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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 10 settembre 2024
di Giorgio Paolucci
Avvenire, 10 settembre 2024 La riforma del sistema carcerario è una sfida in cui si sono cimentati tanti governi con alterni risultati, e quello attuale non fa eccezione. Le ricette si sprecano, nessuna probabilmente è risolutiva, certo è che la soluzione non può venire dalla moltiplicazione dei penitenziari, come qualcuno continua a sostenere. Anche perché per molti proprio il periodo della detenzione diventa una scuola del crimine: anziché incontrare occasioni di rieducazione, come dice a chiare lettere l’articolo 27 della Costituzione italiana, si incontrano cattivi maestri e si esce peggiori di quando si è entrati, o si vive in condizioni tali da aumentare il senso di inimicizia nei confronti della società.
di Liana Milella
La Repubblica, 10 settembre 2024 Per ridurre il numero dei reclusi verrebbero esclusi, dalle regole della custodia cautelare, i casi di chi può commettere lo stesso reato. Che certo non vale per scippatori e ladri seriali. Settanta suicidi in cella. Evasioni e rivolte. Dall’inizio dell’anno. Un record. A partire dall’ultimo caso al Beccaria di Milano l’8 settembre. A Cassino era successo il 3; a Regina Coeli a Roma e ad Ancona il 30 agosto; al Marassi di Genova e a Reggio Calabria il 23; sempre a Regina Coeli il 18; gravissimi incidenti a Bari il 17; a Catanzaro il 10; al minorile di Torino giusto il primo di agosto; il 30 luglio ad Alessandria e a Cuneo; a Biella il 28; tensioni sempre il 28 a Regina Coeli e Velletri; il 26 le proteste a Rieti con 400 detenuti in autogestione; il 24 disordini a Venezia; il 22 un detenuto tenta l’evasione all’Aquila ...
di Giulia Merlo
Il Domani, 10 settembre 2024 Annunciato a metà luglio dal ministro Nordio e inserito nel decreto carceri, la nomina è “una priorità” secondo via Arenula ma la pausa estiva ha messo tutto in stand-by. Dopo l’ennesima evasione, questa volta dal carcere di Avellino, e il settantesimo detenuto suicida a Vicenza, l’emergenza che riguarda il sistema penitenziario è sempre più conclamata. A mancare, invece, sono contromisure efficaci. Come da timori estivi, il decreto carceri varato dal governo non ha prodotto alcun effetto concreto, e anche la nuova figura del commissario ad hoc per le carceri annunciata con enfasi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio tra gli strumenti operativi per risolvere l’emergenza è ancora solo sulla carta.
di Cecco Bellosi*
Corriere della Sera, 10 settembre 2024 Il ragazzo appena maggiorenne morto bruciato nella sua cella a San Vittore era stato ospite di comunità per minori in cui si era fatto amare da tutti. Nella notte tra giovedì 5 e venerdì 6 settembre è morto a 18 anni, bruciato in cella a San Vittore, Youssef Barsom, un “nostro” ragazzo. Dico “nostro” non solo perché è stato in comunità minori, ma anche perché abbiamo provato più volte a continuare ad accoglierlo anche quando se ne andava a Milano finendo nei guai che gli hanno fatto varcare la soglia di quell’inferno che è oggi San Vittore. Ci abbiamo provato ad accoglierlo anche a Tirano, dato che Youssef aveva dei problemi importanti di sofferenza psichica, ma la sua ansia di fuga appariva in certi momenti incontenibile. Una fuga nel mondo che è diventata fuga dal mondo.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 10 settembre 2024 Attualmente risultano 21 bambini che vivono in carcere con le loro 18 madri detenute. Gli infanti detenuti insieme alle loro madri sono ospitati in luoghi differenti, a volte molto diversi tra loro. Così come non mancano casi di detenute incinta che hanno perso il loro bambino. Tutto ciò mentre la maggioranza vuole modificare proprio quella legge che tende a tutelari le donne in gravidanza. Gli ambienti in cui vengono collocati i bambini di detenute possono essere suddivisi in tre principali categorie. La prima e più numerosa categoria è rappresentata dagli Istituti a Custodia Attenuata per Madri (Icam). Questi istituti sono stati pensati per accogliere donne incinte o con figli sotto i sei anni, quando il giudice valuta compatibile questa soluzione con le esigenze cautelari.
