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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di venerdì 13 settembre 2024

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

"III° Festival comunicazione sul carcere e sulle pene" (Casa Reclusione di Milano-Opera, 11 ottobre 2024) Iscrizioni aperte fino al 25 settembre

di Edoardo Greblo e Luca Taddio

Il Riformista, 13 settembre 2024 Le carceri scoppiano per l’uso demagogico del diritto penale che nasce da due convinzioni: che la sicurezza sia messa in pericolo dalla criminalità di strada, e che quel diritto sia in grado di prevenire i reati proporzionalmente all’entità delle condanne. In questi ultimi decenni, la “sicurezza dei cittadini” è diventata una priorità delle agende governative, alimentata da un clima di costante emergenza che finisce per assecondare il pregiudizio accusatorio quasi sempre prevalente nell’opinione pubblica. Non si tratta di una moda recente, ma con la destra di governo la tendenza agli inasprimenti punitivi è diventata la regola e la stessa parola “sicurezza” ha cambiato di senso. Non indica infatti più la sicurezza sociale determinata dalle garanzie dei diritti sociali, ma solo la “pubblica sicurezza” ...

 

di Guido Ruotolo

terzogiornale.it, 13 settembre 2024 Particolarmente penosa la condizione dei malati di mente reclusi. Poi ci sono tutti gli altri. Vivono all’inferno, nel buio dell’anima, condannati a non vedere mai un raggio di sole. Il loro orizzonte è una porta di ferro, o un muro. Dovrebbero essere presi in cura da anime gentili, assistiti da personale medico e sanitario, con terapie farmacologiche e psicologiche. È uno scandalo la congiura del silenzio, la vergogna repressa di chi porta la responsabilità di non gridare al mondo l’ingiustizia. Nelle carceri italiane sono detenuti, anzi fatti prigionieri, quattromila malati mentali. Sono i “pazzi”, i “matti”, i “fuori di testa”. Portano nelle celle il dolore, la solitudine e la disperazione delle loro famiglie. I drammi di una vita di sofferenze e di un mondo che li respinge, che li ha abbandonati.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Secondo gli ultimi dati aggiornati al 31 agosto, risultano reclusi 19.507 detenuti stranieri su un totale di 61.758 ristretti. Secondo il ministro della Giustizia, il sovraffollamento carcerario si risolverebbe facendo scontare loro la pena nei paesi d’origine. Apparentemente non fa una piega, peccato che non sia affatto così, soprattutto per due motivi principali. Il primo è che il sovraffollamento non si calcola solamente attraverso numeri assoluti, ma carcere per carcere. Pensiamo al carcere di Poggioreale: risultano 2.100 detenuti su una capienza regolamentare di 1.323 posti. Gli stranieri sono 333. Tolti quelli, il sovraffollamento rimane tale e quale. Il secondo motivo è che ovviamente non sarà mai possibile, e tentativi sono stati fatti durante le scorse legislature, far scontare magicamente la pena ...

 

di Cinzia Raineri

linkiesta.it, 13 settembre 2024 Negli ultimi anni è aumentata la tendenza a criminalizzare il disagio giovanile, invece di promuovere il reinserimento sociale dei giovani detenuti. Gli Istituti Penali Minorili (Ipm) appaiono spesso come bombe pronte a esplodere, ma la realtà è più complessa. Negli ultimi anni si è delineata una crescente tendenza a criminalizzare i giovani, concretizzata dal Decreto Caivano. Ma anziché favorire il reinserimento, finisce per stigmatizzare ulteriormente i ragazzi, trattandoli come bersagli di un sistema che, invece di rieducarli, li punisce. Le condizioni di reclusione, il confronto con le proprie colpe e il contesto sociale da cui provengono i giovani detenuti rendono il percorso di reinserimento nella società una sfida difficile. E, a volte, la fuga sembra l’unica via d’uscita.

 

di Girolamo Monaco*

Avvenire, 13 settembre 2024

Di fronte al disagio delle carceri minorili, le rivolte e le evasioni di questi giorni, io devo scrivere ancora, perché sembra “un tunnel senza fine”. Non si può fare rieducazione o trattamento di giustizia esecutiva, non esiste carcere umanizzato, non si può fare nulla di civile che legalmente riduce la libertà individuale senza avere il coraggio (il coraggioso lavoro di chi scommette nel futuro evolutivo di questa umanità) di attivare una pedagogia della speranza e della possibilità, elaborare cioè una prassi, dettagliata e individualizzata per ogni persona detenuta, del progetto e per il riscatto. Anche (e soprattutto) il carcere deve avere un progetto. E ci vuole speranza oggi per parlare di queste cose.

