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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 14 aprile 2025
di Alessandro Diddi*
Il Dubbio, 14 aprile 2025 Le condizioni disumane negli istituti penitenziari e le violazioni dei diritti umani aprono una riflessione sulle responsabilità politiche nell’ignorare le sollecitazioni del papa e del capo dello stato per una riforma penitenziaria. Il Santo Padre il 9 maggio 2024, durante i secondi Vespri della Solennità dell’Ascensione, in occasione della consegna della Bolla di indizione del Giubileo ordinario alle Chiese dei cinque continenti, aveva sollecitato i governi di tutto il mondo ad assumere nell’Anno del Giubileo iniziative “per restituire speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi”.
di Giacomo Losi
Il Dubbio, 14 aprile 2025 L’ambiente carcerario per come è pensato fino ad oggi nega qualsiasi possibilità di recupero e di reinserimento. va ripensato a cominciare dagli spazi. Potrebbe sembrare un mero esercizio di stile, un sofisma linguistico destinato a rimanere “lettera morta”, ma il fatto di cambiare nome alla carica di “Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria” in “Commissario straordinario per l’architettura penitenziaria”, è un gesto ben più sostanziale di quanto possa apparire di primo acchito. L’idea è nata dal convegno che Cnf, Fai e Dubbio hanno organizzato a Perugia lo scorso 8 marzo. Un’iniziativa dedicata a carcere e donne ma dalla quale è nata anche la proposta, accolta da buona parte della politica presente quel giorno: da Maria Elena Boschi, Debora Serracchiani oltre a Maria Stella Gelmini e Susanna Donatella Campione.
di Franco Insardà
Il Dubbio, 14 aprile 2025 Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, denuncia il collasso del sistema penitenziario e ricorda che almeno un terzo dei detenuti potrebbe essere fuori. “Il governo dichiara di voler costruire nuove carceri per risolvere il problema del sovraffollamento, ma sa bene che ci vorranno decenni, mentre l’emergenza è adesso. Le condizioni in cui vivono i detenuti, la polizia penitenziaria e tutto il personale degli istituti sono indegne. Peggio di alcune porcilaie, e lo dico senza esagerare”. Roberto Giachetti, deputato di Italia Viva, attivista di Nessuno Tocchi Caino e da sempre radicale, conosce come pochi la realtà delle carceri italiane. Se ne occupa da anni, dentro e fuori il Parlamento, incalzando le istituzioni sui diritti dei detenuti e degli operatori.
di Carlo Di Stanislao
ecoitaliano.com, 14 aprile 2025 In un’Italia dove il tema della detenzione è spesso ridotto a una questione di ordine pubblico o sicurezza, le stanze dell’affetto si impongono come una rivoluzione silenziosa, ma profonda. Sono spazi dedicati all’incontro privato e dignitoso tra i detenuti e i loro familiari, un diritto ancora troppo poco conosciuto ma essenziale per il rispetto della persona e per la funzione rieducativa del carcere. Non si tratta solo di un luogo fisico, ma di un simbolo potente: quello dell’umanità che resiste, che persiste anche tra le mura spesse dell’istituzione penitenziaria. La realtà è semplice e sotto gli occhi di tutti: chi è detenuto non smette di essere padre, madre, figlio, marito o moglie. La detenzione interrompe la libertà, ma non cancella gli affetti.
GIUSTIZIA
di Niccolò Carratelli
La Stampa, 14 aprile 2025 Il presidente dell’Anm domani all’incontro con il ministro Nordio: “Affronti i problemi del nostro lavoro”. L’autocritica sulle correnti dei magistrati: “Distorsioni da correggere, ma subiamo attacchi strumentali”. Domani mattina una delegazione dell’Associazione nazionale magistrati è attesa da Carlo Nordio al ministero della Giustizia. Un incontro in agenda da tempo, ma che si è caricato di significato dopo la sequela di attacchi alla magistratura da parte del ministro e di esponenti del governo, a cominciare dal sottosegretario Alfredo Mantovano. Magistrati mossi da “logiche di potere”, condizionati da “degenerazioni correntizie”, che “deragliano dai propri confini” per “erodere la sovranità popolare”.
