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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di lunedì 7 ottobre 2024

di Stefano Anastasia

garantedetenutilazio.it, 7 ottobre 2024

Il sistema penitenziario italiano sembra precipitato in una crisi senza vie d’uscita: le presenze in carcere aumentano costantemente, e quindi conseguentemente il sovraffollamento, l’indegnità delle condizioni di detenzione e la sofferenza dei detenuti, l’insufficienza e la frustrazione del personale, le proteste, gli atti di autolesionismo e i suicidi. Il Governo ignora o sottovaluta quello che sta accadendo, che è ormai sotto gli occhi di tutti, perché è parte del suo programma: “garantisti nel processo, giustizialisti nella pena” dicevano in campagna elettorale, e il giustizialismo nella pena oscilla tra la sua “certezza” detentiva e il “buttare via la chiave”, con buona pace dei progetti di rieducazione e reinserimento attraverso il lavoro che il capo dell’Amministrazione penitenziaria ha messo allo studio con il Cnel.

 

di Monica Cristina Gallo e Luigi Colasuonno*

altreconomia.it, 7 ottobre 2024 L’apparato penitenziario italiano non è più in grado di tenere una rotta già sgangherata. Suicidi ed episodi di conflitto, pur frequenti in passato, si verificano ormai quotidianamente. Il governo sa rispondere solo con “giri di vite” legislativi, una soluzione buona per gli annunci e non per le vite dei reclusi. “Direzione Casa Circondariale Lorusso e Cutugno Torino”. Chissà quante centinaia di volte sono passata sotto questa targa negli ultimi nove anni eppure ogni volta l’indicazione di casa circondariale mi ricorda che fra pochi minuti la contraddittoria realtà con cui mi confronterò mi porterà a incontrare persone appartenenti a tutti i circuiti detentivi previsti dall’ordinamento e non solo in attesa di giudizio o condannate a pene inferiori ai cinque anni come invece prescrivono le norme per questa ...

 

di Suor Emma Zordan

Ristretti Orizzonti, 7 ottobre 2024 Dieci anni fa sono entrata nel carcere di Rebibbia Reclusione in punta di piedi con il cuore che mi batteva, la mente confusa Tutti gli ospiti mi sembravano tristi, appassiti, in disparte. Fui presa allora da tanta tristezza, non avevo il coraggio di incrociare il loro sguardo. Mi sembrava di offenderli. Quei volti tristi, così mi sembravano, mi chiedevano solo di essere ascoltati, considerati, compresi. Ho cominciato ad avvicinarli con un ascolto attento e silenzioso, ho cercato di entrare nelle ferite di ciascuno, di comprendere il dolore per il peso degli anni da scontare, la tristezza per la lontananza della famiglia. Andando avanti nell’esperienza mi è diventato sempre più chiaro che quei racconti, confidenze, emozioni cariche di sofferenza, dovessero essere raccolti e custoditi in un libro.

 

di Valentina Iorio

L’Economia - Corriere della Sera, 7 ottobre 2024 Un’opportunità anche per le imprese che troveranno la manodopera qualificata e certificata che il mercato non riesce ad offrire. Il 33% dei detenuti in Italia è coinvolto in attività lavorative, ma nella maggioranza dei casi è alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria. Solo l’1% è impiegato presso imprese private e il 4% presso cooperative sociali. Incrementare le opportunità di formazione e lavoro tra le persone detenute e favorirne il reinserimento sociale è innanzitutto un dovere costituzionale. L’articolo 27 della Costituzione, infatti, dice che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

 

di Donatella Stasio

La Stampa, 7 ottobre 2024 Lo sblocco, improvviso e unilaterale, dell’elezione del quindicesimo giudice della Corte costituzionale conferma, se ce ne fosse bisogno, un tratto identitario del governo Meloni, quello di un potere autoritario, insofferente al pluralismo e ai diritti delle minoranze e, quindi, anche a chi quei diritti è chiamato a tutelare. Come la Corte costituzionale. Che la premier ha deciso di conquistare, forte di una maggioranza “qualificata” ottenuta grazie ai cambi di casacca di alcuni parlamentari. Appropriarsi della Corte significa appropriarsi delle nostre libertà, dei nostri diritti civili e sociali, messi a dura prova in questi due anni di governo. Significa farne ciò che si vuole, senza avere la spada di Damocle di una censura successiva. Significa eliminare ogni argine al proprio potere “assoluto”.

