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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 6 ottobre 2024
agi.it, 6 ottobre 2024 Il carcere è “divenuto nel nostro Paese di per sé una macchina della disperazione. Un luogo incivile del quale vergognarsi: vero e unico esempio di resa dello Stato”. Lo ha detto il presidente dell’Unione delle Camere penali Francesco Petrelli, parlando al congresso straordinario dei penalisti in corso a Reggio Calabria, rilevando che “idee fatte del gettare via le chiavi, del marcire in galera, e di quella equivocata idea della certezza della pena hanno fatto apparire come naturalmente accettabile il vivere ristretti, in spazi degradati, fatiscenti e sovraffollati, fra le blatte e le cimici, fra la scabbia e le muffe, senza servizi igienici e sanitari degni di questo nome, e il permettere quindi che 73 persone detenute, abbandonate a se stesse in quei luoghi privi di speranza e di qualsiasi possibile risposta di giustizia, si siano suicidate, e continuino a farlo, dandosi la morte nei modi più atroci”.
GIUSTIZIA
di Serena Riformato
La Stampa, 6 ottobre 2024 Dopo sette tentativi a vuoto, il centrodestra pronto a sbloccare lo stallo. L’opposizione non partecipa al voto. Ma nel campo largo c’è il caso Bonelli. Il centrodestra servono almeno 3 voti per provare a centrare, dopo vari tentativi falliti, la nomina di un giudice della Corte costituzionale (che manca ormai da mesi). Giorgia Meloni ha bisogno di un uomo di fiducia nelle stanze della Consulta, in un momento in cui la Corte vedrà passare tra le sue mani una serie di temi particolarmente delicati per il governo, come l’autonomia e la cittadinanza, tra referendum e giudizi di incostituzionalità. Eppure, più delle possibili defezioni in Aula o degli accordi per trovare i voti necessari, la premier in queste ore è preoccupata soprattutto dell’ennesima fuga di notizie. E per questo, ha riaperto la caccia alla talpa.
di Marcello Sorgi
La Stampa, 6 ottobre 2024 Da Palazzo Chigi a Palazzo della Consulta, sede della Corte costituzionale. Dopo settimane di rinvii, tanto che era intervenuto anche il Capo dello Stato per sollecitare il Parlamento a esprimersi, Meloni ha deciso di imprimere un’accelerata alla scelta del quindicesimo giudice, sedia attualmente vacante. In un primo momento era sembrato che l’orientamento fosse quello di attendere la scadenza di altri tre membri della Corte, per eleggerli insieme, in modo da poter applicare la Costituzione, che prevede un quorum largo per far sì che maggioranza e opposizione trovino un punto d’incontro.
di Vincenzo Bisbiglia
Il Fatto Quotidiano, 6 ottobre 2024 Votazione la proroga agli ascolti solo davanti a “evidenze”: mercoledì discussione. Un altro bavaglio di governo è alle porte. Ma stavolta più che limitare il diritto di cronaca, il centrodestra vuole introdurre dei paletti al lavoro degli investigatori, i quali avranno ancora meno strumenti per portare avanti le loro indagini. “Sempre più difficile”, insomma, proprio come nelle prove a ostacoli.
di Thomas Bendinelli
Corriere della Sera, 6 ottobre 2024 L’uomo che a Nuoro ha ucciso la moglie, la figlia, un figlio e un vicino di casa era un appassionato di armi sportive. Lo ricorda Giorgio Beretta, dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa di Brescia (Opal) osservando che nel 2024 sono già trenta gli omicidi commessi in Italia con armi legalmente detenute. Omicidi che hanno causato 42 morti, tra cui 12 suicidi dell’assassino. Diciotto le donne rimaste vittime. Appassionati di armi sportive, insomma, ma che talvolta usano l’arma per uccidere moglie e familiari.
cn24tv.it, 6 ottobre 2024 Nei giorni scorsi il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Luca Muglia, è stato audito davanti alla Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” del Consiglio regionale sulle criticità che riguardano lo stato delle carceri in Calabria. L’audizione si è tenuta a seguito di una nota del Garante che, contestualmente al deposito della Relazione semestrale 2024 aggiornata al 31 luglio scorso, aveva richiesto al Presidente della Terza Commissione Consiliare, Pasqualina Straface, di essere ascoltato.
sassilive.it, 6 ottobre 2024 In riferimento alla notizia dell’omissione da parte di Asp Basilicata relativamente alla diffida ad adempiere ricevuta dalla Associazione Luca Coscioni, i vertici aziendali intendono formulare alcune precisazioni a chiarimento della situazione di fatto accaduta. Sul punto relativo alle visite ispettive, la direzione strategica aziendale informa che si è proceduto nei mesi estivi ai sopralluoghi oggetto di diffida per verificare le condizioni di idoneità igienico-sanitaria delle strutture. Si è trattato di una attività svolta in aggiunta a quella routinaria che normalmente e periodicamente l’Azienda effettua.
