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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 21 settembre 2024
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
di Luigi Mastrodonato
Il Domani, 21 settembre 2024 Il trattamento cambia in base alla nazionalità: agli stranieri arresti domiciliari negati e più custodia cautelare in carcere, anche se la maggior parte è in cella per piccoli reati. Per loro non esistono misure alternative. Il 32 per cento è in custodia cautelare in attesa del processo, un dato più alto rispetto ai detenuti italiani. Il caso delle strutture minorili. Qualche giorno fa l’eurodeputata Ilaria Salis, durante un incontro a Milano col fumettista Zerocalcare, ha detto che il carcere in Italia è razzista. Come esempio, ha riportato la situazione nell’istituto penitenziario milanese di San Vittore, dove la maggioranza dei detenuti è di origine straniera. L’estratto dell’intervento di Salis è diventato virale tra i profili della destra, che hanno letto il dato nella chiave che più gli faceva comodo: non è il carcere razzista, sono gli stranieri che delinquono più degli italiani.
di Lorenzo D’Avack
Il Dubbio, 21 settembre 2024 Sono oltre 100 gli esponenti e le organizzazioni della società civile che hanno lanciato il giorno prima che se ne discutesse in Parlamento un appello contro la norma prevista dal disegno di legge e sicurezza che si traduce nella impossibilità per le donne incinte di veder nascere i propri bambini in libertà fuori dal carcere. L’appello, dichiara Grazia Zuffa, presidente della Società della Ragione, rilancia i contenuti della campagna “Madri fuori dallo stigma e dal carcere insieme ai loro bambini”, che due anni fa ha organizzato una mobilitazione in tutta Italia a difesa dei diritti delle donne e dei figli. Negli anni passati si era cercato di avallare questo principio attraverso una normativa e vi furono proposte di legge, come quella presentata dall’onorevole Siani e poi ripresentata dall’onorevole Serracchiani.
di Massimo Zanchin*
L’Unità, 21 settembre 2024 Per un recluso cosa è il tempo? Qual è il suo senso? Come tutti noi sappiamo, esiste un tempo naturale e un tempo meccanico. Per un recluso il tempo naturale non esiste. Certo, attraverso le sbarre, può vedere quando fa buio o fa giorno, ma per il recluso i giorni rimangono tutti uguali. L’unica percezione che ha del tempo trascorso e che trascorre è solo guardandosi in un piccolo specchio, scorgendo i capelli che si perdono o ingrigiscono e i segni dell’età sul volto. Per un recluso non esiste nemmeno il tempo meccanico, la misura del tempo inventata dagli esseri umani per organizzarsi nel lavoro e nei commerci, perché nei pochi metri quadri di una cella è isolato dalla realtà, dalla società e da tutto. Quindi, non necessita neanche dell’orologio non avendo e non potendo prendere appuntamento con il nulla.
di Andrea Strafile
Il Domani, 21 settembre 2024 Riassaggiare il cibo da liberi ha decisamente un altro sapore. Perché da quel momento in poi lo puoi rifare, lo decidi veramente tu cosa metti in bocca. C’è una strana atmosfera con gli amici e le amiche, riuniti in una festa dove, forse, non c’è niente da festeggiare. È il giorno prima della sentenza, giuridica, che può cambiare una vita e l’amico Mattia ride e scherza, anche se ha il cuore appesantito, ci sono birre e qualcuno ordina delle pizze. Esistono momenti in cui il cibo è uno spartiacque, assume significati profondissimi: la prima pastasciutta, le polpette della nonna da piccoli, gli ultimi pasti prima della morte. E ci sono, qualche volta, casi speciali, dove si vive e poi si muore per un po’ per, infine, rinascere. Andare in carcere è uno di questi.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 21 settembre 2024 Dopo il sì della Camera il “pacchetto” va in Senato. Ma sindacati, giuristi e associazioni sono preoccupati per una restrizione del “diritto al dissenso” e per altre norme. E annunciano mobilitazioni.. Dopo il primo sì della Camera dei deputati, sta per essere incardinato al Senato il disegno di legge d’iniziativa governativa in materia di sicurezza. Un testo - classificato come “ddl 1660”, intitolato “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario” e proposto dai ministri di Interno, Giustizia e Difesa, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Guido Crosetto - fortemente voluto dall’esecutivo e dalla maggioranza.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2024 Il disegno di legge governativo n. 1660 sulla sicurezza, appena approvato dalla Camera dei Deputati, è in evidente contrasto con i caratteri fondativi del nostro sistema democratico e viola in modo sguaiato i principi dell’ordinamento costituzionale. È fatta carta straccia del diritto penale liberale. Si minaccia di sanzione carceraria chiunque protesti, in qualunque modo: per strada, pacificamente, in carcere. Lo scorso maggio, agli inizi della discussione parlamentare, con un documento congiunto scritto da Antigone e Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), avevamo lanciato l’allarme su come lo Stato di diritto fosse pericolosamente sotto attacco. Ma, soprattutto, lo aveva lanciato l’Osce ...
