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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 2 ottobre 2024
di Viola Giannoli
La Repubblica, 2 ottobre 2024 Il dossier dell’associazione Antigone a un anno dall’introduzione del decreto Caivano. Ecco come vivono i minori dietro le sbarre. Se l’associazione Antigone che dal 1991 si occupa del sistema penitenziario italiano afferma nel suo ultimo rapporto sulle carceri minorili di “non aver mai visto nulla di simile” significa che la situazione si è fatta seria davvero. All’orizzonte ci sono nubi dense e il rischio è di ritrovarsi con un modello di carcerazione minorile sempre più simile a quello degli adulti: chiuso, sovraffollato, violento, affatto educativo e solo repressivo.
di Valerio Renzi
fanpage.it, 2 ottobre 2024 I reati commessi dai minori diminuiscono, ma aumenta la popolazione nei penitenziari minorili oramai sovraffollate come effetto del Decreto Caivano del Governo. E come nelle carceri dei “grandi” anche qua scoppiano le rivolte. Viaggio dentro e intorno al carcere di Casal del Marmo a Roma, con una domanda in testa: ma perché non chiuderlo una volta per tutte? Nel carcere minorile di Casal del Marmo le rivolte dei detenuti sono ormai all’ordine del giorno. L’ondata di proteste che ha coinvolto i penitenziari negli scorsi mesi ha coinvolto anche le prigioni dove si trovano i minorenni. Dipinti come realtà quasi idilliache, in realtà anche le carceri minorili sono luoghi di sofferenza ed esclusione, ma anche violenza come è venuto alla luce dall’inchiesta che ha coinvolto il Beccaria di Milano.
di Giuliano Torlontano
L’Espresso, 2 ottobre 2024 L’utopia repressiva è il mantra della destra, ma di fronte ai fenomeni sociali la risposta penitenziaria non è utile, spiega l’ex presidente della Camera Luciano Violante. Leggi penali e libertà civili. Dopo il sì di Montecitorio al Ddl Sicurezza, ne parliamo con Luciano Violante, presidente della Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine, giurista, ex magistrato, già presidente della Camera, per decenni con ruoli di primo piano nella sinistra italiana (dal Pci al Pd).
di Valentina Stella
Il Dubbio, 2 ottobre 2024 Il Servizio studi evidenzia la necessità di chiarire alcune norme, in particolare sulle madri in carcere. Al via in Senato l’esame del ddl sicurezza, già approvato dalla Camera, che è stato incardinato ieri mattina dalle commissioni Affari costituzionali e giustizia. È stato deciso che ci sarà un giro di audizioni (25 indicate dalla maggioranza e 25 dalle opposizioni) e che i primi 12 soggetti verranno ascoltati martedì prossimo. Ancora non è stato definito un calendario per le audizioni successive che dovranno incastrarsi anche con quelle sul provvedimento che riguarda il fine vita e che sono almeno 90. Si rischia per questo un grosso ingorgo. I relatori, Marco Lisei (Fdi) ed Erika Stefani (Lega), hanno illustrato il provvedimento.
di Domenico Gallo
Il Fatto Quotidiano, 2 ottobre 2024 Giorgia Meloni si è sempre rifiutata di pronunciare una condanna chiara del fascismo (del resto la sua cultura politica non gliel’avrebbe consentito), però del fascismo ha condannato in modo netto e senz’appello le leggi razziali. Evidentemente il rigetto della legislazione razziale del fascismo riguardava soltanto l’oggetto di quelle disposizioni (le persone di religione ebraica) non il metodo, cioè la discriminazione, che è ritornata di nuovo in auge nei provvedimenti legislativi del governo.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 2 ottobre 2024 Da sempre bastonati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per la violazione di diritti fondamentali, i magistrati italiani si scoprono improvvisamente sensibili al diritto internazionale e chiedono che la norma che ha cancellato l’abuso d’ufficio sia dichiarata incostituzionale perché in contrasto con la Convenzione di Merida. Da Reggio Emilia a Catania, da Firenze a Potenza, fino ad arrivare a Busto Arsizio. Le procure d’Italia stanno insorgendo contro l’abrogazione dell’abuso d’ufficio decisa dal governo Meloni, chiedendo ai tribunali di sollevare questione di legittimità costituzionale di fronte alla Consulta.