di Barbara Todesco
Corriere del Veneto, 6 ottobre 2024 La cella del carcere “Del Papa” in cui lo scorso venerdì è stato trovato il corpo senza vita di un ventiquattrenne di nazionalità marocchina, la nona vittima delle prigioni venete in questo 2024, è stata posta sotto sequestro. Sulla salma del giovane sarà effettuata l’autopsia, anche se le cause della morte del detenuto, arrestato con l’accusa di stalking nei confronti di una minorenne, appaiono fin d’ora evidenti. Il giovane è stato trovato senza vita in cella, non ci sarebbero dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio. La procura di Vicenza, però, ha aperto un fascicolo che al momento non vede alcun nome iscritto nell’elenco degli indagati. La pm Maria Elena Pinna vuole escludere che vi sia una qualsivoglia responsabilità da parte di terzi.
Il Cittadino, 6 ottobre 2024 La vittima era entrata da pochi giorni in via Cagnola. La denuncia del segretario provinciale del Pd Andrea Ferrari. “In carcere si muore. Anche a Lodi nella Casa circondariale questa notte è morto un ragazzo”. La denuncia arriva da Andrea Ferrari, storico volontario della casa circondariale di via Cagnola, nonché segretario provinciale del Partito Democratico, che oggi, sabato 5 ottobre, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. Ancora: “Del carcere troppo spesso si raccontano gli aspetti che tendono a nascondere le verità più scomode: si muore e si vive in condizioni di sovraffollamento cronico”.
di Michele Andreucci
Il Giorno, 6 ottobre 2024 L’appello della Garante dei detenuti di Bergamo per la situazione critica del carcere di via Gleno arriva al Presidente Mattarella, che esprime attenzione e apprezzamento per gli sforzi di recupero e integrazione. Iniziative educative e di dialogo tra carcere e territorio sono sottolineate come fondamentali. È approdato sul tavolo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’appello di Valentina Lanfranchi, garante dei detenuti del carcere di Bergamo, per tenere accesa la luce sulla difficile realtà penitenziaria della casa circondariale di via Gleno, dove, secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria aggiornati al 23 settembre, sono recluse 575 persone per 319 posti disponibili, per un tasso d’affollamento - calcolato sulla base dei dati del ministero della Giustizia ...
di Sara Sergi
La Stampa, 6 ottobre 2024 Visita della Consigliera regionale Giulia Marro nella Casa di reclusione di Asti. La popolazione carceraria è anziana. E così come nel “mondo di fuori”, ha bisogno di più cure. Ma la maggior parte dei detenuti della Casa di reclusione di Quarto d’Asti non possono uscire, perché le loro pene da scontare oltre che lunghe sono anche rigide. Ed è proprio sulla questione sanitaria che si sofferma la consigliera regionale di Avs Giulia Marro facendo il punto dopo il sopralluogo nella Casa di reclusione di Asti. La consigliera è reduce da una serie di visite nelle carceri piemontesi ed è stata invitata dai tre gruppi di opposizione del Comune di Asti che di recente hanno stretto un patto per le Amministrative del 2026.
di Manuel Colosio
Corriere della Sera, 6 ottobre 2024 Il gruppo di Azione chiede intanto alla Giunta di diffondere il più possibile il documentario 11 giorni di Nicola Zambelli che denuncia le condizioni disumane del carcere di Canton Mombello: “Va chiuso”. Il sovraffollato carcere di Canton Mombello a Brescia è ormai emblema dell’emergenza carceraria italiana. Le soluzioni che tardano ad arrivare, nonostante i ripetuti annunci, rappresentano invece il paradigma dell’inerzia politica nel tradurre in fatti i buoni propositi. Era novembre dell’anno scorso quando il ministero degli Interni ha sbloccato un finanziamento da 38 milioni di euro per ampliare il carcere di Verziano, ma ad oggi non c’è alcun cantiere in vista e nemmeno un progetto chiaro e condiviso.
di Andrea Scutellà
La Sentinella del Canavese, 6 ottobre 2024 In ordine di tempo, l’ultima iniziativa di “Cor et amor” sul fronte di “Costruiamo gentilezza”, è stata quella alla Casa circondariale di Ivrea. Il percorso viene da lontano: lo scorso anno, la Casa circondariale di Ivrea era stata la prima a inaugurare due panchine viola della gentilezza. Erano state realizzate dai detenuti e posizionate una all’interno della struttura carceraria mente l’altra è stata collocata la settimana scorsa nel quartiere San Giovanni di Ivrea per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di adottare un comportamento gentile verso il prossimo per poter vivere bene nella comunità.