di Andrea Granata*
Il Dubbio, 21 settembre 2024 Ammetto che appena avuto notizia del “pacchetto sicurezza” ho avuto un moto di egoismo e ho pensato di tutelare il mio benessere non approfondendo, soprattutto perché alcune anticipazioni su questo o quel nuovo reato raccontate dai social, in prima battuta mi avevano fatto pensare, più che a qualcosa di reale, a dei siti trappola, quelli che poi fanno sì che ci si ritrovi la casella della posta intasata di messaggi pubblicitari. Dopo poco però, la natura ha fatto il suo corso ed è sopraggiunto lo sconforto e per non farci mancare niente anche l’indignazione, una cosa forte tanto di essermi spinto oltre, tanto da arrivare a preconizzare la nascita ...
di Errico Novi
Il Dubbio, 21 settembre 2024 A maggio, al primo annuncio di Carlo Nordio sull’arrivo di una “versione governativa” della separazione delle carriere, l’ala garantista dell’opposizione, a cominciare da Enrico Costa, reagì con disappunto. “Abbiamo già svolto esaustive audizioni sulle proposte di legge costituzionali presentate da me e da altri deputati, peraltro di maggioranza: far precipitare, sull’iter delle carriere, un testo dell’Esecutivo serve solo a congelare la riforma”, disse l’allora responsabile Giustizia di Azione, appena tornato in Forza Italia. Ma adesso lo scenario è un altro. Sì, è vero: al lavoro che la Prima commissione di Montecitorio aveva già compiuto sulle proposte di matrice parlamentare bastava far seguire solo una rapida fase di esame degli emendamenti.
di Oliviero Mazza*
Il Dubbio, 21 settembre 2024 Anche le prefiche del defunto abuso d’ufficio devono ammettere che l’esistenza del caro estinto non è stata proprio specchiatissima. Nonostante l’accanimento terapeutico di almeno quattro riforme in circa trent’anni di tormentata vigenza, non si è mai raggiunto l’obiettivo, condiviso nel tempo da tutti gli schieramenti parlamentari, di perimetrare l’area degli illeciti amministrativi meritevoli di assumere rilevanza anche penale. A monte vi è, infatti, il concetto di abuso, di per sé quasi inafferrabile e comunque difficilmente tipizzabile, come richiesto dal principio costituzionale di stretta legalità penale.
di Simona Musco
Il Dubbio, 21 settembre 2024 I difensori impugnano una sentenza di condanna pronunciata in tempi “record” dai giudici: “Sentenza abnorme, va annullata”. Il fascicolo conta oltre 58mila pagine, ma la sentenza è stata pronunciata circa 72 ore dopo che lo stesso era stato consegnato ai giudici. A denunciarlo sono gli avvocati Nicola Quatrano e Raffaele Bizzarro, che hanno impugnato la sentenza pronunciata lo scorso 10 giugno dalla Corte d’Appello di Napoli, contestando la violazione delle regole fondamentali “della grammatica giudiziaria che disegnano la morfologia dell’esercizio della giurisdizione, producendo un atto abnorme in ragione della concreta atipicità di esercizio del potere che lo pone al di fuori della struttura legale tipica stabilita dall’ordinamento”.
cgil.milano.it, 21 settembre 2024 Ennesima causa vinta da Cgil e Inca contro una prassi discriminatoria di Inps che nega il diritto alla Naspi ai detenuti. Un nuovo, l’ennesimo, pronunciamento del Tribunale di Milano del 19 settembre riconosce il diritto alla Naspi (indennità di disoccupazione) a un lavoratore detenuto, seguito dalla Cgil Milano, che ha prestato attività lavorativa per l’Amministrazione Penitenziaria. Una nuova, l’ennesima, vittoria della Cgil e dell’Inca Milano, che oramai da anni promuovono vertenze per ripristinare un diritto che Inps non riconosce, generando una feroce discriminazione verso persone che già versano in una condizione di fragilità.