 

di Maria Vazzana

Il Giorno, 13 settembre 2024 Il cappellano storico dell’istituto di via dei Calchi Taeggi da sempre in prima linea: “Piccoli gruppi di lavoro per fare dell’istituto un centro con funzioni educative”. Tra i cambiamenti la creazione di una squadra per la “gestione condivisa”. Rivolte, incendi, evasioni. Una sequenza che è diventata tristemente routine al carcere minorile Beccaria, dove la pace si è ridotta a una parentesi tra un’emergenza e l’altra. “Sarebbe da sciocchi continuare ad assistere a questi avvenimenti senza cambiare nulla” riflette don Gino Rigoldi, 84 anni, il cappellano storico dell’istituto penitenziario di via Calchi Taeggi, da oltre mezzo secolo impegnato con i giovani detenuti. E non sono solo parole, le sue. “Perché il cambiamento è già in atto. Nel progetto che tutti insieme stiamo mettendo in campo si prevede ...

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 13 settembre 2024 Il provvedimento in esame alla Camera introduce in un colpo solo 24 tra nuovi reati, aggravanti e inasprimenti di pene. neanche stessimo vivendo un’emergenza nazionale. Creare nuovi reati non costa niente e ha molta resa sul piano della propaganda. Pena, carcere, manette. Il ddl Sicurezza, tanto caro alla destra securitaria e in esame alla Camera in questi giorni, segna il trionfo del populismo penale. Leggendo con attenzione il testo del provvedimento si scopre che questo introduce 24 tra nuovi reati, aggravanti e inasprimenti di pene. Ventiquattro, in un colpo solo. Neanche stessimo vivendo una situazione di emergenza nazionale.

 

di Luca Liverani

Avvenire, 13 settembre 2024 Niente più rinvio di pena per le donne in gravidanza o con figli di meno di un anno. L’eventuale differimento della carcerazione - quando il ddl sarà approvato definitivamente anche al Senato - sarà esaminato caso per caso dai giudici. È successo ieri alla Camera, nel corso delle votazioni sul “ddl sicurezza”. L’aula ha approvato l’articolo 15 che rende facoltativo - e non più obbligatorio - il rinvio della pena per le neo-madri detenute. Forza Italia, che inizialmente si era detta contraria, stavolta invece ha votato con Fdi e Lega. Cambio di opinione degli azzurri anche sullo Ius scholae, su cui quest’estate Fi aveva assunto una posizione diversa dal centrodestra. Nel ddl giro di vite anche sulla coltivazione di cannabis light, manifestazioni contro le opere pubbliche, occupazioni abusive di case.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Opposizioni sulle barricate, il Pd accusa FI: “Siete ricattati dagli alleati”. L’azzurro Pittalis: “Ridicolo”. È ripreso ieri mattina nell’aula della Camera l’esame del ddl sicurezza. Le votazioni sono ripartite dagli emendamenti all’articolo 15, che modifica le norme penali sulle detenute madri. L’aula, a scrutinio segreto richiesto da Pd e Avs, ha respinto gli emendamenti soppressivi dell’articolo 15 che avrebbero eliminato l’obbligatorietà del differimento della pena. I voti a favore sono stati 119, i contrari alla soppressione 157. Dunque è passato l’articolo che rende facoltativo e non più obbligatorio il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli di età inferiore ad un anno.

 

di Christian Campigli

Il Tempo, 13 settembre 2024 Approvato in Aula con 163 voti a favore e 116 contrari l’art. 15 del Ddl Sicurezza. Pittalis (FI): “Le opposizioni usano il tema per portare un attacco senza senso”. Mistificare la realtà, buttarla in caciara e cercare (senza, per altro, mai riuscirci) di creare zizzania tra i tre partiti che sostengono la maggioranza di centrodestra. E questa l’apocrifa trinità sulla quale si regge l’opposizione progressista. Salda come un castello di stuzzicadenti, pronto a crollare al primo soffio di vento. La polemica odierna si impernia sul ddl Sicurezza e, in particolar modo, sulla norma che cerca di mettere un freno a quelle ladre (in particolar modo le borseggiatrici della metro, spesso giovani donne di origine rom e sinti) che non potevano fino ad oggi essere fermate perché costantemente in stato interessante.

