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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 6 settembre 2024

di Valter Vecellio*

Il Dubbio, 6 settembre 2024 I detenuti fanno notizia solo se sono violenti contro se stessi o gli altri, non per le proteste non violente. Carceri come bombe ad orologeria: basta un “nulla” ed ecco che esplodono. Così le cronache riferiscono di risse tra detenuti e disordini nel carcere minorile di Bari (esagerato chiamarla rivolta). Ultimo di una serie di episodi che si sono verificati a Roma, Torino, Milano. Quanto basta perché Federico Pilagatti, segretario di un sindacato della polizia penitenziaria, il Sappe, inviti a riflettere sulla “tempistica”; Pilagatti non esclude “l’esistenza di una regia occulta dietro quanto sta accadendo. Una regia che tende a voler destabilizzare la situazione nelle carceri, comprese quelle per minori”.

 

di Marina Lomunno

vocetempo.it, 6 settembre 2024 Ancora suicidi fra i detenuti, ancora tentativi di rivolta. Secondo l’ex magistrato Tomaselli la Riforma Nordio continua ad ignorare il drammatico problema del sovraffollamento. “Bisogna starci dentro nelle carceri, bisogna aver visto”. Così il giurista Piero Calamandrei, padre costituente e parlamentare della Repubblica, interveniva nel 1948 sulla previsione di spesa del Ministero di Grazia e Giustizia dopo aver visitato le patrie galere denunciandone già allora la situazione drammatica, non molto lontana da quella attuale. Anche quella di quest’anno è stata un’estate calda nelle carceri italiane, che appaiono sempre più una polveriera: l’ultimo suicidio nel carcere di Reggio Emilia a fine agosto ha portato a 67 il numero dei reclusi che si sono tolti la vita nel 2024 dietro le sbarre, ad essi si devono ...

 

di Lorenzo Nicolao

Corriere della Sera, 6 settembre 2024 Il Consiglio dei ministri ha dato ieri il via libera al decreto legislativo che cambia l’articolo 114 del codice di procedura penale. Sarà possibile pubblicare solo il capo di imputazione. Vietato pubblicare il testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il testo del decreto legislativo sulla modifica dell’articolo 114 del codice di procedura penale. Viene così dato il via libera alla norma Costa (dal deputato di Azione Enrico Costa e ribattezzata dalle opposizioni “norma bavaglio”), il decreto legislativo che toglie ai mezzi di informazione la possibilità di pubblicare parti delle intercettazioni, come consentito nel 2017 con la legge sulle intercettazioni dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando.

 

di Virginia Piccolillo

Corriere della Sera, 6 settembre 2024 Primo sì del governo. Il testo delle ordinanze di custodia cautelare sarà segreto fino alla conclusione delle indagini preliminari. Il Consiglio dei ministri di mercoledì ha dato il via libera anche al decreto legislativo di modifica dell’articolo 114 del codice di procedura penale che porterà al divieto di pubblicazione fino al termine delle indagini o dell’udienza preliminare. Si conclude così l’iter della contestata “legge bavaglio”. Iniziato con un emendamento del deputato di Azione Enrico Costa all’articolo 4 della legge di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva europea. Cancellata la riforma del 2017 dell’allora ministro della giustizia, Andrea Orlando, che rendeva le ordinanze pubblicabili senza limiti.

 

