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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 23 settembre 2024
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
redattoresociale.it, 23 settembre 2024
Il nuovo organismo ha il fine di promuovere la cooperazione interistituzionale e concorrere alla realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi. Brunetta: “Una tappa importante del percorso volto ad abbattere la recidiva e costruire un ponte tra carcere e società”. Si è insediato oggi al Cnel il ‘“Segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale”. Presieduto dal consigliere Emilio Minunzio, il nuovo organismo ha il fine di promuovere la cooperazione interistituzionale e concorrere, attraverso il coinvolgimento sistematico delle parti sociali, delle forze economiche e delle organizzazioni del terzo settore, alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi per il reinserimento socio-lavorativo e l’inclusione delle persone ...
Il Foglio, 23 settembre 2024 La nomina, voluta dal ministro Nordio, è arrivata in mattinata. In poco più di un anno il commissario dovrà guidare le nuove opere necessarie a mitigare il sovraffollamento nelle carceri italiane- Marco Doglio è il nuovo commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. Il decreto d’incarico è stato firmato questa mattina dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, su proposta del Ministro della giustizia Carlo Nordio, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. L’incarico, previsto dal decreto sulle carceri approvato lo scorso agosto, scadrà ufficialmente il 31 dicembre 2025. Termine entro cui, si legge nella nota, “dovrà provvedere alla realizzazione delle opere necessarie per far fronte alla grave situazione di sovraffollamento degli istituti penitenziari” ...
siciliaunonews.com, 23 settembre 2024 “Ho ascoltato il messaggio del Papa all’Angelus sul rispetto per i detenuti e mi sono soffermato a leggere il report del garante nazionale dei detenuti circa la condizione carceraria in Italia. Sono sconvolto dai dati emersi che non sono solo numeri ma anime: 72 suicidi dall’inizio dell’anno ad oggi”. Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC. “L’articolo riporta che, tra questi 72, solo 29 erano stati giudicati e condannati in via definitiva, gli altri erano in attesa di giudizio ricorrenti, appellanti e uno addirittura internato provvisoriamente. Ma quello che più di tutto mi inquieta è la fascia di età di chi sceglie di togliersi la vita. Scelta che per la maggior parte viene compiuta dai giovani tra i 26 e i 39 anni, i nostri ragazzi, persi nell’oblio della pena, giovani senza speranza”, prosegue Cuffaro.
di Antonio Aparo*
L’Unità, 23 settembre 2024 Ci sono storie che testimoniano che il cambiamento è possibile anche tra i condannati al “fine pena” mai, gli immutabili del sistema carcerario. I laboratori Spes contra Spem di Nessuno tocchi Caino sono una miniera di valori preziosi. In otto anni di “lavoro” collettivo e cooperativo tra detenuti e detenenti, tra liberi e semiliberi, tra persone al di qua e al di là delle sbarre, il “fatturato” in termini di umanità nuova, cambiamento interiore ed elevazione della coscienza, è inestimabile, e incomparabile rispetto a ogni altra impresa umana. Soprattutto il Laboratorio di Opera, il primo a essere istituito, ogni mese regala storie ...
di Donatella Stasio
La Stampa, 23 settembre 2024 In principio erano 349. Dopo due anni, sono diventati 363 i voti su cui può contare la maggioranza in Parlamento: esattamente i tre quinti dei componenti delle Camere riunite in seduta comune, vale a dire il quorum richiesto, dopo il terzo scrutinio, per eleggere i giudici costituzionali. Bingo!
