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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 5 ottobre 2024
di Lorenzo D’Avack
Il Dubbio, 5 ottobre 2024 Dopo la battaglia persa in Parlamento sulle detenute madri nell’ambito del Ddl sicurezza, Antonio Tajani e il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, si sono impegnati a portare avanti importanti interventi in ambito penitenziario, incentrati sull’umanità della pena e sull’accesso alle misure alternative. Tuttavia fra questi interventi poco si sente parlare del delicato e carente tema del “diritto alla salute” per detenuti e detenute. Un tema etico e giuridico particolare per molteplici ragioni. In primo luogo perché la popolazione detenuta rappresenta un gruppo ad alta vulnerabilità, il cui livello di salute, ancor prima dell’entrata in carcere, è mediamente inferiore a quello della popolazione generale.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 5 ottobre 2024 Da circa 30 anni Daria Bignardi affronta la realtà degli istituti penitenziari. Nel suo ultimo libro “Ogni prigione è un’isola” svela le storie che ha incontrato nel corso degli anni. “Il carcere non porta voti, quindi alla politica non interessa. Quando diventa un tema, come negli ultimi decreti, lo fa per peggiorare le cose: i bambini dietro le sbarre non ci possono stare, è una crudeltà tenerceli, quanto lo è separarli dalle madri”. “Il carcere è come la giungla amazzonica, come un paese in guerra, un’isola remota, un luogo estremo, dove la sopravvivenza è la priorità e i sentimenti primari sono nitidi”, scrive nel suo ultimo libro “Ogni prigione è un’isola” (Mondadori) Daria Bignardi, che è entrata 30 anni fa per la prima volta in carcere.
di Vito Piruzza
insiemeragusa.it, 5 ottobre 2024 Mi chiedo cosa succederebbe se in una comunità cittadina di 62.000 abitanti, una comunità poco più piccola della nostra Ragusa o della nostra Vittoria avvenissero due suicidi ogni settimana? Immagino che lo shock sarebbe grande, che saremmo sommersi da un profluvio di analisi psicologiche, sociologiche, antropologiche. Ebbene questi sono i numeri dei suicidi tra le persone detenute e il dato non alimenta di fatto nessun dibattito, una media di due suicidi a settimana in una comunità di 61.725 persone.
di Giulio Cavalli
La Notizia, 5 ottobre 2024 Il Pd all’attacco: “Nomina fuorilegge”. Il ministro Nordio ha trovato il suo uomo per vigilare sui diritti dei detenuti: Riccardo Turrini Vita, fresco di nomina come Garante nazionale. Un curriculum impeccabile, non c’è che dire. Vent’anni di onorato servizio nei meandri del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, culminati con la vicedirezione del Dipartimento per la giustizia minorile. Chi meglio di lui può conoscere le dinamiche carcerarie? Certo, qualche malizioso potrebbe far notare che la legge prevede esplicitamente che il Garante non sia un dipendente pubblico. Ma si sa, le leggi in Italia si prestano alle più svariate interpretazioni. E quella data da Nordio è chiara: l’esperienza vale più della forma.
di Massimo Biagini
Famiglia Cristiana, 5 ottobre 2024 Pubblichiamo il racconto di Matteo Biagini, il vincitore del premio letterario “Carlo Castelli”, rivolto ai detenuti delle carceri e promosso dalla Federazione nazionale Società San Vincenzo de Paoli. Si intitola “Sì, c’è ancora un domani” ed è una lettera aperta alla propria coscienza.
di Angela Stella
L’Unità, 5 ottobre 2024 I giuristi: “Opera in funzione essenzialmente simbolico-comunicativa, senza che ciò significhi assicurare strumenti più efficaci nella tutela della sicurezza”. A bocciare il ddl sicurezza, al momento in discussione nella commissione del Senato, ci ha pensato anche l’Associazione italiana dei professori di diritto penale. In un documento diffuso ieri, i giuristi, presieduti da Marco Pelissero, sostengono in premessa che “le norme che intervengono in materia penale sono espressione di un ricorso al diritto penale in chiave simbolica di rafforzamento della sicurezza pubblica che, assunta ad oggetto diretto della tutela penale, implementa una linea di politica criminale che prosegue quella già tracciata dall’avvio della legislatura”.