di Antonella Mascali

Il Fatto Quotidiano, 13 settembre 2024 La maggioranza boccia il testo 5S per eliminare l’improcedibilità d’ufficio voluta dalla legge Cartabia. Sicurezza, sicurezza invocano un giorno sì e un giorno pure il partito della premier Giorgia Meloni, FdI, e la Lega. Ma quando c’è da passare ai fatti è tutta un’altra storia. Mercoledì, con il parere contrario del governo, la Camera a maggioranza ha bocciato un emendamento targato M5S che chiedeva il ripristino della procedibilità d’ufficio per il furto aggravato, tra i reati retrocessi a procedibili solo con la querela della persona offesa in seguito alla riforma Cartabia. Chi meglio del governo “ordine e sicurezza” poteva sanare questa ingiustizia per le vittime? E, invece, l’emendamento a firma, tra gli altri, dei deputati Marianna Ricciardi, Federico Cafiero de Raho ...

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Meno potere alla polizia giudiziaria in fatto di intercettazioni, più responsabilità per il pm. Mira a questo la proposta di legge depositata martedì dal deputato di Forza Italia Tommaso Calderone, che prevede modifiche all’articolo 268 del codice di procedura penale in materia di trascrizione di contenuti di intercettazioni non rilevanti. La proposta, finalizzata “a riportare il procedimento penale nell’alveo degli irrinunciabili principi costituzionali che lo presidiano e lo governano”, prevede un controllo del magistrato titolare delle indagini sulle cosiddette intercettazioni non rilevanti: “La polizia giudiziaria - spiega infatti Calderone al Dubbio - ha potere di vita e di morte, allo stato attuale. Spetta a loro stabilire quali intercettazioni sono rilevanti e quali no ...

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Il presidente del Cnf, Francesco Greco, audito in commissione Affari costituzionali alla Camera sulle riforme che sanciscono il “divorzio” fra le due magistrature: “Il Csm non sia più l’organo di autogoverno delle correnti”. “È necessario considerare l’opportunità di avere due concorsi separati per la magistratura requirente e per i giudicanti. Questo rappresenta un punto saliente per realizzare davvero due carriere distinte, garantendo un giusto processo con tre soggetti che siano realmente estranei tra loro: il giudice, il pubblico ministero e l’avvocato.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Definitiva la sentenza con cui Strasburgo condanna l’Italia per aver spiato Contrada: il governo non presenta ricorso. Con un gesto che potrebbe segnare una svolta epocale nella politica giudiziaria italiana, il governo ha scelto di non opporsi alla recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) riguardante l’abuso delle intercettazioni nei confronti di Bruno Contrada, rendendola così definitiva. A fine agosto, una lettera inviata da Strasburgo all’avvocato Stefano Giordano, difensore di Contrada, ha segnato, silenziosamente, un cambio di prospettiva decisivo nel panorama giudiziario del nostro Paese. La missiva, datata 30 agosto, comunicava che la sentenza della CEDU sulla vicenda dell’ex “007” era diventata definitiva.

 

di Gianni Vigoroso

ottopagine.it, 13 settembre 2024 Il Garante: “Faccio un appello al presidente della giunta regionale De Luca e al Dap”. Il detenuto del carcere di Poggioreale, originario del Mali, affetto da grave sofferenza psichica, è divenuto noto ai fatti di cronaca dopo aver staccato il dito ad un altro ristretto. Il suo Magistrato di riferimento, della Procura di Torre Annunziata, da giorni ha emesso un provvedimento di misura alternativa al carcere, al fine di applicare una misura di sicurezza provvisoria presso un Spdc (Servizio psichiatrico di Diagnosi e Cura), oppure presso altra struttura psichiatrica adeguata.

 

ilcaudino.it, 13 settembre 2024 Ieri si sono svolti a Napoli i funerali di Salvatore Borrelli, suicidatosi nel carcere di Benevento il 2 settembre. Ai funerali ha partecipato anche il Garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello che si è stretto al dolore dei familiari presenti. Il garante Ciambriello riferisce: “in questi giorni ho parlato diverse volte con la figlia e i familiari di Salvatore e ho potuto constatare, attraverso la documentazione che mi hanno fatto vedere, che il signor Borrelli soffriva di un disturbo della personalità di tipo borderline, inoltre, la sua vita era stata caratterizzata da uso di sostanze.

