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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 3 settembre 2024
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 3 settembre 2024 Parla Ornella Favero, direttrice di Ristretti Orizzonti: allarme suicidi e condizioni in cella insostenibili: “Non avevo mai vissuto un periodo così terribile per la desolazione e la mancanza di fiducia”. “Oggi in galera soprattutto poveri e disagiati, servono pene diverse dalla prigione come vendetta”. Sicurezza e calo dei reati si ottengono con l’apertura: “Più Terzo settore, più volontari, più telefonate”. Ornella Favero è la direttrice di Ristretti Orizzonti, rivista che con 184 numeri realizzati finora dagli ospiti del “Due Palazzi” di Padova costituisce da 26 anni un punto di riferimento e in fondo un modello - oltre che un archivio preziosissimo di dati e notizie sull’universo carcerario - per i tanti periodici prodotti da detenuti e detenute, quasi sempre con l’aiuto determinante del volontariato ...
di Antonio Pagliano
ilsussidiario.net, 3 settembre 2024 Per svuotare le carceri si pensa a togliere le recidiva come motivo di arresto o di usare di più i domiciliari. Per ora i veti interni bloccano il Governo. Chiusi gli ombrelloni e ripiegati sdraio e lettini, il Governo Meloni si è ritrovato a Palazzo Chigi per riaprire i fascicoli interni più delicati, fra i quali, insieme al premierato e all’autonomia differenziata, quello sulla giustizia. Su questo fronte, ci eravamo lasciati il 9 agosto, con l’apposizione della firma del Presidente della Repubblica alla legge sulla prima trance di riforme targate Nordio, che ha cancellato il reato di abuso d’ufficio e riformulato quello del traffico d’influenze.
di Maria Pellino
alessandria.today, 3 settembre 2024 C’è una grande delusione perché il decreto-legge sulle carceri avrebbe dovuto affrontare una vera emergenza di questo paese. E dopo 70 decreti legge che non avevano alcun carattere di necessità e urgenza, il carcere meritava una decretazione d’urgenza. Il governo - come ha sottolineato il nostro Segretario nazionale e deputato Paolo Ciani - ha preferito varare un decreto-legge che non ha nulla di realmente risolutivo del dramma che stanno vivendo le nostre carceri. Tant’è che mentre il Parlamento votava, il ministro Nordio era dalla presidente Meloni per parlare di “future misure per le carceri”, dimostrando l’inutilità del decreto per l’emergenza in corso oltre ad una scarsa considerazione del Parlamento.
di Jessica Reatini
ilmillimetro.it, 3 settembre 2024 Tra suicidi e sovraffollamento, la situazione negli istituti penitenziari è sempre più degradante per i detenuti e per chi lavora all’interno delle carceri italiane. Storie di vite spezzate, di uomini e donne che in carcere non hanno trovato solo la loro condanna, ma anche la morte, o meglio, che hanno deciso di andarci incontro, che non hanno visto nessuna prospettiva di vita oltre quelle sbarre. Da inizio 2024 sono 67 i detenuti che si sono suicidati in carcere, uomini e donne, giovani o meno rinchiusi nei penitenziari di tutto lo Stivale da nord a sud, senza differenze. Sono 20 decessi in più rispetto allo stesso periodo del 2023 e con un aumento di 20 rispetto al 2022.
di Francesca Scopelliti*
Il Dubbio, 3 settembre 2024 Ha fatto della civiltà delle carceri la sua ragione di vita senza chiedere nulla in cambio. E affidare la responsabilità di un settore così complesso a chi è in grado di “sanarlo” farebbe eccellere il nominato ma soprattutto chi lo ha nominato. Si sa, le nomine del governo sono sempre di parte, sono appunto politiche. E nessun partito può recriminare o accusare il governo di turno per questa consueta abitudine, perché tutte le amministrazioni hanno sempre adottato questo comportamento: la persona giusta al posto giusto, si giustificano, dove l’aggettivo “giusta” che farebbe presupporre una competenza, un merito, indica invece la persona che non crea problemi, che si allinea spontaneamente alle indicazioni partitiche.