di Samuel Botti
true-news.it, 10 settembre 2024 Tra evasioni e botte, suicidi e mancanze di personale per il leader di Alleanza Verdi e Sinistra è a rischio la tenuta del patto sociale nel Paese. Tra carceri e ospedali, le strutture pubbliche italiane stanno vivendo un momento drammatico. Pochi giorni fa un detenuto di 18 anni è morto carbonizzato nella sua cella alla Casa Circondariale di Milano San Vittore. Insieme al compagno di cella, avrebbero appiccato il fuoco per bruciare un materasso. Ora il sopravvissuto è indagato per omicidio colposo. Questa morte si aggiunge ai 70 suicidi di detenuti e 7 di guardie penitenziarie da inizio anno. Il sovraffollamento stimato nelle prigioni italiane è superiore al 130%, con circa 62mila detenuti e 46mila posti disponibili, la capienza regolamentare si aggira intorno ai 51mila posti: 4360 in meno del previsto.
tg.la7.it, 10 settembre 2024 “Chiudere tutte le carceri minorili, il recupero va fatto attraverso percorsi educativi più che detentivi”. Secondo la Salis il ricorso a misure alternative per i minori sta diminuendo, mentre la detenzione in carcere sta diventando la normalità. L’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra aveva visitato il carcere di San Vittore e subito dopo aveva ipotizzato l’abolizione del carcere. Ora chiede anche la chiusura di tutte le carceri minorili. Comincia col carcere Beccaria di Milano. “L’istituto penitenziario per minori come tanti altri, è infatti un vero disastro, pieno di criticità che si ripetono da anni e che non possono più essere ignorate. Le problematiche sono molteplici, dalla carenza di mediatori culturali alle strutture fatiscenti, dalla mancanza di adeguati programmi di reinserimento ...
di Angela Stella
L’Unità, 10 settembre 2024 Via oggi alla discussione a Montecitorio. Insorgono le associazioni contro il carcere per donne incinte e con figli neonati, anche FI dice no. Produttori all’attacco del divieto di coltivare la canapa a basso contenuto di Thc. Inizia oggi nell’Aula della Camera la discussione generale sul ddl sicurezza. Tra i temi da affrontare l’articolo che rende facoltativo, e non più obbligatorio come è previsto adesso, il rinvio della pena per donne incinte o con prole fino ad un anno. La modifica era stata approvata durante l’iter nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, tra aspre critiche dell’opposizione. Ricordiamo anche però che a luglio FI non partecipò al voto sull’emendamento in questione.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 10 settembre 2024 Il ddl Sicurezza approda alla Camera dopo la pausa estiva: pronto un emendamento degli azzurri che modifica la norma voluta da Fratelli D’Italia e Lega sul rinvio della pena per donne incinte o con figli fino a un anno. Domani i lavori parlamentari alla Camera riprenderanno con l’esame del ddl Sicurezza. Non sarà una discussione serena perché ci eravamo lasciati ad agosto con un durissimo braccio di ferro tra maggioranza e opposizioni sia sul merito del provvedimento che sul metodo di trattazione nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia, con sedute notturne di dodici ore e meno di un minuto concesso a Pd, M5S, Avs per dibattere.
di Giuliano Santoro
Il Manifesto, 10 settembre 2024 Comincia oggi alla Camera la discussione generale sul Ddl sicurezza, che fin dall’esame nelle commissioni affari costituzionali e giustizia è diventato un contenitore delle campagne panpenalistiche (vi sono tredici nuove fattispecie di reato e aggravanti) ed emergenziali della destra: dalla cannabis alle occupazioni abitative passando per gli allarmi sui migranti, il cosiddetto “decoro urbano”, la stretta (ennesima anche questa) contro chi si mobilita per fermare le grandi opere, fino al reato di rivolta in carcere. L’ordine di scuderia presso la maggioranza è di non intervenire ulteriormente. L’indicazione è stata sostanzialmente rispettata da Lega e Fratelli d’Italia, anche se il termine per la presentazione degli emendamenti scade quest’oggi.