 

di Simona Lorenzetti

Corriere di Torino, 13 settembre 2024 Era il 3 agosto 2022 quando Alessandro Gaffoglio, 25 anni, venne arrestato per due rapine in altrettanti supermercati di San Salvario. Venne portato al carcere Lorusso e Cutugno e tredici giorni dopo si tolse la vita, soffocandosi con un sacchetto di plastica. Ora la morte di questo giovane, affetto da disturbi psichici, è al centro di un processo che ha come imputata una psichiatra in servizio in carcere. Il prossimo 24 settembre si aprirà l’udienza preliminare. La professionista (difesa dall’avvocato Gian Maria Nicastro) è accusata di omicidio colposo: per la Procura, la dottoressa non avrebbe seguito le linee guida e i protocolli che dettano le misure necessarie per la prevenzione dei suicidi in carcere.

 

di Francesco Marcozzi

Il Messaggero, 13 settembre 2024 Adele Di Rocco, coordinatrice di “Codice rosso”, è pronta a presentare, con la famiglia del ragazzo, una denuncia in procura, a Teramo, frutto del lavoro di quattro avvocati, Taormina, Di Nanna, Di Marcello e Trisciuoglio. “Noi - dice - siamo convinti che non si sia suicidato come frettolosamente si è voluto chiudere il caso. Non avanziamo nessuna ipotesi, vogliamo sapere cosa sia accaduto in quanto risulta che il ragazzo è stato trovato con l’ottava costola rotta, con qualche ematoma e poi ci devono spiegare come mai a un detenuto in isolamento, come si fa solitamente, non sono stati tolti i lacci delle scarpe. Con la nostra protesta abbiamo contribuito a far rimuovere la direttrice di Castrogno.

 

di Stefania Totaro

Il Giorno, 13 settembre 2024 Umberto Manfredi sarebbe stato tenuto fermo e schiaffeggiato in carcere. Maria Pitaniello: “Non fu contenimento, così ho inviato gli atti in Procura”. La presunta tortura dietro le sbarre: “Pestato a sangue, ho avuto paura”. “Quello che ho visto nel filmato va oltre un’azione di contenimento, ho visto il detenuto bloccato e raggiunto da diversi colpi”. A parlare l’ex direttrice del carcere di Monza Maria Pitaniello, sentita ieri come testimone al processo al Tribunale di Monza che vede quattro uomini e una donna della Polizia penitenziaria accusati di lesioni aggravate, falso, calunnia, violenza privata, abuso d’ufficio e omessa denuncia per avere picchiato nell’agosto 2019.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Approvata in Consiglio comunale la mozione del Pd. Una mozione urgente sulla situazione della Casa circondariale Sant’Anna di Modena è stata approvata lunedì scorso dal Consiglio Comunale, con il solo voto contrario degli esponenti di Fratelli d’Italia, tanto da provocare lo sdegno da parte della Camera Penale locale. Il documento, presentato dal consigliere Luca Barbari del Pd e sottoscritto da numerosi altri consiglieri, ha portato all’attenzione dell’assemblea le gravi condizioni del sistema carcerario, non solo a livello locale, ma in tutta Italia. In seguito a questa approvazione e dopo aver consultato il direttore della Casa circondariale Sant’Anna, è stata programmata una visita ufficiale per l’11 ottobre del Consiglio Comunale, del sindaco e della Giunta comunale.

di Annissa Defilippi

torinotoday.it, 13 settembre 2024 La dura lettera dell’Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria. “La situazione al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino è drammatica. A fronte di una capienza di 46 minori sono presenti oggi 56 minori: non vi è posto per dormire. La soluzione: dormi per terra su una brandina di resina da spiaggia in mezzo ad una stanza dove sono già presenti quatto/cinque detenuti”. La denuncia arriva dall’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria. “La situazione è ulteriormente accentuata dal fatto che sono distaccati da anni circa 20 unità di personale di polizia penitenziaria in ogni dove - aggiunge in una nota l’Osapp.