di Vincenzo Iurillo
Il Fatto Quotidiano, 2 ottobre 2024 Udienza dal Gip anche per reati di stupefacenti. “Grottesco” è l’interrogatorio preventivo dell’indagato, avvisato dal Gip che rischia di essere arrestato: parola del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. È lui che usa questo aggettivo durante una conferenza stampa sull’ennesima retata di spacciatori di droga a Caivano. E grottesche sono le storie che arrivano dai territori dove hanno iniziato ad applicare questa controversa norma introdotta dalla riforma Nordio. La prima l’ha raccontata questo giornale: un teste costretto a scappare e ad andare a vivere altrove, perché la banda di pusher che aveva denunciato ne ha scoperto il nome ed è andata a minacciarlo sotto casa.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 2 ottobre 2024 La sentenza numero 35463 della Corte di Cassazione ha fatto chiarezza su un importante aspetto del diritto penitenziario italiano, riguardante in particolare i detenuti sottoposti al regime del 41bis. Il caso di Alessio Attanasio, un detenuto che aveva presentato un reclamo contro il diniego di inoltro di un’istanza al ministro della Giustizia, ha portato alla luce alcune criticità procedurali e ha offerto l’opportunità alla Suprema Corte di ribadire principi fondamentali.
di Simona Musco
Il Dubbio, 2 ottobre 2024 La Cassazione boccia il ricorso di un ex laico, che dovrà versare 15mila euro per aver diffamato una toga. “La dichiarazione espressa (dal consigliere del Csm, ndr) in un contesto di pubblica riunione si pone certamente al di fuori del ristretto contesto consiliare cui si riferisce l’esimente in esame (articolo 32- bis L. n. 195/ 1958, ndr), laddove non sussista una occasionalità necessaria con l’esercizio della funzione consiliare, ma si ponga quale pretesto per un’affermazione diffamatoria nei confronti di una persona”. A stabilirlo è la terza Sezione civile della Cassazione, ordinanza n. 25876 del 27 settembre scorso, che ha respinto il ricorso di un ex laico del Consiglio superiore della magistratura, condannato a risarcire gli eredi di un magistrato.
TERRITORIO
di Andrea Ossino
La Repubblica, 2 ottobre 2024 L’avvocato della famiglia: “I consulenti del pm contestano la mancata autopsia fatta nell’immediatezza. Nella relazione si evidenziano comunque una serie di disattenzioni della procura. Adesso abbiamo chiesto altre indagini”. “Sul corpo di Stefano Dal Corso sono state trovate tracce sospette di Dna”. Ma nel fascicolo mancano tutti i documenti necessari a chiarire le cause del decesso. Emerge anche questo dalla relazione dei medici incaricati di effettuare l’esame autoptico sul detenuto romano morto il 12 ottobre del 2022 nel carcere di Oristano.
garantedetenutilazio.it, 2 ottobre 2024 “Siamo consapevoli che la gestione di queste situazioni di crisi risulta sempre più difficile, ma i diritti fondamentali della persona e dei lavoratori non possono essere messi a rischio da inefficienze di sistema”. Questa mattina i Garanti regionale e comunale dei detenuti, Stefano Anastasia e Valentina Calderone, sono stati in visita nella VIII sezione della Casa circondariale di Regina Coeli, interessata dall’incendio e dai danneggiamenti delle proteste dei detenuti di mercoledì scorso. Nonostante la distruzione e la rimozione di gran parte delle vetrate dei corridoi della sezione, tangibile è ancora l’odore di fumo e una stanza è ancora interessata da un piccolo focolaio attivo. L’impianto elettrico è fuori uso, così come uno dei due cortili per il passeggio, su cui corre il rischio di caduta di tegole dal tetto.