di Alessandro Parrotta*
Il Dubbio, 10 settembre 2024 Il Consiglio dei ministri ha dato semaforo verde al decreto modificativo dell’articolo 114 del codice di procedura penale. Dopo il prima via libera arrivato a inizio anno dal Parlamento, la “norma Costa” entra nell’ordinamento penale: viene introdotto il divieto, per chi si occupa d’informazione, di divulgare il testo delle ordinanze di custodia cautelare, sia integrali che per estratto, in cui in genere possono figurare intercettazioni, interrogatori e materiale probatorio per natura delicato. In sostanza, sarà possibile pubblicare testualmente solo il capo d’imputazione. Del contenuto dell’atto, il cronista potrà proporre un riassunto, potrà cioè continuare a riportare le notizie sulle indagini e sulle ipotesi dell’accusa, ma non potrà offrire al lettore stralci più o meno intriganti, e virgolettati ...
di Luigi Trisolino
Il Riformista, 10 settembre 2024 Sono maturi i tempi affinché i giudici e i P.M. siano istituzionalmente riferibili a organi diversi, che ne garantiscano autonomia e indipendenza in modo utile alla sana vita liberaldemocratica dello Stato di diritto garantista. Occorre che gli spazi legali ed istituzionali dove promuovere le carriere dei giudici e dei P.M. siano distinti e differenti, divisi; non è più possibile una (magari) inconscia ed irriflessa, biunivoca influenzabilità di funzioni, tra il settore giudicante e quello inquirente-requirente della magistratura italiana.
GIURISPRUDENZA
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 10 settembre 2024 - Violato il diritto di difesa. Per la Prima sezione civile, ordinanza n. 24124 depositata oggi, non è manifestamente infondata la questione di legittimità degli articoli 33, 34 e 35 della legge 833/1978. La mancata notifica all’interessato del provvedimento con il quale il sindaco dispone il trattamento sanitario obbligatorio, in condizioni di degenza ospedaliera, costituisce “un ultimo residuo di quella logica manicomiale che la legge Basaglia ha avversato, e di quella convinzione, contrastata dal diritto vivente, che la persona affetta da patologia psichiatrica, disabilità, immaturità, non debba partecipare, nella misura in cui le circostanze glielo consentono, alle decisioni che la riguardano”.
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 10 settembre 2024 Il patteggiamento è comunque un’ammissione di responsabilità e può costituire elemento riprovevole che escluda la fiducia del datore nella corretta esecuzione di prestazioni in rapporto alla pubblica utenza. Legittimo il licenziamento disciplinare del dipendente del servizio di trasporto pubblico, con rapporti diretti con gli utenti, se ha patteggiato la pena per un reato connotato da violenza di genere. Si tratta di condotte penalmente rilevanti che se compiutamente accertate sono tali da inficiare la fiducia del datore di lavoro sulla garanzia di un’idonea e adeguata prestazione di lavoro.
garantedetenutilazio.it, 10 settembre 2024 L’assessore Regimenti: “Strumento fondamentale per garantire la tutela della salute, la qualità della vita e la dignità della pena”. Si è riunito oggi per la prima volta, nella Sala Velino della Regione Lazio, il tavolo interistituzionale per l’elaborazione di un Piano regionale per la prevenzione dei suicidi in carcere convocato dall’assessore al Personale, alla sicurezza urbana, alla polizia locale e agli enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti. “Il Piano è uno strumento fondamentale per garantire la tutela della salute, la qualità della vita e la dignità della pena - sottolinea l’assessore Regimenti - la lunga e tragica catena di suicidi nelle carceri può essere interrotta solo se le istituzioni fanno rete lavorando insieme su salute ...