 

di Emilio Pucci

Il Messaggero, 7 ottobre 2024 Domani la conta in aula per eleggere il membro mancante: il candidato è Marini. Casini: “Sbagliato non presentarsi al voto, ma il centrodestra apra al dialogo”. Vigilia tesa per l’elezione in Parlamento del giudice costituzionale: l’appuntamento è per domani alle 12.30, con la convocazione dei deputati e senatori in seduta comune. Si tratta dell’ottavo tentativo, finora le altre prove sono tutte fallite. Ma questa volta il centrodestra non si limiterà a votare scheda bianca, l’accelerazione per cercare di sostituire Silvana Sciarra, cessata dal mandato a novembre dello scorso anno, con Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico della presidenza del Consiglio, è stata decisa la scorsa settimana.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 7 ottobre 2024 Il presidente Cnf: “Sosterremo la battaglia”. Romanelli (Ucpi): “Stop a nuovi reati”. La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere è “una battaglia portata avanti da anni dalle Camere penali e oggi rappresenta un tema cruciale per garantire il giusto processo nell’intero sistema giudiziario italiano in cui si decide il destino delle persone”: così ieri il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, nel suo intervento di saluto al congresso straordinario dell’Unione delle Camere penali italiane, in corso a Reggio Calabria, dal titolo “Separare e riformare - La forza delle nostre idee per una giustizia nuova”.

 

di Vincenzo Bisbiglia

Il Fatto Quotidiano, 7 ottobre 2024 “La legge Zanettin, se approvata, complicherà le indagini sui reati che più impattano sulle persone comuni: maltrattamenti, usura, violenza sessuale, sequestri di persona. E sarà sempre più difficile individuare i responsabili”. Francesco Menditto è procuratore di Tivoli, popolosissimo distretto in provincia di Roma dove è molto alta la percentuale di reati legati alla criminalità comune. Mercoledì in Senato inizia la discussione sul ddl proposto dal senatore Pierantonio Zanettin di Forza Italia che vuole limitare a 45 giorni - prorogabili solo di fronte a “elementi specifici e concreti” - le intercettazioni per tutti i reati che non sono legati alla criminalità organizzata. Una gigantesca tagliola al lavoro delle procure.

 

di Mario Borra

Il Giorno, 7 ottobre 2024 Il sindacato Sappe fa propria l’ipotesi che esclude un intervento esterno nel decesso di un 31enne brasiliano arrivato da poco dal carcere di Busto Arsizio. Sarà l’autopsia a definire le precise cause del decesso del trentunenne di nazionalità brasiliana avvenuto tra le mura del carcere di via Cagnola venerdì sera. Ieri però intanto è stato comunque escluso che la morte sia sopravvenuta per cause esterne come un’aggressione. Anche dal Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria (Sappe) è arrivata una smentita circa la possibilità che il detenuto sia morto per circostanze diverse da un’emorragia interna determinata da cause naturali.

