione delle migrazioni nell’Unione Europea è in crescita, che si tratti di Ong impegnate nel soccorso e l’aiuto a persone migranti o di chi cerca di attraversare i confini per arrivare nel continente. È quanto emerge dall’ultimo report di Picum, organizzazione basata a Bruxelles che raccoglie oltre 100 associazioni “che lavorano per garantire giustizia sociale e diritti umani ai migranti privi di documenti”.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 29 aprile 2025 Autolesionismo e richieste d’asilo. Domani tre nuove udienze di convalida in Corte d’appello di Roma. Nel Cpr di Gjader sono rimaste 25 persone delle 41 trasferite dall’Italia. Lo comunicano le dem Rachele Scarpa, deputata, e Cecilia Strada, europarlamentare. Quest’ultima ha visitato la struttura in Albania nel fine settimana. “Dove sono gli altri 16? Nessuna informazione ufficiale ci è stata fornita”, scrivono in una nota congiunta che denuncia un “clima ostativo al pieno esercizio del potere ispettivo”.
di Annaflavia Merluzzi
Il Manifesto, 29 aprile 2025 Nel report 2024/2025 Sono registrate due tendenze: all’incancrenirsi dei conflitti armati e alla repressione illegale del diritto di manifestare. Le leggi internazionali ormai ignorate, la loro applicazione segnata dal doppio standard. Dal genocidio in Palestina fino alle esecuzioni degli studenti in piazza in Bangladesh, l’associazione delinea un quadro tragico. Il 2024 ha visto due tendenze: “L’incancrenirsi dei conflitti in tutto il globo e la repressione delle proteste”, così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha riassunto il rapporto annuale 2024/2025 dell’associazione sullo stato dei diritti umani nel mondo. Ad aprire la conferenza di presentazione del report, tenutasi ieri presso la Sala Stampa Estera di Roma, è Ileana Bello, direttrice generale Amnesty International Italia, che ha subito sottolineato un ulteriore deterioramento del sistema di protezione globale dei diritti umani, già evidenziato nel rapporto dello scorso anno.
di Riccardo Noury*
Il Domani, 29 aprile 2025 Lo scorso anno Amnesty International aveva messo in guardia sulla progressiva erosione del sistema di protezione globale dei diritti umani e sull’indebolimento degli strumenti di risoluzione dei conflitti e di cooperazione. Ora assistiamo a un’accelerazione di tutto questo, a causa delle politiche della nuova amministrazione americana. Esce oggi il Rapporto di Amnesty International sullo stato dei diritti umani nel mondo, pubblicato in Italia da Infinito Edizioni e contenente schede su 150 stati. Nel suo complesso, il volume evidenzia la continuità di due tendenze: l’inasprimento dei conflitti e la repressione delle proteste (dove l’Italia fa la sua parte).
di Eliana Riva
Il Manifesto, 29 aprile 2025 In Turchia arrestare gli avvocati degli oppositori per gli stessi reati imputati ai loro clienti è ormai la prassi. Dalla cella in cui è recluso da cinque anni parla, anzi prova a parlare Aytaç Ünsal. La lettera con la quale l’avvocato Aytaç Ünsal ha risposto alle nostre domande dal carcere turco di massima sicurezza a Edirne è piena di censure. Il bianco occulta righe e righe, centinaia di parole con cui intendeva raccontarci la sua battaglia per la giustizia e quella dei tanti altri avvocati detenuti nelle carceri turche. Restano i numeri scritti a penna rossa. Sono il riferimento della “Commissione di controllo lettere” che consentirà all’amministrazione carceraria di utilizzare le risposte di Aytaç contro se stesso.
di Chiara Cruciati
Il Manifesto, 29 aprile 2025 Si è aperta ieri la cinque giorni di udienze per determinare gli obblighi di Tel Aviv verso i palestinesi e verso le Nazioni Unite. Cinque giorni, 40 paesi presenti, 15 giudici del più alto tribunale del pianeta e una domanda: “Quali sono gli obblighi di Israele, in quanto potenza occupante e membro delle Nazioni unite, in relazione alla presenza e alle attività delle Nazioni unite…nei Territori palestinesi occupati e in relazione ad essi, tra cui quello di garantire e facilitare la fornitura senza ostacoli di forniture urgentemente necessarie, essenziali per la sopravvivenza della popolazione civile palestinese (…)”. Lo chiede l’Assemblea generale dell’Onu alla Corte internazionale di Giustizia: dateci la vostra opinione, non vincolante ma politicamente pesantissima.
DOCUMENTI
Articolo. "Lettera a Mattarella: 25 aprile, è tempo di clemenza", di Voci di Dentro ODV
Appello. "Fermare la strage delle bombolette nelle carceri italiane", di Vito Totire
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 28 aprile al 4 maggio 2025
Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
PODCAST
"Voci da San Vittore", di Ulderico Maggi - ABCittà
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
CORSI E MASTER
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