TERRITORIO
consiglio.regione.fvg.it, 21 settembre 2024 Il Consiglio regionale ha eletto alla quarta tornata, con 28 espressioni a favore, Enrico Sbriglia come nuovo Garante regionale per i diritti della persona, figura istituita nel 2014 con la legge numero 9 che ne definisce competenze e funzioni. Si occupa di casi di presunta violazione dei diritti dei bambini o adolescenti, delle persone private della libertà personale, o di discriminazione sulle origini nazionali ed etniche, sulle convinzioni personali e religiose, sulla disabilità, l’età, l’orientamento sessuale e l’identità di genere perpetrati da soggetti pubblici e privati. Sbriglia è già stato presidente dell’Osservatorio regionale Antimafia del Friuli Venezia Giulia.
di Alessia Candito
La Repubblica, 21 settembre 2024 La senatrice di Avs visita a sorpresa la sezione Nove, da mesi al centro delle polemiche. “Ho visto tanti penitenziari, questa è la realtà che mi ha sconvolta di più”. Puzza di bruciato, di umanità compressa, che urla, protesta, chiede: “Perché ci trattano così? Non siamo animali”. Pareti scrostate, celle luride, fra pozze di urina, calcinacci, arredi logori. “Ho visitato tante carceri, questa è la realtà che mi ha sconvolta di più”, soffia la senatrice di Sinistra Italiana, Ilaria Cucchi. Appena uscita dall’Ucciardone di Palermo inghiotte aria, sembra quasi volerla masticare per lasciarsi indietro il “tanfo di disperazione” respirato fino a poco prima. Dei penitenziari visitati, “forse è il peggiore, sia per come è strutturato, sia per il tasso di incuria, abbandono e sofferenza”.
lasiciliaweb.it, 21 settembre 2024 Il Garante dopo la visita all’Ucciardone di Palermo. “Questa nona sezione di Palermo va chiusa. Le condizioni sono inumare. È un reparto dove vi sono malati con gravissimi problemi psichiatrici. Ci sono persone che hanno creato anche gravi momenti di crisi, all’interno del carcere. Questa sezione non ha mai avuto manutenzione, né ordinaria, né straordinaria. Chiediamo al ministro competente di intervenire seriamente perché c’è un progetto che, dal 2021, dovrebbe essere finanziato, per la ristrutturazione di questo luogo”. È indignato Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo che oggi ha visitato assieme alla senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra Ilaria Cucchi il carcere Ucciardone di Palermo “ci sono - prosegue - 1.330 casi di autolesionismo che, da gennaio a oggi, non vengono nemmeno citati.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 21 settembre 2024 “Scusa se non siamo stati capaci di tutelarti”. Oltre duecento persone alla cerimonia laica organizzata dall’avvocato Paolo Oddi. La voce di Lella Costa per le parole di Fabrizio De Andrè, il messaggio di Daria Bignardi, l’intervento di Fabio Fazio e le riflessioni dell’arcivescovo Mario Delpini. Una commemorazione laica, “non solo come modo per salutare Youssef” Mokhtar Loka Barsom, il 18enne egiziano carbonizzato nel rogo della propria cella a San Vittore tra il 5 e 6 settembre, “ma anche - esordisce tra gli organizzatori Paolo Oddi, avvocato nel settore dell’immigrazione - per chiedergli scusa come comunità per non averlo saputo tutelare nella cura dei suoi disturbi di personalità”, per lanciare “un grido d’allarme sulle condizioni dei detenuti nelle carceri in questo momento” ...
di Fulvio Fulvi
Avvenire, 21 settembre 2024 Viaggio a Vigevano, nella Casa di Reclusione dove chi è stato condannato può ripartire grazie a un impiego come operatore di call center. La direttrice dell’istituto: dobbiamo dare nuove opportunità. C’è Vito, 57 anni, che si commuove dal palco quando racconta la sua storia: “Mi sentivo inutile alla mia famiglia e a me stesso ma in carcere ho preso il diploma di terza media e adesso, dopo un corso di formazione, mi hanno dato un vero lavoro e posso mandare ogni mese qualche soldino a casa, sono fortunato se penso che alcuni di noi si sono persi per strada, a volte si arriva al peggio”.
