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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 21 aprile 2025
CARCERI
di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 21 aprile 2025 COMUNICATO E ADESIONI AGGIORNATE. A proposito della ulteriore “chiusura nella chiusura” delle persone detenute in Alta Sicurezza. Asserragliati nella fortezza, terrorizzati anche dal nostro vicino di casa, armati fino ai denti per difendere i nostri beni, diffidenti e capaci di vedere negli altri solo un potenziale nemico: è questo il mondo in cui vogliamo vivere? Da circa 12 anni noi di Ristretti Orizzonti avevamo lanciato una sfida: smettiamola di dire che “i mafiosi non cambiano mai”, facciamo in modo invece che gli venga voglia di cambiare, per i loro figli, per i nipoti, per il desiderio di diventare persone “perbene”, una bella espressione che fa capire che essere “a favore del bene” ti fa vivere meglio, è già quella una ricchezza. E così, avevamo chiesto di fare una sperimentazione: far lavorare insieme nella nostra redazione detenuti comuni e detenuti di Alta Sicurezza.
di Valter Vecellio*
Il Dubbio, 21 aprile 2025 Sovraffollamento, violenze quotidiane e condizioni di vita al limite: la situazione nelle carceri dell’Emilia-Romagna è critica e richiede una riorganizzazione urgente. In Emilia-Romagna, nello spazio di pochi chilometri, li si trova (e si possono trovare) tutti: la segretaria del Partito democratico Elly Schlein; il presidente dello stesso partito Stefano Bonaccini; l’ex segretario Pierluigi Bersani e un “big” come Dario Franceschini; ci sono poi il presidente della Conferenza episcopale italiana Matteo Zuppi e un “padre nobile” come Romano Prodi… Pensa un po’ se si mettessero d’accordo per andare, tutti insieme a bussare ai portoni delle carceri emiliano- romagnole… Perché la situazione delle carceri è di “ordinaria” emergenza, ma nella regione “rossa” e progressista per antonomasia, pare lo sia di più. Il report annuale del Garante dei detenuti fotografa una situazione esplosiva.
di Armando Proietti
gaeta.it, 21 aprile 2025 Un detenuto di 56 anni con fragilità psichiche si è suicidato nel carcere di Rebibbia a Roma, evidenziando gravi carenze nel sistema penitenziario italiano, tra sovraffollamento, mancanza di assistenza sanitaria e condizioni disumane, che hanno scatenato proteste interne e richieste di riforme urgenti. Questo episodio si inserisce in un contesto di emergenza, segnato da un alto numero di suicidi nelle carceri italiane: dall’inizio del 2024 sono 94 i casi registrati, di cui 29 solo in questo anno. La situazione ha scatenato una protesta all’interno della struttura, in particolare nei locali dell’infermeria. Le rivendicazioni messe in campo dai detenuti e dal personale sanitario sono principalmente rivolte a migliorare le condizioni di custodia e l’assistenza psichiatrica nelle carceri.
bolognatoday.it, 21 aprile 2025 Le avvisaglie dei disordini di ieri c’erano già tutte, ma “sono mancati congrui interventi per stemperare il clima di tensione”, ha detto il garante dei detenuti Antonio Ianniello. Dalla sera di venerdì 18 aprile fino al pomeriggio di sabato 19 aprile sono scoppiati all’interno del carcere minorile del Pratello dei disordini che hanno coinvolto diversi detenuti. Venerdì sera c’è stata una rissa tra quattro reclusi, mentre la mattina di sabato sei di loro si sono asserragliati all’interno di una cella, utilizzando mobili e materassi per evitare il contatto con gli agenti di polizia. L’obiettivo era quello di evitare il trasferimento di uno di loro - da poco maggiorenne - in un istituto penitenziario per adulti.