di Franco Insardà
Il Dubbio, 10 settembre 2024 Il “Beccaria” di Milano è solo la punta più avanzata del malessere che attraversa le carceri e gli Istituti penali per minorenni. Nell’istituto milanese, considerato per decenni un modello, da quasi due anni si susseguono le proteste e i tentativi di evasione. A Natale del 2022 sette ragazzi, approfittando dei lavori in corso, lasciarono l’istituto, ma furono rintracciati quasi subito. L’anno successivo c’è stato un incendio doloso nell’infermeria. Domenica sono evasi tre ragazzi, scavalcando il muro di cinta: due sono fratelli e sono stati tra i promotori delle proteste nei mesi scorsi, per uno si tratta della terza volta che tenta di scappare dal penitenziario. Episodi che si ripetono ormai con cadenza quasi mensile.
di Sandro De Riccardis
La Repubblica, 10 settembre 2024 Per le associazioni il rischio è che ora si vada verso una stretta repressiva. Dopo i mesi di caos al Beccaria, a gettare altra benzina sul fuoco è la nomina del nuovo comandante della Polizia penitenziaria, Raffaele Cristofaro. Una sostituzione lampo (celebrata ieri alla presenza del capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano), visto che il predecessore di Cristofaro, Daniele Alborghetti, si era insediato meno di cinque mesi fa. Un avvicendamento “non previsto”, denunciano anche i sindacati. La crisi sempre più profonda nella gestione dell’ex carcere modello viene così usata dal governo per occupare un’altra casella nell’organigramma dell’amministrazione della giustizia.
di Massimiliano Melley
milanotoday.it, 10 settembre 2024 Le dichiarazioni del sindaco di Milano sul tema delle carceri. Chiudere le carceri minorili? Per il sindaco di Milano Beppe Sala “la cosa sbagliata è dividersi ideologicamente tra carceri sì e carceri no. Il tema è chiudere o fare più prigioni?”. Lo ha detto durante la presentazione di un libro dell’ex ministro Giovanni Maria Flick a Milano. “Il questore - ha aggiunto il primo cittadino meneghino - mi dice: ogni 10 che arresto, uno fa una notte in prigione perché non c’è spazio”. E in effetti la Lombardia è la seconda regione italiana per sovraffollamento delle carceri, e San Vittore è l’istituto più sovraffollato d’Italia.
di Andrea Gianni
Il Giorno, 10 settembre 2024 Dopo le rivolte e le evasioni, da ieri un nuovo comandante della Penitenziaria. Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano: “Aumentare i posti nelle comunità e una formazione mirata del personale”. Le difficoltà nella gestione dei minori stranieri non accompagnati si sommano all’aumento degli adolescenti con problemi legati a tossicodipendenza e disagio psichico. “A bisogni diversi bisogna dare risposte diverse e individualizzate - osserva Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano - da attuare attraverso una solida cabina di regia a livello nazionale e locale”.
di Peppe Pace
fanpage.it, 10 settembre 2024 Una delegazione del Partito Democratico è entrata nel carcere di Poggioreale e ha denunciato sovraffollamento e situazioni igienico sanitarie critiche. L’europarlamentare Sandro Ruotolo e i deputati Arturo Scotto, Marco Sarracino, Toni Ricciardi e Stefano Graziano, accompagnati dal garante dei detenuti Samuele Ciambriello, hanno fatto visita al carcere di Poggioreale per monitorare le condizioni dei detenuti: “Abbiamo visto una situazione latino-americana, celle destinate a 3 persone con dentro 8, 9, 10 detenuti e un solo ventilatore - denuncia l’europarlamentare Sandro Ruotolo - abbiamo visto un vecchietto di 80 anni, pazienti oncologici tra i reparti, siamo in una situazione di emergenza democratica, porteremo la questione al Parlamento Europeo”.
