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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 9 settembre 2024
di Cristina Giudici
Il Foglio, 9 settembre 2024 Disagio, sovraffollamento e suicidi. Il carcere minorile è diventato un inferno e la soluzione non è chiuderlo come dicono Ilaria Salis e i Radicali, ma rieducare i ragazzi e dare loro un futuro. Forse più che la rivolta al Beccaria è il dibattito esploso successivamente che ci fa vivere sempre nel Giorno della marmotta. E non perché non siamo consapevoli del disagio giovanile profondo soprattutto fra gli “utenti” degli istituti penali minorili, in maggioranza stranieri che vengono dalla strada. E neanche perché siamo indifferenti alle violenze subite dai baby detenuti da parte degli agenti penitenziari ed emerse nell’aprile scorso. Ma le sparate dell’eurodeputata Ilaria Salis e le provocazioni dei Radicali che invocano la chiusura degli istituti penali minorili ci ricordano solo che dopo mezzanotte è sempre buio.
di Elisabetta Soglio
Corriere della Sera, 9 settembre 2024 “Non basta un sussulto di sdegno passeggero, sul dramma delle carceri serve un cambio di passo”. È l’appello alle istituzioni lanciato dalla comunità di Sant’Egidio dopo la tragedia di Youssef Mokhtar Loka Barsom, il diciottenne morto tra il 5 e il 6 settembre nell’incendio scoppiato nella sua cella di San Vittore a Milano: “Non possiamo permetterci di perdere altri Youssef, la civiltà di un Paese si misura dalle condizioni delle sue carceri”.
di Giuseppe Lucchese*
L’Unità, 9 settembre 2024 Il 30 agosto nella Casa di Reclusione di Opera, nel Teatro intestato a Marco Pannella, si è svolto un ricordo di Mariateresa Di Lascia, a settant’anni dalla sua nascita, a trenta da quando è venuta a mancare. In un carcere, nel primo luogo, forse, dove la fondatrice di Nessuno tocchi Caino avrebbe voluto essere ricordata, gli interventi che le sarebbero forse piaciuti di più sono stati quello di un detenuto e quello di un “detenente”. Sia il condannato al “fine pena mai” Giuseppe Lucchese sia il Direttore del carcere Silvio Di Gregorio sono rimasti incantati, l’uno dalla “immortalità”, l’altro dalla “compresenza” di Mariateresa di Lascia, ancora viva per entrambi nell’opera ultratrentennale della sua creatura politica e civile: Nessuno tocchi Caino.
agi.it, 9 settembre 2024 Attualmente, solo il 33% dei detenuti in Italia è coinvolto in attività lavorative, di cui l’85% alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria, spesso in ruoli 2 a basso valore aggiunto. La promozione della reintegrazione sociale dei detenuti attraverso l’istruzione, la formazione e l’accesso al lavoro è quindi più urgente che mai secondo quanto emerge dal Paper “Recidiva Zero. Istruzione, Formazione e Lavoro in Carcere: dalle esperienze progettuali alle azioni di sistema”, realizzato da TEHA per conto del CNEL - Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, presentato a Cernobbio.
di Paolo Moretti
La Provincia di Como, 9 settembre 2024 In vigore le nuove norme della riforma voluta dal ministro Carlo Nordio. Il presidente delle Camere Penali: “Giusto avere più garanzie”. Arrestare diventa più difficile. O, meglio, prima di procedere all’arresto d’ora in avanti bisognerà informare l’indagato che su di lui pende una richiesta di custodia cautelare e interrogarlo. E solo dopo, nel caso, procedere all’arresto. Una riforma, voluta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, che fa discutere. E, soprattutto, rischia di creare non poco scompiglio nelle Procure, in particolare per le indagini con più indagati.