di Andrea Carugati
Il Manifesto, 5 ottobre 2024
Corte costituzionale Camere riunite per l’ottavo scrutinio per un giudice costituzionale. I messaggi ai deputati di Fdi, Lega e FI: “Presenza obbligatoria”. Tra i favoriti due nomi vicini a Fdi: Francesco Marini, padre del premierato, e Carlo Deodato, segretario generale di palazzo Chigi. La maggioranza punta a raccattare i 363 voti necessari per l’elezione senza coinvolgere le opposizioni. Un messaggio perentorio apparso ieri sui telefoni dei parlamentari di Fdi smuove la palude che dura ormai da 11 mesi sull’elezione del giudice mancante della Corte costituzionale. Le camere si riuniranno martedì alle 12.30 per l’ottava votazione, dopo sette andate a vuoto da novembre 2023, per rimpiazzare Silvana Sciarra.
di Ruggiero Montenegro
Il Foglio, 5 ottobre 2024 “Evitate missioni e altri impegni di ogni genere. Presenza inderogabile”, è il messaggio recapitato dai leader di governo ai propri parlamentari, annunciando che l’intesa sul nome è stato trovato. Martedì il Parlamento in seduta comune proverà a elegge il nuovo giudice della Corte costituzionale. In pole position due nomi vicini alla premier Giorgia Meloni. Salgono le quotazioni di Francesco Saverio Marini, soprattutto, e di Carlo Deodato. Dopo mesi di stallo, l’accelerata sul nuovo giudice della Corte costituzionale è arrivata ieri: “Colleghi per il voto di martedì evitate missioni e altri impegni di ogni genere”. A colazione squilla il telefono dei parlamentari di maggioranza, dai piani alti arriva l’ordine di scuderia.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 5 ottobre 2024 Il ministro Nordio li incriminò per i domiciliari concessi all’imprenditore, poi fuggito. Il contenuto di una motivata decisione giudiziaria, giusta o sbagliata che a posteriori il governo la ritenga, non può dare luogo a responsabilità disciplinare dei giudici che l’hanno adottata, come invece per la prima volta il ministro Carlo Nordio aveva chiesto quando aveva fatto mettere sotto processo disciplinare i tre giudici della Corte d’Appello milanese Monica Fagnoni, Micaela Curami e Stefano Caramellino (assolti venerdì dal Consiglio Superiore della Magistratura) per la loro asserita “grave e inescusabile negligenza” in una ordinanza ...
di Barbara Todesco
Corriere del Veneto, 5 ottobre 2024 Aperta un’inchiesta sulle cause, probabile suicidio. In cella con lui un altro detenuto di Bassano e recluso in carcere con l’accusa di stalking dopo che per giorni aveva perseguitato una ragazzina con cui aveva avuto una breve relazione, inondandola di telefonate piene di insulti e minacce. “Se ti trovo te la faccio pagare” aveva continuato a ripetere per giorni alla sua giovanissima ex, che non aveva mai trovato la forza di denunciare le angherie a cui era sottoposta da quando la loro storia era finita. L’aveva “bombardata” di telefonate per giorni, minacciando lei e la sua famiglia.
di Giulia Marro
lavocediasti.it, 5 ottobre 2024 La Consigliera regionale di Avs (Alleanza Verdi Sinistra) Giulia Marro ha recentemente effettuato una visita ispettiva alla casa circondariale di Asti, rivelando una situazione complessivamente migliore rispetto ad altre strutture, ma non priva di criticità. Tra i punti di forza emergono le condizioni di vita dei detenuti e la qualità dell’edificio, mentre le principali problematiche riguardano la carenza di personale del Serd e la scarsa presenza di opportunità lavorative per i detenuti.
di Mario Ferrari
La Nazione, 5 ottobre 2024 Uno solo condannato per lesioni. Un agente della penitenziaria finì in ospedale. Inizialmente erano dieci sotto processo. Poi uno degli accusati fece il rito abbreviato in sede di udienza preliminare (assolto). Ieri mattina è terminato, davanti al collegio, il procedimento per la maxi rissa in carcere nei giorni tragici della primissima emergenza Covid. Era la sera del 9 marzo 2020, l’anno terribile. Volanti, gazzelle e mezzi della penitenziaria si riunirono davanti all’entrata della casa circondariale Don Bosco di Pisa. Un via vai di sirene in serata. Agenti e carabinieri furono impegnati nel bloccare la protesta, per fortuna sedata velocemente, che si sarebbe potuta allargare anche all’esterno.