di Valentina Stella
Il Dubbio, 23 settembre 2024 Secondo alcuni studiosi è possibile identificare elementi nel cervello e nel profilo genetico che possono dar vita a un comportamento criminale. La responsabilità penale andrebbe comunque ripensata, così come la pena da infliggere. Ma la discussione sull’incapacità di intendere e di volere è troppo spesso banalizzata. La cronaca nera in questo ultimo periodo ci tiene occupati con molti fatti delittuosi e processi giudiziari: da Chiara Petrolini arrestata venerdì per l’omicidio dei due neonati all’imminente inizio del processo a carico di Filippo Turetta accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, passando per la morte di Giulia Tramontano per mano di Alessandro Impagnatiello.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 23 settembre 2024 Neuroscienze e diritto: come cambia il concetto di imputabilità e di conseguenza come dovrebbe essere diversamente espiata una pena. “La psichiatria forense non può abdicare a quello che è il suo scopo, semplicemente per motivi di ordine pubblico. Così come la magistratura non dovrebbe mai dimenticare cosa prevede l’articolo 27 della Costituzione”, sottolinea Pietro Pietrini, psichiatra e Ordinario della Scuola IMT Alti Studi di Lucca.
di Franco Insardà
Il Dubbio, 23 settembre 2024 Luigi Cancrini, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore e presidente del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale, una delle più importanti scuole di psicoterapia in Italia, ha una grandissima esperienza e un osservatorio privilegiato sull’evoluzione della malattia mentale in Italia. “Bisognerebbe offrire assistenza psicoterapeutica alle famiglie in difficoltà, fin dal primo manifestarsi dei problemi dei ragazzi. Questa sarebbe la prevenzione per gli adolescenti la risposta farmacologica con antidepressivi non serve a nulla. Spesso i giovani lanciano dei segnali di aiuto evidenti sui quali bisogna intervenire”.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 23 settembre 2024 Le parole coraggiose del capo della procura veneziana, Bruno Cherchi: “Questo non è il processo contro i femminicidi, ma un processo contro il singolo che si chiama Turetta. No alla pressione mediatica”. Il precedente del procuratore di Parma. “Questo non è il processo contro i femminicidi, ma un processo contro il singolo che si chiama Turetta e che risponderà dei reati che gli sono stati contestati. Se si sposta questo quadro a obiettivi più ampi si snatura totalmente il processo. Il processo non è uno studio sociologico, che si fa in altre sedi, il processo è l’accertamento di responsabilità dei singoli”. A dirlo è stato Bruno Cherchi, procuratore capo di Venezia, a margine dell’udienza di apertura del processo nei confronti di Filippo Turetta, reo confesso per l’omicidio di Giulia Cecchettin.
di Carlo Verdelli
Corriere della Sera, 23 settembre 2024 Il processo al ministro Salvini, cominciato nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, dovrebbe essere un processo come gli altri, dal cui esito finale scaturiranno assoluzioni, condanne, avanzamenti o interruzioni di carriera. Passa tutto in fretta, come se mai niente fosse. Anche la frase con cui Matteo Salvini ha accolto la richiesta del Tribunale di Palermo di una condanna a 6 anni per sequestro di persone, in relazione alla vicenda Open Arms, è già scivolata via tra le onde artificiali sollevate dalla politica. Il principale capo d’accusa è noto: impedire per molti giorni l’accesso al porto di Lampedusa a una nave di soccorso con naufraghi a bordo, mettendo così a rischio le vite di migranti appena salvate.
di Serena Sileoni
La Stampa, 23 settembre 2024 Cosa vuol dire che Open Arms è un processo politico? Ci sono due livelli di risposta, uno tecnico e uno concettuale. Tecnicamente, il ministro Matteo Salvini, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, è stato accusato dei delitti di sequestro di persona aggravato e di rifiuto di atti d’ufficio per non aver dato seguito, dal 14 al 20 agosto 2019, alle richieste di sbarco in porto sicuro provenienti da una nave ONG che aveva soccorso 147 migranti in mare. L’accusa è per reati commessi in forza e in occasione del suo ruolo politico, tanto che la magistratura, per poter procedere, ha dovuto attendere l’autorizzazione del Senato, concessa nonostante il parere contrario della giunta per le autorizzazione a procedere della medesima camera e in maniera diversa da quanto deciso mesi prima ...
