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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 27 aprile 2025
CARCERI
di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 27 aprile 2025 COMUNICATO E ADESIONI AGGIORNATE. A proposito della ulteriore “chiusura nella chiusura” delle persone detenute in Alta Sicurezza. Asserragliati nella fortezza, terrorizzati anche dal nostro vicino di casa, armati fino ai denti per difendere i nostri beni, diffidenti e capaci di vedere negli altri solo un potenziale nemico: è questo il mondo in cui vogliamo vivere? Da circa 12 anni noi di Ristretti Orizzonti avevamo lanciato una sfida: smettiamola di dire che “i mafiosi non cambiano mai”, facciamo in modo invece che gli venga voglia di cambiare, per i loro figli, per i nipoti, per il desiderio di diventare persone “perbene”, una bella espressione che fa capire che essere “a favore del bene” ti fa vivere meglio, è già quella una ricchezza. E così, avevamo chiesto di fare una sperimentazione: far lavorare insieme nella nostra redazione detenuti comuni e detenuti di Alta Sicurezza.
L’Osservatore Romano, 27 aprile 2025 “Perché voi e non io?”: era questa la domanda che interpellava, in qualche modo tormentava, l’animo di Papa Francesco ogni volta che pensava e che incontrava i detenuti. I cari detenuti, perché è indubbio che il Pontefice, con chi era rinchiuso nelle carceri di Roma come di ogni angolo del mondo, aveva un rapporto speciale. Tanto che, nonostante il fisico provato, non aveva voluto far mancare, nel suo ultimo Giovedì Santo, la sua presenza accanto ai detenuti della casa circondariale di Regina Coeli. Uno dei tanti gesti fortemente simbolici compiuti nel corso del suo magistero, come l’apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia, che ha segnato un momento storico nella storia dei Giubilei ordinari.
di Andrea Cuomo
Il Giornale, 27 aprile 2025 Da Brescia a Rebibbia, esequie seguite nelle prigioni. Alcuni di loro, decine, erano lì di persona, a Santa Maria Maggiore, con un permesso speciale da parte del magistrato di sorveglianza. Molti di più, migliaia, si sono radunati davanti alla tv delle carceri per seguire i funerali del “loro” papa, José Bergoglio, il pastore che li ha fatti sentire i penultimi e non più gli ultimi. Nel giorno in cui Roma è stata teatro del P-7, il raduno estemporaneo dei grandi leader del “mondo infame”, c’è stato spazio anche per i detenuti che Bergoglio spesso ricordava negli Angelus e quando la cronaca o il cuore gliene offriva la possibilità.
di Margherita Cuccia
artribune.com, 27 aprile 2025 Laboratori etici, sartorie, brand del lusso, scuole e giovani talenti, produttori etici e produttori tradizionali, si sono riuniti per supportarsi, ma anche per stare sul mercato e ampliare la propria rete. Scopriamo la storia dell’impresa sociale Ethicarei. Ethicarei è un’impresa sociale srl che promuove una produzione etica certificata sotto il marchio Made in Dignity. La sua missione è spostare l’attenzione dai prodotti finiti ai processi e alle persone coinvolte, creando opportunità di coinvolgimento per produttori, creativi e aziende nel settore della moda e del design. Con la creazione della prima filiera produttiva etica in Italia, garantita dal Fair Trade, Ethicarei favorisce l’inclusione di soggetti svantaggiati, potenziando l’impatto sociale delle cooperative sociali e migliorando la competitività sul mercato.
di Raffaella Tallarico
gnewsonline.it, 27 aprile 2025 Santa Maria Maggiore fa jackpot. Un detenuto, un educatore e due poliziotti del penitenziario veneziano vincono il premio San Marco 2025. Il riconoscimento, consegnato ieri a palazzo Ducale, premia l’intero istituto. L’asso nella manica? La capacità di fare rete, dentro e fuori le mura del carcere. Ne parliamo con il direttore Enrico Farina.
di Michele Andreucci
Il Giorno, 27 aprile 2025 L’Ordine di Bergamo lancia un’iniziativa concreta contro la povertà in cui versano molti detenuti. Materiale per l’igiene personale, biancheria intima maschile e femminile, tute, magliette, ma anche materiale per la tinteggiatura e per eseguire alcuni piccoli lavori di sistemazione della struttura. Gli avvocati bergamaschi, in accordo con la direzione della casa circondariale, hanno promosso una raccolta fondi da destinare a generi di prima necessità da distribuire ai detenuti del carcere di via Gleno.
di Sara Sonnessa
torinocronaca.it, 27 aprile 2025 Due aree sono in funzione, la terza è quasi pronta. A un mese esatto dalla sua riapertura, il Cpr di corso Brunelleschi adesso ospita 57 persone divise in due aree: quella “viola” e quella “bianca”. Una terza area, la “blu” dovrebbe essere presto pronta all’accoglienza di altri ristretti. Dal primo giorno in cui ha riaperto le porte, il Centro è stato, come prevedibile, teatro di problemi: diversi “ospiti” hanno denunciato maltrattamenti, raccontato di porzioni di cibo misere, la mancanza del riscaldamento: e ancora “solo un litro d’acqua potabile al giorno”.