 

di Francesco Li Noce

genovatoday.it, 7 ottobre 2024 Ad assistere sarebbe stato anche il suo avvocato. Presentati due esposti in Procura, uno dal Garante dei detenuti della Regione. Un venticinquenne ha denunciato di essere stato brutalmente pestato da alcuni agenti di polizia penitenziaria all’interno del carcere di Marassi, dove è detenuto. Pestaggio che sarebbe avvenuto davanti agli occhi del suo avvocato, che ha presentato un esposto in procura. I fatti risalgono allo scorso 3 ottobre, giorno in cui l’avvocato era atteso in carcere per un colloquio con il suo assistito che si trova a Marassi dallo scorso agosto per reati di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, italiano, di origini tunisine, è residente in Lombardia.

primailcanavese.it, 7 ottobre 2024 L’appello delle Associazioni, della Caritas Diocesi di Ivrea e delle Officine del Terzo Settore: “Le carceri sono troppo piene di persone, ma soprattutto sono troppo vuote di attività”. Le Associazioni Volontari Penitenziari “Tino Beiletti”, Fraternità di Lessolo, Santa Croce onlus, Culturale Rosse Torri, la Caritas Diocesi di Ivrea e le Officine del Terzo Settore hanno sottoscritto una lettera-appello a tutti i sindaci del Canavese sulla situazione delle carceri, con particolare riferimento a quello di Ivrea. L’incontro è previsto domani, lunedì 7 ottobre, dalle 15:00 alle 18:00, presso il Polo Formativo Officina H - Facoltà Infermieristica di Ivrea.

 

di Biagio Salvati

Il Mattino, 7 ottobre 2024 Il programma didattico include anche laboratori e discipline specifiche come tecnologie agrarie e chimiche. Oggi inizieranno ufficialmente le lezioni in presenza dell’indirizzo Agrario nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, grazie all’istituto di istruzione superiore Foscolo di Teano. Questo nuovo percorso, Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurali, rappresenta un’importante aggiunta ai corsi già attivi, come le classi di Enogastronomia e Sala avviate negli scorsi anni. La cerimonia di apertura sarà presieduta dal dirigente scolastico Paolo Mesolella, insieme al capitano Massimo Bencivenga e al colonnello dell’Opm Nicola Chirico, per accogliere i 18 studenti che parteciperanno al nuovo corso.

 

di Raffaele Nisticò

catanzaroinforma.it, 7 ottobre 2024 Il report di Francesco Iacopino sul fallimento della funzione rieducativa della pena in occasione della mostra fotografica “Soglie” allo Spazio Paparazzo. Perché si applaude a un funerale? Ormai è un’abitudine, con qualche sparuta, lodevole eccezione. Eppure il momento, il luogo, la circostanza, tutto insomma imporrebbe tutt’altro, perché l’applauso è figlio del plauso, del consenso su ciò che accade, si osserva, si ascolta. Lo stesso interrogativo, che non sarà angoscioso ma indubbiamente curioso e degno di un qualche ragionamento interiore, si può dire dell’applauso a un pronunciamento gravoso che arriva a colpire nel profondo la coscienza dell’ascoltatore.

 

di Martina Anna Fricchione e Giulia Malaguti*

bookblog.salonelibro.it, 7 ottobre 2024 Nella suggestiva atmosfera del cortile del Castello Estense, sulle note della chitarra del cantautore italiano Vasco Brondi, la seconda giornata del Festival di Internazionale volge al termine con l’intervento della scrittrice Daria Bignardi, che presenta la sua ultima pubblicazione “Ogni prigione è un’isola” (Mondadori, 2024). L’autrice, che dal 1998 frequenta l’ambiente carcerario, pone all’attenzione del pubblico la propria esperienza personale, veicolata tramite sia la lettura di alcuni passi significativi della storia sia il racconto delle origini del romanzo, in cui per la prima volta la vita all’interno delle carceri italiane viene affrontata dal punto di vista di un osservatore esterno. Ma come osservare da fuori ciò che tutti odiano, o al massimo amano solo se riguarda altri?