di Elisa Barresi
ilreggino.it, 14 aprile 2025 Ha parlato ai giovani francamente e senza nascondere nulla ha evidenziato come viviamo in un “Governo della paura che crea nemici immaginari orientando le nostre decisioni tramite algoritmi gestiti da pochi”. La paura vista come un’arma. L’equilibrio e la l’indipendenza come strumenti per tutelare libertà e diritti. Il Procuratore della Repubblica Stefano Musolino ha affrontato temi cruciali legati al sistema penitenziario e al ruolo della magistratura nell’attuale contesto politico e sociale. Nel corso di uno dei progetti Civitas, un’iniziativa che coinvolge giovani nella sensibilizzazione su tematiche carcerarie che mira a creare un ponte tra il mondo esterno e quello dei detenuti, il procuratore ha avuto modo di entrare nel vivo di un’attualità disarmante.
questionegiustizia.it, 14 aprile 2025 Sul quotidiano Il Domani del 9 aprile si dà notizia di un’iniziativa assunta dal Consigliere laico del CSM Felice Giuffrè: l’apertura di una pratica “per la definizione delle linee guida in ordine alla partecipazione dei magistrati ad eventi pubblici e per l’esercizio della libertà di manifestazione del pensiero, di riunione e di associazione nel rispetto dell’interesse costituzionale alla garanzia del prestigio, della credibilità, dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura”. Vasto programma ed obiettivo ambizioso. Se non fosse che i diritti fondamentali dei magistrati - di parola, di riunione, di associazione - e l’equilibrio tra tali diritti e i valori di indipendenza, imparzialità e credibilità della magistratura sono già scritti in testi più solenni ed impegnativi di una circolare del CSM.
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 14 aprile 2025 Nel corso della Relazione annuale il Presidente ha detto tra l’altro che il controllo di costituzionalità sulle leggi “rappresenta ormai una connotazione essenziale dello Stato di diritto e della democrazia rappresentativa”. Viviamo “oggi in tempi difficili” con “nuove preoccupazioni che affollano i nostri pensieri, anche a causa di una guerra in terra d’Europa”. “Il futuro è divenuto incerto e nello scenario globale vari parametri sembrano in rapido e imprevedibile mutamento. Ma lo stato di diritto costituisce ancora saldo ancoraggio del vivere insieme come consorzio civile con comunanza di valori e principi fondamentali, i quali danno corpo al patto fondativo della società. Ne è componente essenziale il controllo di costituzionalità”.
di Guido Camera
Il Sole 24 Ore, 14 aprile 2025 Al via il decreto legge con diverse norme in tema di sicurezza pubblica. Le alte pene previste per il nuovo reato consentono il ricorso alle intercettazioni. Un nuovo reato e una misura cautelare reale per contrastare il fenomeno dell’occupazione degli immobili. A prevederli è il decreto legge sicurezza (48/2025), approvato tra le proteste e in vigore da sabato 12 aprile. Ora il testo (che assorbe quasi per intero le misure contenute nel disegno di legge sicurezza già licenziato dalla Camera) deve iniziare il suo percorso in Parlamento per la conversione in legge. Il nuovo reato è uno dei circa 20 interventi contenuti nel decreto legge negli ambiti della sicurezza urbana, del contrasto al terrorismo e della tutela delle forze dell’ordine.
di Gianluca De Cristofaro e Matteo Di Lernia
Il Sole 24 Ore, 14 aprile 2025 Come vengono affrontatati gli errori commessi dall’IA in campo giuridico. Dopo Usa, Australia, Canada e Uk il primo caso anche in Italia. Il fenomeno dell’”allucinazione” dell’Intelligenza Artificiale in campo giuridico ha visto la luce, per la prima volta, negli Stati Uniti, in particolare a New York. In quel caso, un avvocato aveva citato precedenti giurisprudenziali risultati poi inesistenti. Il legale, interrogato dalla Corte, aveva dichiarato di aver utilizzato ChatGPT, che, dopo ripetute interrogazioni per comprendere come mai non si trovasse riscontro delle decisioni citate dal sistema di AI, ha finalmente ammesso di “aver inventato”; non solo, in quell’occasione si era anche detta sinceramente dispiaciuta per il disturbo arrecato.