di Gian Carlo Caselli

La Stampa, 6 settembre 2024 Il problema dei problemi del nostro ordinamento giudiziario è la durata interminabile dei processi, una vergogna che trasforma in denegata giustizia il diritto dei cittadini - tutti - ad una giustizia giusta. In un Paese preoccupato della qualità della sua democrazia il governo si impegnerebbe al massimo per avviare a soluzione questo problema di civiltà, dedicandovi tutto il tempo e l’impegno necessari. Invece nulla di tutto questo, mentre basterebbe una frazione millesimale della determinazione (ossessione) riservata a perseguire l’obiettivo che sembra stare più a cuore dell’attuale maggioranza: vietare la pubblicazione integrale o per estratto del testo del provvedimento con cui si dispone la custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 6 settembre 2024 Nel Consiglio dei ministri via libera anche al decreto legislativo che attua la “legge Costa” e che consente di riportare testualmente, degli atti di un gip, solo il capo d’imputazione. Il resto dovrà essere riassunto dal cronista. Tra le misure varate ieri dal governo c’è anche un decreto legislativo. E l’oggetto del provvedimento non è banale: dà compiuta attuazione alla norma, approvata in via definitiva dal Senato lo scorso 14 febbraio, che vieta la riproduzione letterale delle ordinanze cautelari. Tecnicamente, scompare il passaggio che, all’articolo 114 del codice di rito, deroga - per le sole ordinanze che dispongono misure cautelari, appunto - al divieto di pubblicazione degli atti d’indagine.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 6 settembre 2024 Lettera aperta ai docenti universitari contro il manuale di diritto privato finito al centro delle polemiche per le frasi sulle “giudici instabili”. Oltre trecento magistrati hanno inviato una lettera aperta a tutti i docenti universitari in merito alle frasi che compaiono nel Manuale di diritto privato di Francesco Gazzoni, dove le magistrate italiane sono dipinte quali persone “in equilibrio molto instabile nei giudizi di merito in materia di diritto di famiglia”. Come ci spiega uno dei promotori dell’iniziativa, Simone Spina del Tribunale di Siena, “il nostro obiettivo non è il boicottaggio del libro ma sollecitare l’Accademia sul proprio ruolo di responsabilità e sensibilità con riguardo alla scelta dei testi da adottare nell’ambito dei corsi universitari, consapevoli che gli Atenei italiani continueranno in questa loro missione ...

 

di Michele Vaira*

Il Domani, 6 settembre 2024 Prima dell’avvento del digitale, la moltiplicazione di versamenti poteva essere giustificata dal fatto che materialmente le copie venivano eseguite diverse volte. Oggi non accade più, con il rilascio su supporto digitale. Ed ecco che si passa dal pagamento di “diritti di cancelleria” a un vero e proprio guadagno da parte dello Stato, una sorta di “tassa sulla difesa”. La notizia dell’indagine della Procura di Treviso a carico di una decina di avvocati “rei” di aver fotografato alcuni atti di indagine per non pagare i valori bollati è l’ennesimo, gratuito, oltraggio alla dignità della classe forense. I commenti si sprecano: alcuni soloni blaterano di “gravissime condotte” dei malcapitati avvocati mentre i più benigni descrivono i colleghi quali poveri straccioni, disposti a tali espedienti per risparmiare poche decine di euro.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 6 settembre 2024 La doppia prescrizione dell’allontanamento dal Comune e quella di “rimpatriare” nel luogo di residenza è requisito imprescindibile dell’ordine del questore anche in caso di cittadini italiani. La Cassazione annulla la decisione dei giudici di appello che avevano ritenuto legittimo il provvedimento del questore che stabiliva l’allontanamento dal Comune senza ordinare il rientro in quello di residenza ritenendo così consumato il reato previsto dal comma 3 dell’articolo 76 del Dlgs 159/2011. La doppia prescrizione è invece rispondente al modello legale della misura di prevenzione decisa dal questore a fronte della pericolosità del soggetto a cui si rivolge.

 

Il Sole 24 Ore, 6 settembre 2024 La Corte Ue, sentenza della Corte nella causa C-603/22, interviene in materia di equo processo dei i minori. E afferma che devono avere la possibilità concreta ed effettiva di essere assistiti da un difensore. Non solo, l’assistenza deve essere offerta al più tardi prima del primo interrogatorio da parte della polizia. Nel corso di un procedimento a carico di tre minori imputati per una effrazione, è venuto fuori che i ragazzi erano stati interrogati dalla polizia senza la presenza di un difensore. Prima del primo interrogatorio non erano informati neppure dei loro diritti, così come i loro genitori. I difensori nominati d’ufficio hanno chiesto che le precedenti dichiarazioni siano eliminate dagli atti.

 

riviera24.it, 6 settembre 2024 Si tratta del sessantanovesimo suicidio in Italia da inizio anno. L’uomo, un italiano, soffriva già di problemi psichiatrici. Un detenuto di 45 anni si è suicidato, stamani, in carcere a Imperia, impiccandosi alle grate della cella, approfittando dell’ora d’aria degli altri compagni. Si tratta del sessantanovesimo suicidio in Italia da inizio anno. L’uomo, un italiano, soffriva già di problemi psichiatrici. “Questo ulteriore suicidio avvenuto nel carcere di Imperia deve far riflettere sulla condizione in cui vivono i detenuti e su quella in cui è costretto ad operare il personale di Polizia Penitenziaria”. Lo dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, commentando il 69esimo suicidio nelle carceri del 2024. L’uomo suicida, italiano, era nato nel 1977 ...