metisonline.org, 27 aprile 2025 A Locri si compie un importante passo verso la tutela dei diritti fondamentali. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento che istituisce la figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, sancendo un impegno concreto a favore della dignità umana. L’iniziativa, illustrata in aula dall’assessore Ornella Monteleone, ha posto l’accento su un valore fondamentale: il rispetto dell’individuo, anche e soprattutto nei contesti più fragili. L’assessore ha voluto rievocare le radici profonde di Locri, richiamando la figura di Zaleuco, uno dei primi legislatori dell’antichità, i cui insegnamenti sui diritti e sulla giustizia sono ancora oggi un punto di riferimento.
di Nicola Arrigoni
laprovinciacr.it, 27 aprile 2025 Jholman Castañeda Quintero dalla Colombia a Cremona nel segno del saper fare. “L’arte e la musica sono antidoti efficacissimi contro la seduzione del male e della violenza”. E mentre dice questo a Jholman Castañeda Quintero s’illuminano gli occhi, 44 anni, un volto e una fisicità che sembrano usciti da un film di Pier Paolo Pasolini. La suggestione arriva dalla storia del liutaio e intagliatore di origine colombiana, vissuto a Medellín e arrivato in Italia per amore della liuteria e della musica. “A Medellín io e il mio gruppo musicale Ritual eravamo impegnati ad aiutare i ragazzi di strada, cercavamo di coinvolgerli con l’arte dell’intaglio per sottrarli da chi voleva approfittare di loro per il traffico di droga - spiega.
di Alina Polonska
Gazzetta di Mantova, 27 aprile 2025 La violenza di genere, le fragilità psicologiche e il reinserimento sociale dei detenuti: sono stati questi gli argomenti più gettonati tra i dieci laboratori che si sono svolti ieri, a Lunetta e in altre zone della città, per 180 ragazzi scout dai 17 ai 22 anni dell’associazione Agesci. Si tratta del “Forum Rs (Rover e Scolte, ndr) 2025”, il cui obiettivo era quello di “permettere ai ragazzi scout di tutta la provincia di confrontarsi su tematiche che, nella vita di tutti i giorni, non sempre riescono ad affrontare - spiega Filippo, incaricato alla branca di zona Rs - Tanti tendono a pensare che i giovani di oggi non abbiano idee e non sappiano cosa vogliono fare. Noi invece crediamo che loro ne abbiano tantissime, riflettano e parlino, ma nessuno li ascolti per davvero”.
AFFARI SOCIALI
di Ugo Magri
La Stampa, 27 aprile 2025 Non è mai il momento di dividere l’Italia, figurarsi adesso. Per cui sarebbe stato ingenuo attendersi che Sergio Mattarella brandisse la storia come una clava per regolare i conti del presente. Difatti ieri da Genova il presidente ha guardato avanti, a un futuro di valori condivisi, insistendo su ciò che la Liberazione ha reso possibile: libertà, democrazia, Unione europea, concetti su cui (a parole almeno) sono tutti d’accordo, destra compresa. Il 25 aprile è stato festeggiato da Mattarella nel segno dell’unità, senza polemiche politiche e nemmeno un riferimento alla “sobrietà” pretesa dal governo. Ma il suo discorso, se ascoltato con attenzione, è tutto tranne una celebrazione. Mette alcuni punti fermi su ciò che rappresentò davvero la lotta partigiana.
di Beppe Severgnini
Corriere della Sera, 27 aprile 2025 In Italia il volume d’affari complessivo del gioco d’azzardo ha superato i 160 miliardi di euro all’anno: più di quanto spendiamo per il Servizio Sanitario Nazionale, più della spesa alimentare complessiva. Venerdì abbiamo giustamente festeggiato ottant’anni dalla Liberazione, con la maiuscola. Ma ci sono anche alcune liberazioni minori di cui dovremmo occuparci, ogni tanto. Ne cito una: le scommesse online. Una volta, per rovinarsi la vita, un giocatore doveva andare fino al casinò, o invitare gli amici per un poker senza limiti di rilancio. Oggi quel giocatore può fare tutto dal salotto di casa. Senza fretta, da solo, convinto di divertirsi un mondo.
di Antonio Mancinelli
La Stampa, 27 aprile 2025 Chiamatemi Unhappy Monster. Un “mostro infelice”. O almeno, è stato questo il mio soprannome, quando anni fa, per un’inchiesta, ho trascorso tre settimane sul Forum dei brutti, la più grande comunità di incel italiana. Il termine significa letteralmente “celibe involontario” (dall’inglese involuntary celibate): si riferisce a uomini eterosessuali che dichiarano di non riuscire ad avere relazioni sentimentali o sessuali, non per scelta, ma perché esclusi, a causa delle donne che li rifiutano, da ciò che chiamano “il mercato affettivo”. Volevo conoscere il loro linguaggio, la logica che reggeva il loro mondo. In quel tempo non c’era ancora una serie come Adolescence. Quattro anni dopo, quando l’ho vista, mi è sembrata una lente perfetta su ciò che ho vissuto.