di Valentina Maglione
Il Sole 24 Ore, 9 settembre 2024 La relazione della Giustizia al Parlamento misura l’impatto delle novità introdotte dalla riforma Cartabia per migliorare l’effettività delle sanzioni patrimoniali, dirette o sostitutive. Le pene pecuniarie guadagnano spazio e inizia a migliorare la loro effettività. Lo rivelano le statistiche pubblicate dal ministero della Giustizia che, nella relazione presentata nelle scorse settimane al Parlamento sullo stato dell’esecuzione delle pene pecuniarie, misura l’impatto delle novità introdotte dalla riforma Cartabia (decreto legislativo 150/2022) per migliorare l’effettiva esecuzione delle sanzioni patrimoniali.
di Fabio Fiorentin
Il Sole 24 Ore, 9 settembre 2024 La relazione al Parlamento sull’attuazione della riforma Cartabia in materia di pene pecuniarie consente - pur alla luce della necessariamente limitata serie storica dei dati resi disponibili dalla rilevazione statistica - di abbozzare alcune prime osservazioni. Anzitutto, il trend in rapida ascesa del totale delle condanne a pena sostitutiva pare confermare le potenzialità applicative delle nuove sanzioni introdotte dal 3o dicembre 2022 e, in prospettiva, la loro efficacia anche sul versante deflattivo del carico processuale dei tribunali, mentre aumenterà specularmente quello gravante sugli uffici di sorveglianza, incaricati della gestione di un numero sempre maggiore di esecuzioni.
di Antonella Di Bartolo*
Il Foglio, 9 settembre 2024 Commemorare gli eroi uccisi nella guerra ai boss non basta. Le strade di Palermo abbandonate dallo Stato. La prospettiva di una preside di Sperone, quartiere piagato da illegalità e spaccio. Ci sono almeno tre modi diversi per parlare dell’inizio di un nuovo anno scolastico. Uno scaturisce dai ricordi, dalla nostalgia per il batticuore ogni anno diverso perché diverse ne erano le ragioni, dal ritrovare lo sguardo del compagno o della compagna di cui eravamo innamorati o le attese per tutto il nuovo da venire. Un altro approccio fa leva sulle “emergenze”, in realtà mali incancreniti che puntualmente si ripropongono ogni anno.
di Nando dalla Chiesa
Il Fatto Quotidiano, 9 settembre 2024 Camminarci è un’esperienza. Soprattutto se tra marciapiedi un po’ reali e un po’ immaginari guidi una quarantina di studenti in fila indiana, che visibilmente con il quartiere non c’entrano nulla. E soprattutto se dalle strade che fanno e da chi li affianca è facile capire che cosa vogliono, con chi sono venuti a parlare. Molti zaini e poche foto. Sono qui per il centro “Padre Nostro”, un luogo che ha fatto la storia: padre Pino Puglisi, Brancaccio, Palermo e Cosa Nostra. Il sangue arrivò dopo la celebre scomunica di Giovanni Paolo II nella valle dei Templi. Il prossimo 15 sarà l’anniversario dell’assassinio.
di Pierpaolo Lio
Corriere della Sera, 9 settembre 2024 Per il carcere minorile Beccaria di Milano è l’ennesimo episodio dopo la maxi fuga del Natale 2022. Proteste, rivolte, evasioni riuscite o tentate e l’inchiesta per maltrattamenti con 13 agenti arrestati. L’altra volta, tre mesi fa, il più piccolo s’era quasi trovato sorpreso dall’occasione. E s’era fiondato oltre le mura (fuga durata poi neanche 12 ore) con un altro detenuto, ma senza il fratello maggiore. Per il resto, sempre insieme. Durante la rapina alla sala slot nel Comasco. Al momento dell’arresto. A passare le giornate tra i corridoi del carcere. E ad agitare le ultime rivolte.
altarimini.it, 9 settembre 2024 Si discuterà domani sera in Consiglio comunale a Santarcangelo il documento di denuncia sulla drammatica situazione delle carceri italiane, proposto dalle forze di maggioranza. Il Partito Democratico, con il consigliere Alessandro Astolfi in prima linea, ha presentato un ordine del giorno urgente, sottoscritto da Più Santarcangelo e PenSa-Una Mano per Santarcangelo, per richiedere un intervento immediato del Governo sulla crisi del sistema carcerario nazionale, sempre più caratterizzato da sovraffollamento, condizioni di vita inaccettabili e suicidi tra i detenuti.