di Stefano Baudino
L’Indipendente, 10 settembre 2024 Tra suicidi, rivolte, evasioni e tassi di sovraffollamento sempre più alti, la situazione dei centri di detenzione italiani continua a ribollire. Le criticità coinvolgono anche la sezione femminile del carcere Lorusso-Cutugno di Torino, dove la scorsa settimana è stata lanciata una mobilitazione collettiva per denunciare all’esterno le cattive condizioni di detenzione nella casa circondariale. 57 detenute hanno infatti iniziato uno sciopero della fame e hanno inoltrato a L’Indipendente una lettera spedita al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in cui spiegano le ragioni della loro protesta, chiedendo alla politica azioni concrete per restituire dignità ai luoghi di detenzione e misure concrete contro il sovraffollamento.
di Hubert Londero
telefriuli.it, 10 settembre 2024 Più della metà della popolazione carceraria è composta da stranieri. Uno su due è in attesa di giudizio definitivo. É il sovraffollamento il problema principale anche del carcere di Udine. A fronte di una capienza regolamentare di 95 posti, sono 177 i detenuti, di cui 16 in semilibertà. Di questi, 105 sono stranieri (59%,) soprattutto nordafricani e pachistani, mentre il 46% della popolazione carceraria è in attesa della condanna definitiva. Ancora, 48 sono i tossicodipendenti. Sono alcuni dei numeri emersi dalla visita alla casa circondariale di via Spalato a Udine effettuata questa mattina dai Consiglieri regionali di Forza Italia Andrea Cabibbo e Roberto Novelli, assieme al capogruppo a Udine Giovanni Barillari, accompagnati dalla direttrice Tiziana Paolini, nell’ambito dell’iniziativa ...
ravennatoday.it, 10 settembre 2024 La referente De Lorenzo afferma che i detenuti del carcere “variano tra i 78 e gli 80 mentre la disponibilità regolamentare sarebbe di 49 persone”. Una delegazione di +Europa è entrata a Port’Aurea per un dialogo con il direttore Stefano di Lena. Il carcere di Ravenna ha una disponibilità di 49 posti ma i detenuti sono stabilmente 78-80, la polizia penitenziaria è sottorganico (cinque in meno secondo i dati del ministero) ma i funzionari giuridico-pedagogici sono aumentati recentemente. Sono dati forniti da Più Europa che nei giorni scorsi ha inviato una delegazione formata da Maria De Lorenzo e Nicoletta Zampriolo in visita nella casa circondariale di via Port’Aurea incontrando il direttore Stefano di Lena ed altri operatori penitenziari.
di Patrizio Ceccarelli
La Nazione, 10 settembre 2024 Erica Mazzetti dopo aver visitate le Case circondariali di Firenze e Prato, ieri è arrivata anche a Pistoia “Una bella realtà da valorizzare con iniziative all’interno. E il mondo del lavoro provi a dare opportunità”. “Dopo aver visitato Prato e Firenze posso dire con certezza che questa è un’isola felice, sia per le dimensioni del carcere e numero dei detenuti, sia per l’organizzazione. Ho trovato persone molto competenti, disponibili anche a confrontarsi con i detenuti in modo tranquillo e sereno: quello che ci vorrebbe in tutte le carceri”. Così Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e responsabile nazionale per il suo partito del dipartimento lavori pubblici, al termine della visita di ieri al carcere pistoiese di Santa Caterina in Brana, una visita che arriva dopo aver toccato situazioni complesse ...
di Monia Orazi
Corriere Adriatico, 10 settembre 2024 Detenuti al lavoro nei cantieri per la ricostruzione post terremoto, presto sarà realtà. Sarà firmato questa mattina a Roma presso il ministero della Giustizia un protocollo d’intesa per l’impiego dei detenuti nei cantieri della ricostruzione, tra il ministro Carlo Nordio e il commissario alla ricostruzione Guido Castelli. Alcune imprese hanno già accettato di aderire all’iniziativa ed avranno tra le loro maestranze alcuni detenuti. L’obiettivo del protocollo è quello di favorire il reinserimento sociale di chi sconta in carcere pene detentive. L’iniziativa è già stata sperimentata con successo nell’autunno del 2022, con la firma di analogo protocollo che ha previsto l’impiego di alcuni detenuti nella ricostruzione delle chiese.