newsbiella.it, 2 ottobre 2024 Nel pomeriggio di ieri la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Sonia Caronni ha esposto la sua relazione di fine mandato in consiglio comunale a Biella. Più ore di visite psichiatriche e psicologiche per i detenuti, più mediatori culturali di lingua madre e problemi di riscaldamento nel padiglione vecchio tra le criticità segnalate dal Garante. “Oggi gli ospiti sono 422, di cui 182 migranti, quando la capienza massima è di 395. Un trend in lieve calo rispetto agli anni addietro - ha dichiarato Sonia Caronni - in linea con la media nazionale. Negli anni passati siamo arrivati ad ospitare fino a 450 detenuti. Ci sono più funzionari giuridici pedagogici: oggi sono 8, negli anni prima erano stati prima 5 e inizialmente solo 2”.
ilbiellese.it, 2 ottobre 2024 Marisa Boccadelli è la nuova Garante per i diritti dei detenuti di Biella. L’ha eletta il Consiglio comunale martedì pomeriggio con i voti della maggioranza. Tre preferenze, quelle dai banchi dell’opposizione di Buongiorno Biella e Costruiamo Biella, sono andate all’altra candidata Federica Valcauda, militante radicale e dell’associazione Nessuno Tocchi Caino, in corsa alle ultime elezioni europee con Azione. Pd, Movimento 5 Stelle e i civici di Biella c’è hanno lasciato l’aula senza partecipare al voto.
di Mario Borra
Il Giorno, 2 ottobre 2024 La consigliera regionale del Pd Vallacchi in visita. “Nota positiva le tante iniziative pensate per i detenuti”. Il carcere di Lodi scoppia. Il numero dei detenuti, infatti, dovrebbe essere la metà di quelli presenti ora: la denuncia arriva direttamente dalla consigliera regionale Pd, Roberta Vallacchi la quale ieri ha fatto il punto, mettendo in luce la principale criticità legata al sovraffollamento. Secondo i dati in suo possesso appresi durante la visita alla struttura di via Cagnola, le persone dietro alle sbarre sono ottanta, ma dovrebbero essercene la metà: di questi sessanta sono tossicodipendenti, “molti dei quali potrebbero accedere alla pena alternativa nelle comunità terapeutiche, ma la lista d’attesa è davvero lunga per carenza di posti”.
rainews.it, 2 ottobre 2024 Dopo l’allarme sollevato dai Garanti e da Enrico Sbriglia, neo insediato Garante regionale per i diritti della persona, in arrivo un potenziamento della sanità nel penitenziario. L’azienda sanitaria verificherà la possibilità di strutturare un calendario di visite specialistiche da erogare direttamente all’interno del carcere, concentrandosi sulle patologie che si manifestano con più frequenza tra i detenuti. Lo ha annunciato il direttore generale dell’azienda sanitaria Friuli centrale Denis Caporale dopo aver visitato il carcere di Udine insieme all’assessore regionale alla salute Riccardo Riccardi. Con loro il direttore del dipartimento di salute mentale Marco Bertoli e la nuova psicologa del carcere Antonella Esposito al suo primo giorno di servizio.
comune.piacenza.it, 2 ottobre 2024 Percorso di co-programmazione volto a ideare interventi a favore dell’inclusione sociale delle persone in esecuzione penale esterna. Domande entro il 17 ottobre. L’introduzione delle misure alternative o sostitutive alla detenzione ha reso più evidente l’importanza di valorizzare l’utilizzo degli strumenti della co-programmazione per la definizione dei percorsi di reinserimento e di inclusione sociale rivolti alle persone condannate in carico all’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna (Udepe), residenti o domiciliate nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza per i quali l’Ufficio è territorialmente competente.
di Gabriel Bernard
fanpage.it, 2 ottobre 2024 Viaggio nella falegnameria dove i giovani detenuti di Casal del Marmo costruiscono la loro seconda possibilità. E imparano che non sono solo il loro reato. “Una delle cose che noi diciamo sempre ai ragazzi è che loro non sono il reato che hanno commesso, quello è un piccolo errore che è capitato nell’arco della loro vita e non deve condizionare tutta la loro vita”. Viviana Petrucci è la direttrice dell’associazione Arpjtetto, attiva a Roma nel quartiere Ostiense. Oltrepassato il cancello dell’associazione, due cartelli segnalano la casa-famiglia e il centro “Gli Scatenati”: nato nel 2013 per accogliere minori e giovani adulti in misura penale esterna, il centro promuove laboratori di falegnameria, teatro, scrittura, sport e giardinaggio.