di Sandro Marotta
laguida.it, 9 settembre 2024 Una storia di crimine subito e di fede nella riabilitazione dei detenuti attraverso il lavoro. Dopo la violenta rapina che subì negli anni 80, adesso collabora con i detenuti per la riabilitazione dei detenuti attraverso il lavoro: questa la storia di Dino Rossetti, che in questi giorni si trova allo stand del progetto “Liberi di coltivare” in via Roma, a Cuneo; è qui perché fino a domani ci sarà la fiera Art.27-Expo. “Nel 1982 sono stato imbavagliato e rapinato. A 31 anni mi sono ritrovato con un’invalidità fisica - racconta Rossetti. Dopo ho creato un’associazione, ho avviato il premio alla buona volontà, dove vado a premiare associazioni che si occupano di donne e detenuti. Una volta a settimana vado nel supercarcere di Cuneo e seguo dei detenuti nella coltivazione dell’orto.
di Alice Pavarotti
Il Resto del Carlino, 9 settembre 2024 Mostra fotografica racconta il progetto di recupero dei detenuti della Comunità Papa Giovanni XXIII. Esposizione in corso all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna. Un carcere senza sbarre, una comunità che mira al recupero dei detenuti e al loro reinserimento nella società. È il progetto portato avanti dalla Comunità riminese Papa Giovanni XXIII, che viene raccontato in una mostra fotografica esposta nell’Assemblea Legislativa della Regione fino al 13 settembre.
di Chiara Sorrentino
temponews.it, 9 settembre 2024 S’intitola “Una guida impossibile di San Vittore”: un racconto sulla città-carcere la tesi di laurea magistrale in Interior & Space Design scritta da Camilla Marani, correggese classe 1997, che racconta, umanizzandola, una realtà sconosciuta per quella che è veramente. Per cinque mesi, due volte alla settimana, Camilla Marani, classe 1997, progettista interdisciplinare specializzata in grafica e allestimenti, è entrata nel penitenziario San Vittore di Milano, per lavorare alla sua tesi di laurea in Interior & Space Design al Politecnico di Milano nell’ambito del gruppo di ricerca Laboratorio Carcere del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di raccontare attraverso un approccio multidisciplinare, scientifico ed auto-etnografico, il funzionamento della vita quotidiana della Casa Circondariale di San Vittore di Milano.
di Mauro Magatti
francescomacri.wordpress.com, 9 settembre 2024 Il film “La zona di interesse”, Oscar come miglior film straniero e vincitore del premio speciale della giuria di Cannes, racconta la vita quotidiana del comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e della sua famiglia. La villetta con il giardino dove l’ufficiale tedesco vive con la moglie e i figli confina con il campo dove arrivano i deportati ebrei. Ma il piano della vita famigliare e quello del campo di sterminio sono completamente separati. Binari paralleli destinati a non incontrarsi. Sandra Huller, l’attrice protagonista è particolarmente efficace nel mostrare la distanza siderale tra due mondi fisicamente vicinissimi ma di fatto abissalmente lontani, diametralmente antitetici.
AFFARI SOCIALI
di Maurizio Maggiani
La Stampa, 9 settembre 2024 Non ci sono risposte all’orrore dei delitti in famiglia. E ciò che ci terrorizza è proprio la mancanza di controllo. Vorrei proporvi una poesia, il suo autore è Bertolt Brecht, e il titolo è “Jacob Apfelböck o il Giglio dei campi”. Questa poesia è stata pubblicata per la prima volta nel 1927, cento anni or sono, e si riferisce a un fatto di cronaca nera, nerissima, che evidentemente aveva molto colpito il drammaturgo. Così come ci ha molto colpito l’analogo fatto dei giorni scorsi e quelli degli anni appena passati. Ci ha molto colpito e molto ci ha interrogato e ancora continua a interrogarci.