di Lorenzo Stasi
Il Domani, 27 aprile 2025 Con il decreto Sicurezza il governo ha scelto di proibire un settore che era fiore all’occhiello del Made in Italy. Le voci dei negozianti: “Se l’85 per cento del mio fatturato diventa illegale non posso permettermi l’affitto”. Fino a ieri imprenditori, ora tecnicamente spacciatori. Il governo, con l’approvazione del decreto Sicurezza, ha scelto di rendere illegale un settore - quello della canapa - che era un fiore all’occhiello dell’imprenditorialità italiana. “Caos” e “paura” sono i termini che più ricorrono nei racconti di produttori, distributori e “semplici” negozianti.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 27 aprile 2025 La decisione della Cassazione su chi chiede asilo nei Cpr. Intanto a Gjader sono rimaste 30 persone: aumentano atti di autolesionismo e proteste. C’è una sentenza della Cassazione che potrebbe aiutare il governo a sbrogliare alcuni dei problemi incontrati nella seconda fase del protocollo Albania. Quella dedicata ai migranti “irregolari” trasferiti dall’Italia al Cpr di Gjader. La decisione degli ermellini, sezione penale, è di martedì scorso e afferma che se un cittadino straniero chiede asilo mentre si trova in detenzione amministrativa il questore non è obbligato a disporre un nuovo trattenimento entro 48 ore. Finora era questa la prassi adottata nella maggior parte dei casi, con alcune eccezioni nei Cpr lontani dall’attenzione pubblica.
di Tommaso Sonno
L’Espresso, 27 aprile 2025 La scelta del nuovo Pontefice, oggi più che mai, assegna ai cardinali una responsabilità che va ben oltre la sfera spirituale: decidere chi guiderà una delle poche voci globali capaci di influenzare davvero la pace e gli equilibri geopolitici mondiali. Non ha un esercito, non firma trattati di pace, non dispone di sanzioni né droni. Eppure, quando il Papa parla, in certe parti del mondo si smette di sparare. È quanto emerge dallo studio “Dear Brothers and Sisters: Pope’s Speeches and the Dynamics of Conflict in Africa”, pubblicato come Centre for Economic Policy Research Discussion Paper da Mathieu Couttenier (ENS de Lyon), Sophie Hatte (ENS de Lyon), Lucile Laugerette (ENS de Lyon), e Tommaso ...
di Massimo Cacciari
La Stampa, 27 aprile 2025 Viene a mancare la sola voce che invitava a ragionare di politica. Il suo approccio puntava alla salvaguardia del destino della cristianità. Vi è una storia provvidenziale ed eterna che guida il corso delle nazioni? Chissà quante volte papa Bergoglio si sarà posto il problema. Per un uomo di fede impossibile non credere che essa si riveli nel nostro stesso agire, malgrado nel suo accadere storico rimanga inafferrabile. Anche il non credente, tuttavia, quando si sforza di interpretare tale accadere, è costretto a ricorrere non solo a nessi causali, ma anche a una qualche idea di finalità.
di Nadia Addezio
Il Manifesto, 27 aprile 2025 Non sussistono più le condizioni, stop ai Tps concessi dopo la disfatta Usa a Kabul. Status di protezione in scadenza per 11 mila rifugiati afghani. Rimpatri di massa anche da Pakistan e Iran. A partire dal 20 maggio, gli oltre 11mila afghani che hanno ricevuto lo status di protezione temporanea (Tps) rischiano di essere espulsi dagli Stati uniti. Lo ha stabilito il 21 marzo la segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem che considera l’Afghanistan un paese dove non sussistono più i requisiti per il riconoscimento del Tps.
di Emanuele Azzità
Corriere di Torino, 27 aprile 2025 Per il dottor Ahmadreza Djalali l’esecuzione potrebbe essere imminente. Era il 25 aprile 2016. Il ricercatore medico iraniano residente in Svezia, Ahmadreza Djalali, veniva arrestato senza un mandato al suo arrivo all’aeroporto di Teheran. Djalali è uno scienziato di medicina delle catastrofi, studia per migliorare la capacità operativa degli ospedali in paesi colpiti da disastri, terrorismo e conflitti armati. Dal 1997 al 2007 aveva lavorato nel suo Paese nella gestione delle catastrofi naturali, ma poi era venuto in Europa per perfezionarsi in Svezia, in Belgio e in Italia. Borsista al Centro di Ricerca in Medicina d’emergenza e dei Disastri (Crimedim) dell’università del Piemonte Orientale, dal 2012 al 2016 ha risieduto a Novara.
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La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 28 aprile al 4 maggio 2025
Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
PODCAST
"Voci da San Vittore", di Ulderico Maggi - ABCittà
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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