 

di Giovanna Sciacchitano

Avvenire, 13 settembre 2024 Milano farà da apripista per lavori di pubblica utilità in alcune direzioni del Comune destinati ai minorenni autori di reato. Un passo importante che ha visto ieri la firma della convenzione fra il Comune e il Tribunale per i Minorenni di Milano alla presenza degli assessori Alessia Cappello (Sviluppo economico e Politiche del lavoro), Lamberto Bertolè (Welfare e Salute) e della presidente del Tribunale per i Minorenni Maria Carla Gatto. “Con questo protocollo - ha dichiarato l’assessora Cappello - il Comune di Milano si impegna a collaborare con il Tribunale per i Minorenni per offrire ai giovani che hanno commesso reati nuove e concrete opportunità di lavoro di pubblica utilità, come alternativa alla detenzione”.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 13 settembre 2024 L’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli avvocati e l’Ordine degli avvocati di Trieste, in co- organizzazione con il Comune di Trieste, hanno organizzato un convegno dedicato alla pena e alla realtà carceraria. Appuntamento oggi pomeriggio, a partire dalle 15, a Trieste, nell’Auditorium Museo Revoltella (via Diaz n. 27). Il sovraffollamento delle carceri e le condizioni di vita negli istituti penitenziari hanno fatto scattare da tempo l’allarme. L’avvocatura è consapevole del momento delicato e chiede alle istituzioni di intervenire con pragmatismo e senza tentennamenti.

 

di Francesca Visentin

Corriere del Veneto, 13 settembre 2024 È ambientato a Venezia il romanzo di esordio di Rita Ragonese “La vita contro” (Fazi, 282 pagine, 18 euro), che viene presentato a PordenoneLegge venerdì 20, al Teatro Verdi, Ridotto (ore 17). Un uomo e una donna ai margini si incontrano, lui alcolista, lei appena uscita dal carcere La Giudecca di Venezia, un passato comune di dolore, la voglia di ripartire e quel riconoscimento che crea una sorta di alleanza, per proteggersi a vicenda. Una storia di riscatto, ispirata all’esperienza decennale dell’autrice Rita Ragonese, che vive a Oderzo, come assistente sociale nel Veneto. Il libro nasce nell’ambito del laboratorio di scrittura Bottega di narrazione di Giulio Mozzi, accompagnato e sostenuto da due scrittrici padovane di lungo corso come Emanuele Canepa e Claudia Grendene.

 

di Paolo Foschini

Corriere della Sera, 13 settembre 2024 Diminuiscono i fondi e anche il coinvolgimento. Più di 1.300 progetti legati al Terzo settore stralciati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nella sua versione attuale. Due intere sezioni eliminate del tutto. Diciassette scadenze cui adempiere entro la fine di quest’anno, sei sarebbero anche nuove ma non è dato sapere il loro stato di avanzamento. Più di 1.300 progetti legati al Terzo settore stralciati dal Pnrr nella sua versione attuale. Due intere sezioni (tecnicamente “misure”) di intervento - tra cui quella sui beni sequestrati alle mafie, con dentro 254 progetti - eliminate del tutto. Altre diciotto ridotte o modificate.

 

di Antonella Soldo

Il Domani, 13 settembre 2024 La conseguenza della modificata introdotta nel 1992 dall’allora ministro dell’Interno Giuliano Amato ce l’abbiamo ancora sotto agli occhi: quella di un paese che non dà alcun riconoscimento a centinaia di migliaia di italiani e italiane di fatto che qui vivono, studiano, lavorano, pagano le tasse e rispettano le leggi. Come spesso accade le cose che appaiono immutabili e delle quali si difende la loro immutabilità, non sono sempre state così. E questo è vero soprattutto quando si parla di quelle leggi che, nel tempo, si sono adattate ai cambiamenti sociali, economici e demografici. La legge sulla cittadinanza, per esempio.

 

di Giansandro Merli

Il Manifesto, 13 settembre 2024 Marjam Jamali, anche lei iraniana, ai domiciliari dopo sette mesi lontana dal figlio. “Il problema è una legge ingiusta: nessuno dovrebbe stare in carcere per aver attraversato un confine o aver aiutato qualcun altro a farlo”, dice Richard Braude, Arci Porco Rosso. Non solo Maysoon Majdi. Sono migliaia i procedimenti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aperti in Italia “ex articolo 12” del testo unico, quello che tiene dentro tutto: dalle condotte solidali allo scopo di lucro. Secondo i dati ottenuti da Altreconomia tra il 2004 e il 2021 sono state denunciate per questo reato 37.600 persone, ma solo in un caso su sei è stato contestato il fine economico. In mezzo sono finiti italiani e stranieri, tanti uomini e qualche donna.