 

di Anna Beltrame

La Nazione, 7 ottobre 2024 Si è svolta con successo, al Cinema Terminale, la proiezione del docufilm “Made in Jail” nell’ambito del Festival dell’energia circolare. All’interno del Festival dell’energia circolare a Prato e organizzato dall’associazione Recuperiamoci, si è svolta con successo, al Terminale Cinema, la proiezione del docufilm “Made in Jail”. Il presidente dell’associazione, Paolo Massenzi, da 15 anni si occupa di attività di recupero sociale nelle carceri e nelle realtà più disagiate e ha sposato quindi con favore il progetto che, da Rebibbia, aiuta le persone detenute ed ex detenute a reinserirsi nel tessuto sociale, culturale e lavorativo grazie a corsi di serigrafia tenuti da Silvio Palermo, vero mattatore dell’opera prodotta e scritta da Matteo Morittu, Flavio Crinelli e Gianluca Calabria, presenti alla serata.

 

ildispaccio.it, 7 ottobre 2024 Venerdì 11 ottobre, alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare sita al primo piano del Chiostro “San Bernardino”, il suggestivo borgo del Pollino ospita un importante convegno dal titolo “Carcere, Costituzione e Territorio”. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Donadio, in specie dalla Presidenza del Consiglio Comunale, intende approfondire il complesso rapporto tra il sistema penitenziario italiano, i princìpi fondamentali della nostra magna carta e le dinamiche sociali che si sviluppano nei territori. Un’iniziativa di alto profilo, per un tema che richiede grande sensibilità nell’approccio e specifiche competenze giuridiche, politiche e accademiche. Ciò anche alla luce dei recenti interventi normativi e delle varie proposte che animano il dibattito nelle istituzioni.

 

di Stefano Di Cecio

reportpistoia.com, 7 ottobre 2024 Sant’Agostino alle nove di sera è deserta, poche macchine in giro, la “zona industriale” della città si è fermata ed attende il lunedì per ripartire. Quasi in fondo all’area però ieri sera c’erano luci accese, persone giovani e meno giovani che hanno affrontato all’aperto, con coraggio, i primi freddi della stagione. C’era movimento a “La Segheria” degli Omini, una piccola ma al tempo stesso grande luce accesa nel mare magnum del teatro che quest’anno festeggia sei anni di attività. Come loro consuetudine hanno spesso ospiti e ieri sera c’era Mauro Pescio, attore e autore dal 2013 per Radio24, Radio2, Radio3, Audible, Chora e Raiplaysound. Autore anche dei podcast “La piena”, “Genova per tutti”, “La cattura” e “Io ero il milanese”.

 

magazine.unibo.it, 7 ottobre 2024 All’Alma Mater un convegno e una mostra fotografica di Franco Zecchin sul tema della reclusione, ospitati dal Complesso di San Giovanni in Monte, convento e carcere nel corso della sua storia. La reclusione: un tema complesso e attualissimo. Lo affronteranno due iniziative promosse dal DiSCi - Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna presso il Complesso di San Giovanni in Monte, convento e carcere nei secoli passati. Prendendo le mosse dalla storia della sede ospitante, il convegno Le forme della reclusione: monasteri e carceri, che si terrà giovedì 10 e venerdì 11 ottobre, metterà in relazione le spazialità delle istituzioni totali monastiche e di quelle carcerarie.

 

di Paola D’Amico

Corriere della Sera, 7 ottobre 2024 Apre in centro storico, nell’ex locanda Torriani, lo gestirà la coop sociale “Fratelli Tutti” di don Roberto Musa, cappellano del carcere, che ha già aperto la panetteria “Dolce e Salato”. Il team composto da ragazzi con disabilità formati ad hoc. Nati alla fine del 1600 in Francia, i caffè letterari erano luoghi di incontro per intellettuali, artisti e scrittori, che si davano appuntamento per scambiarsi opinioni, esperienze e informazioni su tutto ciò che potesse avere un interesse a livello culturale. A partire da Parigi, cominciarono a sorgere caffetterie analoghe anche nel resto dell’Europa e in America. Dalla Francia e dall’Inghilterra, ben presto il caffè letterario raggiunse anche Venezia, per poi diffondersi in tutta la penisola.