illy.com, 2 ottobre 2024 Da sempre per noi la sostenibilità, oltre che ambientale, è anche sociale ed economica. Per questo siamo orgogliosi di offrire il nostro sostegno all’associazione no profit Seconda Chance, fondata nel 2022 da Flavia Filippi con lo scopo di creare un ponte tra il mondo delle carceri e le imprese. I nostri trainer di Università del Caffè interverranno nei corsi di pasticceria e panetteria, di Barista e Cameriere di Sala organizzati nella Casa circondariale di Trieste, all’interno di un programma volto ad offrire la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento professionale o di studio, per permettere ai detenuti di acquisire nuove competenze fondamentali, in settori come quello della ristorazione ...
di Tiziana Cozzi
La Repubblica, 2 ottobre 2024 “Leggere allena i muscoli della fantasia e l’immaginazione salva la vita. Consente di evadere. Non dovrei dirlo qui, ma è così”. Strappa un sorriso e accende gli sguardi dei 24 detenuti dei padiglioni Firenze e Genova, lo scrittore Maurizio De Giovanni, invitato ieri nel carcere di Poggioreale per un incontro organizzato dal garante dei detenuti Samuele Ciambriello, nell’ambito del progetto “Parole in libertà”.
di Luca Cereda
Famiglia Cristiana, 2 ottobre 2024 “L’arte è il ponte che porta in carcere la città di Milano e viceversa. E questo ciò di cui abbiamo bisogno”, a dirlo è il direttore del penitenziario milanese di San Vittore, Giacinto Siciliano durante la visita alla mostra “Gli artisti sono quelli che fanno casino”, promossa dal ReverseLab del Politecnico di Milano che ha affiancato un artista di fama internazionale come Maurice Pefura ai detenuti. Era un seminterrato destinato alle celle di isolamento dei detenuti degli “anni di piombo” e poi ai mafiosi delle prime inchieste contro le cosche di ‘ndrangheta e Camorra in Lombardia nel cuore della casa circondariale ‘Francesco Di Cataldo’ di Milano, noto come carcere di San Vittore.
di Roberto Puglisi
Avvenire, 2 ottobre 2024 Fanno discutere le presentazioni del libro che dà voce, ma senza sconti, a Giovanni Brusca e del film dedicato a Matteo Messina Denaro. Può un sanguinario boss di Cosa nostra ripercorrere una vita di orrori e darla alle stampe, per offrire il resoconto della sua stessa perdizione? La domanda risulta attuale alla luce delle furibonde polemiche divampate intorno alla presentazione del libro di “memorie” di Giovanni Brusca che si terrà comunque a San Giuseppe Jato (Palermo), luogo di nascita, epicentro di una biografia e involontario simbolo di una sterminata carriera criminale.
AFFARI SOCIALI
di Mao Valpiana
Il Manifesto, 2 ottobre 2024 La guerra oggi ha ucciso anche le Parole, e dunque la Verità. L’invasione viene chiamata liberazione, la vendetta viene chiamata giustizia, l’attacco viene chiamato difesa la trattativa viene chiamata resa, la vittoria viene chiamata pace. L’Assemblea generale dell’Onu ha indetto per il 2 ottobre, oggi, la Giornata internazionale della nonviolenza nel giorno della nascita del Mahatma Gandhi, il profeta della nonviolenza moderna. Ma che senso ha, in tempo di guerre feroci, celebrare questa giornata? Forse lo stesso Gandhi sarebbe stato contrario alla ricorrenza, refrattario com’era a cerimonie rituali e formalità. Tutta la sua vita è stata una sperimentazione delle tecniche della nonviolenza, per la giustizia, per il disarmo, per la pace, per cercare la Verità (che per lui era Dio stesso).