TERRITORIO
di Giuseppe Baldessarro
La Repubblica, 14 aprile 2025 Il report annuale del Garante dei detenuti fotografa una situazione esplosiva. Risse, aggressioni: i dati su Bologna non si discostano, oltre 4mila episodi di allerta nel 2024. Una rissa al giorno, tre agenti aggrediti a settimana e un tentativo di suicidio ogni trentatré ore: 267 nelle carceri in regione, di cui 56 a Bologna. Solo nell’ultimo anno ci sono stati inoltre 129 incendi, 796 danneggiamenti e più 1.500 atti di autolesionismo. Sette detenuti che si sono suicidati. Ma anche bande di nazionalità diverse che si fronteggiano a coltellate e sprangate, chi all’interno spaccia e consuma alcool e decine di episodi di overdose da farmaci.
di Elisa Sola
La Stampa, 14 aprile 2025 Non abbastanza “pericolosi” da finire in una Rems. Non abbastanza incapaci di “intendere e di volere”, tanto da evitare il carcere. Non abbastanza liberi di vivere senza vigilanza o restrizioni della libertà. Perché la malattia e le dipendenze spingono a scappare. E a commettere altri reati. In Italia molti detenuti psichiatrici non hanno un posto dove stare. Un luogo sicuro. Dove non si tolgano la vita. Dove possano essere curati, mentre scontano la pena. Il complicatissimo sistema che dovrebbe garantire sanità e giustizia, non prevede che pochi luoghi per i malati psichiatrici: il carcere stesso, le Rems, poche e con liste d’attesa infinite.
di Deborah Giovanati*
ilsussidiario.net, 14 aprile 2025 In Consiglio Comunale a Milano si è discusso di carcere. Un tema troppo spesso ignorato o strumentalizzato, ma che riguarda da vicino la qualità democratica della nostra società. Durante la seduta, Forza Italia ha votato a favore di una proposta della maggioranza, rompendo la logica degli schieramenti ideologici. L’abbiamo fatto per coerenza e responsabilità, perché il tema della detenzione non può diventare una bandiera da sventolare o da evitare in base a chi lo propone. Serve invece uno sguardo umano, costituzionale, lungimirante. Articolo 27 della Costituzione: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.
ilsudmilano.it, 14 aprile 2025 A Chiaravalle e nei quartieri Corvetto e Mazzini si fa strada una giustizia di comunità, senza sbarre e celle, ma fatta di doposcuola, aiuole pulite e corsi di italiano per stranieri e in questo modo, con l’istituto della messa in prova 80% dei detenuti non commette più reati. Nel 2023, secondo i dati del Ministero della Giustizia, sono state oltre 12mila le persone in Italia che attraverso la giustizia di comunità e riparativa sono state coinvolte in percorsi di messa alla prova o lavori di pubblica utilità, evitando così il carcere. Di queste, più dell’80% ha portato a termine il percorso con successo, senza tornare a delinquere. Un dato che racconta una verità semplice: la punizione funziona davvero solo se diventa occasione di riscatto.
di Stefano Brogioni
La Nazione, 14 aprile 2025 Tre giorni di astensione, il 5, 6 e 7 maggio, degli avvocati di tutta Italia contro le condizioni delle carceri italiane. Uno sciopero, quello indetto dalle Camere Penali, che a Firenze significa protestare per l’ormai insostenibile situazione del penitenziario di Sollicciano. L’astensione è stato deliberato sabato dal direttivo nazionale, che ha manifestato il proprio dissenso verso un provvedimento politico, il decreto sicurezza ispirato, secondo i penalisti, da una “visione securitaria e carcerocentrica”. Ecco i punti contestati: “Inutile introduzione di nuove ipotesi di reato, molteplici sproporzionati e ingiustificati aumenti di pena, introduzione di aggravanti prive di alcun fondamento razionale, sostanziale criminalizzazione della marginalità e del dissenso, introduzione di nuove ostatività per l’applicazione di misure ...
di Riccardo Mirandola
L’Arena, 14 aprile 2025 “A fine pena potrebbero diventare un lavoro”. I florovivaisti hanno donato tutti gli attrezzi. L’obiettivo produrre ortaggi da consumare all’interno dell’istituto. Realizzare e curare un giardino, un frutteto o un orto sono gli obiettivi della serie di corsi di formazione che da alcuni mesi sono stati attivati per i detenuti della sezione maschile del carcere di Montorio. Il progetto è organizzato dalla cooperativa Lavoro & Società in stretta collaborazione della direzione della struttura penitenziaria e l’Area Trattamentale del carcere stesso e grazie anche ad alcuni fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per le docenze la cooperativa si è avvalsa di alcune figure professionali qualificate del mondo del florovivaismo veronese che si sono impegnate a tenere lezioni teoriche e pratiche nell’istituto creando un orto ...