 

livornotoday.it, 6 settembre 2024 Si tratta del settantesimo suicidio di un detenuto da inizio anno. Si fa sempre più drammatica la situazione di chi vive all’interno degli istituti penitenziari con il numero dei suicidi che ha già raggiunto e superato il totale di quelli avvenuti nel 2023. L’ultimo è avvenuto nella mattinata di ieri 5 settembre, questa volta al di fuori delle mura del carcere. Il detenuto, un 56enne recluso a Gorgona e in permesso premio, si è infatti tolto la vita in un appartamento di Rosignano Marittima.

 

Il Giorno, 6 settembre 2024 "Un detenuto di origini egiziane verso la mezzanotte è rimasto carbonizzato nella sua cella della Casa Circondariale di Milano San Vittore, che condivideva con un altro ristretto – si legge nel comunicato – a causa di un incendio appiccato, sembrerebbe, da loro stessi come ormai avviene con assidua frequenza. Non crediamo possa parlarsi di suicidio, ma è un'altra morte che si aggiunge ai 70 detenuti e ai 7 agenti che si sono tolti la vita dall'inizio dell'anno in quello che sempre più appare come un bollettino di guerra". Il giovane si chiamava Loka Moktar Joussef Baron ed era nato nel febbraio del 2006. Successivamente, nel corso della mattinata, si è ulteriormente precisata la prima ricostruzione dell’accaduto: il giovane avrebbe dato fuoco alle coperte. Non si sa per un gesto di protesta o con altre intenzioni.

 

milanotoday.it, 6 settembre 2024 Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha affrontato il caso delle rivolte al carcere minorile di Milano. Evitare che si ripetano (ancora) rivolte nel Beccaria, ma anche dare un futuro ai ragazzi detenuti. Sono i due punti cardine della seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in prefettura a Milano nel pomeriggio di giovedì 5 settembre. Oltre ai vertici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco, hanno partecipato all’incontro il comune di Milano, la procura minorile, il magistrato di sorveglianza del tribunale per i minorenni, il direttore dell’istituto penale insieme al comandante di reparto, il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Lombardia, il dirigente del centro per la giustizia minorile per la Lombardia.

 

di Federico Rota

Corriere della Sera, 6 settembre 2024 L’ispezione in via Gleno dei rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra. Dori: “Presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro Nordio”. C’è una “zona grigia” che, di fronte ai problemi ormai cronici dei penitenziari, rischia di passare in secondo piano. Ma che è legata suo malgrado a ciò che Devis Dori, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, definisce “il padre di tutti i mali”, ossia il sovraffollamento delle carceri, cui Bergamo non è esente: su 319 posti regolamentari la casa circondariale di via Gleno ospita 585 detenuti. Di questi, 45 hanno un’età tra i 18 e i 25 anni.

 

ternitomorrow.it, 6 settembre 2024 Il carcere di Terni si trova in una situazione di estrema criticità, con 525 detenuti presenti a fronte di una capacità regolamentare di 422 posti, mentre il limite massimo tollerabile indicato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap) è di 638 posti. Questo sovraffollamento, comune a molte altre strutture penitenziarie italiane, crea condizioni di vita e di lavoro particolarmente difficili sia per i detenuti che per il personale penitenziario. Durante una visita ispettiva, Debora Serracchiani, responsabile giustizia e parlamentare del Partito Democratico, ha denunciato le condizioni degradanti del carcere, sottolineando la grave carenza di personale.

 

Ristretti Orizzonti, 6 settembre 2024 Con un tasso di affollamento sui posti disponibili pari al 185 per cento, l’istituto romano è tra quelli con il maggior sovraffollamento in Italia. “Il mondo del carcere aspetta ancora un adeguato segno di attenzione da Parlamento e Governo. Nell’incontro con la Conferenza dei garanti territoriali dello scorso 7 agosto, il ministro Nordio ha promesso nuovi interventi, dopo il deludente decreto ‘carcere sicuro’. Attendiamo fiduciosi, ma impazienti, perché così non si può continuare”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, al termine della visita alla Casa circondariale di Regina Coeli.