di Tommaso Giani
Corriere Fiorentino, 10 settembre 2024 Porto di Livorno, sabato mattina di fine estate. Parte un battello per l’isola di Gorgona, e a bordo ci siamo anche io e Giulia, una mia ex studentessa ora diplomata che due anni fa aveva partecipato insieme a me e ad altri ragazzi a una serie di incontri con alcuni detenuti del carcere di Pisa. Di tutti quei compagni di classe speciali che parteciparono con noi agli incontri nella casa circondariale, ce n’era uno (di nome Filippo) che si coinvolse e si affezionò a noi della scuola di Fucecchio in modo particolare. Anche quando gli incontri in carcere sono finiti, il rapporto con Filippo è continuato. In un paio di lettere il nostro ex compagno della “Classe Pirata” ci ha aggiornato sul proseguimento del suo percorso riabilitativo, e in particolare del suo trasferimento dalla casa circondariale di Pisa ...
cuneodice.it, 10 settembre 2024 Trenta realtà provenienti da tutt’Italia si sono confrontate nella tre-giorni dedicata all’economia carceraria. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori della seconda edizione di “Art. 27-Expo. Fatti in carcere”, appena conclusa a Cuneo. Davide Danni - presidente della coop Glievitati (che vanta tre laboratori di panificazione all’interno delle carceri, con un’attività che dà lavoro a 15 detenuti e che ha la paternità di questo evento) parla di “un risultato inimmaginabile dopo l’edizione 2023. Un successo che è stato frutto di un intenso lavoro di progettazione e di relazione durato tutto l’anno”.
orvietosi.it, 10 settembre 2024 Grande emozione per l’evento finale del progetto di sostegno alla genitorialità per i detenuti del carcere. “Quando tornava mio padre sentivo le voci, dimenticavo i miei giochi e correvo lì”. Anche per i New Trolls - i versi sono di “Quella carezza della sera” - è la voce del padre quella che resta scolpita negli abissi dell’anima e che, metaforicamente, accompagna i figli all’incontro con il mondo. Proprio la voce del padre è stata al centro della proposta di sostegno alla genitorialità che la Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”, il SerD e il Servizio di Prossimità, in occasione de “Il maggio dei Libri”, hanno rivolto ai cittadini detenuti della Casa di Reclusione di Via Roma.
liguria.bizjournal.it, 10 settembre 2024 Coinvolti nel progetto circa 150 tra bambini e famiglie con iniziative sia dentro che fuori le mura delle carceri di Marassi e Pontedecimo. Mettere al centro chi, troppo spesso, risulta invisibile: è l’obiettivo de “La Barchetta dei Piccoli Capitani”, un progetto a supporto dei minori figli di detenuti che è ripartito a Genova con attività e iniziative sia dentro che fuori le mura delle carceri di Marassi e Pontedecimo. Capofila del progetto, realizzato grazie al supporto e al coinvolgimento dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Genova, delle due case circondariali cittadine e del Comune di Genova, è la Cooperativa sociale Il Cerchio delle Relazioni, in rete con altre associazioni territoriali genovesi del terzo settore: la Cooperativa sociale Il Biscione, Veneranda Compagnia di Misericordia, Arci Genova e Ceis Genova.
di José Tolentino de Mendonça
Avvenire, 10 settembre 2024 Il cardinale Tolentino riflette sulle idee che hanno ispirato la presenza vaticana in Biennale: “Facciamoci carico della responsabilità del vedere. C’è nello sguardo una cittadinanza da riconquistare”. Pubblichiamo in anteprima il testo introduttivo del cardinale José Tolentino de Mendonça a “Con i miei occhi”, il catalogo dell’omonimo Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia, edito da Marsilio Arte. Il volume, curato da Chiara Parisi e Bruno Racine e realizzato sotto la direzione artistica di Irma Boom, contiene anche una prefazione di papa Francesco, i testi degli artisti e delle detenute, e un reportage del fotografo Juergen Teller sulla storica visita del pontefice alla Casa di reclusione femminile della Giudecca, sede del Padiglione, il 28 aprile scorso.