 

di Mattia Aimola

Corriere della Sera, 7 ottobre 2024 Il presidente Collarino: “Colpa di intoppi burocratici. Se va avanti così, la situazione non può che peggiorare. Faccio appello a tutte le forze sociali e politiche perché ci diano una mano per superare questo periodo difficile”. Un intoppo burocratico sta mettendo in ginocchio il Banco Alimentare, l’associazione che da oltre 30 anni distribuisce cibo alle persone in difficoltà in tutta Italia. È Salvatore Collarino, presidente della sezione piemontese, a denunciare una situazione sempre più drammatica, dovuta in particolare ai ritardi di approvvigionamento dei prodotti Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), finanziata dal Fead (Fondo di aiuti europei agli indigenti), che sono scesi dalle 3.820 tonnellate dei primi 8 mesi del 2023 alle 1.492 tonnellate dello stesso periodo del 2024, un calo del 60%.

di Gaia Vince*

La Stampa, 7 ottobre 2024 Lo Stato è un’invenzione. È uno strumento burocratico di governo per un territorio arbitrariamente definito; un artificio reso convincente attraverso una narrazione emotiva. Sebbene molti paesi dispongano di una storia della propria fondazione simbolica “al tempo dei tempi”, in realtà la stragrande maggioranza di essi esiste come entità indipendente solo da pochi decenni. Noi, i cittadini, siamo il risultato di millenni di migrazioni di cacciatori-raccoglitori ancestrali, pastori, agricoltori, mercanti, studenti, imprenditori; di colonizzatori e colonizzati; di genti che hanno invaso e che sono fuggite, che hanno fatto crociate, esplorato, peregrinato, organizzato tratte degli schiavi; di persone sradicate in seguito a guerre o partite per lavoro, per amore o in cerca di fortuna.

 

di Mario Giro*

Il Domani, 7 ottobre 2024 Secondo Giovanni Orsina, acuto osservatore di ciò che accade a destra dello schieramento politico, sia in Italia che in Europa, la politica della rabbia - trasformata in ondata di protesta populista - sta scemando, al netto di ciò che accade nell’ex Germania dell’Est. Le emozioni sono volubili e non si può costruire su di esse nulla di duraturo, pena l’evaporazione politica. Stanchezza, rassegnazione e riflusso emotivo, secondo Orsina, segnerebbero l’odierno tempo della cultura politica in Italia e in Europa. Unica eccezione: un’eventuale vittoria di Donald Trump potrebbe sconvolgere il quadro attuale.

 

di Domenico Quirico

La Stampa, 7 ottobre 2024 La guerra globale si sta avvicinando, a piccoli passi, quasi con perfida cautela, un po’ come la luce, all’alba, aumenta quasi palpando la sua preda, il mondo. Stiamo immobili come ipnotizzati, perché il pericolo esercita sempre un singolare potere ipnotico sulle vittime. Oppure chiediamo aiuto a una sorda volontà di rimuovere la paura, di viverci dentro senza pensarci, di vivere come se fosse un incubo che non ci riguarda. E invece siamo già al punto in cui tutto diventa avvertimento, tutto: i conflitti già in corso, le sfide ontologiche per un pezzo di terra, la diplomazia smantellata, le ciarle dei politici e gli utili rigonfi degli affaristi della morte di massa, i penosi ditirambi per gli immancabili destini dei filosofi da televisione. Se si riuscisse a comprenderlo tutto questo diventerebbe segno e immagine.

 

di Luciano Casolari*

Il Fatto Quotidiano, 7 ottobre 2024 Una constatazione frequente in psicologica è il passaggio fra il ruolo di vittima e quello di carnefice. Bambini abusati sessualmente divengono troppo spesso adulti che abusano; persone che hanno subito una violenza fisica frequentemente si trasformano in violenti. Il trauma è stato definito come un evento psicologico di minaccia e sopraffazione di tale entità da superare le capacità di adattamento emotivo. Viene compromessa la continuità mentale, determinando una lacerazione della sfera psicologica. Secondo la teoria del trauma il soggetto, di fronte a un evento psicologicamente intollerabile, attua una scissione (divisione) del proprio “io psichico” con una parte che, pericolosamente, tende ad identificarsi con l’aggressore.