di Francesca Galici
Il Giornale, 3 settembre 2024 Dopo il grave episodio (l’ennesimo) nel carcere minorile di Milano, ancora una rivolta si è verificata in una struttura per minori, stavolta a Bari. I sindacati: “Fa riflettere la tempistica di questi episodi”. Continuano le rivolte nelle carceri italiane e dopo il grave episodio che si è registrato nella struttura minorile di Milano, un episodio simile si è verificato in quello barese. E ora, al di là della gravità dei fatti, delle riflessioni che devono essere fatte sulla situazione carceraria italiana, è forse ragionare anche su altri elementi e su altri fattori, perché le rivolte si stanno facendo sempre più frequenti e sempre più violente, a scapito degli agenti di Polizia Penitenziaria. Ma, soprattutto, quel che ora desta molti dubbi sono le tempistiche dei tumulti ...
di Errico Novi
Il Dubbio, 3 settembre 2024 Intervista alla responsabile Giustizia dem: finora Forza Italia ha solo parlato e poi è tornata nei ranghi. “Vorremmo vedere fatti concreti. Se ci fossero, non abbiamo mai negato di poter dare la nostra disponibilità. Se davvero Forza Italia, su temi come lo Ius scholae o le carceri, si mostrasse capace di affrancarsi dalla linea dominante nella maggioranza e agisse in modo serio, il Partito democratico, ripeto, sarebbe disponibile a parlarne”. Ma? “Ma i fatti”, chiarisce subito Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia dem, “dicono che Forza Italia avanza propositi e poi torna puntualmente nei ranghi della maggioranza. E sinceramente, noi non abbiamo alcuna intenzione di farci prendere in giro”.
di Giuseppe Gargani
Il Dubbio, 3 settembre 2024 Nel mese di agosto la polemica tra la politica e la magistratura o meglio tra i politici e i magistrati si è acuita tanto da scadere in una bega e un turpiloquio rifiutato da chi ha un minimo di buonsenso. Lo scontro tra i due poteri ha origini antiche, dall’antica Grecia per il conflitto tra “i signori del diritto”, come uno studio di grande spessore del professor Ortensio Zecchino spiega e dimostra, ma quando scade a scontro di cortile risulta insopportabile e deleterio. D’altra parte se a ogni indiscrezione della stampa su una qualunque pretesa iniziativa giudiziaria, gli esponenti politici reagiscono e minacciano di riformare la giustizia è inevitabile la protesta dei magistrati e della Associazione che ritiene di essere punita da un legislatore “avversario”.
di Hoara Borselli
Il Giornale, 3 settembre 2024 Intervista a Giulia Bongiorno. La presidente della commissione Giustizia sul caso di Sharon: “Leggi inefficaci se applicate male”. Giulia Bongiorno, 57 anni, è una delle più apprezzate avvocate italiane. È diventata celebre sbaragliando le procure che accusavano Giulio Andreotti. Ora è senatrice, eletta con la Lega, ed è presidente della commissione giustizia.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 3 settembre 2024 Il procuratore di Perugia attacca in una nota il giudice che ha negato gli arresti nell’indagine sugli accessi abusivi alle banche dati e manda le carte alla commissione Antimafia. Atti inusuali su un’inchiesta ancora in corso. Nuovi colpi di scena riportano alla ribalta il cosiddetto “scandalo dossieraggio”, esploso un anno fa e incentrato sulle migliaia di accessi abusivi effettuati dal finanziere Pasquale Striano alle banche dati a disposizione della Direzione nazionale antimafia (Dna). Dopo il respingimento da parte del gip della richiesta di arresto per Striano e l’ex pm antimafia Antonio Laudati, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone ha diffuso ieri un comunicato stampa per fornire precisazioni sull’indagine.