di Lea Di Scipio
vastoweb.com, 21 settembre 2024 È stato firmato ieri nella Casa lavoro con annessa Sezione Circondariale di Vasto l’accordo di collaborazione tra i partner coinvolti nel progetto Demeter - Detainee Empowerment through Meaningful Engagement, Therapy, and Rehabilitation. Si tratta di un percorso ambizioso concepito per affrontare le sfide specifiche dei detenuti e favorire il loro reinserimento sociale nonché il processo di riabilitazione. I partner che hanno unito le forze in questa importante iniziativa sono la Pmi Services, presieduta da Marta Elisio, che si occuperà della formazione e dell’orientamento professionale e dell’inserimento lavorativo ...
di Jessica Muller Castagliuolo
La Repubblica, 21 settembre 2024 Al carcere minorile Fornelli il progetto Wefree Dentro di Intesa Sanpaolo e San Patrignano. La testimonianza di Federico Tossani: “La droga è molto ‘democratica’ e non esistono linee guida per non cascarci. Ma voglio portare ai ragazzi la mia storia, perché uscirne si può”. Ci sono più tossicodipendenti in carcere che in comunità. In Italia i detenuti tossicodipendenti sono più di 26mila. Tre detenuti su dieci che non hanno accesso a misure alternative, per curarsi. Sono infatti “solo” 3901 le persone prese in carico dall’Ufficio esecuzione penale esterna per percorsi altri rispetto alla detenzione.
di Filippo Notari
ottopagine.it, 21 settembre 2024 Patriarca: “A Poggioreale situazione infernale”. Criminalità tra carcere violenza e giustizia riparativa. Questi i pilastri del convegno organizzato dallo studio legale Paolillo&Partner nella sala convegni dell’hotel Stabia a Castellammare. Un incontro ormativo per gli addetti ai lavori del diritto, che “si è reso necessario - ha spiegato l’avvocato Andrea Paollilo - per i crescenti episodi gravi di cronaca che si sono verificati nelle carceri”. Negli ultimi mesi infatti la politica e il dibattito pubblico si è concentrato sulla questione della qualità di vita all’interno delle case circondariali. “Poggioreale è un girone dell’inferno - ha commentato la deputata Annarita Patriarca, intervenuta al convegno -. Nei mesi scorsi abbiamo visitato gli istituti penitenziari nel sud Italia.
odg.mi.it, 21 settembre 2024 Si intitola “Indagini e processo”, una guida per capire il corso che si tiene a Milano l’11 ottobre: aggiornamenti sulle nuove norme e strumenti di formazione permanente sul tema. In novembre tre corsi su sessualità e maternità in carcere. In collaborazione con l’Università Statale di Milano e con la Camera Penale di Milano, l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia sta realizzando una biblioteca digitale in tema di processo penale, per chiarire attori e fasi del procedimento penale, dal momento delle indagini a quello dell’esecuzione della pena.
met.cittametropolitana.fi.it, 21 settembre 2024 Appuntamento lunedì 23 settembre nell’Aula magna dell’Università di Firenze. Durante l’incontro sarà ricordato il Garante nazionale dei detenuti Felice Maurizio D’Ettore. Il mantenimento delle relazioni con i propri cari nei soggetti privati della libertà personale è al centro di un incontro in programma lunedì 23 settembre dal titolo “Diritto all’affettività delle persone detenute: la possibilità di un percorso” organizzato dall’Università di Firenze in Aula magna (Piazza San Marco 4 - ore 14). L’iniziativa mette a confronto rappresentanti delle istituzioni, giuristi, dirigenti penitenziari ed esperti di differenti ordini professionali per sviluppare una riflessione su un diritto essenziale per la dignità umana e la riabilitazione del detenuto.
tusciaup.com, 21 settembre 2024 Lunedì 23 settembre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso l’OpenHub Lazio di Viterbo sito in via Luigi Rossi Danielli 11, si svolgerà la tavola rotonda dal titolo “Nessun uomo è un’isola. Istituti di Pena: una risorsa da scoprire; Le potenzialità dei detenuti per il tessuto economico e sociale del territorio”, evento co-progettato con G.A.V.A.C. ODV (Gruppo Assistenti Volontari Animatori Carcerari). Il G.A.V.A.C. è un’associazione viterbese che opera nel carcere da 50 anni, ne conosce bene le problematiche ed è consapevole che non siano di facile soluzione. Tra i temi più ricorrenti di questi giorni si discute nuovamente del sovraffollamento negli Istituti penitenziari e delle conseguenze che ne derivano.