 

di Daniele Zaccaria

Il Dubbio, 7 ottobre 2024 Dopo ottant’anni tornano i pogrom contro gli ebrei. 7 ottobre 2023, giorno di shabat, 6.29 del mattino, le sirene urlano nel sud di Israele, stanno avvertendo i residenti del lancio di alcuni missili dalla Striscia di Gaza. Un’abitudine nelle zone frontaliere, tanto la gran parte della popolazione non sembra granché preoccupata, molti si preparano a celebrare Simhat Torah, una festa ebraica. Nessuno immagina quel che sta per accadere. Dieci minuti dopo i primi allarmi circa tremila combattenti delle brigate al Qassam, l’ala militare di Hamas, varcano il confine a bordo di pick up, motociclette, buldozer, deltaplani, parapendii a motore, alcuni procedono a piedi, tutti sono armati fino ai denti come un enorme squadrone della morte.

 

di Gennaro Grimolizzi

Il Dubbio, 7 ottobre 2024 Colloquio con Silvana Arbia, magistrata ed ex “Prosecutor” del Tribunale Internazionale per il Ruanda che denuncia gli attacchi sistematici (e reciproci) contro i civili. Il primo anniversario delle stragi del 7 ottobre 2023, che hanno provocato l’intervento di Israele sulla Striscia di Gaza, fa emergere un dato: le popolazioni civili sono sempre le più esposte in determinati scenari e quelle che pagano il prezzo più alto. Il diritto, negli ultimi decenni, è stato sacrificato in nome dei conflitti armati. Di questo è convinta anche Silvana Arbia, magistrata con una lunga carriera a livello internazionale. Ha ricoperto negli anni scorsi il delicato incarico di Prosecutor del Tribunale penale internazionale per il Ruanda.

 

di Thomas L. Friedman*

Il Dubbio, 7 ottobre 2024 Non c’è altra domanda che il governo israeliano abbia posto al mondo più spesso da quando Hamas ha invaso Israele il 7 ottobre. Cosa farebbe il vostro Paese se i terroristi attraversassero il confine occidentale e uccidessero, mutilassero, rapissero o abusassero sessualmente di centinaia di israeliani che incontravano e il giorno dopo i loro alleati di Hezbollah lanciassero razzi oltre il confine settentrionale, allontanando migliaia di civili, il tutto acclamato dall’Iran? È una domanda forte e pertinente, che i critici di Israele spesso eludono. Ma non sono gli unici a evitarlo. Questo governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu, vuole che tu, io, ogni israeliano e tutti gli amici di Israele (e persino i nemici) crediamo che ci sia sempre stata una sola risposta giusta a questa domanda ...

 

di Paolo Delgado

Il Dubbio, 7 ottobre 2024 Ieri lo Stato ebraico era circondato da un mondo arabo che non nascondeva l’intenzione di “buttarlo a mare”. Oggi lo è da una marea ancora più numerosa di islamisti che nutre lo stesso sogno. Tra una parte molto cospicua, certamente maggioritaria, dell’opinione pubblica occidentale e una porzione altrettanto rilevante di quella israeliana, ma anche ebraica in generale, sussistono un fraintendimento e una reciproca incomprensione che hanno già provocato enormi disastri e rischiano di fare di molto peggio nel prossimo futuro. Quando guardano a Israele e alla sua politica nei confronti dei palestinesi quasi tutti, anche tra quelli che riconoscono in pieno il diritto di Israele a esistere ...

