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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 17 settembre 2024
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 17 settembre 2024 Il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, dopo la recente scomparsa di D’Ettore, composto ora dall’avvocata Irma Conti e dal professore Mario Serio, ha recentemente pubblicato un rapporto che getta l’ennesima luce inquietante sulla situazione delle carceri. Lo studio, aggiornato al 16 settembre 2024, rivela un quadro allarmante di suicidi e sovraffollamento che mette nuovamente in discussione l’intero sistema penitenziario. Dall’inizio dell’anno, 67 detenuti (anche se secondo lo studio attento di Ristretti Orizzonti siamo a 70) hanno deciso di togliersi la vita, un numero che supera di gran lunga i 48 suicidi registrati nello stesso periodo del 2023.
di Stefano Anastasia
garantedetenutilazio.it, 17 settembre 2024 Al rilevamento del 31 agosto scorso, pubblicato sul sito del ministero della Giustizia, erano 61.758 le persone detenute nelle carceri italiane, circa quindicimila in più rispetto ai posti effettivamente disponibili. Non c’erano così tanti detenuti in carcere in Italia da quando la Corte europea dei diritti umani, nel 2013, ci condannò per trattamenti inumani e degradanti causati dal sovraffollamento degli istituti di pena. Nel frattempo, dall’inizio dell’anno settanta persone si sono tolte la vita in carcere, alcune non sopportando la restrizione in quelle condizioni, altre la prospettiva di lunghe pene, altre ancora il rimorso nei confronti delle vittime o dei propri stessi familiari ...
Il Messaggero, 17 settembre 2024 Un’analisi sulle condizioni dei giovani nelle carceri svela le condizioni in cui vivono i detenuti italiani. Dopo i recenti avvenimenti nelle carceri minorili in Italia tra evasioni e proteste dei detenuti, Defence for children lancia l’allarme sulle condizioni dei ragazzi negli IPM. “Ennesima rivolta nelle carceri minorili. Questa volta è successo a Casal Del Marmo (Roma), dove se ne contano tre nel giro di una settimana. Il problema è il fallimento di una recente politica istituzionale senza progetti capaci di garantire misure preventive e riabilitative così come prevede la legge e che ha condotto al sovraffollamento delle carceri minorili”, commenta Pippo Costella, direttore di Defence For Children Italia.
di Valentino Maimone
La Ragione, 17 settembre 2024 Possiamo raccontarcela come vogliamo, ma l’Italia resta quel Paese in cui - se parli di carceri - il tuo interlocutore tende ad assumere un’espressione assente di disinteresse (bene che ti vada) oppure si monte il labbro nel tentativo di trattenersi dal risponderti qualcosa come: “La galera non è un albergo”. Che decine di migliaia di esseri umani vivano accalcati in casermoni lerci, vetusti e indegni di una comunità civile sembra essere diventata un’ovvietà. Ci si abitua a tutto, figuriamoci a qualcosa che neanche si vede, se non attraverso qualche manciata di secondi di immagini (di repertorio) nei Tg quando arriva la notizia dell’ennesimo suicidio, dell’ennesima rivolta, dell’ennesima evasione.
di Francesco Petrelli*
Il Dubbio, 17 settembre 2024 È capitato spesso nel nostro Paese che singoli fatti di cronaca abbiano indotto i governi ad assumere iniziative istantanee in materia di politica criminale, sull’onda emotiva dell’opinione pubblica, magari condizionata dal rimbalzare delle notizie sui media, spesso moltiplicatori dell’ansia securitaria. Molte volte è accaduto che eventi traumatici della cronaca nera abbiano convinto i decisori politici a inasprire le pene per un determinato reato, a rendere obbligatoria una misura cautelare in carcere per i presunti autori di delitti particolarmente odiosi, a introdurre nuove ostatitività alla concessione di misure alternative o addirittura nuove fattispecie di illecito o nuove aggravanti per coprire contesti devianti di particolare allarme sociale.
di Serena Riformato
La Stampa, 17 settembre 2024 La solidarietà al segretario della Lega arriva anche da Tajani e dall’ungherese Orban. Le priorità sul tavolo sono la separazione delle carriere e la riforma della Bossi-Fini. La difesa di Matteo Salvini da parte della maggioranza, sul caso Open Arms, si sviluppa su due linee parallele. La prima: il sostegno pubblico, senza eccezioni e senza esitazioni, di tutto il centrodestra. La seconda: un’azione legislativa rinvigorita sui temi riportati sotto i riflettori dal processo, immigrazione e giustizia.