ildomanibleo.com, 6 ottobre 2024 Per il terzo anno consecutivo la casa circondariale di Ragusa aderisce all’iniziativa “Partita con mamma e papà”. L’appuntamento è promosso dall’associazione “Bambini senza sbarre” e inserita nella campagna “Carceri aperte” e si terrà giovedì 10 ottobre. Sarà presente anche il garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza avv. Claudia Parrino, e le associazioni del territorio “Ci Ridiamo Su”, “Medu- Medici per i diritti umani Ragusa”, “Arcigay Ragusa”, “Ara’ - Associazione Angelo Ragusa”, “Facciamo scuola asd”, con il coinvolgimento del Comune di Ragusa, dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione e ai Servizi Sociali, del Centro Servizi Volontariato Etneo e della Camera Penale degli Iblei.
CULTURA
di Antonella Barone
gnewsonline.it, 6 ottobre 2024 Con la cerimonia di premiazione che si è tenuta ieri nella Casa circondariale di Verona Montorio e l’incontro sul tema “Dialogo: dopo il reato”, in programma oggi, 5 ottobre, dalle 10 al teatro Nuovo San Michele, si conclude a Verona la XVII edizione del Premio Letterario “Carlo Castelli” riservato ai detenuti delle carceri italiane. Organizzato dalla Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV - Settore Carcere e Devianza, il premio ha scelto quest’anno un tema complesso e quanto mai attuale: “Perché? - Ti scrivo perché ho scoperto che c’è ancora un domani”.
recensione di Federica Delogu
vocididentro.it, 6 ottobre 2024 Del carcere si sa sempre poco. È difficile pensarlo, immaginarlo. Sono pochissime le fotografie, tutte molto simili, che raccontano lunghi corridoi e braccia appoggiate, anonime, che sbucano da dietro le sbarre. Come se fosse tutto là. Da sempre è un luogo di cui la società si dimentica. Non rientra nel mondo che si racconta ai bambini. Valentina Calderone e Marica Fantauzzi, nel libro “Il carcere è un mondo di carta”, edito da Momo Edizioni, con la prefazione di Giusi Palomba e la postfazione di Luigi Manconi, lo raccontano ad adolescenti e preadolescenti. Entrambe, in modi diversi, da anni si occupano di detenzione.
AFFARI SOCIALI
di Concita De Gregorio
La Repubblica, 6 ottobre 2024 “Adesso tocca a noi” non è un’idea nuova: l’hanno esercitata tutti coloro che si sono avvicendati al potere, leader di sinistra compresi, con esiti da cui credo discendano la grande disillusione per la politica e il conseguente astensionismo. Perché sì, tocca sempre a chi governa: ma lo si dovrebbe fare dando voce e spazio anche alle minoranze, in nome del bene e delle libertà dei diritti e dei doveri comuni.
di Simone Alliva
Il Domani, 6 ottobre 2024, 6 ottobre 2024 L’Unar di palazzo Chigi è ormai una scatola vuota. Riceve fondi Ue ma è sempre stata osteggiato dalla destra. Meloni voleva eliminarlo già anni fa. A capo c’è un renziano che ha scelto l’immobilismo come difesa personale. C’era una volta l’Unar, l’ufficio antidiscriminazioni interno al dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio. Un organismo nazionale, istituito in attuazione di una direttiva europea, “autonomo e indipendente”. Un lavoro decennale alle spalle contro tutte le discriminazioni, incluse quelle omotransfobiche. C’è ancora, in teoria.
di Marco Grieco
L’Espresso, 6 ottobre 2024 La Corte Costituzionale, con due sentenze, ha invocato una legge sul suicidio assistito. Ma l’appello è rimasto lettera morta per la contrarietà della maggioranza. E al Numero Bianco dell’associazione Coscioni sono arrivate oltre tremila chiamate di cittadini che vogliono avere informazioni. Esiste il diritto di morire o il dovere di vivere? A questa domanda, che propone due opposti scenari, non c’è una risposta univoca. Eppure, due parole all’apparenza antitetiche come suicidio assistito o fine vita possono essere tenute insieme in nome della Costituzione. È ciò che, a più riprese, ha fatto la Corte Costituzionale, chiedendo una legge sul fine vita a partire da due sentenze.