di Luca Gambardella
Il Foglio, 23 settembre 2024 L’accusa ha chieso sei anni di carcere per il vicepremier, lui si difende con due nuovi capitoli del suo libro “Controvento” che sembra sempre più “sottosopra” il modo nel quale interpreta il quadro dei fatti contestati. Dopo il cinema, la letteratura. Il vicepremier Matteo Salvini sveste gli abiti dell’imputato su sfondo nero e occhi sgranati rivolti a filo macchina per mettere mano alla tastiera e compilare per iscritto il suo memoriale sul caso Open Arms. Il vicepremier vuole svelare la sua verità, a pochi giorni dalla requisitoria della pubblica accusa, che ha chiesto per lui sei anni di carcere - oltre un milione di euro è invece la richiesta di risarcimento avanzata dalle parti civili.
unipr.it, 23 settembre 2024 Nuova intesa fra Ateneo e Istituti Penitenziari di Parma: didattica ma non solo, in un orizzonte ampio. Nell’accordo entrano anche ER.GO e Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune. Si rafforza il Polo Universitario Penitenziario (PUP) di Parma, frutto dell’intensa collaborazione tra Università e Istituti Penitenziari di Parma. Un polo naturalmente incentrato sulla didattica ma non solo, in un orizzonte più ampio: basti pensare ai laboratori di sociologia culturale, ai seminari di approfondimento in carcere, alla rivista “Cerchioscritti”, realizzata da studenti detenuti e non detenuti, alla stessa nascita di una sede esterna del PUP, luogo culturale e di co-produzione di nuovi saperi nato dall’esigenza di portare all’esterno del carcere l’esperienza del Polo ...
sistemapenale.it, 23 settembre 2024 La condizione di “libero sospeso” è propria di chi, essendo stato condannato con sentenza definitiva a una pena detentiva non superiore a quattro anni, dopo la sospensione dell’ordine di esecuzione della pena (art. 656, co. 5 c.p.p.) attende per molto tempo (spesso per anni) la decisione del tribunale di sorveglianza sulla richiesta di una misura alternativa alla detenzione. Come risulta da una recente risposta scritta del Ministro della giustizia a una interrogazione parlamentare, i “liberi sospesi” sono oltre 90.000: un numero ben maggiore di quello dei detenuti e quasi pari a quello di quanti oggi si trovano a vario titolo in esecuzione penale esterna.
di Francesco Petronzio
piacenzasera.it, 23 settembre 2024 “È un momento terrificante per il nostro mondo, ma il carcere si può trasformare”. Dalle perquisizioni agli ambienti, dalla tecnologia alla fiducia: in galera ogni diritto diventa concessione, tutto dipende da decisioni prese dall’alto. “Il carcere somiglia alla nostra società, è ingiusto come è ingiusto il mondo in cui viviamo. Ma un’alternativa è possibile, a partire dalle piccole cose: ad esempio, si può iniziare a cambiare il concetto di diritto. Oggi il carcere è ancora il luogo del potere assoluto, tutto è una concessione sovrana”. Dal 1991 Lucia Castellano lavora nell’amministrazione penitenziaria, oggi è provveditrice regionale dell’amministrazione penitenziaria in Campania. Trentatré anni di impegno per migliorare, anche di poco, la vita nelle carceri italiane.
AFFARI SOCIALI
di Flavia Amabile
La Stampa, 23 settembre 2024 “Ogni volta che leggo o sento le storie di ragazzi che non ce l’hanno fatta, che avrebbero potuto, con un poco di aiuto, rimettersi sulla strada della convivenza civile e uscire dalla microcriminalità o dal disagio sono travolta dall’amarezza, dalla rabbia dall’impotenza”. Barbara Rosina, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali, non nasconde la sua frustrazione di fronte alle tante storie in cui gli assistenti sociali non riescono a lavorare come dovrebbero: “E non succede raramente - aggiunge - che scopriamo di aver fallito, e che le organizzazioni in cui lavoriamo non sono in grado di proteggere le persone in difficoltà e dar loro le risorse per cambiare vite che sembrano già scritte”.