 

di Paolo Delgado

Il Dubbio, 7 ottobre 2024 La guerra tra israeliani e palestinesi non dura da 75 anni, come molti hanno scritto in questi mesi. Prosegue da 122 anni, sanguinosa e costellata da occasioni perdute. Se si dovesse indicare una data d’inizio del conflitto sarebbe il primo maggio 1921, con l’esplosione dei “moti di Jaffa”, anche se in realtà già da due anni l’arrivo degli immigranti ebrei e il moltiplicarsi degli insediamenti sionisti avevano innecato, proteste, attacchi armati, scontri a fuoco. I moti di Jaffa, che insanguinarono la città per una settimana, furono il primo episodio di sollevazione violenta della popolazione contro l’Yishuv, l’insediamento ebraico in Palestina. Le aggressioni e le risposte armate si ripeterono, su scala più vasta, nella settimana tra il 23 e il 29 agosto 1929.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Giuseppe e i suoi fratelli. Imparare a vivere senza la chiave", di Antonella Cortese

Articolo. "Vietare la pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare: una proposta funzionalmente e sistematicamente in difficoltà di senso", di Glauco Giostra

Articolo. "La Cassazione solleva questione di costituzionalità in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio e diritto di ricorso effettivo", di Alessandro Francesco Catania

Articolo. "l principio di non discriminazione tra i sessi e norme e tutela della maternità e della prole nell’ambito dell’esecuzione penale", di Chiara Gallo

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 7 al 13 ottobre 2024

Seminario Università di Firenze e Fondazione per la formazione forense: "La riforma Nordio della giustizia penale (Firenze, 8 e 22 ottobre 2024)

Incontro-dibattito: "Giustizia dell'incontro e giustizia riparativa: testimonianze e prospettive" (Pisa, 9 e 10 ottobre 2024)

Seminario: "Giustizia riparativa. Dare un senso alla pena per restituire dignità alla detenzione" (Roma, 10 ottobre 2024)

Associazione Pantagruel: cena di finanziamento in occasione del 25 anni di attività nelle carceri (Firenze, 10 ottobre 2024)

Convegno. "Tutela della salute negli Istituti penitenziari del Nord Sardegna: peculiarità e criticità" (Sassari, 11 ottobre 2024)

Incontro letterario promosso da Impresa sociale "Il secondo mestiere" (Roma, 12 ottobre 2024)

Cooperativa La Ginestra propone il Community group gratuito "Dialoghi sulla giustizia riparativa" (Padova, dal 14 ottobre al 25 novembre 2024)

Ciclo di seminari Università Federico II di Napoli: "Valiamo la pena" (Casa Circondariale Poggioreale, fino al 15 ottobre 2024)

Fondazione Moressa. Presentazione del XIV Rapporto sull’economia dell’immigrazione: "Le conseguenze economiche della recessione demografica" (Roma, 16 ottobre 2024)

Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Seminario. "Binarismo penitenziario e identità di genere in transizione: nuove sfide per il sistema carcerario italiano" (Trento, 24 ottobre 2024)

Seminario: "Coordinare i percorsi terapeutico e giudiziario dei Pazienti Psichici Autori di Reato" (Modena, 25 ottobre 2024)

Incontro-dibattito promosso da ACLI Bicocca: "Carceri e giustizia riparativa" (Milano, 28 ottobre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Convegno. "Carcere, esecuzione penale esterna e volontariato: bisogni, idee e sfide fra presente e futuro" (Bologna, 21 novembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Corso "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Scadenza iscrizioni 24 ottobre 2024)

Università Novara e Bologna. Master congiunto in "Mediatore penale esperto in programmi di Giustizia riparativa" (Scadenza iscrizioni 28 ottobre 2024)

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

"Patascuola di Teatro Carcere 2023-2025. Percorso di formazione per operatori teatrali in carcere" (Scadenza iscrizioni 2 novembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Da novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)

Associazione Artisti Dentro: premi "Scrittori Dentro" (scadenza 20 marzo 2025), "Cuochi Dentro" (scadenza 31 maggio 2025), "Pittori Dentro" (scadenza 20 giugno 2025)