di Laura Aldorisio
Corriere della Sera, 14 aprile 2025 Organizzati laboratori settimanali, grazie a Taralleria Napoletana, per i giovani detenuti nei quali si impara l’antica tradizione artigianale del prodotto da forno. Quaranta taralli per teglia e ogni tarallo è un mondo a sé: per forma, per elasticità dell’impasto e per consistenza. È un inno napoletano il tarallo, con mandorle intere e pepe. E la ricetta è una tradizione che ora passa anche dalle mani dei ragazzi detenuti a Nisida. Leopoldo Infante, l’imprenditore della Taralleria Napoletana, non ne è geloso e l’ha condivisa. Tre ore di laboratorio a settimana durante le quali i ragazzi imparano il mestiere del tarallaro, aiutati da chi lavora con Infante e ne conosce i segreti.
siracusanews.it, 14 aprile 2025 “Il valore delle relazioni interpersonali all’interno degli istituti di pena - il ruolo del volontariato”. Questo il tema della conferenza che si è tenuta ieri, nella sala consiliare del Comune di Priolo, promossa dall’associazione evangelica di volontariato penitenziario Onesimo O.d.V. L’incontro è stato moderato da Samuele Lana, vicepresidente e referente per la sezione di Siracusa. Tra i presenti anche il presidente dell’associazione, Salvatore Saraceno, a conferma dell’impegno condiviso nel valorizzare l’azione dei volontari e rafforzare le relazioni umane nel contesto penitenziario. Obiettivo dell’evento: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle relazioni interpersonali all’interno del contesto penitenziario, riflettendo sulle conseguenze dell’isolamento e della privazione affettiva nei percorsi ...
di Giacomo Giossi
Il Domani, 14 aprile 2025 Il documentario di e con Roberto Saviano, disponibile su Sky, offre un ritratto efficace di un movimento prima ancora che di un uomo, l’omaggio a un tempo oggi difficile da riconoscere e da immaginare. Quando Mauro Rostagno entrava in una stanza le persone si voltavano verso di lui, attratte e sedotte dalla sua presenza. Non era questione di potere di seduzione o di capacità di manipolazione, oggi tanto diffusi e ricercati, ma di un’energia che trasmetteva, di un sentimento che Rostagno era in grado di mettere a disposizione: l’aprirsi di una possibilità diversa. Quando lui entrava in una stanza la stanza cambiava. E allora perché non il mondo? Il bel documentario di e con Roberto Saviano, “Mauro Rostagno. L’uomo che voleva cambiare il mondo” prova così a perlustrare chi era Mauro Rostagno ...
di Alessia Arcolaci
vanityfair.it, 14 aprile 2025 Un viaggio tra memorie familiari, riflessioni ed esperienze indimenticabili: l’autobiografia dell’imprenditrice, dalle missioni umanitarie in giro per il mondo fino all’esperienza del carcere da innocente. Giulia Ligresti è un concentrato di sfumature, desiderio di esserci ed energia che esce da ogni sua parola. Dopo la carriera nel mondo finanziario, ha intrapreso un percorso creativo come designer esponendo le sue opere in prestigiose gallerie in Italia e all’estero, e ha continuato a dividere la sua vita nei Paesi in cui è impegnata da sempre con progetti umanitari, tra cui Afghanistan, Etiopia, Burkina Faso, India, Sri Lanka, Striscia Gaza. In mezzo a tutto questo, c’è stato il carcere. Per essere assolta in via definitiva, Giulia Ligresti ha dovuto aspettare sei anni e vivere un mese e mezzo di carcere preventivo ...
di Ali Raffaele Matar
fumettologica.it, 14 aprile 2025 Un cielo azzurro. Un salone di bellezza. Una prigione. Immagini e luoghi che, a prima vista, sembrano fra loro incompatibili finiscono per diventare un tutt’uno, in “Deep Sky - La gabbia delle nuvole” (Dynit, 2020), manga della giovane promessa Marco Kohinata, particolarmente apprezzata in Spagna e Francia. Più che la redenzione o la mestizia della vita in carcere, il tema alla base del manga (ispirato a un romanzo di Mina Sakurai) è la gratitudine: è questo il sentimento che caratterizza l’attitudine della protagonista, condannata a causa della foga di un istante, che finisce per passare il suo periodo di detenzione a tagliare i capelli di altre donne.