 

di Ismael Majidi

Il Manifesto, 13 settembre 2024 Mia figlia Maysoon Majidi, attivista per i diritti umani e per i diritti delle donne in particolare, si trova dall’inizio dell’anno reclusa in un carcere italiano sulla base di accuse inconsistenti, dopo essere sbarcata in Italia per chiedere asilo. Io aspetto notizie dagli avvocati che seguono il caso e una convocazione dei giudici per dimostrare che mia figlia non è una trafficante, come appare nell’atto di accusa. Mia figlia è fuggita dall’Iran rifugiandosi nella regione del Kurdistan iracheno insieme a mio figlio Rajan. In Iraq Maysoon si è impegnata e ha lavorato come giornalista. Poi, in seguito alle minacce ricevute dall’Iran, i due fratelli hanno cercato di andare in Turchia. Purtroppo però lì hanno subito un furto da parte di trafficanti; per permettere loro di raggiungere l’Europa ...

 

di Monica Cillerai

L’Indipendente, 13 settembre 2024 Sei mesi di carcere, poi l’udienza del Riesame: il giudice ordina la scarcerazione immediata ma invece di riacquistare la libertà viene trasferito in un Cpr (Centro di Permanenza e Rimpatrio), dove potrebbe rimanere detenuto per un altro anno. È la storia di Mansour Doghmosh, uno dei tre palestinesi arrestati a marzo con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale (270bis) dalla polizia all’Aquila. Accusati di pianificare atti di terrorismo contro Israele in Cisgiordania, Ali Irar e Mansour Doghmosh si erano già visti annullare la richiesta del mandato di cattura a luglio. La Cassazione aveva però rimandato l’ultima decisione per la loro liberazione allo stesso Tribunale del Riesame dell’Aquila, che si è espresso dopo altri due mesi di prigionia ordinandone l’immediata scarcerazione.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 13 settembre 2024 Un Centro aprirà al porto di Shengjin per gestire l’arrivo delle navi con i migranti, l’altro a Gjader, tra le montagne, dove i migranti resteranno in attesa di un eventuale rimpatrio accelerato. Due, tre settimane al massimo e i centri per migranti in Albania saranno pronti. Non sono i tempi che il governo si augurava, ma alla fine palazzo Chigi è comunque soddisfatto. Si è tenuta una riunione operativa per fare il punto, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Presenti tra gli altri anche i ministri Matteo Piantedosi e Guido Crosetto, più il prefetto di Roma Lamberto Giannini che sarà il responsabile amministrativo finale, così come il questore di Roma ne sarà il responsabile tecnico per la sicurezza, e il tribunale di Roma per le procedure giudiziarie.

 

di Alessandra Ziniti

La Repubblica, 13 settembre 2024 Il voto segreto non ha fatto il miracolo. È finita come ci si aspettava che finisse, con la maggioranza di centrodestra che, alla Camera, ministri tutti sui banchi del governo per evitare che mancassero voti, dichiara fuori legge la cannabis light affossando un settore da 500 milioni di euro e le opposizioni che, per l’ennesima volta, insorgono. “Ma vi pare possibile - attacca Riccardo Magi - che agricoltori che pensavano di avere magazzini pieni di tonnellate di una sostanza perfettamente legale, per la quale hanno ricevuto sovvenzioni nazionali ed europee, si ritrovino ad essere considerati dei narcos?”.

 

di Vladimiro Zagrebelsky

La Stampa, 13 settembre 2024 Ancora una volta il presidente Mattarella mette in chiaro, con forza e chiarezza, i termini di problemi gravi e dei doveri che ne discendono. Anche questa volta - nel suo messaggio all’Istituto internazionale di diritto umanitario di Sanremo - il contesto dell’intervento del presidente sembra occasionale come può essere un incontro di studio. E invece cade nel pieno di vicende drammatiche, come sono gli accadimenti a Gaza e in Ucraina, oltre che in luoghi seguiti con minor continuità dai media, Yemen, Sudan, Siria, Haiti. Si tratta delle modalità con cui vengono condotti conflitti armati che, da tutte le parti coinvolte, dovrebbero osservare le regole delle convenzioni internazionali relative alla guerra.