di Ilaria Beretta
Avvenire, 23 settembre 2024 Un nuovo studio italiano ha notato che tra il 2018 e il 2021 i tentati suicidi e i pensieri autolesionisti tra gli adolescenti non sono cresciuti durante il lockdown, ma con il rientro in classe. L’abbiamo letto tante volte, in questi anni: la pandemia e il lockdown - con l’isolamento sociale e la didattica a distanza - hanno influenzato negativamente la salute mentale dei ragazzi, con conseguenze che si registrano ancora oggi e che dell’evento pandemico sembrano l’onda più lunga. Ora invece una ricerca - pubblicata sul Journal of the American Medical Association e firmata da una trentina di medici e docenti in diverse università della Penisola - s’insinua come un tarlo nella narrazione a cui ci si era assuefatti, ne mina la solidità e costringe a rileggere quel periodo ...
di Nadia Ferrigo
La Stampa, 23 settembre 2024 Manca ancora una settimana per arrivare al quorum per chiedere di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza per ottenere la cittadinanza. Accorciamo, anzi dimezziamo gli anni necessari a un cittadino straniero per ottenere la cittadinanza italiana: da dieci a cinque. Erano cinque prima del 1992 e così è in diversi stati europei. Questa è la proposta del referendum sulla cittadinanza promossa dalle organizzazioni degli italiani senza cittadinanza insieme a una rete di circa 50 tra associazioni e partiti da Libera a Action Aid a Oxfam. L’obiettivo è arrivare a raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre e a una settimana dalla scadenza le firme raccolte sono oltre 300mila.
di Francesca Basso
Corriere della Sera, 23 settembre 2024 Il tema immigrazione irregolare resta alto nell’agenda europea. E a mantenerlo tale contribuiscono anche i risultati elettorali recenti, con l’avanzata dell’estrema destra che ha fatto della lotta all’immigrazione uno dei suoi cavalli di battaglia. Al Consiglio europeo di ottobre i leader Ue si aspettano quella che in gergo viene definita “una discussione approfondita”. Lo hanno chiesto l’Austria, il Belgio, Cipro, la Danimarca, la Francia, la Germania, l’Italia, la Grecia, la Lettonia, Malta, i Paesi Bassi, la Repubblica ceca. Le recenti mosse di Berlino, che da una settimana ha chiuso tutti i confini della Germania di fatto mettendo a dura prova la tenuta di Schengen, ha suscitato i malumori degli altri Paesi Ue per l’effetto a catena.
di Stefano Brogioni
La Nazione, 23 settembre 2024 Già al processo, Simone Pini aveva fornito il biglietto del volo con cui tornò sull’isola dopo l’omicidio fa. Simone Pini, il fiorentino 56enne detenuto a la Condesa di Cuba da più di 14 anni con l’accusa di aver partecipato a un festino a base di sesso e droga in cui perse la vita una ragazzina di 12 anni, s’imbarcò alla volta dell’isola il 24 maggio del 2010. Ovvero undici giorni dopo la serata in cui, le autorità cubana, collocano il delitto di cui Pini è stato accusato assieme ad altri due italiani, Angelo Malavasi e Luigi Sartorio. Soltanto quest’ultimo, condannato a una pena inferiore rispetto ai 25 anni inflitti a Pini e Malavasi, è riuscito a far rientro in Italia, dopo che gli è stato diagnosticato un grave problema di salute.
di Riccardo Noury*
Il Fatto Quotidiano, 23 settembre 2024 Il Forum annuale sulla governance di Internet si svolgerà in Arabia Saudita dal 15 al 19 dicembre 2024. Giorni fa, 40 organizzazioni non governative e per i diritti umani hanno diffuso una dichiarazione congiunta nella quale hanno sollecitato le autorità saudite a scarcerare immediatamente tutte le persone condannate solo per aver espresso le loro opinioni online. Le 40 organizzazioni hanno fatto notare quanto sia ipocrita che l’Arabia Saudita ospiti l’evento mentre continua a minacciare, imprigionare e sottoporre a sparizione forzata chi, utilizzando la Rete, rende noto il proprio dissenso o promuove i diritti umani. Molte persone attiviste e che difendono i diritti umani, che solitamente prendono parte all’incontro annuale, hanno espresso forti preoccupazioni ...
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 23 al 29 settembre 2024
"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, fino al 25 settembre 2024)
Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
CORSI E MASTER
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