di Daniela Mainenti*
Il Fatto Quotidiano, 17 settembre 2024 L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, prevista dalla legge del 9 agosto 2024 n. 114, ha sollevato critiche sostanziali, sia sul piano giuridico che su quello istituzionale. La recente memoria della Procura di Reggio Emilia, che solleva la questione di legittimità costituzionale della norma che ne ha disposto l’abrogazione, mette in luce le molteplici incongruenze che questa decisione legislativa ha generato, in particolare, per quanto riguarda la tutela del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione, ma anche per le possibili violazioni degli obblighi internazionali.
di Edmondo Bruti Liberati
La Stampa, 17 settembre 2024 Il magistrato: “Il Parlamento disse sì all’indagine ma questo non equivale a condannare. Il vicepremier non è a processo per aver difeso i confini, ma per come lo ha fatto”. Nei commenti alla richiesta di condanna del ministro Salvini da parte dei Pm di Palermo oltre a diversi “toni forti”, colpisce la irrazionalità, quando non la stravaganza di non poche posizioni. Piuttosto che confrontarsi con la specificità del caso meglio buttare il pallone in tribuna: “Processo politico, magistratura politicizzata”, “Nefasta eredità del 92-93 Tangentopoli”. La riforma sui processi per i “reati ministeriali” è stata adottata con la legge costituzionale n.1 del 1989: Tangentopoli era di là da venire.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 17 settembre 2024 Nell’agosto 2019 l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini impedì lo sbarco di centinaia di migranti, poi l’autorizzazione a procedere e la richiesta di sei anni di reclusione per il leader leghista. Che respinge le accuse. Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco a Lampedusa dalla Open Arms di 147 migranti, comprese decine di minori, soccorsi nel Mediterraneo. Sabato la procura di Palermo ha chiesto per lui una condanna a sei anni di carcere. Ripercorriamo qui le tappe principali della vicenda.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 17 settembre 2024 Intervista al segretario di Magistratura democratica: “L’idea che tutto sia un complotto o una macchinazione inquina i rapporti tra le istituzioni. Alzano il livello dello scontro per cercare di imporre le loro riforme”. La richiesta di condanna a sei anni nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda Open Arms riapre, ancora una volta, il romanzone dello scontro tra forze politiche e magistratura, grande classico del dibattito pubblico italiano da almeno un trentennio a questa parte.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 17 settembre 2024 Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, chiamato come testimone al processo che vede imputato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio nell’ambito della vicenda Cospito, ha ricostruito in aula, quanto avvenuto il 30 e il 31 gennaio 2023. Dopo le polemiche scaturite dalle dichiarazioni in aula Donzelli ha chiesto al sottosegretario Delmastro se le informazioni riferite su Cospito fossero o meno di natura riservata. “È stato nettissimo, ha detto: “sono cose che potevo dirti”“, spiega Donzelli. “Delmastro mi assicurò che quelle notizie che mi aveva riferito non erano riservate - dice il testimone -. Lui mi disse di averlo chiesto anche al magistrato Sebastiano Ardita che gli assicurò che non c’era alcuna violazione”.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 17 settembre 2024 Donzelli ascoltato al processo contro il sottosegretario alla Giustizia, accusato di rivelazione di segreto sul caso Cospito: “Mi disse che non erano notizie riservate, non mi mostrò documenti”. Delmastro, insomma, con una memoria infallibile avrebbe riferito a Donzelli in Transatlantico le esatte parole contenute nelle relazioni ricevute dal Dap. Un sottosegretario dalla memoria prodigiosa. Andrea Delmastro come Pico della Mirandola. È l’immagine che emerge dal processo in corso a Roma nei confronti del sottosegretario alla Giustizia, imputato di rivelazione di segreto d’ufficio sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Ieri, davanti ai giudici dell’ottava sezione penale del tribunale penale di Roma, è stata la volta del testimone più atteso: Giovanni Donzelli ...
di Katiuscia Guarino
Il Mattino, 17 settembre 2024 Si è tolto la vita John Ogais, il detenuto nigeriano ristretto nel carcere di Ariano Irpino che l’altra notte aveva appiccato un incendio nella cella e poi aveva aggredito tre agenti mandandololi all’ospedale. È stato trovato impiccato nella cella di isolamento. Gli agenti hanno tentato di strapparlo alla morte. Purtroppo, è stato inutile. Il detenuto aveva 32 anni.