di Valerio Papadia
fanpage.it, 3 settembre 2024 Un detenuto di 62 anni si è tolto la vita nella mattinata di oggi all’interno della sua cella nel carcere di Benevento: si tratta dell’ottavo detenuto morto suicida in Campania nel 2024. Ennesimo suicidio in un carcere della Campania: si tratta dell’ottavo detenuto che si toglie la vita nella regione dall’inizio del 2024. Ieri mattina, lunedì 2 settembre, un detenuto di 62 anni si è suicidato impiccandosi all’interno della sua cella nel carcere di Benevento. A darne notizia è stato il Garante per i detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, che ha dichiarato: “Il numero di decessi per suicidio nella nostra regione continua a crescere, evidenziando un incremento nel tasso di suicidi. Siamo a 68 a livello nazionale e a otto in Campania”.
di Nicola Bonafini
Il Resto del Carlino, 3 settembre 2024 Il fratello della moglie di Saddiki, morto impiccato in cella: “L’aveva sentito mercoledì e contava i giorni per uscire. Aveva preso il diploma da cuoco e stava mettendo via i soldi”. “Saddiki? Era l’uomo più tranquillo che ci fosse. Ce l’hanno detto tutti gli operatori del carcere con cui abbiamo parlato che non aveva mai dato un problema. E poi, come fa un uomo di 1.90, quasi 2 metri, a togliersi la vita impiccandosi con una maglietta alle grate della porta della cella?” (in realtà pare si trattasse delle grate della finestra; ndr). I famigliari non credono alla versione del suicidio. Saddiki, il marocchino di 54 anni, sposato, padre di due figli (avuti da una precedente compagna), è l’uomo che nella serata di giovedì si sarebbe tolto la vita impiccandosi nella cella dove era rinchiuso ...
9colonne.it, 3 settembre 2024 “Apprendiamo che ieri sera nel carcere di Frosinone è deceduto un detenuto italiano di 62 anni. Probabilmente i disordini sono avvenuti dopo tale evento”. Così il segretario generale Fns Cisl Lazio Massimo Costantino riferendo che ieri sera “detenuti della prima sezione e poi anche quelli della seconda sezione hanno creato disordini, rotto vetri, allagato ambienti, si è reso necessario l’intervento del gruppo di intervento. Da quanto apprendiamo in serata è stata ripristinato l’ordine e la sicurezza. Attualmente vi è un solo comandante, mancano capo reparti ispettori e vice comandanti e non si riescono a coprire i turni per tale carenza. Dei 38 assegnati di Polizia Penitenziaria da interpello ne sono arrivati solo 20 unità”.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 3 settembre 2024 Sono ancora nel settore che a luglio fu incendiato durante la rivolta per il suicidio. Sono in venti e si trovano ancora nel settore che, a inizio luglio, fu devastato dalla rivolta dei detenuti per il suicidio di un giovane di 20 anni. Durante la protesta furono incendiati oggetti e materassi che hanno reso inagibile le celle. Ma ancora venti detenuti si trovano lì, senza luce né acqua per le docce. Sulle pareti annerite c’è ancora l’odore lasciato dall’incendio. A volte l’aria è irrespirabile. E poi non c’è più corrente elettrica, questo significa che manca la luce, che non funzionano i ventilatori, che non si può accendere la televisione. E poi le docce, fuori uso anche queste.
di Vincenzo Russo*
perunaltracitta.org, 3 settembre 2024 Dopo i provvedimenti prescrittivi giunti a carico della Direzione della Casa Circondariale di Sollicciano a seguito delle visite ispettive svoltesi nell’Istituto, la questione del carcere fiorentino è diventata centro di dibattito politico. L’attenzione è interamente rivolta al confronto fra Direzione e Ministero della Giustizia e le parti politiche manifestano impegno solo nello schierarsi con l’una o con l’altro. E così i detenuti sono schiacciati dentro una diatriba che ha altro come vero oggetto di interesse e non loro i quali, ancora una volta, diventano occasione per parlare di altro e non affrontare la vera questione che è in gioco: la loro vita. Intanto, amaramente, tra le mura di quell’Istituto come fra quelle di tante altre carceri italiane, si continua a patire condizioni disumane e a morire.