di Fabio Paravisi
Corriere della Sera, 9 settembre 2024 I parenti della vittima hanno partecipato al presidio contro la violenza sulle donne. Da inizio anno ci sono state 830 chiamate ai centri antiviolenza della provincia di Bergamo. C’erano anche uno zio e una cugina di Sharon Verzeni al presidio organizzato oggi in Largo Rezzara dalla “Rete bergamasca contro la violenza di genere”. Entrambi hanno letto degli interventi rivolgendosi direttamente all’assassino. Ernesto Verzeni ha prima parlato a Sharon: “Quella notte uno sconosciuto ha voluto porre fine alla tua esistenza assassinandoti brutalmente. Un vile, perché solo i vili prendono le persone alle spalle. Un uomo, se così si può chiamare, senza valori civili, che non dà importanza alla vita altrui”.
di Elvira Serra
Corriere della Sera, 9 settembre 2024 L’aggressione che si è consumata mercoledì scorso a Foggia è l’ennesimo dissuasore a chi è cresciuto sognando di indossare il camice bianco. Quel che George Clooney ha costruito, il Policlinico Riuniti di Foggia lo ha distrutto. L’aggressione che si è consumata mercoledì scorso, contenuta dalla reazione disperata di medici e infermieri che si sono asserragliati in una stanza mentre fuori almeno venti persone infuriate tentavano di entrare, è l’ennesimo dissuasore a chi è cresciuto sognando di indossare il camice bianco, magari guadando una serie tv come E.R. - Medici in prima linea.
di Emilio Pucci
Il Messaggero, 9 settembre 2024 I meloniani lavorano da pontieri tra FI e Lega: l’ipotesi del taglio dei tempi per la cittadinanza agli studenti stranieri. “Guai se abbiamo paura di concedere diritti meritati: saremmo un centrodestra oscurantista che non si rende conto dei cambiamenti della società”. Antonio Tajani, alla festa di Forza Italia Giovani a Bellaria, è tornato a rilanciare il tema dello Ius scholae. Attribuire la cittadinanza dopo dieci anni di scuola per integrare figli di persone immigrate regolari o persone rifugiate come ucraini: la proposta di legge, annunciata nelle scorse settimane, dovrebbe essere presentata entro fine mese. Ma la posizione di FI, confermata ieri dal segretario azzurro, fa capire che non c’è alcun arretramento in vista.
di Camilla Conti
La Verità, 9 settembre 2024 Per il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, la Bossi-Fini “non è modificabile” prima di tutto “perché è una regola europea che è valida in tutti gli Stati europei e non solo europei” e poi perché “l’esperienza pratica ci induce a ritenere che l’alternativa per molti giovani sia venire qui soprattutto attratti dalla prospettiva economicamente più vantaggiosa di fare le sentinelle delle zone di spaccio”. Lo ha sottolineato ieri al forum Thea di Cernobbio anche in replica alle richieste della sinistra, evidenziando che “il sistema dell’ingresso con i contratti di lavoro ha segnato una qualche difficoltà, pure un qualche fallimento. Ecco perché Meloni parla di modifiche alla Bossi Fini”, perché il sistema previsto si prestava ad alcune elusioni.
di Marco Pili
luce.lanazione.it, 9 settembre 2024 Secondo Gennarino de Fazio, del sindacato Uil-pa Polizia penitenziaria, la sproporzione rispetto agli istituti penitenziari in Italia costituisce uno spreco di denaro pubblico. Carceri e immigrazione, alla luce degli attuali movimenti intra-parlamentari che stanno quotidianamente balzano agli onori della cronaca, costituiscono due tematiche particolarmente calde tra quelle affrontate dall’opinione pubblica italiana. E il Cpr annunciato da Giorgia Meloni e Edi Rama nei mesi scorsi su suolo albanese, in seguito alla denuncia di Gennarino de Fazio, riesce ad unire a pieno questi due argomenti, innestandosi nel complesso alveo dei diritti dei carcerati e degli immigrati.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 9 al 15 settembre 2024
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convegno: "L'uomo non è il suo errore. Percorsi di rinascita" (Bologna, 12 settembre 2024)
"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, dal 9 al 25 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
CORSI E MASTER
CONCORSI