La Repubblica, 21 aprile 2025 Sovraffollamento, mancanza di personale, carenze strutturali croniche su igiene, manutenzione, assistenza sanitaria: questa la fotografia del carcere di Torino scattata oggi dalla delegazione del partito radicale al termine di una visita. Una nota informa che a fronte i detenuti sono 1.450 a fronte di una capienza massima di 1.050; nel reparto femminile, dove ci sono anche due celle per le persone con problemi psichiatrici, le recluse sono 108 su 85. Quanto al personale, gli agenti di polizia penitenziaria effettivi sono 700 su un fabbisogno stimato in circa 1.000 unità.
di Gerlando Cardinale
agrigentonotizie.it, 21 aprile 2025 La camera penale di Agrigento aderisce all’astensione proclamata dell’Unione nazionale contro il decreto sicurezza. Altri tre giorni di sciopero degli avvocati penalisti agrigentini. La camera “Giuseppe Grillo” di Agrigento ha deliberato l’adesione alla tre giorni di astensione indetta dall’Unione nazionale dal 5 al 7 maggio. L’associazione che rappresenta i penalisti, presieduta da Angelo Nicotra, ha comunicato, come da prassi, ai vertici degli uffici giudiziari e della Procura della Repubblica che nei giorni della protesta non ci saranno udienze se non quelle previste dal codice di autoregolamentazione ovvero con imputati o indagati detenuti.
di Vittorio Pelligra
Il Sole 24 Ore, 21 aprile 2025 La Pasqua è certamente un tempo di amore, il più alto amore, quello che ha come misura l’esperienza che Gesù vive di sentirsi abbandonato dal Padre. Una esperienza che lacera la carne e l’anima. Un dolore, però, che nella paradossale logica dell’amore evangelico, redime. Un’esperienza che, per questo, nell’interpretazione Cristiana, rappresenta l’apice dell’amore di Dio per le sue creature. Eppure, questo dolore che si fa amore è un dolore ingiusto. È un dolore che arriva a causa di accuse ingiuste, di un processo ingiusto, di una condanna ingiusta. E allora può l’amore convivere con l’ingiustizia o amore e giustizia dovrebbero invece condurci nella stessa direzione?
di Federica Valenti
agi.it, 21 aprile 2025 Un richiamo e una speranza rivolta a tutti, anche a coloro che “professano fedi diverse dal cristianesimo e i non credenti”, affinché “la memoria della Resurrezione possa ispirare” il “perseguimento del bene comune” come obiettivo “ancorato ai valori di giustizia ed equità, imprescindibili per la pacifica convivenza e la prosperità dei popoli”. È questo l’augurio che Sergio Mattarella rivolge in occasione della Pasqua. Nel messaggio indirizzato a Papa Francesco, il Presidente della Repubblica coglie l’occasione per rinnovare al pontefice “i più fervidi auspici di benessere personale” e rivolgergli “con affetto” i “migliori auguri” del “popolo italiano” per la Pasqua e per la “festività di San Giorgio”, il 23 aprile, onomastico di Jorge Bergoglio.
di Virginia Piccolillo
Corriere della Sera, 21 aprile 2025 Debora Serracchiani: c’era un buco nella norma, la pena è sempre accompagnata da prevenzione e formazione. Mai più vendita di armi e coltelli ai minori. Anche online. Lo prevede una proposta di legge appena depositata che tenta di fermare il fenomeno degli accoltellamenti tra i minori. Nel testo nuove sanzioni anche penali per chi vende senza accertare che l’acquirente non è maggiorenne. L’articolo 1 prevede infatti “l’arresto fino a tre anni con l’ammenda da 100 a 10.000 euro”. E l’art. 2 la “sospensione della licenza commerciale per un periodo da trenta giorni a tre mesi, che si applica anche in caso di vendita mediante commercio elettronico”.
di Francesca Polizzi
L’Espresso, 21 aprile 2025 La nuova norma ritarda a entrare in vigore ed estende il periodo di sperimentazione invece di applicarsi su tutto il territorio. Così il diritto ad autodeterminarsi viene sospeso. Poter vivere una vita autonoma e indipendente nella comunità, su base paritaria, secondo i propri desideri e capacità, significa che alle persone con disabilità devono essere garantiti la protezione sociale e i servizi di supporto adeguati alla complessità dei loro bisogni e delle loro preferenze personali, seguendo un approccio centrato sulla persona”. È quello che si legge nella Carta di Solfagnano, redatta lo scorso ottobre durante il primo G7 inclusione e disabilità. Ma il percorso per rendere concrete le priorità delle persone con disabilità incontra ogni giorno degli ostacoli. E tra queste difficoltà c’è anche la proroga della legge che mette a rischio la loro autodeterminazione.