di Andrea Gianni
Il Giorno, 3 settembre 2024 Intervista a Francesco Maisto: va combattuta anche la diffusione di esempi negativi, nei linguaggi come nelle azioni. “Il Beccaria non è un’isola in mezzo al mare, ma fa parte di un arcipelago: presenta le criticità di tutti gli altri Istituti penali per i minorenni, specchio di un sistema che andrebbe riformato”. È l’analisi del Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Milano, il magistrato Francesco Maisto, dopo gli ultimi disordini che hanno interessato il carcere minorile Beccaria di Milano. Evidenzia una “mancanza di sinergia” fra la realtà della dimensione carceraria e la “legislazione messa in atto negli ultimi anni”.
di Lorenzo Garbarino
chiesadimilano.it, 3 settembre 2024 Dopo la rivolta del 31 agosto il cappellano emerito dell’Istituto ricorda come la maggior parte dei giovani provenga da situazioni di estrema fragilità e povertà, anche educativa. Sabato 31 agosto al Beccaria, l’istituto penale minorile di Milano, è avvenuta l’ennesima rivolta dei detenuti. Oltre a un principio di incendio, quattro detenuti sarebbero evasi, per poi essere recuperati. La vicenda è avvenuta a poco più di dieci giorni dall’ultimo caso, quando martedì 20 agosto il sindacato autonomo della polizia penitenziaria aveva segnalato un’altra protesta. Allora un gruppo di detenuti avrebbe dato fuoco a un materasso, per poi colpire degli agenti.
regione.lazio.it, 3 settembre 2024 “Sovraffollamento, carenza di personale, strutture obsolete. Questi sono mali comuni a tutto il sistema carcerario laziale e nazionale. Ho voluto essere al fianco di chi, nonostante le enormi difficoltà quotidiane e dopo i tumulti dei giorni scorsi, lavora a Regina Coeli per garantire condizioni dignitose ai detenuti”. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si è recato questa mattina in visita alla Casa circondariale “Regina Coeli” dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto disordini all’interno del carcere romano, con aree vandalizzate, celle incendiate e detenuti ustionati.
di Alice Spagnolo
riviera24.it, 3 settembre 2024 L’appello ai giovani del presidente della Camera Penale: “Leggete la Costituzione, dentro c’è tutto. I principi devono essere alla base della legislazione”. Dopo la “maratona oratoria” dello scorso 8 luglio, quando gli avvocati del foro di Imperia si sono radunati in via Escoffier, a Sanremo, per sensibilizzare la popolazione sulle problematiche delle carceri, l’avvocato Marco Bosio, nella sua veste di presidente della camera penale di Imperia-Sanremo, è tornato nello studio di Riviera24.it per parlare di un tema a lui, e ai suoi colleghi, particolarmente caro: quello delle condizioni di migliaia di detenuti all’interno delle strutture carcerarie.
consiglio.puglia.it, 3 settembre 2024 “Oggi abbiamo constatato che c’è un gravissimo problema infrastrutturale che rende la pena a dir poco inumana”, ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Massimiliano Di Cuia, a margine della visita di oggi al carcere di Taranto assieme all’on Vito De Palma, al consigliere provinciale Raffaele Gentile e altri dirigenti locali del partito. “Abbiamo fotografato una situazione estremamente delicata in cui è compromessa la funzione educativa della pena. All’interno del carcere si svolgono diverse attività scolastiche e formative e di questo ci complimentiamo con la direzione. Ma i problemi restano e chi ha il potere di intervenire deve farlo con la massima celerità.
di Viviana De Vita
Il Mattino, 3 settembre 2024 Sovraffollamento, carenza di personale e deficit strutturali all’interno di una struttura dove la direzione opera continui sforzi per far fronte alle emergenze quotidiane. È quanto emerso all’esito della visita di ieri presso la casa circondariale Antonio Caputo di Salerno da parte dell’onorevole Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati e membro delle commissioni Difesa e Antimafia. Accompagnato dalla direttrice Gabriella Niccoli, l’onorevole ha visitato la struttura di via del Tonnazzo all’interno della quale “sono presenti - ha affermato - 520 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 350, e dove mancano ben 70 agenti di polizia penitenziaria”.