milanotoday.it, 5 ottobre 2024 Il tesoriere dei Radicali, Filippo Blengino, ha visitato i due istituti penitenziari nella giornata di venerdì 4 ottobre. “Al Beccaria c’è un tasso di sovraffollamento del 147%, un dato record che simboleggia la gravità della situazione in cui versano i nostri istituti. C’è una preoccupante carenza di educatori: solo 9 in servizio su un organico previsto di 21.” Lo ha fatto sapere il tesoriere dei Radicali italiani Filippo Blengino che nella giornata di venerdì 4 ottobre ha visitato il penitenziario minorile milanese. “Il nuovo personale, dopo la sospensione degli agenti indagati per tortura, sta cercando di rilanciare un istituto che è stato colpevolmente abbandonato dallo Stato: mancano le comunità sul territorio e i percorsi alternativi”, ha rimarcato il tesoriere dei Radicali.
di Luca Bonzanni
L’Eco di Bergamo, 5 ottobre 2024 “Il recupero della dignità dei detenuti, un’opportunità per ricostruire la loro esistenza”. La Garante dei reclusi in via Gleno, Lanfranchi, aveva scritto al Presidente informandolo sulla drammatica situazione del carcere. Il Capo dello Stato: sì alle iniziative per far comprendere agli studenti la dura realtà carceraria. La risposta è partita dal Quirinale, e porta con sé il messaggio di vicinanza del Presidente Sergio Mattarella: “Il Capo dello Stato segue con costante attenzione i temi relativi alla complessità della condizione detentiva, consapevole dell’importanza che nel nostro ordinamento assume il corretto recupero della dignità delle persone recluse, al fine di garantire loro un’opportunità di ricostruzione della propria esistenza, in attuazione della finalità rieducativa prevista dalla Costituzione”.
genova24.it, 5 ottobre 2024 In occasione del Goa-Boa Festival 2024 giovedì 10 ottobre alle ore 21 alla Sala Mercato saranno in concerto Pivio, i Nuovo Normale e Marco Machera, autori di tre brani contenuti nell’album “Parole Liberate Volume 2”, realizzato con la partecipazione di Viadellironia, Andrea Chimenti & Giorgio Baldi, Bandabardò, Magicaboola Brass Band & Fabrizio Pocci, Max Bianchi, The Mastelottos, Morgan, Synaesthesia, Flavio Giurato - Featuring Nicola Distaso, Tony Levin, Pase & Alessandra Donati.
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 5 ottobre 2024 Al via dall’8 ottobre l’iniziativa di Fondazione Corriere della Sera e Esselunga. Il presidente de Bortoli: “Ogni testimonianza educa al bisogno di diventare cittadini responsabili e attivi”. Testimoni in prima persona. Nell’impegno per fermare la violenza e ogni forma di odio, a cominciare da quello fatto di parole. Testimoni dell’orrore di ogni guerra ma anche delle esperienze di chi invece si sforza ogni giorno di costruire una cultura di pace, partendo da noi stessi. Testimoni come Liliana Segre, Fabio Fazio e Gino Cecchettin, e poi scienziati, scrittori, giornalisti, storici, psicologi.
di Vladimiro Zagrebelsky
La Stampa, 5 ottobre 2024 Le opinioni che si vogliono esprimere, sia pure le più estreme, non giustificano il divieto. La Costituzione prevede solo la comunicazione alle autorità: non serve autorizzazione. Pone seri problemi il divieto posto dal questore di Roma alla manifestazione pro-Palestina programmata nell’imminenza del primo anniversario della strage compiuta da Hamas un anno fa. Problematico è sempre il divieto di una manifestazione garantita da una libertà costituzionale. La Costituzione stabilisce che “i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi”. Per le sole riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, “che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.