 

di Roberto Giovene di Girasole

Il Dubbio, 13 settembre 2024 Sentenza emessa senza alcun contraddittorio per le parti nel procedimento contro la legale e attivista arrestata in diretta tv per le sue idee. Otto mesi di reclusione. È la condanna emessa nel processo di appello contro l’avvocata ed attivista tunisina Sonia Dahmani, al termine dell’udienza tenutasi il 10 settembre scorso. Come riportato dagli osservatori dell’Oiad (Osservatorio internazionale degli avvocati in pericolo), di cui il Consiglio Nazionale Forense è cofondatore, e di altre organizzazioni internazionali che hanno assistito all’udienza, tra le quali il Consiglio degli ordini forensi europei (CCBE) la condanna è stata emessa dopo che la Corte si è ritirata in camera di consiglio per deliberare esclusivamente sulla domanda di ricusazione del collegio proposta dalla difesa di Sonia Dahmani.

 

DOCUMENTI

"No al carcere per le donne incinte": appello della Società Civile contro il Disegno di Legge Sicurezza

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 10 settembre 2024: "La catastrofe annunciata della disperata estate nelle carceri"

APPUNTAMENTI

Presentazione libro: "La strage. L'agenda rossa di Paolo Borsellino e i depistaggi di Via D'Amelio", di Vincenzo Ceruso (Roma, 13 settembre 2024)

Mostra fotografica. "Dall'amore nessuno fugge. Esperienze di rinascita: dall'APAC del Brasile al CEC dell'Italia" (Bologna, fino al 13 settembre 2024)

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al al 15 settembre 2024

Seminario. "Il suicidio nelle carceri: dalle piante dell'Orto Botanico di Palermo un esempio di convivenza e reciproco rispetto" (Palermo, 15 settembre 2024)

Incontro organizzato da Ossigeno per l'Informazione: "Redazioni recluse. L'informazione in carcere" (Roma, 16 settembre 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Convegno Università Trento: "Riparazione e giustizia riparativa nel sistema penale. Teorie, prassi e nuove prospettive" (Trento, 20 e 21 settembre 2024)

Presentazione del libro: "La libertà è un organismo vivente", di Beppe Battaglia (Tufo-AV, 21 settembre 2024)

Seminario: "Nuove frontiere della esecuzione penale: la giustizia di comunità Nell’universo delle misure non carcerarie" (Lenola-LT, 20-22 settembre 2024)

Associazione Sbarre di Zucchero: "Marcia per l'amnistia, l'indulto e il ripristino dei diritti umani nelle carceri" (Roma, 22 settembre 2024)

Seminario Università di Firenze: "Diritto all'affettività delle persone detenute: la possibilità di un percorso" (Firenze, 23 settembre 2024)

Presentazione del libro: "La libertà è un organismo vivente", di Beppe Battaglia (Napoli, 23 settembre 2024)

Evento formativo di Fondazione per l'Architettura: "L’architettura per il carcere della Costituzione" (Torino, 26 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, dal 9 al 25 settembre 2024)

XVII Edizione Premio Carlo Castelli. "Perché? Ti scrivo perché ho scoperto che c'è ancora un domani". Cerimonia di premiazione e dibattito (Verona, 4 e 5 ottobre 2024)

Incontro-dibattito: "Giustizia dell'incontro e giustizia riparativa: testimonianze e prospettive" (Pisa, 9 e 10 ottobre 2024)

Ciclo di seminari Università Federico II di Napoli: "Valiamo la pena" (Casa Circondariale Poggioreale, fino al 15 ottobre 2024)

Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Seminario. "Binarismo penitenziario e identità di genere in transizione: nuove sfide per il sistema carcerario italiano" (Trento, 24 ottobre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Corso "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Scadenza iscrizioni 24 ottobre 2024)

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

"Patascuola di Teatro Carcere 2023-2025. Percorso di formazione per operatori teatrali in carcere" (Scadenza iscrizioni 2 novembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Dal novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Secondo mestiere, seconda opportunità". Seconda edizione (scadenza 15 settembre 2024)

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)