aostanews24.it, 3 settembre 2024 Il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, ieri mattina, 2 settembre, alle 10:00, ha effettuato una visita al carcere di Brissogne, accompagnato dagli esponenti regionali di Forza Italia. Un incontro - specifica Zangrillo, durante la conferenza stampa - in veste di Senatore degli Azzurri, un’occasione per fare il punto sulla situazione degli istituti di pena italiani, che oggi si è concentrata sulle problematiche croniche della casa circondariale di Brissogne. A fare gli onori di casa la Direttrice del carcere di Brissogne Velia Nobile Mattei, che - trapela dalla visita - ha tenuto una lunga e articolata descrizione della situazione dell’istituto penitenziario, sottolineando senza allarmismi le difficoltà di gestione della struttura.
garantedetenutilazio.it, 3 settembre 2024 Dalla Casa di Reclusione arriva un reclamo, per la mancata attuazione della sentenza della Corte costituzionale 10/2024. A seguito di un reclamo sottoscritto da 55 detenuti della Casa di Reclusione di Rebibbia, Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Valentina Calderone, hanno scritto alla direttrice dell’istituto, Maria Donata Iannantuono, per raccomandare l’immediata individuazione di spazi idonei all’effettuazione di colloqui intimi tra i detenuti e i propri partner, così come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 10 del 24 gennaio 2024.
di Noemi di Leonardo
bolognatoday.it, 3 settembre 2024 Roberto Morgantini, patron delle Cucine popolari, Andrea Segrè, docente e fondatore di Last Minute Market, e la cuoca Raffaella Collina sono entrati in quel “mondo a parte” che è il carcere per servire un pranzo ai detenuti. Le Cucine popolari entrano alla Dozza per portare il pranzo a un gruppo di detenuti. Roberto Morgantini, patron delle Cucine popolari, Andrea Segrè, docente e fondatore di Last Minute Market, e la cuoca Raffaella Collina sono entrati in quel “mondo a parte” che è il carcere: “Varcata la soglia, lasciati cellulari e documenti, si entra davvero in un altro mondo. Un mondo a parte, senza più identità. Lo ascolti nelle voci che escono dalle celle, lo vedi nei vestiti variopinti appesi alle finestre sbarrate, lo senti nei cancelli che si aprono e chiudono al tuo passaggio”, hanno raccontato.
comune.oristano.it, 3 settembre 2024 Giovedì 5 settembre, alle 9.30, all’Hotel Mistral 2, confronto su trasparenza, diritti, condizioni di vita, stili di prossimità e partecipazione sociale al reinserimento. La Caritas Diocesana di Oristano e il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Oristano organizzano il convegno “Il carcere con le mura di vetro: trasparenza e prossimità”. Giovedì 5 settembre, dalle 9.30, nella Sala conferenze dell’Hotel Mistral 2, volontari e operatori del sistema penitenziario si confronteranno sui temi della trasparenza, dei diritti, delle condizioni di vita, degli stili di prossimità e partecipazione sociale al percorso trattamentale e al reinserimento.
corrieredimaremma.it, 3 settembre 2024 Il progetto “Compaio” sta dando i suoi frutti, e che frutti. Splendidi girasoli, gustosi pomodori e peperoncini, patate saporite, e ancora oleandri, piante grasse, carote, menta: sono alcune delle piante che i detenuti della Casa circondariale di Grosseto stanno coltivando con l’aiuto di Luigi Favilli, nell’ambito del progetto “Compaio-Competenze in panificazione interventi ortoflorovivaistici a Grosseto”, finanziato dalla Regione Toscana, sostenuto dal Comune di Grosseto e promosso da CNA Servizi, l’agenzia formativa di CNA Grosseto, in partenariato con Heimat, Cpia, cooperativa “Il Melograno”, e ideato in collaborazione con l’azienda sostenitrice Favilli srl.
di Francesco Troccoli
Left, 3 settembre 2024 Un viaggio a ritroso negli anni di piombo a Roma, tra l’assalto ad una sede del Msi e una morte sospetta di un militante di sinistra in carcere. Ne parla Valentina Mira, autrice di “Dalla stessa parte mi troverai”. Il 5 settembre con l’Anpi provinciale presentiamo il suo libro a Roma. “Dalla stessa parte mi troverai” (Sem edizioni), che fu presentato da Franco Di Mare al Premio Strega 2024, è un libro coraggioso. Prima di tutto perché esplora la storia di una vittima a lungo dimenticata: Mario Scrocca, militante di sinistra che a quasi dieci anni di distanza fu ingiustamente accusato dell’aggressione alla sede del Msi di Acca Larenzia del 1978 (a maggio scorso acquistata dalla omonima associazione con soldi della Fondazione An nel cui cda siede Arianna Meloni ndr).