Ristretti Orizzonti, 17 settembre 2024 “Ancora un suicidio in carcere, il terzo a Regina Coeli dall’inizio dell’anno, ancora in VII sezione: un uomo di cinquant’anni, arrestato lo scorso 25 agosto, per la prima volta in carcere. In attesa che il Governo finalmente faccia qualcosa contro il sovraffollamento, che è certamente concausa di questa terribile sequenza di suicidi (oggi a Regina Coeli ci sono 1.168 detenuti per 626 posti regolamentari effettivamente disponibili), torniamo a chiedere la chiusura della VII sezione e la riorganizzazione a Regina Coeli di una sezione di accoglienza degna di questo nome, cui dare spazi e personale qualificato per la prevenzione del rischio suicidario”.
radiosienatv.it, 17 settembre 2024 Il procedimento in Appello è stato riunificato ma ci saranno due sentenze separate. A fine mese l’istruttoria sarà integrata dall’ascolto della comandante della Polizia Penitenziaria del carcere, su richiesta delle difese, poi a inizio ottobre la Corte emetterà il suo verdetto. Si è tenuto ieri a Firenze, in Corte di Appello, il primo appuntamento del processo di secondo grado sul caso delle presunte torture al carcere di Ranza (San Gimignano) contro un detenuto tunisino, vittima di un pestaggio durante un trasferimento di cella, nel 2018. Un noto fatto che è costato la condanna a 15 operatori di Polizia Penitenziaria impiegati nella casa circondariale.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 17 settembre 2024 “Quella di ieri all’Istituto penale per minori Casal del Marmo è stata l’ennesima protesta delle ultime settimane. Ormai le tensioni sono diventate quasi strutturali”. A parlare è Valentina Calderone, Garante delle persone private della libertà personale di Roma capitale, che ieri è andata nell’Ipm e ci racconta cosa ha visto. Nell’Istituto penale per minorenni Casal del Marmo di Roma, ieri sono stati incendiati dei materassi in una stanza, in una delle palazzine. “Questa protesta ha avuto eco anche nell’altra palazzina, ieri pomeriggio c’era un andirivieni di problemi, in tutte e due le sezioni”, dice Valentina Calderone, garante delle persone private della libertà personale di Roma capitale.
di Elena Scarici
Corriere del Mezzogiorno, 17 settembre 2024 Una piantagione di caffè nel carcere di Secondigliano. È uno degli obiettivi del progetto “Un chicco di speranza”, programma di reinserimento per detenuti del penitenziario a nord di Napoli, che vede insieme Kimbo, azienda leader del settore, il carcere e la Diocesi, presentato ieri mattina. Il programma prevede di insegnare ai reclusi l’arte di preparare il caffè; come lavorare il terreno e coltivare il chicco, affinché un domani possa nascere “il caffè di Secondigliano”. La piantagione vedrà la luce su un terreno di 10 mila mq, situata all’interno dell’istituto penitenziario. Per realizzarla è previsto il coinvolgimento del Dipartimento di Agraria della Federico II per capire quale sia il tipo di pianta di caffè più adatta alle potenzialità organolettiche del terreno.
superabile.it, 17 settembre 2024 Il Comune di Milano e il Tribunale per i Minorenni hanno sottoscritto, alla presenza degli assessori Alessia Cappello (Sviluppo economico e Politiche del lavoro) e Lamberto Bertolé (Welfare e Salute) e della presidente del Tribunale per i Minorenni Maria Carla Gatto, un accordo che riconosce il Comune come azienda ospitante per i Lavori di Pubblica Utilità dedicati a minori e giovani adulti autori di reato. Inizialmente la sperimentazione inizierà con 7 giovani, se poi i risultati saranno soddisfacenti la misura verrà ampliata.
corrieredellacalabria.it, 17 settembre 2024 L’amministrazione guidata dal sindaco Romeo: pronti a stipulare nuove convenzioni a partire con quella con la casa circondariale vibonese. “L’amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Enzo Romeo ha avviato un’iniziativa significativa in collaborazione con l’Ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna di Vibo Valentia. Tale iniziativa, nata dal protocollo firmato nell’ottobre 2023, prevede l’impiego di persone sottoposte a misure alternative, come la “messa alla prova”, per svolgere servizi di volontariato a favore della comunità”. Lo riferisce una nota del Comune vibonese.
radioroma.it, 17 settembre 2024 Oggi pomeriggio alle ore 16, presso la Casa circondariale femminile “Germana Stefanini” di Roma Rebibbia, sarà inaugurato il progetto “Nessuno escluso”, programma nazionale finalizzato a sensibilizzare la comunità penitenziaria sulla cultura giuridica e costituzionale, curato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, Giuffrè Francis Lefebvre e Associazione Antigone. Alla presentazione è stato invitato il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il progetto “Nessuno escluso” è concepito per supportare la riabilitazione sociale dei detenuti e promuovere l’accesso alla cultura giuridica.