di Antonella Soldo
Il Manifesto, 2 ottobre 2024 Ci risiamo. Ogni volta che un referendum raccoglie le firme necessarie parte la grancassa del “è troppo facile raccogliere le firme con lo Spid”. E accade così che, comodamente seduto sul suo divano, il senatore della Lega Claudio Borghi annunci battaglia, brandendo proposte di legge per cancellare la possibilità di sottoscrizione digitale. Altrimenti, dichiara, “anche uno che vuol abolire il cappuccino si può svegliare e con quattro click ci arriva”.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 2 ottobre 2024 Presentata dall’Asgi per violazione della normativa. Con una mossa che potrebbe avere ripercussioni significative sul sistema di asilo italiano, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi) rende noto di avere presentato una denuncia formale alla Commissione Europea. L’accusa è grave: l’Italia starebbe violando sistematicamente la normativa dell’Unione Europea in materia di accesso alla procedura di asilo.
di Angela Nocioni
L’Unità, 2 ottobre 2024 Guardia costiera rimasta a guardare, che fa la magistratura? Roma sapeva dall’8 marzo e non ha avviato un’operazione di ricerca e soccorso. L’Ocean viking ha trovato e salvato i 25 sopravvissuti il 13 marzo, gli altri sono morti di stenti. Frontex aveva un aereo lì sopra, perché la Guardia costiera italiana è rimasta ferma? L’Italia ha lasciato morire di sete, di fame, di stenti, 60 persone in mezzo al mare. L’Italia ha saputo con quattro giorni di anticipo di un gommone con più di 50 persone alla deriva in acque internazionali a nord della Libia. E è rimasta a guardare. È successo nel marzo scorso. L’Italia sapeva, perlomeno dall’8 marzo alle 21.06, di una imbarcazione in difficoltà. E aveva le coordinate esatte. Lo sapeva l’Italia, cioè lo sapeva il Comando delle capitanerie di porto di Roma ...
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 2 ottobre 2024 L’ultima ipotesi in circolazione, 23 settembre, è stata smentita e nessuno dei tanti attori coinvolti nel progetto ha ricevuto alcuna comunicazione su quando tenersi pronti. I 13 milioni e mezzo di euro destinati al noleggio (per soli tre mesi) della nave privata per i soccorsi nel Mediterraneo e destinati ai centri in Albania, il Viminale ha pensato bene che era il caso di risparmiali. Ad estate ormai passata e a flussi così sensibilmente ridotti, è ormai chiaro anche al governo che quando il progetto sarà in grado di partire le persone che, almeno per il 2024, finiranno nei centri saranno molto ma molto meno dei tremila al mese previsti dal protocollo.
di Marika Ikonomu
Il Domani, 2 ottobre 2024 Il genitore dell’attivista detenuta in Calabria ha dovuto vendere tutto. Così ha pagato il viaggio ai figli in fuga dalle minacce dei pasdaran. Maysoon Majidi e il fratello Rajan sono stati minacciati, picchiati, hanno subito pressioni dal regime iraniano e, per questo, racconta il padre Ismael, hanno deciso di fuggire da casa loro, “non si sentivano più al sicuro”. Ma la figlia, Maysoon, attivista curdo-iraniana per i diritti umani e i diritti delle donne, laureata in regia teatrale, arrivata in Italia dopo una traversata di quattro giorni dalla Turchia, è stata arrestata, con l’accusa di aver aiutato il capitano dell’imbarcazione.
di Silvio Messinetti
Il Manifesto, 2 ottobre 2024 La deposizione del perito assesta un colpo alla tesi dei pm, secondo cui l’attivista sarebbe una scafista. Dalla traduzione degli appunti sul cellulare viene fuori che il partito curdo Komala ha raccolto i fondi per far fuggire lei e il fratello. “È importante esserci a ogni udienza perché è evidente che è in atto una inaudita persecuzione giudiziaria frutto di una macchinazione ai danni di una ragazza. È capitato a lei, poteva capitare a tutti. Cercano il capro espiatorio con cui provano a mostrare il pugno duro verso i migranti. Questa giovane militante politica oggi rischia l’espulsione in un paese a lei ostile. È la vittima sacrificale di un sistema. Noi siamo qui per bucare il muro del silenzio.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 6 ottobre 2024
Incontro letterario promosso da Impresa sociale "Il secondo mestiere" (Roma, 12 ottobre 2024)
Assemblea del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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