AFFARI SOCIALI
di Paolo Di Stefano
Corriere della Sera, 3 settembre 2024 La tragedia di Paderno Dugnano: il protagonista era in apparenza un ragazzo come tanti, un ragazzo “normale”, serio, sportivo, tranquillo, studioso. Oggi ogni famiglia felice è infelice a modo suo. Mai come oggi, alla luce della strage di Paderno Dugnano, ci appare dubbio, per non dire sbagliato, il famoso incipit di Anna Karenina: “Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”. Per accettarla come buona, bisognerebbe illudersi che al mondo ci siano solo famiglie perfettamente felici e famiglie imperfettamente infelici. Il guaio è che in quasi centocinquant’anni da quando uscì il romanzo di Tolstoj le cose sono molto cambiate.
di Nicoletta Martinelli
Avvenire, 3 settembre 2024 Tre esperti ci aiutano a capire cosa può essere successo nella testa di Riccardo, che a 17 anni ha sterminato la famiglia in cui si sentiva un “estraneo”.
di Tommaso Moretto
Corriere della Sera, 3 settembre 2024 Lo psichiatra Paolo Crepet: “Perché lo ha fatto? Va chiesto all’Onnipotente ma parlare di ragazzo per bene è la controfirma di una società ormai sfaldata. Non ci parliamo più, non conosciamo l’altro: il vicino ma neppure chi vive con noi”. Un ragazzo di 17 anni a Paderno Dugnano, Comune della città metropolitana di Milano, ha ucciso con un coltello da carne il fratello di 12 anni e i genitori nella notte tra sabato e domenica. Ha confessato tutto davanti agli inquirenti, dicendo “non c’è un vero motivo per cui li ho uccisi, mi sentivo oppresso”. Paolo Crepet, 72 anni, psichiatra, sociologo e saggista, in passato pro-rettore dell’Università di Padova, invita a riflettere sulla nostra “comunità sfaldata”.
di Orsola Riva
Corriere della Sera, 3 settembre 2024 Si chiama “Immagina” l’iniziativa lanciata dalla Rete nazionale delle scuole per la Pace: è un “Programma di educazione civica per la formazione di giovani costruttori e costruttrici di pace”. E per coincidenza arriva in concomitanza con la bocciatura - invece - delle Linee guida per l’educazione civica proposte dal Ministero. “Quando ti viene data la possibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”. Si potrebbe partire da qui, da una delle tante pillole di saggezza di quel piccolo gioiello della letteratura per ragazzi che è Wonder di R. J. Palacio. Perché insegnare ai bambini e ai ragazzi l’arte della gentilezza significa educarli a far fare un passo indietro alle proprie ragioni e un passo avanti a quelle degli altri.
di Francesco Olivo
La Stampa, 3 settembre 2024 C’è una priorità di Giorgia Meloni: la sicurezza. La Camera alla sua lenta ripresa affronterà un disegno di legge che si chiama proprio così, “ddl sicurezza”, che qualche spaccatura ha creato nella maggioranza. Evidentemente, però, le nuove leggi non bastano e quindi il governo per l’ennesima volta rilancia con la proposta di superare la Bossi-Fini (“Fini-Bossi”, la chiama la premier con una reminiscenza dei tempi di Alleanza Nazionale). Al centro dei pensieri ci sono sempre i migranti: “Ho sempre detto che mi sarei presa il tempo necessario per trovare soluzioni strutturali e quest’anno abbiamo il 64% in meno di sbarchi, il 30% in meno rispetto al 2022 - dice intervistata da Paolo Del Debbio a 4 di sera -. Bisogna continuare a lavorare, lo facciamo anche con un prossimo provvedimento che arriverà in Consiglio dei ministri”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 3 settembre 2024 L’informativa dei carabinieri sulla catena dei soccorsi nel naufragio in Calabria in cui sono morte cento persone. “Trattasi di natante con migranti a bordo avvistato dall’Eagle 1 alle h. 21:26 Z, attualmente a Mgl 41 circa, da località Le Castella (KR)”. Sono le 23.30 del 25 febbraio 2023. A scrivere il messaggio è un ufficiale della Guardia di Finanza, che avvisa via whatsapp i colleghi delle informazioni appena ricevute da Frontex. La barca di cui parla è la Summer Love, il caicco che, ore dopo, si spezzerà su una secca, provocando la morte di circa 100 persone. La cui presenza in mare, a pochi passi dalle coste di Cutro, era dunque nota già cinque ore prima che la situazione fosse irrecuperabile.