di Roberto Tartara
comune.torino.it, 21 settembre 2024 Palazzo Barolo ha ospitato ieri pomeriggio il quarto appuntamento del ciclo di conferenze sul mondo carcerario nell’ambito delle iniziative per il 160esimo anniversario della morte della marchesa Giulia Falletti di Barolo. Organizzato da Opera Barolo in collaborazione con il settimanale diocesano La Voce e il Tempo l’incontro è stato introdotto da Sonia Schellino dell’Opera Barolo con una tavola rotonda composta da Wally Falchi della Caritas diocesana “Le Due Tuniche”; Adriano Moraglio dell’associazione “La goccia di Lube”; Pier Giuseppe Rossi, direttore degli Asili Notturni Umberto I” di Alessandria; Michele Burzio, diacono del carcere “Lorusso e Cutugno” e presidente dell’associazione Volontari di San Martino; Silvia Orsi dell’associazione “Carlo Tancredi e Giulia di Barolo”.
di Romano Francardelli
La Nazione, 21 settembre 2024 Porte aperte al carcere di Ranza per la disciplina dello sport: dalla palla tonda del calcio a quella ovale del Rugby, dai gol alle mete. Progetto di integrazione sociale per il recupero dei detenuti attraverso lo sport per andare in meta sia dal nuovo rugby di Ranza a quello sperimentato alle Sughere di Livorno. La presentazione ieri mattina in sala del consiglio del palazzo comunale dal padrone di casa il sindaco Andrea Marrucci con a fianco l’assessora regionale alle politiche sociali Serenella Spinelli, dal presidente comitato toscana Rugby Riccardo Bonaccorsi, con alcuni esponenti nazionali della Federazione Italiana della disciplina dello sport e salute e di esponenti di squadre Old toscane Rugby.
di Elena Scarici
Corriere del Mezzogiorno, 21 settembre 2024 Concerto per i detenuti del cantautore napoletano e fuori programma romantico con la proposta di matrimonio di uno psicologo che lavora nel penitenziario come volontario. Dichiarazione d’amore in carcere. È successo stamattina, nel penitenziario di Poggioreale, nel corso del concerto del noto cantautore napoletano Andrea Sannino sulle note di una delle sue canzoni più famose “Abbracciame”. Al termine della manifestazione, in un’atmosfera di grande emozione e commozione, uno dei volontari che opera nella struttura detentiva, lo psicologo Marco, stretto collaboratore del Garante regionale dei detenuti ...
di Filippo di Chio
open.online, 21 settembre 2024 La giudice Tomai: “Il carcere per i minorenni? L’extrema ratio”. Nel tardo pomeriggio della prima giornata del Festival di Open a Milano è stato presentato in anteprima il documentario “Giudizio sospeso”, che porta la firma dei giornalisti Alessandra Mancini e Felice Florio. Un viaggio nel mondo di quei giovani che si sono trovati a dover fare i conti con la giustizia prima dei diciotto anni. E che ora stanno compiendo un cammino di reintegro nella società. Perché “non esistono ragazzi cattivi”, come recita il motto della comunità per adolescenti Kayros, fondata alle porte di Milano da don Claudio Burgio.
di Elena Rosselli
Il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2024 Il testo di Bassem Khandaqji, tradotto da Barbara Teresi per E/O, ha vinto l’International Prize for Arabic Fiction, il più prestigioso riconoscimento per la letteratura di lingua araba. L’autore è in carcere dal 2004, ma ha già pubblicato poesie, romanzi e articoli. La letteratura palestinese contemporanea è viva e, in tempi non biblici, per una volta, arriva fino a noi, in italiano. Grazie alla casa editrice E/O e alla traduzione di Barbara Teresi, dal 25 settembre, sarà disponile in libreria, “Una maschera color del cielo”, il romanzo di Bassem Khandaqji, che ha vinto l’International Prize for Arabic Fiction, il più prestigioso riconoscimento per la letteratura di lingua araba, ottenendo anche un premio di 50mila dollari per agevolarne la traduzione in inglese.