 

Il Mattino, 6 settembre 2024 Chiesta l’assegnazione di quattro nuove unità nel centro di detenzione. Causa croniche carenze di organico, vivono un grave disagio gli infermieri e gli operatori sociosanitari impegnati al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Una situazione da tempo nota all’Asl di Caserta e all’Amministrazione penitenziaria, che la Uil-Fpl denuncia nuovamente con una nota dei delegati sindacali interni Antonio Ratto e Domenico Santacroce e del segretario territoriale Mario Falco, inviata a numerosi dirigenti Asl.

 

di Carlo Baroni

La Nazione, 6 settembre 2024 Una bambina di 4 anni, Diarra Mame Sow, muore in un incendio a Pisa. Detenuti del carcere Don Bosco raccolgono fondi per la famiglia. Solidarietà e dolore per la tragedia. Una tragedia che ha toccato il cuore di tutti, quella di Diarra Mame Sow, appena 4 anni, morta nell’incendio della casa a Santa Croce dove si trovava ospite di amici. I detenuti del carcere Don Bosco di Pisa hanno organizzato una colletta a favore della madre e della famiglia della bambina. Lo rende noto l’associazione di volontariato Controluce di Pisa. “Colpiti dalla tragedia e motivati dal desiderio di aiutare la famiglia in questo momento di grande dolore e difficoltà - spiega Controluce - i detenuti hanno contribuito raccogliendo fondi da destinare alla madre e agli altri familiari, raggiungendo la cifra di 1.121 euro.

 

ansa.it, 6 settembre 2024 Iniziata sociale a Catania dell’associazione Difesa e giustizia. Una raccolta di libri scolastici destinata agli studenti delle scuole superiori, figli di detenuti e di persone che hanno avuto problemi con la giustizia È l’iniziativa sociale promossa dall’’associazione Difesa e giustizia nata per sostenere famiglie in difficoltà economica. “La raccolta di libri scolastici - spiega il portavoce dall’associazione, l’avvocato Massimo Ferrante - mira a rispondere a due importanti obiettivi: sociale e rieducativo. Da un lato, vogliamo alleviare il peso economico che grava sulle famiglie in cui un genitore è detenuto o ha scontato una pena, offrendo loro un sostegno concreto per l’acquisto di materiali scolastici.

Corriere del Veneto, 6 settembre 2024 La collaborazione tra gli Istituti Penitenziari di Venezia Femminile e Maschile e la Mostra del Cinema prosegue con le attività coordinate del progetto teatrale “Passi Sospesi” di Balamòs Teatro, attivo dal 2006. Avviate nel 2008, le iniziative si svolgono dentro e fuori gli Istituti Penitenziari durante il periodo della Biennale Cinema, presso la Casa di Reclusione Femminile della Giudecca e la Casa Circondariale Maschile Santa Maria Maggiore di Venezia. In questi anni sono stati organizzati incontri, conferenze e proiezioni di documentari sul progetto, nell’ambito della Mostra così come all’interno degli Istituti Penitenziari.

 

di Franco Corleone

L’Espresso, 6 settembre 2024 Le Olimpiadi hanno mostrato un’Italia a colori che dispiace ai razzisti, e hanno fatto esplodere il nodo della cittadinanza negata. Il caldo di agosto può spiegare il dibattito surreale che si è sviluppato tra finte proposte e prove di accordi trasversali fasulli. Dopo che la commedia di Tajani si è risolta in una farsa, è proprio il caso di rimettere in ordine le questioni per trovare una soluzione umana e senza discriminazioni. Soprattutto senza mettere in conflitto assurdo figlie e figli con le madri e i padri, minori contro adulti. Nessuno chiede di nascere e tantomeno in quale Paese. Per molti esseri umani non esistono problemi; quando la globalizzazione era di là da venire, si auspicava l’obiettivo di essere cittadini del mondo.

 

di Diego Motta

Avvenire, 6 settembre 2024 L’Ismu fa una prima stima della platea interessata alla cittadinanza per ragazzi stranieri nati e cresciuti nel nostro Paese. Il giurista Codini: nessun nesso tra questo tema e il governo dei flussi. La crescita degli studenti stranieri nelle scuole italiane conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che l’immigrazione non è un fenomeno episodico, ma strutturale, mentre le prime stime sulla possibile (e per ora del tutto ipotetica) introduzione dello Ius Scholae nel nostro Paese danno la misura di un percorso graduale, tutt’altro che massiccio, all’insegna dell’integrazione: a fronte di quasi un milione di ragazzi nel limbo, infatti, sarebbero circa 200mila quelli che già nel 2025 diventerebbero “nuovi italiani”.