di Irene Famà
La Stampa, 3 settembre 2024 Un milione al mese per pagare la diaria agli agenti italiani. A pieno regime saranno 1.120 i posti nel Centro per il trattenimento dei migranti; 300 nell’hot spot sulla costa. Tutti in corsa per l’Albania. Dove prestare servizio nei nuovi Cpr comporta un aumento in busta paga, un centinaio di euro in più al giorno per agenti penitenziari, poliziotti, carabinieri, finanzieri. Più vitto, alloggio, rientro a casa. E i calcoli, per quanto riguarda vita e spostamenti di chi parteciperà all’operazione, sono presto fatti. Trecento unità, spiega chi è ben informato. Per un costo che si aggira intorno ai 30 mila euro al giorno. Novecentomila euro al mese. Solo per quanto riguarda gli indennizzi di trasferimento. Il resto delle voci? Ancora da quantificare. Perché ogni area e ogni attività sono cosa a sé.
di Luca Sebastiani
Il Riformista, 3 settembre 2024 In Italia caos carceri ma si inviano agenti nei “campi di prigionia”. I centri italiani per migranti costruiti in Albania e voluti dal governo di Giorgia Meloni continuano a far discutere. Nelle ultime ore, in particolare, a causa dell’uso di agenti italiani della penitenziaria pronti a essere dispiegati a vario titolo nelle strutture di Shengjin e Gjader. Alcuni sindacati hanno infatti protestato contro le scelte dell’esecutivo con un comunicato ufficiale, sottolineando come al momento, visto il caos totale all’interno delle carceri italiane, dovrebbe essere altre le priorità in merito all’utilizzo di risorse.
di Nancy Porsia
Il Domani, 3 settembre 2024 Il potente trafficante di migranti è stato ucciso domenica all’uscita dall’accademia di Janzour. Dopo una lunga scalata nell’universo criminale credeva di essere al sicuro. Stava uscendo dall’Accademia Navale di Janzour da solo, senza autista né scorta, a bordo della sua Toyota Land Cruiser non blindata, quando domenica pomeriggio gli è stata scaricata addosso una raffica di proiettili di mitragliatrice: è morto così Bidja, al secolo Abdul Rahaman al Milad, l’ufficiale della Guardia Costiera libica noto a livello internazionale come il trafficante numero uno di esseri umani in Libia.
di Riccardo Noury*
Corriere della Sera, 3 settembre 2024 Nel luglio 2021 Merrick Garland, procuratore generale degli Usa, annunciò una moratoria - ancora in vigore - sulle esecuzioni federali, ufficialmente per esaminare i protocolli usati per mettere a morte i condannati alla pena capitale. In realtà, era fresco il ricordo della scia di sangue lasciata da Donald Trump: 13 esecuzioni federali durante il suo mandato, mai così tante da120 anni ad allora, tutte negli ultimi sette mesi del suo mandato; tre addirittura nel gennaio 2021, nel periodo di transizione alla presidenza Biden, in violazione di una prassi che aveva retto 132 anni.
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
DOCUMENTI
Articolo. "Carcere: uno sguardo oltre l'urgenza dei numeri", di Marcello Bortolato
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 2 all'8 settembre 2024
Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, dal 9 al 25 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
CORSI E MASTER
CONCORSI