di Alberto Riccadonna
La Voce e il Tempo, 21 aprile 2025 “Quando vedi migranti condotti via con le manette, hai la sensazione di un pezzo di umanità che viene ferita profondamente. Credo che ci sarà un giudizio di coloro che verranno dopo di noi. E per i credenti c’è anche un giudizio del Signore”. Queste parole pronunciate dal cardinale Repole alla Tg Rai dopo la celebrazione delle Palme e rilanciata da un’intervista del quotidiano “La Stampa” a proposito dei migranti trasferiti con le fascette ai polsi dall’Italia in Albania (Cpr), nell’attesa di un provvedimento di espulsione, hanno suscitato migliaia di reazioni a Torino e in tutt’Italia: tanti messaggi di gratitudine per aver denunciato il crescente clima di disprezzo nei confronti dei migranti, ma anche tante critiche per aver interrogato le procedure italiane di sicurezza e aver avere espresso pena per stranieri liquidati dai contestatori come “delinquenti, ladri e stupratori”.
Il Dubbio, 21 aprile 2025 Per i giudici questa procedura non rispetta i principi costituzionali stabiliti dagli articoli 3 e 24 della Costituzione, che garantiscono il diritto al contraddittorio e il diritto di difesa. La Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittima una parte della nuova disciplina del processo di cassazione sulla convalida del trattenimento degli stranieri espulsi o richiedenti protezione internazionale, introdotta dal decreto-legge numero 145 del 2024. La parte contestata riguarda l’applicazione della norma prevista per il processo di legittimità in materia di mandato d’arresto europeo consensuale, che stabilisce che la Corte di Cassazione giudichi in camera di consiglio sui motivi di ricorso e sulle richieste del procuratore generale senza l’intervento delle parti.
di Erasmo Palazzotto*
Il Fatto Quotidiano, 21 aprile 2025 Siamo arrivati a Lampedusa verso ora di pranzo dell’11 aprile. Questa è la nostra quarta missione di monitoraggio di quella che continua ad essere una delle frontiere più letali al mondo. La traversata non è stata facile, ma dovevamo arrivare in zona operativa prima che si aprisse la finestra meteo che avrebbe consentito di nuovo le partenze dalla sponda sud. Siamo un piccolo equipaggio di 9 persone: Tiziano, il nostro comandante, è un velista di lungo corso e con Francesco, il Presidente di Sailing4BlueLab, è stato il motore di questo progetto; Giammarco, detto anche Mambo, e Francesca, anche loro come i primi due sono velisti e marinai straordinari, compongono il nostro rescue team oltre a far navigare la nostra barca.
di Giuseppe Gagliano
notiziegeopolitiche.net, 21 aprile 2025 Dietro le lusinghe della stabilità e le promesse della cooperazione sul fronte migratorio, la Tunisia del presidente Kais Saied si sta trasformando in uno dei teatri più oscuri della repressione politica e sociale nel Mediterraneo. A dispetto della retorica della sicurezza e dello sviluppo, Tunisi segue un copione che richiama sinistramente quello del vicino Egitto, dove la parabola autoritaria di Abdel Fattah al-Sisi ha ormai cancellato ogni traccia del risveglio democratico nato dalle Primavere arabe. L’obiettivo, in entrambi i casi, è lo stesso: neutralizzare l’opposizione interna, controllare ogni spazio di dissenso, mantenere il potere con la forza e con il silenzio.
DOCUMENTI
Articolo. "Padova chiama Terni. La visione poetica VS Il fai da te", di Cesare Burdese
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Incontro-dibattito: "Sogna ragazzo, sogna. Mai solo all'IPM, per ripartire" (Rovigo, 8 maggio 2025)
Convegno: "Emergenza carcere tra realtà locale e prospettive europee" (Milano, 19 maggio 2025)
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"Voci da San Vittore", di Ulderico Maggi - ABCittà
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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