di Marika Ikonomu
Il Domani, 5 ottobre 2024 Un 22enne rientrato dall’ospedale è stato abbandonato in condizioni drammatiche. Il caso, segnalato ai pm e al garante, è arrivato alla Camera dei deputati. Era sera tardi quando l’avvocato Arturo Covella ha ricevuto la telefonata da un suo assistito rinchiuso nel Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, per raccontare quello che stava vedendo attraverso le sbarre della finestra della sua cella. Era il 28 settembre, un ragazzo di 22 anni di origine marocchina, appena rientrato dall’ospedale, era stato lasciato in mezzo al campo da calcio del centro, a dormire con un catetere su un materasso buttato per terra.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 5 ottobre 2024 Il centro di detenzione per migranti italiano, esternalizzato in Albania, avrebbe dovuto essere attivato lo scorso 20 maggio ma, a causa di continui rinvii, l’apertura è stata posticipata a giugno, luglio, agosto e ora è prevista per metà ottobre. I lavori al centro di Gjader - una spianata recintata da un muro e dotata di container sovrapposti - sono ancora in corso, mentre quello a Shengjin sarebbe pronto. Nonostante ciò, il progetto, dal costo di oltre 800 milioni di euro, incontra non solo ostacoli logistici, ma soprattutto giuridici.
di Franz Baraggino
Il Fatto Quotidiano, 5 ottobre 2024 Cosa dice la sentenza Ue e perché è un problema per il governo. Una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea rischia di mandare all’aria il piano dell’Italia, quello che intende portare in Albania i migranti intercettati nel Mediterraneo per sottoporli alle cosiddette procedure accelerate in frontiera per l’esame delle domande d’asilo. In base alla legge con cui il Parlamento ha ratificato il protocollo siglato con Tirana, nei centri albanesi sotto giurisdizione italiana saranno condotti solo cittadini provenienti da Paesi d’origine designati come sicuri.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 5 ottobre 2024 La Ong “Mediterranea” ha denunciato il Ministro dell’Interno alla Corte Penale Internazionale per un post su X in cui vantava la collaborazione con i Paesi di origine e transito dei migranti, che ha consentito di riportarne 16.220 in Libia. Si tratterebbe, in realtà, di respingimenti collettivi in Libia operati da milizie facenti capo ad autorità del paese nordafricano. Nel 2022, un’altra denuncia aveva coinvolto anche Salvini e Minniti. A volte, esponenti del governo cadono vittima della loro stessa propaganda. È quanto sta accadendo al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che qualche giorno fa, con un post su X, ha vantato il fatto che “16.220 i migranti diretti verso le coste europee” sono stati “intercettati in mare e riportati in sicurezza in Libia da gennaio a oggi” ...
di Mario Giro*
Il Domani, 5 ottobre 2024 A Parigi più di 300 leader religiosi del mondo intero, assieme a Macron. Si parla di pace, ma anche dei problemi della vita del mondo e dei popoli. La guerra è un ingranaggio che manipola i leader e li condiziona. Immaginare la pace: questo il titolo dell’evento interreligioso che si è tenuto a Parigi dal 22 al 24 settembre, la 38ª edizione di un cammino intrapreso ad Assisi nel 1986 su impulso di san Giovanni Paolo II e proseguito dalla Comunità di Sant’Egidio ogni anno di città in città. Centinaia di rappresentanti di religioni e culture hanno dialogato e si sono incontrati per parlare di pace, per immaginare la pace. Si tratta di uno sforzo ancora rilevante in un mondo in cui le guerre sono in aumento?
di Tommaso Di Francesco
Il Manifesto, 5 ottobre 2024 Più forte di ogni violenza, di ogni arma è, anche adesso, la parola, la parola scritta e “resistente” - e non solo perché aspetto “della Resistenza” come Italo Calvino definiva la letteratura palestinese - che riannoda l’intera storia dell’oppressione. Il 5 settembre scorso il Consiglio di sicurezza Onu ha dato la parola a Yuli Novak esponente di B’Tselem, la storica organizzazione pacifista israeliana. Nel suo appassionato intervento ha tra l’altro dichiarato: “…Per comprendere la condotta criminale del governo israeliano negli ultimi undici mesi, bisogna capire l’obiettivo generale del regime. Sin dalla fondazione di Israele, la sua logica fondamentale è stata quella di promuovere la supremazia ebraica su tutto il territorio sotto il suo controllo.
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