AFFARI SOCIALI
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 14 aprile 2025 La storia la conoscete. Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, ministro delle Infrastrutture, da giorni ha scelto di spostare l’attenzione della sua agenda politica su due temi interessanti, che meritano di essere presi sul serio. La necessità di spostare l’agenda politica su temi nuovi, diversi da quelli principali, è dettata da una circostanza non semplice da gestire e da maneggiare, ed è quella di dover fare qualcosa per sviare l’attenzione dai problemi centrali, dal problema centrale, dalla questione cruciale, che è quella della presenza alla guida degli Stati Uniti di un presidente americano amico, in teoria, che sta facendo di tutto per passare sopra le teste degli alleati come un tempo avrebbe fatto qualcuno con una famosa ruspa.
di Valeria D’Autilia
La Stampa, 14 aprile 2025 Le testimonianze dei dottori diventano un libro: “Ustioni e disidratazione, la traversata del Mediterraneo è un inferno”. “Kullu tamam?”. “Tutto bene?” chiedono, in arabo, i soccorritori. E poi la risposta, di quelle che aprono il cuore: “Miya Miya”. Tradotto letteralmente: “Al 100 per cento”. Nonostante la traversata, la paura, i segni sul corpo e nella mente, va davvero “tutto bene”. Perché sono salvi. Lo capiscono i medici che, da tempo, sono in prima linea nell’accoglienza. Imparano a capirlo da subito anche gli specializzandi in malattie infettive e tropicali dell’università degli studi di Bari “Aldo Moro” che, da due anni, operano sul molo Favaloro di Lampedusa. A rotazione, sono impegnati nella vigilanza sanitaria transfrontaliera durante gli sbarchi, grazie ad un accordo tra università e direzione ...
di Salvatore Settis
La Stampa, 14 aprile 2025 Riassunto delle puntate precedenti: l’Unione Europea non riesce a trovare un accordo sull’ora legale, ma in compenso riuscirà presto a schierare poderosi eserciti che ci consentiranno di trattare alla pari con Usa, Russia e Cina. Armandosi, l’Ue gioca d’anticipo sull’intenzione di Putin (mai espressa) di assaltare l’Europa occidentale, ma non dice verbo sull’intenzione Usa, ripetutamente espressa da Trump, di annettersi la Groenlandia, una regione autonoma della Danimarca (membro dell’Unione). L’Ue esalta il rispetto delle regole democratiche, ma approva che in Ucraina di elezioni non si parli, anche se il mandato presidenziale di Zelensky è scaduto il 20 maggio 2024 (in Usa le elezioni presidenziali del 1944 si tennero regolarmente, nonostante la guerra mondiale).
di Domenico Quirico
La Stampa, 14 aprile 2025 Quindici anni fa il mare interno fra Europa, Africa e Asia era crocevia del mondo, oggi la Storia si fa negli oceani. Sono tornate le dittature sulla sponda Sud, i migranti sono solo questione amministrativa: è la fine delle illusioni. È stato un attimo. O forse, molto semplicemente, noi europei non siamo stati all’altezza, non l’abbiamo meritata quell’occasione che il Tempo ci offriva. Dopo lunghe ma fragili peregrinazioni la Storia era tornata, una quindicina di anni fa, con dramma e dolore (ma quando questo non è stato il suo lievito fatale?) laddove era nata, al Mediterraneo: la grande cerniera di cui l’avventura umana ha fatto il suo nido prediletto, Nord e Sud, Est e Ovest, Oriente e Occidente, Islam e laicità, democrazie e assolutismi.
DOCUMENTI
Articolo: "L'espletamento di un diritto ridotto a pratica da postribolo", di Cesare Burdese
Circolare DAP. "Sentenza 10/2024 Corte costituzionale e affettività in carcere. Prime linee guida"
Decreto sicurezza e situazione carceri: l'Unione delle Camere Penali Italiane delibera l'astensione
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 14 al 20 aprile 2025
Incontro-dibattito: "Vivere e morire nelle carceri italiane" (Verona, 15 aprile 2025)
G-News: "Taccuino degli eventi in carcere fino al 18 aprile", a cura di Antonella Barone
PODCAST
"Dialoghi abolizionisti". Ogni settimana un nuovo intervento di riflessione sulla prospettiva del superamento del carcere. (qui l'indice degli episodi)
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