corriereirpinia.it, 10 settembre 2024 Sarà il Complesso polifunzionale del Comune di Tufo (Av) ad accogliere il 21 settembre, alle 16.30, la presentazione del volume di Beppe Battaglia “La libertà è un organismo vivente”, edito da “Sensibili alle foglie”. Nell’opera l’autore narra in prima persona l’esperienza di un gruppo di detenuti politici, provenienti dall’esperienza della lotta armata in Italia, a metà degli anni ottanta del secolo scorso. Un progetto di liberazione realizzato sull’agro di Tufo in regime di esecuzione penale esterna. Un progetto partito dal carcere di Bellizzi Irpino, mediante il lavoro autogestito collettivamente, col supporto di un gruppo di volontari e volontarie che insieme costituirono l’Associazione CSSD-Comunità di Servizio Sociale dei Detenuti, alla quale aderì anche il Comune di Tufo conferendo in ...
AFFARI SOCIALI
di Carlo Verdelli
Corriere della Sera, 10 settembre 2024 Il ritorno a scuola: c’è un’intera generazione che ormai parla una lingua indecifrabile e vive altrove anche se abita in casa. Zitta zitta è ricominciata la scuola. Come ogni anno? Quasi. La continuità con il recente passato è garantita dall’endemica mancanza di personale (i supplenti al via sarebbero 250 mila secondo i sindacati, 165.000 secondo il ministro) e dall’assenza di un piano per rafforzare insegnanti di sostegno e docenti di italiano per alunni stranieri che l’italiano non lo sanno. La scuola boccheggia da tempo immemore e continuerà a boccheggiare, come se non fosse l’emergenza nazionale che è. E questo in perfetta continuità con i governi precedenti, nonostante i fondi previsti dal Pnrr, però in perenne attesa di concorsi e decreti attuativi.
di Rinaldo Frignani
Corriere della Sera, 10 settembre 2024 Il blocco italiano riguarda oltre 14mila profughi solo nei primi sette mesi del 2024 da tutti i Paesi Ue. E così resterà almeno fino al 2026. La questione sarà affrontata al G7 dei ministri degli Interni europei a ottobre ad Avellino. Una decisione legittima da parte della Germania, che ha stabilito di ripristinare i controlli alle frontiere almeno per i prossimi sei mesi, come è legittimo del resto da parte dell’Italia, ormai da un anno a questa parte, non riprendere indietro i “dublinanti”. Compresi i 14.360 da gennaio a luglio 2024 per i quali sono arrivate nuove richieste di trasferimento da tutti i Paesi Ue. Non un muro contro muro fra due nazioni alleate nel contrasto all’immigrazione clandestina e nella gestione dei flussi, ma il rispetto di esigenze nazionali.
di Simone Martuscelli
Il Domani, 10 settembre 2024 Un tempo Bruxelles veniva accusata di non fare abbastanza per la gestione migratori, adesso la strategia è cambiata: l’Unione è di troppo e deve sostanzialmente farsi da parte e lasciare agli Stati membri il diritto di tutelare i propri confini. C’era una volta il ritornello per cui uno dei motivi per cui prendersela con l’Europa risiedeva nel suo “non fare abbastanza” per gestire e regolare i flussi migratori verso i propri confini, nella sua “mancanza di solidarietà”. Adesso, invece, la strategia della destra europea sembra essere cambiata: Bruxelles è di troppo, e deve sostanzialmente farsi da parte e lasciare agli Stati membri il diritto di tutelare i propri confini.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convegno: "L'uomo non è il suo errore. Percorsi di rinascita" (Bologna, 12 settembre 2024)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al al 15 settembre 2024
"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, dal 9 al 25 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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