di Giulia Matteazzi
vipiu.it, 17 settembre 2024 Ieri mattina il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Zaramella ha fatto visita alla casa circondariale di Vicenza “Filippo Del Papa”, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico per i detenuti studenti presenti all’interno del carcere. Nel suo discorso di saluto Zaramella, accompagnato dalla direttrice del carcere Luciana Traetta e dal dirigente scolastico dell’istituto “Guido Piovene” Carlo Dal Monte, ha sottolineato l’importanza della presenza istituzionale a salutare il primo giorno di scuola in carcere, così come la settimana scorsa era avvenuto per le scuola comunali: “Sono particolarmente contento di essere qui oggi - ha dichiarato - e ringrazio di cuore la direttrice Traetta di aver accolto questa mia disponibilità.
progettomondo.org, 17 settembre 2024 I principali esperti di giustizia riparativa e mediazione penale in Italia, si incontreranno il 19 e il 20 settembre a Cuneo, per partecipare al convegno internazionale “Per una giustizia di comunità. Raffronto tra le esperienze territoriali italiane di giustizia riparativa alla luce della recente Riforma Cartabia e il modello boliviano”. L’appuntamento, in programma all’Università degli Studi “ex Mater Amabilis”, in via Ferraris di Celle 2, avrà respiro internazionale grazie all’esperienza promossa da Progettomondo in Bolivia che, nel 2011, ha inaugurato il Centro di reintegrazione Qalauma, a La Paz, e da anni interviene nel paese dell’America Latina per promuovere un modello di giustizia riparativa, che tenga conto della vittima e delle sue ferite e coinvolga le famiglie ...
garantedetenutilazio.it, 17 settembre 2024 In un volume edito dall’Università Sapienza alcune riflessioni sul ruolo della lettura dietro le sbarre. In attesa della versione cartacea, è scaricabile gratuitamente dal sito dell’Università Sapienza editrice la versione in formato Pdf del volume “Liber/liberi-Libri, carte e parole nelle realtà carcerarie”, a cura di Marta Marchetti, Pisana Posocco e Arianna Punzi che raccoglie gli atti delle tre giornate di studio organizzate dalla Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza sul ruolo che i libri hanno all’interno dei contesti penitenziari (Roma 8-10 giugno 2022) e si interroga su come esso, in tutte le sue varie funzioni, possa contribuire in maniera sostanziale al rispetto dell’articolo 27 della Costituzione italiana per il quale le pene non possono consistere in trattamenti contrari ...
di Giangiacomo Schiavi
Corriere della Sera, 17 settembre 2024 Nei giorni in cui i ragazzi che sbagliano finiscono dentro, don Mazzi li porta fuori: li invita a uscire dalle prigioni vere e da quelle metaforiche, li contagia con parole che invitano all’ascolto, a lasciarsi alle spalle i rancori, le paure, la rabbia. Lo fa da sempre, il dialogo coi giovani per lui resta il viaggio, meglio se attraverso una Carovana che nel tempo è diventata un metodo, la bandiera di Exodus, comunità che nasce sulla strada con un progetto educativo itinerante, alternativo, a volte contestato perché fin troppo libero, ma dentro questa libertà, spiega il don, nascono sentimenti di amicizia, di fratellanza, di reciproco aiuto.
di Ester Nemo
Il Manifesto, 17 settembre 2024 Su “Haaretz” il piano del ministro della difesa di Tel Aviv. Uno schema organizzato e supervisionato dai consulenti legali dell’esercito. Richiedenti asilo africani arruolati nell’esercito israeliano per combattere nella Striscia, in cambio di un permesso di soggiorno permanente. La rivelazione, con relative bacchettate per i grossi interrogativi etici che una simile pratica solleva, è arrivata dalle colonne del quotidiano israeliano Haaretz.
di Michele Manfrin
L’Indipendente, 17 settembre 2024 Da 57 giorni Paul Watson, fondatore dell’organizzazione per la salvaguardia del mare Sea Shepherd, si trova nel carcere di Nuuk, in Groenlandia. La detenzione va avanti dal 21 luglio, quando l’uomo è stato incarcerato in ottemperanza ad un mandato di arresto internazionale richiesto dal Giappone, che lo accusa di reati come “cospirazione per violazione di domicilio”, “violazione e distruzione di proprietà” e “ostruzione al commercio”. Watson da tutta la vita si batte per contrastare la pesca illegale e difendere il mare e le forme di vita che lo abitano, scontrandosi con gli interessi dell’industria ittica e navale. Nei due lunghi mesi di detenzione non è arrivata una sola parola in sua difesa da parte della fondazione che ha costituito nel lontano 1977 e che ha lasciato nel 2022.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 22 settembre 2024
"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, fino al 25 settembre 2024)
Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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