di Vincenzo R. Spagnolo
Avvenire, 6 ottobre 2024 Insulti dalla Lega, Salvini si scusa. Striscioni e cori contro il leader forzista dai giovani leghisti riuniti a Pontida Gli azzurri insorgono, il capo del Carroccio corre ai ripari: “Sono 4-5 scemi, Antonio è amico e alleato”. Dopo mesi di annunci e conferme, nel pieno delle tensioni tra Forza Italia e Lega e insieme delle rassicurazioni sull’unità del centrodestra, Antonio Tajani scioglie le riserve e presenta lo “Ius Italiae”. Deciso a non votare il referendum delle opposizioni sulla cittadinanza, considerato una “provocazione”, dopo aver respinto il tentativo del leader di Azione Calenda di riformare la legge con un emendamento al ddl Sicurezza, il vicepremier azzurro presenta un testo che offre la possibilità di diventare italiano se “ti sei formato da italiano”, dopo 10 anni di scuola.
di Gianfranco Schiavone
L’Unità, 6 ottobre 2024 L’ennesimo decreto sull’immigrazione varato dal governo Meloni è uno zibaldone di norme tutte diverse tra loro. Da una parte insegue il bisogno di manodopera straniera, dall’altra mina ulteriormente il diritto di asilo. Ma si tiene ben alla larga da ciò che davvero andrebbe fatto: una grande riforma che superi la vecchia, irrazionale e criminogena Bossi-Fini.
di Carlo Verdelli
Corriere della Sera, 6 ottobre 2024 Ci sono 56 conflitti attivi al momento nel mondo, il numero più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale. Nel 2023 l’impatto globale per spese militari è stato di 19 mila miliardi di dollari, circa 2.380 dollari per ogni abitante della Terra. Ma disimparare la pace ha costi incalcolabili. Forse la china che sta prendendo la situazione non ci angoscia come invece dovrebbe. E l’aspetto più allarmante è che a fronte della crescita esponenziale di morti, profughi, razzi e massacri, e con la prospettiva del peggio, fermamente perseguito per buone o cattivissime intenzioni, nessuno sembra in grado di farci niente.
di Andrea Malaguti
La Stampa, 6 ottobre 2024 “Spiazziamo Hamas. Facciamo scendere su Gaza non le bombe, ma migliaia di paracaduti colorati con casse di cibo, acqua e medicinali”. Emilio Jona dopo il 7 ottobre, intervento su Ha Keillah (La Comunità). Facciamo sempre la cosa più ovvia. Forse è per questo che non cambiamo mai, che ricorriamo alla vendetta come se fosse un anestetico e non un veleno. Mi ci ha fatto ragionare Amelia Fresia, la moglie di Bruno Gambarotta, insegnante cattolica torinese in pensione che ha avuto dodici familiari sterminati ad Auschwitz e una zia tornata per miracolo. Erano tutti ebrei catturati in Liguria, li hanno portati via in treno dal binario 21. È una donna speciale Amelia. Un incrocio di molte cose. È lei che mi ha girato la frase di Emilio Jona su quello che servirebbe a Gaza. Non bombe, ma solidarietà colorata.
di Eshkol Nevo*
Corriere della Sera, 6 ottobre 2024 L’insonnia, un bar, le vite di chi ha perso ogni cosa. E uno scrittore che si chiede: come posso aiutare? Dopo il 7 ottobre le nostre figlie ci hanno scongiurato di aggiungere una seconda serratura alla porta d’ingresso, una di quelle apribili solo dall’interno. Le avrebbe fatte sentire più sicure e forse avrebbe allontanato gli incubi durante i quali, la notte, i terroristi di Hamas irrompevano in casa nostra. Nel giro di pochi giorni abbiamo montato la serratura, naturalmente. Si fa qualunque cosa pur di rasserenare i figli. Un anno dopo, all’una di notte, mi ritrovo davanti alla porta chiusa a bussare, abbastanza forte perché la figlia soldatessa, che deve aver dimenticato di aprire la seconda serratura prima di addormentarsi, si svegli e mi apra, ma non tanto forte da destare i vicini.
di Greta Privitera
Corriere della Sera, 6 ottobre 2024 Le testimonianze di chi vive nella Striscia bombardata e nella Cisgiordania occupata. A un anno dall’inizio del conflitto, ecco le parole di madri, padri e giovani che la guerra la vivono sulla propria pelle. Gli intellettuali palestinesi ci chiedono di non usare metafore poetiche per raccontare Gaza. Perché, dicono, se Gaza rimane l’allegoria del male sulla Terra è più semplice non occuparsene poi nel mondo reale. Ed è per questo che a un anno dall’inizio del conflitto, lasciamo parlare chi la guerra la vive sulla pelle. Con le testimonianze dirette di madri, padri e dei giovani che da mesi vivono nella Striscia bombardata e nella Cisgiordania occupata.
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