AFFARI SOCIALI
di Igor Traboni
Avvenire, 21 settembre 2024 Tremila firme all’ora, tanto che il sito è andato in tilt nella notte tra giovedì 19 e venerdì 20 settembre, con il raggiungimento di 100mila sottoscrizioni: prosegue a gonfie vele la raccolta delle firme per il referendum sulla cittadinanza e “solo nelle ultime 24 ore - si legge in un post diffuso sui social da +Europa - sono arrivate oltre 35mila firme. È il segno che ce la possiamo fare a raccoglierne 500mila entro il 30 settembre. Dipende da ciascuna e ciascuno di noi: diciamolo a tutte e tutti, condividiamo, parliamone ovunque. Perché firma dopo firma dimostriamo che un’Italia più giusta esiste”.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 21 settembre 2024 Le procedure operative del protocollo Una “nave hub” in attesa a sud-ovest di Lampedusa con i mezzi militari a fare la spola. Tre round di selezioni, poi le sbarre. Ma il trattenimento sul mezzo navale privato potrebbe violare l’articolo 13 della Costituzione. Intanto nuova decisione del tribunale di Catania: il Bangladesh non è un paese sicuro. Una “nave hub” dalla quale i mezzi delle autorità italiane faranno la spola fino alla partenza verso il porto albanese di Shengjin. Lì lo sbarco dei migranti destinati alla detenzione nei centri in Albania, dopo tre round di selezioni. Per capire come dovrebbe funzionare concretamente la delocalizzazione dei richiedenti asilo mancavano due tasselli: quello iniziale, il trasferimento dalle acque internazionali, e quello finale, gli eventuali rimpatri.
di Eleonora Camilli
La Stampa, 21 settembre 2024 Oltre ad alcuni dei migranti tenuti a bordo della nave per 19 giorni in quell’agosto del 2019, si sono costituite civilmente anche diverse organizzazioni della società civile. Oltre un milione di euro di risarcimento danni. È la richiesta avanzata oggi dagli avvocati dei soggetti che si sono costituiti parte civile nel processo che vede imputato il ministro Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, nel caso della nave Open Arms. Oltre ad alcuni dei migranti tenuti a bordo della nave per 19 giorni in quell’agosto del 2019, si sono costituite civilmente anche diverse organizzazioni della società civile tra cui Arci, Mediterranean saving humans ed Emergency.
di Emilio Minervini
Il Dubbio, 21 settembre 2024 Il recente dibattito politico legato all’introduzione nel ddl sicurezza dell’emendamento che vieterebbe la produzione e commercializzazione della cannabis light ha riportato al centro della discussione una domanda: la cannabis light può essere considerata una sostanza stupefacente? Proposto e ispirato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, l’emendamento 13.06 è stato inserito nel provvedimento, soggetto al voto delle aule in questi giorni. Al suo interno si rilevano forti restrizioni alla produzione e commercializzazione della Cannabis Light e i prodotti da essa derivati.
di Erri de Luca
Avvenire, 21 settembre 2024 Il richiamo da Assisi. L’Europa è stato il continente più bellicoso della storia umana. Dalla metà del 1900 improvvisamente è stato il più pacifico. È passato dalla quasi completa distruzione dopo la Seconda guerra mondiale, alla prosperità grazie alla cessazione delle ostilità tra gli Stati membri dell’Unione. Diverse generazioni, a cominciare dalla mia, sono nate e cresciute in un’area al riparo dalle guerre. È stata la normalità che non ha avuto bisogno di chiamare con la parola pace. Questa parola, pace, è affiorata alle labbra, ai gridi, alla scrittura al momento del ritorno in Europa, ai confini dell’Unione Europea, della parola guerra.
di Yan Zhao
Internazionale, 21 settembre 2024 Il 20 settembre la corte costituzionale di Taiwan ha deciso di mantenere la pena capitale nel codice penale, ma ha stabilito che la sua applicazione deve essere “limitata a circostanze speciali ed eccezionali” e ai crimini più gravi e premeditati, che abbiano provocato la morte di qualcuno. A Taiwan sono state eseguite 35 condanne alla pena di morte, da quando è stata revocata la moratoria sulla pena capitale nel 2010. L’ultima esecuzione, avvenuta nell’aprile 2020, ha riguardato un uomo di 53 anni condannato per aver appiccato un incendio che ha ucciso la sua famiglia. Gli attivisti contro la pena di morte sostengono che questa pratica, eseguita sparando al cuore di un detenuto mentre giace a faccia in giù per terra, è un metodo disumano.
DOCUMENTI
L'Osservatore Romano. Numero monografico Atlante: "La realtà carceraria nel continente asiatico"
Articolo. "Verità e giustizia riparativa", di Francesco Viganò
Articolo. "I detenuti stranieri e i problemi per il loro rimpatrio", di Mario Pavone
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 23 al 29 settembre 2024
"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, fino al 25 settembre 2024)
Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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