 

di Carlo Cottarelli

L’Espresso, 6 settembre 2024 Tra i 27 dell’Unione europea siamo al quattordicesimo posto in termini di facilità del riconoscimento: ma se si tolgono le nazioni dell’Est, siamo agli ultimi posti. E abbiamo perso posizioni con l’introduzione di regole sempre più ferree. Nel 212 d.C. l’imperatore Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutte le comunità dell’Impero, non tanto per facilitarne l’integrazione, ma per motivi fiscali: certe tasse erano dovute solo da chi aveva il privilegio di poter dire: “Civis Romanus sum”. Oggigiorno, con la tassazione basata sul principio della residenza, le discussioni sui principi che debbono regolare la concessione della cittadinanza riguardano invece la questione dell’integrazione.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 6 settembre 2024 Nel cuore dell’estate, la maggioranza, su iniziativa della Lega, ha sferrato un doppio attacco al settore della cannabis light, mettendo a rischio circa quindicimila posti di lavoro e un’intera filiera industriale. Due provvedimenti, un decreto e un emendamento, rischiano di cambiare radicalmente il volto del settore della cannabis in Italia, sollevando interrogativi sulla motivazione ideologica dietro queste mosse politiche.

 

DOCUMENTI

Campagna: "Madri Fuori, dallo stigma e dal carcere, insieme ai loro bambini e bambine"

Lettera aperta ai docenti universitari sul caso delle frasi che compaiono nel "Manuale di diritto privato" di Francesco Gazzoni

Rivista Antigone, semestrale di critica del sistema penale e penitenziario. L'ultimo numero: "Tortura di Stato"

Articolo. "Affettività in carcere. La sentenza della Consulta n. 10/2024: oltre il diritto, questione aperta di civiltà, ma non solo", di Lucio Motta

Articolo. "Condizioni minime di detenzione e spazio personale: la giurisprudenza interna alla luce dei parametri CEDU", di Arianna Filisetti

Articolo. "A proposito del 41-bis O.P.: l’ultimo orientamento della Corte di cassazione", di Francesco Martin

Articolo. "Brevi note sul caso Gazzoni. Un messaggio per gli studenti e le studentesse di giurisprudenza", di Gabriella Luccioli

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

"III° Festival comunicazione sul carcere e sulle pene" (Casa Reclusione di Milano-Opera, 11 ottobre 2024) ISCRIZIONI APERTE

APPUNTAMENTI

"Art. 27 Expo". La  manifestazione fieristica che racconta il mondo dell’economia carceraria (Cuneo, dal 6 all'8 settembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'8 settembre 2024

Ciclo di seminari Università Federico II di Napoli: "Valiamo la pena" (Casa Circondariale Poggioreale, dal 10 settembre al 15 ottobre 2024)

Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)

Mostra fotografica. "Dall'amore nessuno fugge. Esperienze di rinascita: dall'APAC del Brasile al CEC dell'Italia" (Bologna, fino al 13 settembre 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Presentazione del libro: "La libertà è un organismo vivente", di Beppe Battaglia (Tufo-AV, 21 settembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero: "Marcia per l'amnistia, l'indulto e il ripristino dei diritti umani nelle carceri" (Roma, 22 settembre 2024)

Seminario Università di Firenze: "Diritto all'affettività delle persone detenute: la possibilità di un percorso" (Firenze, 23 settembre 2024)

Presentazione del libro: "La libertà è un organismo vivente", di Beppe Battaglia (Napoli, 23 settembre 2024)

Evento formativo di Fondazione per l'Architettura: "L’architettura per il carcere della Costituzione" (Torino, 26 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, dal 9 al 25 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Seminario. "Binarismo penitenziario e identità di genere in transizione: nuove sfide per il sistema carcerario italiano" (Trento, 24 ottobre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Corso "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Scadenza iscrizioni 24 ottobre 2024)

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

"Patascuola di Teatro Carcere 2023-2025. Percorso di formazione per operatori teatrali in carcere" (Scadenza iscrizioni 2 novembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Dal novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Secondo mestiere, seconda opportunità". Seconda edizione (scadenza 15 settembre 2024)

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)